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Messaggi - Elia

#76
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 00:35:42 AM
Citazione di: Lou il 10 Maggio 2018, 18:53:04 PM
Citazione di: baylham il 08 Maggio 2018, 11:13:25 AM
Il bullismo è una modalità di comportamento, non è una tara, un difetto.
Non vedo come si possa eliminare una modalità di comportamento che ha basi biologiche e sociali. Piuttosto andrebbe studiato e compreso.
La reazione al bullismo è già prevista da codici penali e amministrativi,  non considero valide ed utili ulteriori sanzioni verso il bullismo. L'ulteriore disciplina, autoritarismo non è la risposta che condivido, esaspera i conflitti, facendo leva proprio sulla forza e sulla violenza che si vuole contrastare. Ordine e disciplina vanno bene come obiettivi per personalità autoritarie, rigide. Il loro campione di insegnante è ben rappresentato dal protagonista del film Class Enemy di Bicek.
Ricordo nuovamente che i giovani sono la parte più debole e fragile della società, certamente i meno responsabili del suo ordine.
Sinceramente sono più preoccupato del bullismo dell'autorità che del bullismo dei giovani verso l'autorità.
La mia risposta al bullismo l'ho già indicata: la partecipazione di insegnanti, studenti e genitori al sistema scolastico, che cerchi di migliorare l'istituzione nella sua normalità e quotidianità, puntando soprattutto sull'educazione e sulla conoscenza. Non ritengo che il bullismo sia il problema principale per la scuola italiana. Ad esempio il sovraffollamento delle classi è un problema più grave e serio.
Sono molto in accordo con quanto espresso. Essendo il bullismo una modalità di comportamento essa innanzitutto ha da essere compresa e chi ha il compito di educare (nel significato di "tirar fuori" le abilità e le capacità etc.) e formare -insegnanti e genitori - non possono evitare il momento della comprensione di questo fenomeno per poter attuare misure che, lungi dal rifugio in un autoritarismo che è ben capace di riproporre le stesse dinamiche poste in atto dai bulli, riescano a coinvolgere gli attori di tali comportamenti in un percorso dove ognuno possa arrivare da sè a comprendere che vi possono essere alla base di atteggiamenti bulli energie e risorse che possono essere convogliate in un progetto costruttivo di sè e di conseguenza della società. Per  tutto ciò ci vuole forse, a mio parere, innanzitutto fiducia - più che autorità, e come educatori forse rischieremo che la fiducia sia disattesa, ma anche che l'autorevolezza, orfana di imposizione, generi comportamenti meno mortificanti e percorsi ( e forse che sia che il percorso camminato è esso stesso un contenuto? ) dove la violenza, in ogni sua forma,  abbia sempre meno diritto di cittadinanza.


Ah sì? E perché, fin'ora, come si è operato, di grazia, potrei saperlo? Il Buonismo è fallito, ora cosa facciamo, si può essere ancora più buonisti? Credo di sì. Credo che chi segue una certa mentalità di sinistra non sia più capace di vedere limiti, (come si evince dai commenti di Cannata, di Jacopus e dai quasi a mio avviso deliranti commenti di baylham), pertanto continuerà a sbattere la testa contro i muri, si vedrà sanguinante e rintontito e continuerà a sostenere che i muri sono una creazione della mente, finché non morirà a causa dei ripetuti traumi cranici.
Di tale sfacelo è indicativo già il solo fatto che ci riferiamo a questi deprecabili episodi definendoli con un eufemismo: "bulli", "bullismo", quando dovrebbero essere chiamati per quello che sono in realtà: degli atti di teppismo, di delinquenza minorile.
Mi sembra strano che un delinquentello debba essere "educato" a scuola da un insegnante. Sarebbe un po' come catturare uno dei latitanti capi mafia pluriomicidi e invece di assicurarlo nella cella di un carcere lo si invita a frequentare un corso di spiritualità e di cultura generale (magari tenuto da Angelo Cannata  :D ); insomma, non solo non verrebbe punito ma gli si regalerebbe uno svago a spese della collettività con la speranza che possa prendere coscienza del male procurato, pentirsi, pagare in qualche modo il male causato alle sue vittime e redimersi. Mah, sarà... Sarà che voi di mentalità di sinistra vedete molto ma molto lontano, oltre, appunto, ogni limite logico e reale.

" I ladri e le prostitute vi sorpasseranno nel regno dei cieli. "; vero, Gesù pronunciò queste parole, ma in un'ottica un tantino diversa dalla tua interpretazione; si riferiva ai ladri e alle prostitute che si sarebbero pentiti; nello stato di pentimento sono migliori di chi non ruba, non si prostituisce ma che magari pecca con calunnie e cattiverie di vario genere credendosi migliore di un ladro o di una prostituta. Gesù voleva dimostrare che possiaamo scivolare tutti nel male, nel peccato, che si può uccidere e ferire fisicamente una persona, ma si può uccidere e ferire mortalmente anche con le parole ed il comportamento, come fanno i "bulli". Il bullo non è meno colpevole di un ladro, entrambi causano danni ad altri. Poi, come dice Socrate78, se io mi impegno ed ho lavorato su me stesso per essere una persona per bene, sono e devo sentirmi migliore, altrimenti non ci sarebbe neppure la voglia, il desiderio di essere migliori; a che pro? Posso lasciarmi corrompere, ho tutto da guadagnarci, perché decido di rimanere integerrimo e leale? Per un senso di giustizia e lealtà che riconosco ed ho coltivato in me, di cui vado fiero, dunque mi sento migliore di uno che si corrompe con 30 denari.
Se lasciamo passare l'idea che siamo sempre tutti uguali si attenua anche l'impegno ad essere migliori perché si è portati a giustificare tutto, al lassismo. E concludo citando a propossito le parole di Socrate78 che condivido.
"Quest'atteggiamento del bullo fragile dà origine ad un buonismo vomitevole, vedo già una marea di psicologi e insegnanti dire: "Povero bullo fragile, povero caso umano", mentre il vero caso umano, la vittima che magari giunge ad ammalarsi di depressione o anoressia, viene magari trascurata. Se un bullo che poi è di fatto un criminale che giunge a molestare sessualmente, a scatenare risse, a ricattare, viene solo considerato "fragile" egli se ne accorgerà e si sentirà autorizzato a fare peggio."
#77
:) 

