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Messaggi - Alexander

#76
Presentazione nuovi iscritti / Re: Pace e bene
06 Maggio 2022, 15:58:09 PM
Un saluto anche da parte mia (non credere a Viator. Non è figlio di una specchiera. Lui ama fare così  :D ).
#77
Buon pomeriggio Anthonyi

Può essere un'opportunità di libertà per il popolo russo, ma può essere anche la possibilità che prenda il potere un autocrate ancora più pericoloso e spregiudicato di Putin. La Russia può essere un pericolo per altri popoli, ma non è quella la motivazione che muove gli USA, altrimenti si sarebbero astenuti, nel tempo, dal sostenere governi autoritari o dittatoriali in giro per il mondo, che spesso si sono rivelati un pericolo per i vicini . La motivazione è politico-strategica con inevitabili ricadute economiche. la guerra è business. Immagina che giro d'affari muoverà la "ricostruzione" dell'Ucraina. Scommettiamo che le aziende statunitensi ne saranno le maggiori beneficiarie? Lo stesso si può dire della Russia: che vantaggio avrebbero nello svenarsi e isolarsi da metà mondo solo per annettersi il Donbass, quando sono già il più grande ed esteso paese del pianeta? Se anche vincessero l'"operazione speciale" gli costerebbe ben caro. L'interesse geopolitico assomiglia ad un investimento: spendi 10 oggi per cercare di ottenere 100 domani o per conservare una posizione dominante economicamente e militarmente che ti fa continuare a guadagnare 100. E poi c'è l'inebriante POTERE. La cosa che gli esseri umani amano più di tutte. Infatti più sei potente e più hai potere di fare del male agli altri. Molti uomini di potere trovano questo un piacere profondo, benché malsano.
"Dai potenti vengono gli uomini più malvagi" (Socrate)  :(
#78
Un esempio di buona educazione è quando ti trovi alla cassa del supermercato con un carrello pieno di 300 articoli e, dietro di te, c'è una signora/e, magari anziano, con un unica bottiglia di latte in mano, che aspetta il suo turno. Allora vedi la persona gentile che lascia passare l'altra, tanto si perde un attimo solamente, e quella che invece fa finta di non vedere e impone all'altro di aspettare che finisca. Essendomi trovato varie volte in tutte e due le posizioni, si potrebbe dire che:
-La persona che lascia passare l'altra gode in se stessa della buona azione svolta e rende felice e sollevato l'altro che spesso ringrazia profusamente. La gioia dell'altro è motivo di gioia propria.
-la persona che non lascia passare l'altra non gode in se stessa, anzi, distoglie lo sguardo, prova un vago imbarazzo, fa finta di osservare interessata le caramelle i i dolciumi vicini alle casse, cercando di evitare lo sguardo dell'altra persona , temendo di venirne interrogato, quasi come se negli occhi dell'altro potesse vedere della riprovazione. L'idea di essere giudicato dall'altro è motivo di leggero tormento interiore.
Perché fare il bene fa bene a se stessi e anche all'altro; non fare il bene non fa bene a se stessi e neppure all'altro.
#79
Buondì a tutti

