Lessi il libro qualche anno fa. A onore di Borasio (cattolico) va detto che sostenne Beppino Englaro nella sacrosanta battaglia per liberare la figlia Eluana dalla vita vegetativa coatta. Borasio ha lavorato molto tra Germania e Svizzera e le equipe di fine vita in cui ha lavorato prevedevano anche preti laici (psicologi
) a sostegno degli atei che lo richiedessero. Ma la perla del suo stile di lavoro è nel coinvolgimento dei familiari in un discorso di gruppo che vale più di qualsiasi assistenza psicologica religiosa o laica, perchè la morte è un'esperienza collettiva che coinvolge dolorosamente i superstiti quanto e talvolta ancor più delle vittime. In questa "terapia di gruppo familiare" ho trovato la parte più importante del libro, che da sola ne vale la lettura.
Un altro aspetto importante è il venir meno dell'aura sacrale medicocentrica di tutta l'operazione di sostegno al fine vita. Pare che i preti nell'equipe se la siano cavata molto bene ...
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) a sostegno degli atei che lo richiedessero. Ma la perla del suo stile di lavoro è nel coinvolgimento dei familiari in un discorso di gruppo che vale più di qualsiasi assistenza psicologica religiosa o laica, perchè la morte è un'esperienza collettiva che coinvolge dolorosamente i superstiti quanto e talvolta ancor più delle vittime. In questa "terapia di gruppo familiare" ho trovato la parte più importante del libro, che da sola ne vale la lettura.Un altro aspetto importante è il venir meno dell'aura sacrale medicocentrica di tutta l'operazione di sostegno al fine vita. Pare che i preti nell'equipe se la siano cavata molto bene ...

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