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Messaggi - Ipazia

#7471
Buona levitazione iano. Io continuo a farmi ingannare utilmente dalla percezione sensoriale: 9,81 m/sec2, ogni volta che mi affaccio alla finestra.
#7472
Lungi da me negare la specificità antropologica cui ho perfino riconosciuto una capacità trascendentale rispetto all'evoluzione naturale basata sulla trasmissione del DNA. L'autocoscienza umana, individuale e sociale, tramanda se stessa attraverso una memoria culturale infinitamente più sofisticata di quella degli animali sociali più evoluti. E interagisce con la natura fino alla realizzazione di un ambiente artificiale che ne ha potenziato a dismisura il vantaggio sui suoi competitori.

Ma attenzione a enfatizzare tutto ciò nella rappresentazione di uno Spirito superiore: il Colosseo, appunto. Ma anche le guerre religiose e imperialistiche, le pulizie etniche, la messa in schiavitù, la concentrazione di ricchezza e territorio oltre ogni necessità vitale. Se qualcuno vuole abbinare coscienza ed etica temo proprio che la specie più infernale siamo noi. E di ciò qualche nume, se esiste, dovrebbe pure rendere conto.
#7473
Citazione di: 0xdeadbeef il 12 Febbraio 2019, 20:31:03 PM
Scusami la "cruda franchezza", ma devi solo spiegarmi perchè io ho l'intenzione di diventare vegetariano
laddove "altre" specie animali non si pongono questo problema.
Non serve tirare sempre in ballo Padre Pio o la Madonna di Medjiugorje...
saluti

1) perché l'uomo, come il maiale, ha un'apparato digerente onnivoro;

2) perché ignori (o non consideri il fatto) che anche le carote sono esseri viventi.

3)...



#7474
Citazione di: iano il 12 Febbraio 2019, 20:08:26 PM
Chi ci impedisce di ipotizzare che domani disporremo di una nuova classe di strumenti che faranno apparire gli attuali come ingannevoli?

Il fatto che finora questo cigno nero non è mai apparso: la leva di Archimede continua a sollevare il mondo e la scienza continua ad essere cumulativa. La Verità la lascio ai metafisici duri e puri. Mi bastano le piccole verità del vivere quotidiano e le piccole metafisiche che cercano di spiegarlo. Delle quali la scienza è la più affidabile.
#7475
Non intendo arrampicarsi sugli specchi metafisici delle semantiche di coscienza e autocoscienza che sbattono inevitabilmente contro il tetto della nostra ignoranza sui pensieri che transitano nel snc di viventi non appartenenti alla nostra specie dei quali specchi concreti hanno già dato responsi positivi a tal proposito.

Aldiqua della nostra ignoranza, limitiamoci dunque all'unica intelligenza animale di cui abbiamo sufficiente conoscenza: la nostra. Magari evitando da subito di ingarbugliarci tra (auto)coscienza ed etica come suggerisce Ox, vezzo che lascia trasparire una matrice religiosa che mi è estranea e su cui non mi voglio immischiare. 

Essa traspare pure, ma con più delicatezza da suscitare condivisione, nel dolente post di davintro. Pare davvero impossibile che tutta questa autocosciente grazia di Dio emerga dalla tavola periodica degli elementi ruotando attorno al numero 12, poco interessante anche dal punto di vista simbolico-cabalistico. Purtroppo, rispettando l'importante principio epistemologico del teologo francescano Guglielmo da Ockham, pare non vi sia ipotesi più plausibile di un'aggregazione di molecole organiche all'origine della vita e della formazione di un snc all'origine della (auto) coscienza. Forse il problema non nasce dai processi naturali, ma dall'esito autocosciente di tali processi. Autocosciente a tal punto da interrogarsi su di essi. 
#7476
Ma percettivo non è condividere gli effetti reali con una macchina fotografica, un sasso che cade, ecc. L'oggettività scientifica consiste proprio nel prendere atto di queste "strane" coincidenze, studiarle, e inserirle in una griglia razionale denominata sapere.

Ma se vogliamo farla difficile possiamo derubricare l'oggettività al rango di intersoggettività. Tanto il risultato non cambia. Sempre sapere rimane.
#7477
Attualità / Re:Gilet jaunes: non sbagliano un sabato.
12 Febbraio 2019, 16:41:49 PM
Idiozia pura è identificare sovranismo e fascismo. URSS, Cuba, Vietnam  e movimenti bolivariani hanno espresso in epoche storiche diverse grandi forze patriottiche sovraniste. Il sovranismo è legittima difesa di una comunità di fronte ad un'aggressione esterna che nell'epoca attuale è il globalismo finanziario. Aggressione che solo gli inutili idioti del social-liberal-liberismo non vedono.