Beh mi pare che si siano dette alcune sciocchezze; la donna non è affatto piú impulsiva e istintiva dell'uomo,  l'aspetto predominante che l'ha sempre caratterizzata è la riflessione, la capacità di ponderare bene ogni cosa nonostante la sua spiccata sensibilità; è  sempre stata la figura femminile a contenere l'eccessiva impulsività  dell'uomo. 



Ammetto che oggi molte donne per emulare gli uomini o per mettersi in competizione con loro abbiano un comportamento piú sfrontato e poco prudente nel rapporto di coppia, anzi, spesso aggressivo, ma questo dilemma non può essere risolto solo dalla donna, come avveniva in passato quando solo lei era ritenuta 'sacrificabile' per il bene della famiglia. Infatti il problema si presenta quando uno dei due vuole prevalere sull'altro. In un rapporto paritario il rispetto deve essere reciproco; occorre il buon senso e la maturità di entrambi e saper valutare ogni volta quando è meglio tacere, quando è il caso di non andare oltre i limiti e smetterla per primo, quando è opportuno arrabbiarsi sul serio e quando no. Di solito in una coppia normale prevale non il litigio ma il dialogo, la discussione e il confronto leale. Si può anche arrivare al litigio, ma senza insultare, tanto meno alzare le mani: cosa tremendamente incivile e che rovina l'amore, ammesso che ci sia.

Se proprio non si riesce piú a tollerare il partner perché non c'è piú amore, allora  è meglio lasciarsi poiché qualsiasi convivenza forzata e mal tollerata è a rischio, specialmente oggi che non è piú molto sentito il senso del rispetto verso l'altro, verso la donna, il genitore, l'anziano, ecc., e si travalica perché i freni inibitori sono allentati. Occorre tener presente il carattere dell'altro, l'ambiente di provenienza, la cultura che possiede, l'educazione ricevuta e comportarsi di conseguenza, ma tutti questi fattori sarebbe piú  opportuno valutarli prima di decidere di sposarsi.

E basta col maschilismo che si evince chiaramente da ciò che scrivete.

Ci sono tanti mariti "rompicoglioni", non solo le donne.

E non è vero che le donne non hanno combattuto anche loro con le coetanee da bambine o da adolescenti. Il fatto è che prima  eravamo meno litigiosi tutti e arrivare alle mani era raro per i ragazzi ancor per le ragazze, ma quando capitava se le davano di santa ragione!  Capitò a mia nonna (una gianburrasca) sia nel cortile di casa e sia alle elementari con compagne di classe (parliamo degli anni '20, '30)! 

A me è capitato solo due volte, da bambina con una coetanea troppo sfacciata per i miei gusti... ancora se le ricorda le sberle che prese. L'altra volta avevo  ben 24 anni, ma solo per difesa, ero stata attaccata e io non porgo l'altra guancia.

Con un uomo la lotta sarebbe impari per ovvi motivi, quindi ricordatelo sempre, se siete veri uomini: "La donna non si tocca neanche con un fiore"... perché "la donna è la carezza della vita".
#78
Il senso della vita lo annulla la morte

Di fronte alla morte, specialmente quando giunge del tutto inaspettata, improvvisa, in momenti di gioia, e sconvolge il nostro stato emotivo catapultandoci in pochi secondi dalla gioia alla disperazione mette a dura prova chi ha fede o chi in qualche modo è alla ricerca di risposte che vanno oltre quelle che può fornirci la pur limitata scienza.
Non è la vita in sé a non avere senso, ma è l'invecchiamento e la morte (morte intesa anche come impossibilità) che cancellano qualsiasi senso noi vogliamo dare alla vita (l'invecchiamento è  l'anticamera della morte).
Tale mancanza di senso contribuisce a creare, anche se in piccola parte, il trauma psicologico per chi subisce l'improvvisa scomparsa di un proprio caro. E  per non impazzire, anche di fronte a questi traumi la nostra mente mette subito in atto i meccanismi di difesa: evitamento, annullamento, rimozione.

Il senso la vita ce l'ha quando vi è il desiderio e la volontà e insieme portano
all'azione, al movimento, alla crescita, allo sviluppo, alla ricerca, all'impegno nel superare gli ostacoli, nel risolvere i problemi. Il sogno e la speranza fanno da contorno e ne costituiscono l'alone magico.

Ma è l'impossibilità assoluta,  l'ineluttabilità, che toglie ogni speranza e soffoca ogni respiro e blocca ogni slancio e cancella quindi ogni senso della vita.

Morte che significa ultimo atto, fine senza nuovo inizio, sonno senza piú risveglio. Fine eterna di ogni possibilità.
#79
Se vogliamo parlare di stupidità, in essa si annoverano a pieno titolo uomini e donne insieme.

Penso anch'io che le donne in generale siano stupide, cosí come penso siano in generale stupidi gli uomini. È stupido in generale l'essere umano.

Dunque parlo della stupidità dell'essere umano.