C'è stato un momento in cui la tregua pareva possibile. In particolare dopo l'incontro in Turchia tra le due delegazioni. Poi tutto è precipitato nuovamente. Adesso la diplomazia è praticamente morta, finita. Biden va a visitare una fabbrica di missili in USA spronando a una produzione maggiore, anche per reintegrare le scorte dopo gli ingenti quantitativi "regalati" all'Ucraina, e parla di recupero della leadership tecnologica anche attraverso l'industria degli armamenti. Si programma una guerra che duri mesi, se non anni. Gli altri stati danno timidi segnali di voler interpretare una parte diplomatica, ma sono ininfluenti.  La guerra per procura che gli Angloamericani, più che la Nato, stanno portando avanti con sempre maggiore determinazione forse non è un concetto giuridicamente esatto, ma lo è di fatto, nel concreto. Il discorso che la Nato in Ucraina difende i valori della libertà e della democrazia è solo propaganda nostra. Dopo le immagini di Kabul dell'anno scorso, chi può ancora credere che agli USA importi davvero la libertà e la democrazia dei popoli? Lo credevo anch'io, e l'ho creduto per molti anni della mia vita, ma adesso non più. Mi sentireri un cretino a crederci ancora. E' solo retorica che gli USA servono ai gonzi per dare una patina nobile ai loro giochi strategici. Propaganda che tutte le superpotenze adoperano e hanno adoperato per i loro interessi, Russia in primis. Come quando senti Biden parlare di crimini di guerra compiuti dai russi in Ucraina. Tutte le guerre, che strano! Sono piene di crimini di guerra. Biden dovrebbe ricordare che il crimine di guerra più spaventoso l'hanno commesso proprio gli USA, sganciando, unici nella storia (per ora), due bombe atomiche su donne, vecchi e bambini inermi, solo per far capire ai sovietici che non dovevano pretendere troppo dalla spartizione del mondo postbellico.

Una domanda ai moderatori: ma un utente può decidere lui se un post è IT oppure OT? Non spetta ai moderatori?
#80
Attualità / Re: La pace del Minotauro!
04 Maggio 2022, 09:50:44 AM
Buondì a tutti

La pace purtroppo è solo una stasi tra due guerre. Sembra quasi che la pace  sia solo un'interruzione, durante la quale si aggiornano gli armamenti, li si rendono più efficaci, si sviluppano nuovi sistemi e, soprattutto, si lascia passare quel tempo necessario a che venga pronta una nuova generazione, che non ha vissuto direttamente gli orrori delle precedenti guerre, pronta a sacrificarsi nel nuovo conflitto. A volte affascinata quasi dal nuovo conflitto, dove poter esprimere l'aggressività e la violenza innata nell'essere umano. Quando scoppia una nuova guerra la grancassa mediatica si affretta a dipingerne l'ineluttabilità, la necessità e la ragion d'essere. Il presidente della Duma russa definisce la guerra in Ucraina una "lotta del bene contro il male", spiegando che l'attacco era inevitabile, preventivo, in quanto la Nato, e in particolare gli USA, stavano armando così tanto il paese che presto la Russia sarebbe stata costretta a difendersi sul proprio territorio. Capovolgimento del senso? Sì, ma...poi leggi che nessun paese negli ultimi anni ha ricevuto così tanti rifornimenti di armi dagli Usa come l'Ucraina. Paese che però non è parte della Nato, ma che però ha siglato un accordo di "partenariato strategico" con i cow-boys. Quasi nessuno lo sapeva, a parte gli osservatori e chi si informa bene, con più tempo dedicato all'approfondimento, come purtroppo non riesco a fare io, ma sono cose che fanno capire come ci si stava preparando. La pausa stava per finire. La guerra, come elemento anche economico, doveva finalmente scoppiare di nuovo, essendo esaurite ormai, dal punto di vista militare in grande stile, le guerre in altre aree. C'è un'associazione che si fa chiamare "Beati i costruttori di pace", fondata da  don Albino Bizzotto;  e sono veramente dei beati ( forse pure ingenui) i "costruttori" di pace, in un mondo dove dominano i costruttori di guerre.
#81
Attualità / Re: La pace del Minotauro!
03 Maggio 2022, 08:43:09 AM
Buongiorno a tutti

