Correlazioni così necessarie che se spegni il cervello si spegne anche la coscienza
Si può stiracchiare la coperta polemica finchè vuoi, ma alla fine è solo questo il responso. A meno che non chiamiamo in soccorso gli spiriti.

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Mostra messaggi MenuCitazione di: Eutidemo il 15 Febbraio 2019, 15:57:29 PM
ERRATA CORRIGE:
"Quanto alla Whirlpool, forse non sai che UN MESE FA (14 gennaio) è stato raggiunto l'accordo tra tale industria e lavoratori, sotto la supervisione del nostro governo, e nell'ambito della tutela EU del lavoro."
I Gilet jaunes non sbagliano un sabato...io invece ho sbagliato addirittura un mese!!!![]()
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Citazione di: sgiombo il 15 Febbraio 2019, 15:30:40 PM
La coscienza non si trova in nessun "limbo" (e men che meno in alcun cervello), ma invece nella realtà; e al suo interno (della coscienza, che fa parte della realtà, si trovano le sensazioni materiali costituenti i cervelli E non viceversa; infatti nessuna esperienza cosciente é mai stata né mai sarà trovata in alcun cervello, ove vi sono solo cellule, sinapsi, potenziali d' azione, eccitazioni e inibizioni trans - sinaptiche, ecc.: nient' altro).
Non é questione di sadismo, ma di realismo: poiché, come dimostrano le neuroscienze, ogni determinata esperienza cosciente necessariamente diviene determinatamente in correlazione col divenire deterministico di un determinato cervello (o struttura nervosa corrispondente in animali diversi dai vertebrali), il divenire di ogni coscienza, pur non potendo essere considerato propriamente "deterministico" (e comunque non: casuale == liberoarbitrario), é comunque necessariamente in correlazione univoca col divenire deterministico di un cervello.
Se vogliamo essere realisti ed evitare di coltivare pie illusioni dobbiamo farcene una ragione.
Citazione di: InVerno il 14 Febbraio 2019, 13:34:16 PM
La Svizzera non sta in Europa. Vuoi indovinare la differenza con il Lussemburgo? Se un giorno la commissione eu non sarà presieduta da un lussemburghese, magari si riuscirà a sanare questo pasticcio (progressi sono stati fatti), mentre con la Svizzera stai zitta e muta (o ti prendi un dito medio). Posto che NON posso difendere l'attuale (e neanche il passato) estabilishment europeo per decenza , immaginare che chiusa l'esperienza Eu, situazioni come quella dei paradisi fiscali migliori (ma non solo quella) è oltre al ridicolo, è direttamente carnevale (il periodo è giusto, ma tratteniamoci!).
Citazione di: 0xdeadbeef il 14 Febbraio 2019, 21:38:13 PM
Ciao Ipazia
Non vedo proprio come nella prima poppata/beccata possa essere riscontrato l'innatismo delle pulsioni etiche...
Noto, da campagnolo verace, come piuttosto nelle cucciolate vi sia sempre un soggetto più debole degli altri, che viene semplicemente lasciato morire quando, magari, la madre dispone di poco latte.
Citazione
Ma direi di non andare troppo fuori tema, e tornare a quello della coscienza. Sento disquisire molto sugli aspetti scientifici riguardanti neuroni, sinapsi, processi chimici o/e elettrici, ma non sento nessuno dire che tutto questo riguarda semmai il, chiamiamolo, "vettore"
della coscienza, non LA coscienza... Perchè per dire cosa è la coscienza bisogna per forza usare la filosofia ed i suoi termini propri,
ed a tal proposito ho proposto di adottare la definizione di Jacopus ("pensare se stessi nel mondo"), ma vedo che la cosa è presto caduta nel dimenticatoio...
La coscienza dal punto di vista filosofico E' essenzialmente lo sdoppiarsi della dimensione unica. Individueremo quindi un "io" e un "altro"; una interiorità ed una esteriorità; l'essere umano sarà ritenuto capace di pensar-si come soggetto pensante e come oggetto pensato e così via con le varie declinazioni che nella storia si sono succedute. Del resto non ce lo ha ordinato il medico di occuparci di "coscienza", e se pensiamo che essa sia riducibile a sinapsi, reti neurali etc, possiamo anche, semplicemente, smettere di parlarne (come infatti fa una scienza degna di questo nome, che non si occupa certo di tali questioni).
saluti
Citazione di: Lou il 14 Febbraio 2019, 18:13:00 PM
Il concetto di sistema nervoso, da altra prospettiva, non presuppone una coscienza, un cogito indagatore entro cui esso sorge? A me pare che le neuroscienze non tengano conto di questo dato fondamentale, anzi ritengo che lo obliterino, trascurando le premesse. A mio parere è una mancanza metodologica, o meglio, il metodo adottato dalle neuroscienze da per ovvia e nota questa premessa, forse la neurofilosofia potrà comprendere che il noto, proprio in quanto noto, non è conosciuto.
Citazione di: viator il 13 Febbraio 2019, 22:11:22 PM
Salve Ipazia. "L'etologia umana (e non solo) si fonda sull'innatismo delle pulsioni etiche negli animali sociali, dalla prima poppata o beccata, in cui il mondo è la tetta/becco della madre, a tutto quello che segue".
Vero, notando però che l'innatismo etico consiste semplicemente nei comportamenti suggeriti dall'istinto di sopravvivenza, quindi esso esprime solo una tendenza inevitabilmente "egoistica", aspetto e definizione questa che la maggior parte dei lettori - per inevitabile deformazione cultural-mentale - troverà "dis-etico" e che quindi tenderà ad escludere dalla sfera dell'eticità.
Citazione di: sgiombo il 13 Febbraio 2019, 22:10:09 PM
Per esempio che sono aspetti della realtà fenomenica (e non in sé) materiale, la quale diviene (se la conoscenza scientifica é vera; cosa indimostrabile) secondo modalità universali e costanti (questo l' ontologia filosofica lo poteva dire già nell' '800; e sarebbe stato confermato dalla scienza del novecento che ha rilevato sia la trasformabilità secondo regole universali e costanti degli elementi gli uni negli altri, sia la trasformabilità reciproca fra particelle degli atomi degli elementi chimici ed energia secondo modalità e proporzioni universali e costanti, prima ritenuta impossibile).
Infatti affermando che di pertinenza dell' ontologia filosofica é la realtà in toto in tutti i suoi aspetti più generali non intendevo dire che la filosofia "ingloba" o "sostituisca" o "faccia concorrenza" alle scienze particolari nel trovare le loro conoscenze, ma che considera le caratteristiche generali della realtà tutta, quella materiale scientificamente conoscibile (come per l' appunto la fenomenicità e il divenire ordinato, per quanto indimostrabile) e quella mentale non scientificamente conoscibile (se non in senso largo, non letteralmente proprio).
Citazione di: sgiombo il 13 Febbraio 2019, 21:32:56 PM
Di pertinenza dell' ontologia filosofica é la realtà in toto in tutti i suoi aspetti più generali.