Il fatto che abbia sviluppato nei millenni di evoluzione determinate capacità logiche rispetto agi altri esseri viventi, non toglie che sia l'unico essere in grado coscientemente di compiere il male (anche inutilmente) e distruggere lo stesso ambiente in cui vive; egli è per nulla in sintonia con l'essenza della vita. La necessità di soddisfare il proprio ego fa sì che egli investa tutte le proprie energie e capacità nel soddisfacimento di sé stesso e, tutti gli altri viventi, animali o vegetali che siano, compresi i suoi simili, tende a sottometterli,  servirsene e sfruttarli. La storia ci illustra che l'essere umano è incline alla violenza,  al dominio, alla sopraffazione; all'equilibrio preferisce polarizzare, estremizzare: estrema sinistra, estrema destra; cattivo, buonista; guerrafondaio o troppo accogliente.. e cosí  via, e quasi mai tali caratteristiche gli procurano crescita e saggezza a lungo termine, tende a dimenticare per incorrere negli stessi o peggiori errori.

E cosa dire della manipolazione?

In sostanza, le religioni inizialmente sono sorte, piú o meno in maniera consapevole, per manipolare le masse in senso benefico, per mettere un freno a cotanta stupidità.
Ben presto però le stesse religioni si sono rivelate controproducenti, sono finite al contrario per essere un prodigioso strumento per piegare, plagiare ed ammansire le coscienze. Abbiamo anche l'estremismo o il fanatismo religioso.

D'altronde la stupidità dell'"homo sapiens" pare che ultimamente, a livello mondiale stia lievemente aumentando, ne sono prova le tante enormi sciocchezze che negli ultimi decenni non solo vengono sbandierate come giuste e "progressiste" da gran parte della intellighenzia, ma addirittura concretizzate dal sempre piú stolto e folto mondo della politica.
Giusto per citarne solo alcune: la globalizzazione; l'invenzione del terzo sesso; la trasformazione della famiglia naturale in una comunità non ben definita con ruoli e generi e orientamenti sessuali da stabilirsi a piacere. Senza parlare di come è stata ridotta la scuola in un tempo pressoché da record: credo di non esagerare se dico che è diventata il luogo meno adatto per formare e per la cultura in generale. In pratica dalla scuola escono dei robot non pensanti, anzi piuttosto deficienti.
Tant'è che ho la netta sensazione di trovarci di fronte ad una inversione di marcia: dall'"homo sapiens" si è passati a quello che Sartori  definisce "homo videns", ma temo che il declino stia evolvendo abbastanza velocemente e che dall'homo videns stiamo passando a quello che io definirei ... "homo mediocris"  (o "homo stultus").

A supporto di questa mia tesi voglio citare lo studio di Gerard Crabtree, un genetista della Stanford University che sostiene: «In rapporto all'uomo di qualche migliaio di anni fa la nostra intelligenza è sicuramente più debole...".
Se si aggiungono i recenti studi sugli effetti dell'inquinamento sull'organismo umano, si evidenzia che i bambini esposti costantemente a fonti di inquinamento mostrano un livello inferiore del quoziente di intelligenza in rapporto all'età.
Secondo lo studio pubblicato  12 anni fa sulla rivista scientifica "Lancet", le sostanze chimiche di origine industriale danneggiano gravemente il cervello in via di svuluppo e contribuiscono alla cosiddetta "pandemia silenziosa", cioè il dilagare nell'infanzia, a livello globale, di disturbi neurologici che vanno dall'autismo al deficit di attenzione ed iperattività fino al ritardo mentale.

Ci salva il fatto che viviamo in una società ormai evoluta e grazie a quei pochi grandi geni che di tanto in tanto la natura comunque ci offre consentirà alle masse di sopravvivere.

Ma fino a quando sarà possibile?

L'essere umano riuscirà a salvarsi o si estinguerà con le sue stesse mani? Cioè a causa del sempre crescente ottundimento della ragione?
#80
Presentazione nuovi iscritti / Re:Presentazione
11 Maggio 2018, 01:38:23 AM
Uh... Parlate di Diego Fusaro?  
Uno dei rari intellettuali di sinistra che ancora ragiona?
Cioè questo signore?

https://www.facebook.com/LongobardiTommaso/videos/396613720813103/

https://m.youtube.com/watch?v=leuqdLSHltw

https://m.youtube.com/watch?v=JC9bWJlPJoY


Sono pochi, però sapere  che anche tra i sinistri c'è chi riesce a ragionare seriamente mettendo da parte abbaglio ideologico e intellettualismo, mi fa provare meno sconforto.
Grazie Fos per averlo citato!   :)
#81
Citazione di: InVerno il 03 Maggio 2018, 09:57:27 AM
Come avete potuto notare in questi giorni vi sono stati alcuni cambiamenti con le sezioni:

*Riflessioni sul senso del viaggio è stato trasformato in una sottosezione di Percorsi ed Esperienze.
*E' stata creata la sottosezione ultimo libro letto, alla quale vi invitiamo a partecipare dando agli altri utenti consigli di lettura motivati dalla vostra opinione personale. Essendo una sezione nuova sarebbe gradita una partecipazioni iniziale di incoraggiamento\avviamento.

Oltre a chiedere il vostro feedback, vi invitiamo a proporci idee per un ulteriore razionalizzazione delle sezioni, in particolare attraverso lo strumento delle sottosezioni o altri di cui l'admin verificherà la possibilità tecnica.

Buonagiornata.