Se pensiamo all'esito della Sec.Guerra Mondiale viene da chiedersi  in effetti di che tipo di pace si trattò: giusta? Ingiusta? o una via di mezzo? Pensiamo all'URSS: paese che venne invaso nel '41, ma che nel '39 aveva pugnalato alle spalle la Polonia, invadendola mentre questa tentava una disperata resistenza contro l'invasione tedesca. Al termine del conflitto, a Yalta si decise che quasi mezza Europa sarebbe diventata vassalla dell'Urss e l'altra mezza degli Usa, sotto la bandiera della Nato. Ci fu un chiaro aggressore (l'Asse) e degli aggrediti. La pace che ne scaturì però fu che gli aggrediti vincitori imposero il loro predominio. Così diversi paesi passarono da un regime dittatoriale fascista, o simile,a uno comunista senza alcuna possibilità di esprimersi a proposito. La parte occidentale dell'Europa recuperò la democrazia, in cambio di una sudditanza culturale e geopolitica agli interessi statunitensi. Si passò da una forma di dominio all'altra. Il dominio nazifascista era certamente più efferato e sanguinario, ma la pace che scaturì dalla sua sconfitta fu giusta? Iniziò praticamente subito la Guerra Fredda e da questa la corsa all'arsenale nucleare che adesso grava sulle nostre teste come il famoso coperchio di piombo di Baudelaire. Se l'umanità scomparisse dopo un'ecatombe nucleare, conseguenza di questo arsenale costruito "sulla pace" del '45, sarebbe di grande conforto sapere che fu per una "causa giusta"? Nessuno conosce tutti gli esiti. Se, con un'ipotesi fantapolitica (ma non troppo), Zelensky, con l'aiuto Nato, vincesse la guerra e diventasse un eroe leggendario per l'Ucraina, così eroe da restare al potere vita natural durante, con tutta la macchina mediatica che lo sostiene, ecc. imponendo di fatto un'autocrazia nel paese, ancora si direbbe se fu pace giusta, ingiusta, o di mezzo. La storia umana è questa commistione di giusto, ingiusto o via di mezzo tra i due, più spesso. E ciò che appare "giusto" oggi potrebbe essere la radice dell' "ingiusto" di domani. Per questo nessuna guerra porta giustizia, ma solo una variazione del potere. Solo quando facciamo nostre le istanze dell'altro e viceversa si procede verso la giustizia. Si costruisce così la pace. W la pace!
#82
Attualità / Re: Gli "stupri di guerra" in Ucraina
29 Aprile 2022, 14:30:50 PM
Buondì a tutti

Gli stupri nei territori occupati è un antico problema dell'esercito russo. Si calcola che , nella sola Germania, circa 2 milioni di donne vennero violentate dai soldati sovietici, comprese bambine e anziane. I nazisti , con la loro propaganda, avevano dipinto gli slavi come gente violenta e capace di ogni barbarie (cosa che condivido purtroppo, aggiungendo anche "bugiarda",senza generalizzare ovviamente, anche se dirlo non è probabilmente politicamente corretto). Molti tedeschi però non credevano a questa narrazione, pensando fosse solo la solita propaganda nazista. se ne accorsero subito quando, durante un'incursione di un piccolo reparto russo nel paese di Nemmersdorf, in Prussia Orientale, i soldati sovietici stuprarono e uccisero 74 persone tra donne, anziani e bambini. Le donne erano state tutte torturate e stuprate. Alcuni corpi vennero addirittura inchiodati alla porta di un fienile. I nazisti poi rioccuparono il paese e scattarono delle foto che diffusero in tutta la Germania. Non erano però, di solito, i reparti di prima linea quelli pericolosi, anzi, spesso portavano cioccolato e si mostravano gentili con i civili. Era l'accozzaglia delle seconde linee che li seguivano: gente annoiata, indisciplionata e sempre ubriaca (un problema cronico dei popoli slavi, compresi gli ucraini che non sono secondi a nessuno in questo "vizio"). Non mi meraviglierei affatto che la dea Vodka sia dietro anche a gran parte delle efferatezze di cui si narra nella guerra in Ucraina. C'era anche sicuramente uno spirito di vendetta, nella seconda guerra mondiale, da parte russa nei confronti degli ex occupanti tedeschi, ma sembra che si rifecero con gli interessi. Più una guerra dura più la povera gente soffre, e quasi sempre è la gente più fragile e debole quella che ci rimette di più. In tutte le guerre moderne il numero di vittime civili, o che hanno subito atti di violenza, è molto superiore a quello delle vittime militari. Certo , per Putin, Biden o Zelensky questo non sembra essere il primo problema. Già si parla di una guerra che durerà mesi, o forse anni. Così che stupri e atrocità varie , un po' alla volta, non faranno nemmeno più notizia.  W la Pace!
#83
Buondì Viator

