Citazione di: fabriba il 30 Settembre 2025, 10:32:48 AMTi rimando al testo che ha indicato @Jacopus (Paranoia di Zoja).
Ho per ora letto solo la sinopsi su amazon, ma già quella è esattamente il punto della situazione che stai facendo.
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A parte questo, aiutami a capire... se dovesse scoppiare veramente la terza guerra mondiale, immagino che staresti dalla parte di quello che nella tua visione è l'asse cina/russia/islam, correggimi se sbaglio.
Ho due domande perché mi interessa vedere quello che sarebbe il mondo secondo te nel caso vincessero:
- Come verresti a patti con la metodica negazione della libertà di espressione e dei diritti umani in ognuno di quei paesi?
- Nel caso dell'islam, come pensi verrebbe influenzata la qualità della nostra vita dal venire governati da una civiltà e cultura che sta chiaramente avendo difficoltà a venire a patti con la contemporaneità? (oserei dire dall'illuminismo in poi, ma ammettiamo anche solo negli ultimi 30 anni)
-- non mi interessa qui la parte in cui è colpa "nostra" se c'è stata una regressione economica e culturale nel mondo dell'islam: la questione storica è incresciosa, ma nel caso che paventi di una guerra mondiale, dovremmo fare i conti con la vittoria dell'islam di oggi, non con quello di ieri
L'islam conta quanto il due di coppe quando briscola e' bastoni, non perderei mai il mio tempo a stare "dalla parte dell'islam", come non lo perdo a stare "dalla parte", di nessuna, religione. A parte un certo mio amore per l'ortodossia, in senso etimologico, che inevitabilmente straborda, nell'Ortodossia, religione. Fedele alla linea eccetera eccetera.
Su Cina e Russia hai ragione.
Hai pero' anche, talmente tanto il lapsus del "colonialismo culturale", che ti e' scappato detto che il problema, e' che Cina e Russia non rispettano i diritti umani internamente, nei loro paesi.
Cosa abbastanza fuori luogo, se, un attimo prima, si parlava appunto di guerra.
In realta', per dare sia senso, che soprattutto forza, al tuo discorso, avresti dovuto toccarla molto meno piano, e dire, molto piu' chiaramente, che, se Cina e Russia vincessero la terza guerra mondiale, allora > esse non rispetterebbero i diritti umani in tutto l'ordine mondiale che esse instaurerebbero, quindi, per dire, metterebbero in pericolo i "diritti umani", qualunque cosa con questa espressione tu intenda, pure qui, in Italia. Pure a casa nostra, e tua. O, molto piu' realisticamente pure in quello che, dopo una guerra, di codeste "case", ne rimarrebbe.
L'unita' d'Eurasia, comunque, trascendera' completamente i diritti umani piuttosto che, meramente, "violarli"; sara' un ordine, e una prospettiva in cui il problema, e il centro, non sara' (finalmente, piu') quello. Il seme dei diritti umani, si riconosce dalla pianta.
La guerra, sarebbe meglio comunque evitarla, tanto piu' che, se proprio io non riuscissi, a evitarla, se proprio questa scoppiasse mentre io fossi ancora vivo, e camminante, avrei pure il problema, e non da poco, di come attraversare il fronte, e schierarmi con quegli altri. Per me, questo, vale come motivo in piu' per non farla, la guerra (mondiale), non per farla. Oltre a tutti quelli piu' ovvi. Di motivi.

), solo che spesso non se ne comprende la dimensione antopologica: la concordanza tra passato e futuro, e', anche, la concordanza tra desiderio e realta'; quindi l'eterno ritorno e' anche un qualcosa di nuovo che deve essere, attivamente, instaurato (una era, temporale, del superuomo, e o di dominio, del superuomo) oltreche' un qualcosa di vecchio, che deterministicamente sempre ritorna (quelli che non lo hanno capito, lo riconducono solo a questo). 