Eh... ma vorremmo partecipare pure alla divisione degli introiti.  :)
Se almeno ci fosse offerta la possibilità di sconti sui libri... 
Su tutto ciò che si veicola in internet si guadagna, magari poco, pochissimo, ma si guadagna. Persino coi blog o nei gruppi fb si riescono ad ottenere prodotti gratuiti oppure sconti per i partecipanti, sui prodotti di cui si parla. "Riflessioni" si riferisce sostanzialmente all'editoria. Se poi avete avuto l'idea di aggiungere una sottosezione sullo scambio di opinioni o recensioni su "l'ultimo libro letto"... la pubblicità l'è bella e fatta, e a farla siamo noi forumisti.
#82
Attualità / Re:I bulli e la scuola
06 Maggio 2018, 07:13:10 AM
Angelo Cannata, non rigiriamo come al solito la frittata per confondere le idee. Non è contraddittorio il mio ragionamento, siete voi che vi arrotolate in disquisizioni che poi finiscono per annullarsi automaticamente, fatta salva l'abilità  di lanciare la palla in calcio d'angolo,
perché, ti ricordo, che si è  partiti dal sostenere, per alcuni, che l'autorità, cioè la severità nei metodi educativi non serve, che bisogna essere permissivi e buonisti sempre,  che essere autoritari nasconde un vuoto, che là dove ci sono contenuti non occorre autorità. Ti dico io schiettamente e senza tanti contorsionismi e giri di parole come stanno le cose. I contenuti sono stati sminuiti o abbattuti non perché non fossero validi, ma perché si credeva (e lo si crede in gran parte ancora) di poterli sostituire con l'assoluta libertà e che questa soltanto avrebbe condotto all'autentica felicità. Ed è ciò che pensano tutti coloro che sostengono l'ideologia della sinistra progressista.
I fatti stanno dimostrando il contrario.

Ad avere influenza sullo sviluppo della personalità è assai importante invece l'azione formatrice, questa deve essere impartita innanzitutto dalla famiglia, in primo luogo dai genitori. Abbiamo dimenticato che è proprio in quest'opera formatrice che un uomo e una donna si realizzano prima e si rivelano poi verificando ciò che hanno saputo fare di sé stessi. Se i genitori oggi non sanno piú sentire le enormi responsabilità, anche nei confronti della collettività, che determina il fatto di crescere un figlio che sia proteso gioiosamente e fecondamente verso la maturazione di sé stesso e verso la società, vuol dire che hanno fallito il loro compito piú importante. Ed in quest'opera formatrice sta fallendo  anche la scuola.
Una pedagogia debole ed eccessivamente indulgente  si è visto che è altrattanto dannosa di quella improntata sull'estrema violenza.  Perché in entrambi i casi viene impedita la naturale tendenza alla crescita morale e spirituale della persona. Anzi, direi addirittura che l'eccessivo permissivismo può essere ancor piú dannoso in quanto non permette neppure di riflettere, ma annulla l'anima che muore di "asfissia". Quei bulli infatti per me sono  morti nell'anima, sono corpi vaganti senza cervello, tutto impulsi, emozioni e rabbia, tanta rabbia verso un'esistenza, la loro, a cui non è stata data una direzione, un programma da seguire in maniera ferma ed efficace.

"È ora di smettere! Non vi pare sia arrivato il momento? Basta col concedere tutto. Nella vita si fatica. Non tutto è dovuto. Assumiamoci le nostre responsabilità."