cit.Quindi trovi che la vita (ed il Mondo, credo) andrebbe regolata da meccanismi diversi da quelli passati ed attuali, cioè da contenuti e comportamenti umanamente considerabili "più giusti" (cioè più adatti agli umani scopi e sensibilità) rispetto a quelli che vigono in natura al di là delle umane aspirazioni.

Beh, sì! Il mio ideale è quello edenico: uomo e natura in perfetta simbiosi, passeggiare nudi senza sapere di esserlo, sentire la presenza di Dio "che cammina nel giardino dell'uomo".  Essere persona non frantumata, paranoica, come siamo dopo aver "mangiato dell'albero". Vogliamo e non vogliamo, desideriamo e non desideriamo, spesso allo stesso tempo. Tempo che non viviamo, ma che invece consumiamo. Quindi non evoluzione da questo stato ordinario, ma uno stato d'essere completamente diverso. Integro. E' un ideale ovviamente.

cit.A me sembra che l'Uomo rappresenti una complicazione dei contenuti originari del Mondo e della vita e che la sua comparsa abbia provocato un aumento della complessità, della varietà dell'esistente.

Sì, l'uomo è estremamente complesso e non fa che aumentare di continuo la complessità.Pensiamo solo a quante cose dobbiamo fare noi, nella vita di ogni giorno, rispetto a un uomo di 200 anni fa, per esempio. Un aumento continuo di complessità e di pesantezza esistenziale. In un giardino edenico non c'è tecnica.

cit.Quindi se tu trovi che la natura/vita vada "riformata" rispetto alla sua originaria semplicità (per noi spesso ingiusta e dolorosa, in conseguenza della sua imprevedibilità), significherebbe che propendi per una maggiore "umanizzazione" e cioè quindi controllo e complicazione del mondo che ci circonda. Ciò implicherebbe una certa contraddizione con la tua proclamata iniziale preferenza per una auspicata semplificazione di esso.

E' giusto. Se aspirassi a "riformarla" l'esito potrebbe essere proprio una ancor maggiore complicazione. Per me quindi una maggiore umanizzazione deve coincidere con una semplificazione (passare dal grattacielo alveare al giardino). Se fosse possibile questo. Se volessi , con un esempio, semplificare una tavolozza di colori continuamente mischiandoli, l'esito sarebbe di avere ancora maggiori tonalità ; se invece usassi dell'acquaragia laverei via tutto e rimarrei con la nuda tavolozza, apprezzando la bellezza del legno, che non vedevo prima perché coperto dall'enorme quantità di colore soprastante. Anche i colori sono belli., però vorrei magari poter vedere la tavolozza (se c'è). Molti invece sono attratti solo dai colori.

#84
Per quanto riguarda la "vita complessiva", diciamo così, la vorrei più semplice. Vorrei meno sofferenza, meno ingiustizia, che spesso non dipende solo dall'uomo, ma da com'è la vita stessa. Vorrei non aver sempre timore di qualcosa. Oggi la malattia, poi la guerra, la povertà economica, la paura per i figli, quella per le persone, che non sono tutte buone, anzi. La vita complessiva spinge al cinismo. Diventi cinico anche per proteggerti, per sopportare le avversità. Ti metti la corazza cinica e speri così di soffrire meno. E questa è anche, ancora, paura (del dolore). Mi piacerebbe che il lupo e l'agnello vivessero insieme pacificamente, ma ovviamente la vita non lo permette. Per questo provo disprezzo per la vita. Perché è in essenza profondamente ingiusta. Ingiusta nel senso dell'uomo, dell'osservatore cosciente; di colui cioè che conosce  e vede la sofferenza altrui e ne soffre, anche se non lo tocca .