Se Orban ha capito la mistificazione liberista dello stato liberale, chapeau. Nulla esclude comunque che il sovranismo possa essere declinato in maniera fascista. La verifica è facile: basta analizzare la politica economica.
#7478
Citazione di: Sariputra il 12 Febbraio 2019, 15:52:36 PM

Realtà e percezione sono la medesima entità.

No, mi spiace per sgiombo e il suo Berkeley, ma non si possono ingannare una macchina fotografica o la legge di gravità.
#7479
Attualità / Re:Gilet jaunes: non sbagliano un sabato.
11 Febbraio 2019, 23:50:46 PM
Oggi il fascismo è quello globalizzato dell'integrazione politica-affari che nomina presidenti di stati e governatori del denaro. È il fascismo delle rivoluzioni arancioni e delle guerre nere dall'Afghanistan alla Libia, dall'Ucraina al sud America. È il fascismo delle delocalizzazioni e dei salari da fame. Delle guerre dei poveri e degli esodi planetari che rendono più della droga. Dei paradisi fiscali dove lo "Stato mondiale delle multinazionali" (definizione profetica delle BR) accumula indisturbato il suo bottino planetario.

Che lo si vada a individuare nei movimenti sovranisti è segno di che inutile idiozia sia diventato il pensiero politico liberal, sempre più marionetta inconsapevole (o forse no) del vero fascismo del XXI secolo.
#7480
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
11 Febbraio 2019, 23:25:00 PM
Citazione di: Socrate78 il 11 Febbraio 2019, 18:11:15 PM
Ne sei sicuro Ipazia? E se l'inferno esistesse veramente?
Non sono sicura di nulla, ma mi limito, come il vostro Pascal, a scommettere. Io scommetto, alla luce delle informazioni di cui dispongo, sulla natura mitologica delle religioni. Certo che esiste l'inferno: nel pianeta Terra e i demoni sono umani in carne ed ossa.
#7481
Escluderei fin dall'inizio l'idea di una (auto)coscienza specificamente umana. Gli organismi viventi hanno sviluppato molto presto caratteristiche autocoscienziali essendo la distinzione tra io e non-io la prima barriera autodifensiva di un vivente. Tali caratteristiche si sono sviluppate in maniera marcata negli umani, ma su una base naturale comune agli altri viventi. Linguaggio, ragionamento astratto e valori sociali (cultura) sono epifenomeni dello stato autocosciente. 
#7482
Citazione di: Donalduck il 11 Febbraio 2019, 19:51:17 PM
Ipazia:Concordo nel considerare fallimentare qualunque attegiamento assolutistico, qualunque vana ricerca della "verità ultima".
Questo però non mi impedisce di sentirmi immerso nel mistero, il che significa semplicemente che in me sorgono, che lo voglia o no, delle domande, e non domande trascurabili, ma, direi, piuttosto ingombranti (riguardanti ad esempio l'origine della vita o la "natura" della coscienza o le fondamenta dell'etica) anche se difficili da formulare esattamente in termini razionali. Domande che ritengo siano assai probabilmente destinate e restare senza risposta, ma su cui d'altra parte penso che valga la pena di riflettere e ricercare. E non credo che siano domande che possano ricevere risposte o venir superate (almeno non allo stato attuale delle conoscenze) da un sano relativismo, peraltro necessario, a mio parere, per mantenere un retto pensiero.

Non penso vi sia alternativa alla definizione di concetti  importanti come quelli elencati diversa dal discorso razionale. Il sano relativismo razionalismo è quello che sa contestualizzare i concetti nel loro ambito di esistenza e significato.