http://www.cosenzainforma.it/notizia3851/EDITORIALE-BullismoGenitori-ed-insegnanti-poco-rigidi-o-troppo-permissivi.html#
#83
Attualità / Re:I bulli e la scuola
05 Maggio 2018, 16:02:51 PM
Angelo Cannata mi sorprende che proprio tu sostieni che dietro l'autorità ci sia il vuoto; ma come, l'autorità della Chiesa ha il vuoto dentro? L'autorità dello stesso insegnamento di Cristo, è vuoto di contenuto? Non nego che in passato abbiamo peccato di autoritarismo, ma su due pilastri è sorta la nostra civiltà: Cristianesimo e Illuminismo. Da queste due fonti ricchissime di contenuti si è nutrita l'autorità. Un'autorità ricca di contenuti ha saputo educare e creare fior di personalità, di artisti e letterati in tutti gli ambiti del sapere umano, dalla politica alla letteratura, dalla scienza allo sport. Quali sono le grandi personalità attuali da prendere a modello?
Quell'educazione al rispetto del prossimo a prescindere dall'importanza del singolo individuo ma per il valore stesso dovuto alla persona. Quel senso di autorità  mista ad affetto che fecero ispirare a Camillo Sbarbaro questi versi: " Padre, se anche tu non fossi il mio padre , se anche fossi a me un estraneo, per te stesso
egualmente t'amerei...".
Direi piuttosto il contrario, che l'autorità nasce sul contenuto, anzi fa da contenitore laddove c'è il contenuto. Infatti dal '68 in poi, si sono abbattuti diversi contenuti ed è svanita l'autorità. Oggi dunque non vi è autorità perché sono venuti a mancare i contenuti. Il fulcro del problema educativo attuale sta proprio in questo: riempire nuovamente o no la nostra esistenza di contenuti?
Se vi sono contenuti va da sé che questi debbano essere fissati mediante l'autorità che indica il verso dove andare.  Le autorità stabilite per leggi, norme o tradizioni hanno (o dovrebbero avere) questo scopo: educare, orientare verso un vivere civile condiviso per diventare uomini e donne, e non abbandonarsi in balia dell'istinto e della prevaricazione. Confondi la personalità che incute rispetto derivante dal carisma che questa possiede, ma si tratta di un aspetto comunicativo dotato di nobiltà e fermezza che alcune persone posseggono ed è riferita alla singola persona capace di carisma. Allora dovrebbero essere rispettate soltanto le persone dotate di carisma?  Tuttavia si può mancare di rispetto anche alla persona carismatica; gli adolescenti sono bravi in questo. Dunque il rispetto deve andare oltre, è  un principio e un valore che deve essere inculcato. Si deve avere lo stesso rispetto per la personalità carismatica come per la persona fragile e che non trasmette nulla. Il tuo ragionamento è intriso di giustificazionismo. Inoltre non si tiene conto che non tutti comprendono sempre o allo stesso modo determinati contenuti e dunque neppure la persona carismatica sarà in grado di trasmetterli. Ci sarà sempre chi vorrà  rifiutare, eludere quei valori non percepiti tali. Pertanto l'autorità serve a questo, a richiamare tutti al rispetto delle regole. Il mafioso poco si fa convincere dal carisma e continua nei suoi loschi affari, sarà l'autorità a fermarlo, che lo voglia o meno.
#84
Attualità / Re:I bulli e la scuola
26 Aprile 2018, 19:49:33 PM
Porto un altro esempio della deriva giustificazionista culturale ed educativa dominante. Ci sono cose che si possono fare e cose che non si possono fare. Lo decidono menti superiori. A Macerata hanno fatto divertire i bambini con un pupazzo raffigurante il Duce appeso a testa in giù. Bisognava colpirlo in testa per fare uscire le caramelle. Non contenti hanno ripetuto il gioco. Altro pupazzo appeso, questa volta con croce celtica sul petto... Quindi per il 25 aprile si gioca a "lincia il fascio".  Questo si può fare, i bambini si possono educare così. La notizia passerà quasi sicuramente inosservata o sarà commentata nei mass media con sufficienza e sorrisetti ed etichettata come una bravata, una ragazzata, anzi mi aspetto che un Vauro qualsiasi dichiari col forzato sorriso sornione, che in fondo... sono giochi che si possono fare.
#85
Attualità / Re:I bulli e la scuola
25 Aprile 2018, 17:09:16 PM
Cioè, Socrate78?
Ah gli insegnanti dovrebbero essere sottoposti a dei test di personalità?  :D
Ci sono certamente insegnanti piú  comunicativi ed empatici ed altri al contrario sono delle vere pizze che incontrano difficoltà nei primi anni di insegnamento, ma con l'esperienza imparano piú o meno tutti a relazionarsi in maniera adeguata con la classe. In una classe normale.
Ti sbagli, ma per quale perverso motivo un insegnante dovrebbe, oltre alle proprie competenze di insegnamento, avere competenze richieste ad uno psicoterapeuta o psichiatra? Sono due figure e due ruoli professionali completamente diversi. Perché in molti di questi casi di teppismo (bullo e bullismo sono eufemismi) non si tratta tanto di incapacità del docente nel tenere interessata una classe, quanto di problematiche psicologiche,  cognitive e/o relazionali, o psichiche anche serie di certi ragazzi. E non è uno solo, un singolo da contenere, è spesso un gruppo di ragazzi problematici, se non tutta la classe.
Perché certe classi e sezioni vengono create apposta. Cosa faresti tu di fronte a tre, quattro ragazzi quasi adulti, violenti, probabilmente sotto l'effetto di qualcosa, che non ci stanno di testa? Quella classe in questione era già nota per la sua problematicità. Il problema dunque è a monte. C'è da rivedere, a mio avviso, tutto il sistema educativo che è stato improntato, da 50 anni a questa parte, sul lassismo e sul permissivismo, sul concetto che per forza tutti debbano prendere il pezzo di carta, anche se si è un somaro, magari il diploma di laurea anche se non si è una cima di intelligenza, anche se si è semplicenente braccia rubate all'agricoltura. Se un ragazzo non ha voglia di studiare perché non è portato allo studio, è inutile forzarlo, darà molto probabilmente problemi perché si sentirà costretto. Magari sono ragazzi con talenti manuali, che diventerebbero dei bravi meccanici, elettricisti, e perché no, anche dei bravi contadini. I disturbi psicologici nei bambini già di quattro, 5 anni, sono in aumento, ed io che ho insegnato nelle scuole materne ed elementari ne so qualcosa. E non parlo di disabilità vera e propria, ma di difficoltà causate da  carenze ed errori educativi a cominciare dalla famiglia. Anch'io ho insegnato in quartieri degradati e posso assicurarti che nei casi di famiglie, di genitori un tantino piú accorti e per bene, i bambini erano piú calmi, educati e ricettivi. Tutti gli altri invece sembravano come i pupazzi della vecchia pubblicità Duracel, sempre in movimento, in un continuo e nevrotico movimento senza senso, iperattivi, spesso aggressivi tra di loro.
Ricordo invece quando andavamo noi all'asilo, stavamo tutti buoni e calmi nei banchi con le braccia conserte (come si insegnava allora), col grembiulino lindo e pulito e il cestino della colazione. E non eravamo mica scemi; al momento opportuno ci portavano nel cortile a giocare e lì ci scatenavamo, ma da normali bambini: giocavamo, scherzavamo, e si faceva amicizia tra noi bambini; mica ci accapigliavamo o ci prendevamo a morsi o sotto i piedi ogni volta, come indemoniati.
La situazione oggi è tragica e bisognerebbe correre ai ripari.
Dunque, secondo le strampalate idee espresse da qualcuno, un ragazzo di 13, 15, 18 anni, siccome le istituzioni sociali sono inadeguate, può permettersi di insultare, minacciare, essere violento e aggredire un insegnante, mentre l'insegnante dovrebbe  cercare di capire il poveretto e trovare il modo di tranquillizzarlo e interessarlo alla lezione? Ma stiamo scherzando? Questa è pura follia.
Così si offre a questi ragazzi l'opportunità di diventare bulli e teppisti sottomettendosi a loro.
E il rispetto reciproco? E la responsabilizzazione dei propri atti? L'educazione all'autocontrollo? Come possono venire inculcati questi aspetti comportamentali se non attraverso la giusta educazione sin da bambini?  Se quella è la mentalità corrente non meravigliamoci poi se questi gioielli ammazzano di botte le proprie fidanzate o mogli (o i genitori) perché non  sanno gestire le frustrazioni, non sanno superare il trauma della separazione o non sanno controllarsi durante un litigio.