Per la vita personale, di nuovo, la vorrei più semplice. Soprattutto la vorrei meno veloce. Vorrei riavere quel senso ampliato ed estasiato del tempo che vivevo da bambino, quando i pomeriggi non finivano mai e la vita riservava ogni giorno meraviglia. Ovviamente , anche questo, non è possibile e allora, come un sasso che rotola dal monte, e scendendo acquista sempre più velocità,  la mia vita brucia il suo tempo in modo sempre più veloce e ogni giorno, seppure diverso, mi sembra sempre uguale.
#85
Buongiorno a tutti

Penso che, se non sono riusciti a trovare un accordo qualsiasi, una soluzione pacifica in 8 anni, al conflitto in Donbass, l'escalation della guerra era inevitabile. Attualmente né Zelenskij né Putin sembrano ancora disposti a concedere alcunché. Giusto quindi chi si continuino ad ammazzare per contendersi le macerie delle città e dei territori del sud -est ucraino. Se una malattia non la curi quando è all'inizio poi rischi di finire in sala chirurgica e l'esito diventa assai spesso imprevedibile.
Nessuno dei due vuole un referendum serio sotto l'egida ONU. Z. perché non è poi così sicuro che la maggioranza, soprattutto nelle campagne e nei piccoli centri del Donbass, voterà a favore della permanenza in Ucraina; Putin esattamente per la stessa ragione. Starebbero meglio sotto il tallone russo o quello ucraino? Economicamente , più o meno, siamo lì. 

Negli ultimi 10-12 anni l'Ucraina ha subito una riduzione della sua competitività internazionale, come emerge dalla traiettoria discendente negativa della sua Fitness.
Nel  2008 l'economia Ucraina era più diversificata e complessa di quella russa, ma lo scarto si è andato assottigliando fino a sparire nel 2019.
Adesso i due paesi  mostrano posizioni simili sull'indicatore  Fitness-PIL , anche se la Russia ha dei valori leggermente più alti di Pil Pro Capite (circa il 10%), grazie principalmente alla produzione di gas e di altre materie prime.
Le prospettive di crescita dei due paesi sono abbastanza simili: con una previsione di un CAGR% dell' 1.12% per l'Ucraina e dell' 1.16% per la Russia.
Ucraina e Russia mostrano entrambe una situazione piuttosto critica dal punto di vista della Fitness. Questo significa che finora non sono riuscite a sviluppare una moderna economia della conoscenza. L'Ucraina è stata nell'orbita russa anche dal lato economico ma ha mostrato una tendenza alla diversificazione e un avvicinamento alle economie europee. Questo avvicinamento alle economie europee appare invece più evidente nel caso della Polonia che mostra una traiettoria stabile e crescente sia dal lato della Fitness che da quello del PIL pro-capite. Le traiettorie degli altri tre paesi sono invece molto irregolari e mostrano uno sviluppo poco definito e troppo dipendente dalla volatilità dei prezzi delle materie prime.
Per la Russia la situazione appare particolarmente critica perché la Russia certamente possiede alte tecnologie in alcuni campi molto specifici come lo spazio e alcune aree militari. Purtroppo però queste tecnologie non sono state utilizzate come base di una economia industriale adeguata di tipo europeo, ma anche cinese. Questa debolezza intrinseca della economia industriale russa la rende troppo dipendente dai prezzi delle materie prime, il che porta ad una bassa resilienza rispetto a qualunque tipo di fluttuazione dei mercati. Inoltre il fatto che molti dei paesi dell'ex blocco sovietico si orientino verso una economia europea può anche aver indotto un senso di isolamento che forse è una delle ragioni profonde del presente conflitto.
 