Citazione
Il problema principale è che si fa spesso confusione tra fisica e metafisica. E a mantenere questo equivoco contribuiscono parecchio molti uomini di scienza, che tendono a dare un significato metafisico di "verità" alle interpretazioni che la scienza dà dei fenomeni che studia. Tipica la vana ricerca della "teoria del tutto", che nell'immaginario di molti scienziati e non, dovrebbe "svelare i segreti dell'esistenza", anzi "gli ultimi segreti dell'esistenza", a significare che la scienza li avrebbe svelati quasi tutti. Una concezione mitologica e infantilmente onniscientistica di un sistema di pensiero certamente di grande valore sia intellettuale che pratico come la nostra scienza, ma certamente inadatto a simili compiti (ammesso e non concesso che ci possa mai essere un sistema di pensiero "adatto")

Anche questa fenomenologia ha le sue gradazioni: si va dal più stolido e fideistico scientismo ad una certa civetteria da primadonna quale la scienza, per i suoi meriti, è diventata. La moneta cattiva scaccia la buona, anche nei vezzi metafisici cui la scienza dovrebbe stare prudentemente alla larga. Senza con ció negare che i vari saperi tra loro comunicano e vicendevolmente si alimentano: la vittoria dell'eliocentrismo non ha interessato solo gli astronomi...
#7483
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
11 Febbraio 2019, 17:37:23 PM
L'edonismo non c'entra: il castigo (demoni) è necessario per dare più potere ai depositari dell'ortodossia religiosa e al loro premio ultraterreno
#7484
Citazione di: iano il 11 Febbraio 2019, 00:58:31 AM
La realtà non è come ci appare.
Non siamo più così ingenui da credere in tutto ciò che vediamo.
Ma c'è stato un tempo in cui vedere significava credere.
Quello che ci è sempre sfuggito è che valeva anche il contrario : credere significava vedere.
I due postulati sono uno solo.
Se non riusciamo a credere nella MQ allora non riusciamo a vederla ,e quindi  non riusciamo a comprimerla e comprenderla in una immagine.
Qui Sciombro obietterà che lui ci crede nella MQ , e nel senso che intende lui ci credo anch'io.
Ma io intendo qualcosa di più sottile che spero salti fuori dalle tante , forse troppe righe scritte.
Non è questione di cambiare occhiali , bisogna proprio usare un altro senso.
L'altro senso c'è da tempo immemorabile e si chiama 'ragione'. Quel senso ci permette di capire la differenza sostanziale tra un bestiario medioevale e un testo di zoologia. E ci permette di vedere, e quindi credere, anche attraverso microscopi, telescopi, ed ogni altro congegno realizzato dalla ragione, inclusa la matematica, che potenziano a dismisura i nostri limitati sensi organici.
#7485
Citazione di: Donalduck il 10 Febbraio 2019, 15:24:24 PM
A parte le questioni riguardanti il tempo in particolare, trovo piuttosto paradossale questo disquisire sulla realtà o meno di questo o di quello, quando nessuno è in grado di dare una definizione filosoficamente, razionalmente accettabile e non ambigua di "realtà" (o di "esistenza") in termini assoluti, in particolare di cosa distingua qualcosa di "reale" da qualcosa di "irreale". In altre parole, quello che servirebbe per poter distinguere ciò che sarebbe reale, da ciò che non lo sarebbe dovrebbe essere una definizione "operativa" di realtà, ossia un algoritmo che permette, seguendo una serie di istruzioni operative, di stabilire se "qualcosa" è reale oppure no, basate su una serie di caratteristiche che il "reale" dovrebbe avere, e che manca all "non reale".
Il mio parere è che non ci sia assolutamente nulla che possa essere definito "non reale", se non in un contesto relativo. Ad esempio l'immagine mentale di una sedia non è "reale" nello stesso senso della sedia, ossia non è una "sedia reale", ma è tuttavia ben reale in quanto immagine mentale. E che, in generale, il problema della realtà o meno di qualcosa, se posto in termini assoluti, sia completamente privo di senso.

Non posso che condividere. Il fallimento dalla metafisica consiste proprio nel suo ostinarsi sull'incontrovertibilità dei suoi concetti, sempre ansiosamente in cerca del loro assoluto, del dio Noumeno. Inconoscibile come ogni divinità che si rispetti, perché il divino ama il mistero. Anzi, solo nel mistero riesce a sopravvivere, come intuirono assai bene gli illuministi. Realtà, Verità, Bene, Essere, Tempo, Nulla, sono i feticci metafisici che ci trasciniamo da millenni come palle di piombo incatenate ai piedi della filosofia.

Così accade che se un fisico teorico dice che a certe livelli della realtà (fisica) si può ignorare nelle formule f(t) il metafisico perde la bussola peggio dei dottori di Salamanca di fronte all'avventuroso marinaio genovese.