Per quanto riguarda il divorzio e l'aborto concordo con te. Prima vi era solo la possibilità di separarsi legalmente o di ottenere l'annullamento del matrimonio religioso,  ma era difficile e costoso. In fondo è giusto ottenere il divorzio se il matrimonio dovesse risultare un totale fallimento, come nei casi di maltrattamento e violenza familiare o di abbandono da parte del coniuge. Tuttavia si è esagerato, oggi ci si sposa, ci si lascia e si divorzia troppo facilmente. Stesso discorso con l'aborto. Si abortisce spesso non per necessità ma perché non si vogliono impicci. Perché oggi la donna "deve" lavorare per guadagnarsi lo stipendio, e in tanti casi una gravidanza è  di impedimento. Insomma, siamo passati da un estremo all'altro. O troppo, o troppo poco. Chissà perché non amiamo molto l'equilibrio e la temperanza, preferiamo gli estremismi.
#86
Idee per migliorare il forum / Re:Cercasi Moderatori
24 Aprile 2018, 20:13:18 PM
:)
Sono stata amministratrice di un mio sito web e di una Pagina FB, posso dire che i problemi si sono presentati proprio coi moderatori che avevo scelto, specialmente dal secondo in poi; piú aumentano e piú diventa difficile gestirlo. 
Se posso dunque esprimere sommessamente il mio parere, un nuovo moderatore dovrebbe essere scelto non tanto tra chi si dovesse proporre, quanto sulla base della gentilezza dimostrata con tutti gli interlocutori nei vari post e commenti, anche verso chi dimostra ostilità verso le proprie opinioni o convinzioni politiche; dunque occorrerebbe una persona molto equilibrata e capace di essere super partes sul serio. In questo Forum non mi pare che tutti dimostrino di possedere e praticare tali attitudini. 
Come ha giá scritto Altamarea, per evitare "incidenti diplomatici", "colpi di Stato" con relative facili  "epurazioni" di comodo... 

Per il resto non mi pare che in un forum come questo ci sia un grande bisogno di moderazione, tutt'altro.
#87
Attualità / Re:I bulli e la scuola
23 Aprile 2018, 20:51:45 PM
È lo specchio di come è stata ridotta tutta la società dopi 70 anni del pensiero dominante sinistro-progressista. Plasmati al nichilismo e all'autolesionismo.
Lo si evince anche da come gli elettori scelgono di votare, dopo gli evidentissimi fallimenti della sinistra tutta, c'è sempre una cospicua fetta di popolazione che la vota. Il PD nell'ultima consultazione elettorale è vero, è crollato, ma ha racimolato il 18% dei voti, dunque davvero troppi per un partito che non meritava nulla e disprezzato da tutti.
È pur vero che vi sono trappole e sotterfugi pur di lasciare il potere nelle mani della sinistra, come il movimento pentastellato che si è rivelato truffaldino, cioè un'altra maschera della sinistra.
Il '68 è stato un movimento di protesta e sovvertimento sociale estremista e, come tutti gli estremismi, ha finito col produrre piú danni che benefici. Oggi ce ne rendiamo finalmente conto. Estremismo di stampo sinistra radicale che nonostante le innumerevoli critiche, ancora imperversa. Lo stesso estremismo che porta oggi a paragonare una famiglia etero ad una gay. Lo stesso insulso estremismo che porta oggi le femministe superstiti a sbraitare per i femminicidi dovuti alla sbandata società che loro stesse hanno contribuito a creare, e a tacere di fronte ai femminicidi per cultura islamica; neppure una parola di indignazione.
L'estremizzazione del diritto al divorzio e all'aborto ha portato alla perdita di responsabilità nell'affrontare il matrimonio, allo sfacelo della famiglia, all'edonismo, alle coppie perennemente in crisi, al rifiuto della maternità tanto che oggi abbiamo il problema della natalità zero. E qui, nonostante il danno, si inserisce ancora e prepotentemente la sinistra: politici e prelati si affannano a voler rimpinzare la popolazione con la scriteriata e incontrollata accoglienza di immigrati.
A proposito della scuola, ho insegnato in diverse scuole, dall'asilo alle superiori, mi sento di dire che di disturbati ce ne sono non pochi, molti di piú che nei decenni passati quando anch'io ero una studentessa, e sin dalla scuola dell'infanzia si nota spesso qualcosa di anomalo. I ragazzi in situazione di disagio psicologico è bene che vengano curati e il prima possibile, ma non si può pretendere di trasformare la scuola in una specie di centro psichiatrico. Occorre tornare a responsabilizzare i genitori. Se un ragazzo disturba la classe e gli insegnanti, alla terza, quarta volta,  lo si allontana dalla scuola e lo si fa seguire da un centro apposito dove verrebbe curato e, se ha la capacità e la volontà di studiare, si provvederebbe anche a non fargli perdere l'anno scolastico. Ma lontano dalla scuola.
A mio parere la scuola deve tornare ad essere un luogo serio dove si insegna e si trasmette cultura; quindi il rispetto, la buona educazione e una buona dose di disciplina devono costituirne le basi. L'insegnante, modello attuale, che deve innanzitutto saper assumere il ruolo di educatore, confessore, psicologo, psichiatra, neurologo, sostituto del genitore ecc. lasciamolo alle fantasie dei filosofi progressisti.
Gli insegnanti devono tornare ad insegnare, ad essere competenti nelle loro materie di insegnamento.
I governi che si susseguono, tutti sostanzialmente uguali al di là delle apparenze, di fronte ai gravi problemi che presenta la scuola, alla bruttezza delle aule, ai laboratori che cadono a pezzi perché manca la manutenzione, mancano i soldi per comprare macchinari nuovi e magari gli ottici delle scuole pubbliche si esercitano su macchinari ormai superati, che non hanno alcuna attinenza con il mondo professionale attuale e così via... danno priorità allo sperpero di denaro pubblico per l'accoglienza dei migranti, migliaia, se non milioni, dei quali finiranno a fare i bulli e i bulletti da due soldi anche loro perché magari arrivano già disturbati e il nostro povero servizio sanitario nazionale sempre più carente per mancanza di fondi non è in grado di gestirli. Anche molti di questi saranno imprigionati in un destino di lavoro sottopagati e malpagati nonostante il falso buonismo che li ha accolti ed illusi. Dov'è la logica in tutto questo? Cui prodest?

Penso che ormai spetti a tutte le persone di buona volontà di destra rimboccarsi le maniche per frenare e abbattere la sinistra, sia quello politica che "culturale". Ora basta, non dobbiamo piú tollerare lo strapotere della sinistra che va combattuta seriamente ed  energicamente, costi quel che costi, perché il declino intrapreso è talmente grave che conflitti e dolori non ce li risparmierà nessuno comunque. Tanto vale alzare il tiro, mirare dritto al cuore della sinistra e distruggerla. Sarà l'ultima tempesta prima del ritorno al sereno.
Dunque non abbiamo bisogno di un ordine fondato sulla sottomissione, come avviene nei paesi islamici (ma anche gli islamici che vivono in Europa non scherzano), ma di un ordine fondato sulla ragione e sull'autorità, che non è una parolaccia. L'accordo tra cittadini maturi e responsabili è una bella definizione, ma come li formiamo i cittadini davvero maturi e responsabili, su quale base educativa? Su quella che abbiamo realizzato finora non credo perché è evidente che è fallita.

Sul fatto della difesa della tradizione poi non è che siamo dei robot pronti a seguire pedissequamente e senza critica qualsiasi tradizione, anche le più riprovevoli, il cervello lo abbiamo apposta per valutare e decidere di conseguenza, per capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Pertanto anche le innovazioni e i cambiamenti non vanno accettati solo perché tali, ma devono anch'essi essere valutati se buoni o da scartare. Senza dubbio il cristianesimo ha portato molti aspetti che hanno migliorato la nostra società, come il non vendere i propri figli come schiavi. Ma il progressismo di sinistra ha buttato via il bambino con l'acqua sporca, anzi, direi che ha buttato solo il bambino e si è tenuto l'acqua che sembrava limpida e pura ma che in realtà è inquinata, putrida e tossica.

Il discorso della Terra piatta non c'entra niente perché riguarda il progresso scientifico; un passo avanti che l'essere umano doveva compiere, grazie alle sue capacità, ed ha compiuto.

"La pena esemplare" va data invece, anche perché questi non sono proprio handicappati, del tutto incapaci di intendere e volere, un minimo di cervello l'avranno, sono ben consapevoli della gravità di quelle azioni, ma confidano nel lassismo educativo dilagante, nonostante tutto e a dispetto di tutto. E ancora una volta si considera vittima il colpevole, e chi è vittima non viene considerato minimamente quando non penalizzato. E le offese , i traumi psicologici e materiali, e le dinamiche sociali negative che subiscono le vittime? Chi le ripaga? Il colpevole viene alleggerito anche da queste responsabilità morali, non sia mai...

Bellissimo il post di Acquario!
#88
Citazione di: InVerno il 09 Aprile 2018, 18:04:50 PM"Elia" dopo aver "elogiato" DiBattista come "anima di destra dei 5s" (quello che ripercorre i diari della motocicletta di CheGuevara e fa "vacanze" a studiare i populismi di sinistra sudamericani, messo in congelatore per assorbire il PD alle prossime elezioni...) non ti viene un po da ridere di ciò che scrivi?
Io avrei "elogiato" Di Battista? 
Mi sono chiesta come mai si è  defilato dal M5Stelle proprio ora che è chiaramente tendente a sinistra. Il papà  era del MSI, e inizialmente anche lui sembrava ragionare dritto, come uomo un uomo di destra (quando anni fa lo intervistavano), tant'è che pensai non volesse ammettere di essere di idee di destra perché tutti i grillini si proponevano e si propongono ancora di essere super partes (il nuovo che avanza). Poi ho cominciato a confonderlo con Di Maio, poi non ho capito piú come ragionano. Ora temo proprio che il M5Stelle sia un'altra bufala politica. 
Mi viene un po' da ridere per ciò che scrivono alcuni di voi, te compreso, anche se a volte (ma molto raramente) dai l'impressione di ragionare senza l'abbaglio ideologico.
#89
Citazione di: epicurus il 09 Aprile 2018, 12:09:24 PM
Offtopics come se piovessero!  ;D
;D

A quanto pare, è una costante di questo forum...  ;D  Pur di difendere le idee della propria brigata si allunga il brodo con infinite digressioni  ;D

Dunque, se la brigata permette, concludo io l'offtopic.



Di Battista era l'anima di sinistra e Di Maio l'anima di destra? A me sembra che neppure loro sappiano cosa sono. E meno male che Di Maio è di destra! e vuole fare un governo col pd, con un partito perdente? In tutta onestà, o governano con la lega e fdi, o si torna a votare modificando prima  la legge elettorale per quel tanto che permetta di assicurare una maggioranza. Certo hanno progetti molto diversi, 5Stelle e Lega, che poco si conciliano tra loro, ma non credo si possa ridefinire subito una nuova impostazione di governo volendo cancellare i disastri dei governi precedenti, ci vuole tempo, solo un colpo di Stato cambierebbe tutto e subito con la forza (il che non mi dispiacerebbe se fosse guidato da uomini saggi).
Se non si vuole prendere in giro gli italiani è  l'unica via da seguire.
Per quanto riguarda l'uscita dall' euro e dalla Ue, si vede che ci piace atteggiarci anche ad economisti e fare del terrorismo psicologico pro euro, però, in realtà, lo affermano grandi (veri) economisti: ogni previsione è solo aleatoria, imprevedibile, nessuno può dire quello che realmente accadrebbe perché le dinamiche sono tante e di solito il mercato tende ad adattarsi e compensare le situazioni.
Sono d'accordo con te, Acquario, continuando comunque con la dittatura della Ue, la morte definitiva dell'Italia è assicurata, piano piano; ogni anno tolgono qualcosa da una parte e aggiungono o aumentano tasse dall'altra. Il risparmio accumulato dalle generazioni passate? Lo Stato ha messo mano anche su quello da diverso tempo e non c'è piú  nulla da far fruttare. Anzi, in molti casi so, per esempio, che le Poste finiscono in causa con i clienti perché  non restituisce gli esatti interessi dei buoni fruttiferi trentennali, buoni degli anni '80. In questo calappio ci siamo infilati con l'euro. Che ci piaccia o no. Ogni Paese europeo andava avanti col proprio sistema economico, con l'euro non si è tenuto conto dei differenti sistemi e delle varie situazioni e si è penalizzata innanzitutto l'Italia. D'altronde credo che questo abbia fatto piacere a piú di qualcuno.
È e sarà uno stillicidio continuo finché saremo ridotti all'osso e non avremo davvero piú alcuna possibilità di cambiare in meglio.
Dunque il M5Stelle ERA nato con il preciso scopo evidenziato da Grillo in quel video, e non si illudessero adesso che hanno preso tanti voti; molti cittadini li hanno votati solo per abbattere il pd. Se deluderanno ancora faranno la stessa fine del partito democratico. Ciò che mi preoccupa è che, nonostante tutto, non vedo spiragli di luce all'orizzonte, questa brutta fine sembra difficile da arrestare. Sinceramente vorrei morire prima di vederne gli effetti piú disastrosi.
Salvini? Mah... Fin'ora ho visto tanto fumo e niente arrosto. Soltanto parole, di fatti concreti non ne vedo. E forse non ne vedremo neppure col prossimo governo.
#90
Ciao Acquario, infatti perciò sostengo che i pentastellati sono il nuovo volto della sinistra, probabilmente creato apposta, o strada facendo, per impedire che al governo vada finalmente la Destra (la vera Destra, non quella di Berlusconi) Inizialmente si proponevano come movimento di rottura del vecchio sistema, dunque con idee direi di destra, man mano che hanno conquistato la fiducia  dell'elettorato e avvicinandosi ai palazzi si sono trasformati in un altro partitucolo di sinistra.   È evidente che le élites europee e mondiali vogliono favorire le sinistre (e non è difficile capirne il perché), dunque tutte le strade sono facilmente aperte solo se si propone una politica di sinistra. Per proporre e portare avanti politiche di destra o comunque sagge, occorre molta capacità e ancor piú  coraggio.
Dato che io non soffro di fanatismo ideologico, spero che Di Maio almeno non faccia troppi danni come o peggio di coloro che lo hanno preceduto. Certo, non sono molto affidabili, hanno criticato tanto il PD, poi vorrebbero governare con questi?
Anche per arginare l'eventuale ulteriore sbandamento dei 5Stelle a sinistra (sono politicamente sbandati), penso sia meglio affidare l'incarico di capo del Governo  a Salvini.
Grillo può stare tranquillo ormai, nessuno tra le élites ha piú paura di loro, dei pentastellati. Al massimo fanno paura a noi del popolo, come ci fanno paura tutti i partiti di sinistra, perché, come diceva Montanelli:  "amano così tanto i poveri che ogni volta che vanno al potere li raddoppiano di numero". E no  si tratta solamente di povertà materiale.


Per quanto riguarda la risposta di Anthony, mi piace il sillogismo che suggerisce: se solo i cretini non cambiano mai idea e tutti gli uomini di sinistra non cambiano mai idea nonostante tutto, dunque tutti gli uomini di sinistra sono...? (Ditelo voi che io non vorrei suscitare l'ira di qualche buonista permaloso).
Comunque anche cambiare idea dall'oggi al domani o troppo spesso è da cretini o da matti.
In politica poi è ancora peggio perché cambiare cosí radicalmente idea e in breve tempo su questioni molto importanti,  vuol dire che le motivazioni fondamentali che hanno fatto sorgere e progredire un movimento o un partito politico vengono a mancare, rimangono solo gli elettori speranzosi e presi per il naso.
Inizialmente anch'io avevo sperato nel M5Stelle, ma giá  da un 3, 4 anni non ci credo piú, e i fatti mi stanno dando ragione. Um Movimento che si autodefinisce né di destra, né di sinistra, né  di centro, vuol dire che non possiede nessuna base, ed è come la casa costruita sulla sabbia di biblica memoria.
Un'ideologia o un pensiero che faccia da fondamento e supporto alle proposte politiche che si vogliono vedere ralizzate, bisogna averla. Altrimenti si diventa ciò che sta diventando il M5Stelle: cangianti, inaffidabili, pronti a farsi dimenare da qualsiasi vento. Hanno raccolto molti attivisti di destra e di sinistra; ma ne sono rimasti per la maggior parte (direi per un buon 70, 80%) di sinistra. Sarà un caso che  Di Battista (che era di destra) si è defilato, vista ormai l'impronta sinistroide che ha preso il movimento?