CREF-Centro Ricerche Enrico Fermi
#86
Buona Pasqua a tutti

Sono piuttosto d'accordo con il tuo post. Mi sembra, anche dalle parole di Blinken, Macron, ecc. che da parte occidentale ci si aspetta una guerra che andrà per le lunghe, Si parla almeno di tutto il 2022. L''Ucraina sta velocemente diventando il terreno di scontro tra Russia e Nato (ma principalmente tra Russia e Usa-GB che sono il nerbo efficiente della Nato). Non so se Zelensky si renda conto fino in fondo delle conseguenze che avrà sul suo paese simile scontro. Rischia di diventare l'"utile idiota" degli americani (se non lo è già). Non credendo che agli USA interessi veramente la democrazia negli altri paesi, se non come propaganda per giustificare i vari interventi militari strategici che conosciamo, vien da chiedersi cosa significa l'Ucraina per loro. Un modo per dissanguare la Russia? Il fatto che improvvisamente si rendono conto che il ritiro da vari teatri di operazioni è stato letto da Russia e Cina come debolezza e quindi sono chiamati a reagire rabbiosamente per riaffermare la loro supremazia geopolitica mondiale? Bisognerà vedere se il dittatore russo sarà disposto a continuare la guerra indefinitivamente. Secondo me si sgancerà presto, con risultati molto limitati che saranno spacciati ovviamente per una vittoria. Una guerra che non avrà né vinti né vincitori. Probabilmente, anche dalla nostra parte, si spaccerà il tutto come una vittoria Nato/Ucraina. Al 10 Aprile già una su tre delle strade e delle linee ferroviarie ucraine era distrutta. E siamo solo all'inizio. Assad, con l'aiuto russo, ha "vinto" la guerra in Siria, ma cosa è restato della Siria oggi?
#87
Tematiche Spirituali / Re: Da dove viene l'anima?
16 Aprile 2022, 17:45:53 PM
Citazione di: Alberto Knox il 15 Aprile 2022, 23:43:12 PMScusa , non capisco il ragionamento ...non è del mondo ma è del mondo , ma l anima è il mondo non-è? .
come fai a dire qualcosa riguardo a ciò che non-è?
Non è del mondo in quanto non diviene, come invece diviene il mondo. Non divenendo non viene e non va da nessuna parte: c'è semplicemente. Intendo in questo senso. La sua caratteristica è esserci.
#88
Attualità / Re: L'affondamento del Moskva 
16 Aprile 2022, 17:40:37 PM
La vicenda dell'incrociatore Moskva mi ha fatto venire in mente la fine della corazzata austriaca Wien, ancorata per riparazioni nel porto di Trieste e affondata con siluri sganciati da due Mas italiani, durante il primo conflitto mondiale. Anche in quel caso c'è questo sorprendete esito di uno scontro tra un piccolo mezzo e un'enorme nave militare potentemente armata, studiata però per combattere altri giganti come lei, ma non l'imprevedibile topolino.
#89
Buon sabato a tutti

La conversione è veramente un salto nel buio. Non trattandosi di una decisione razionale ma profondamente interiore, preceduta dall'angoscia. E dopo tutto è angosciante perdere il conosciuto, inteso come sistema valoriale di riferimento, e assumerne un altro. Il nuovo poi pretende un cambiamento di prospettiva esistenziale: "Le cose di prima sono passate, ecco ne sono nate di nuove" dirà Paolo nella lett. ai Corinzi. Proprio nella scoperta del nuovo, delle cose fatte nuove, cioè le stesse cose,ma viste con occhi fatti nuovi, l'angoscia esistenziale cede il passo a quel senso di leggerezza gioiosa tipica del credente in Dio. Non so se tutti i credenti vivono la fede come un salto nel buio, mi sembra più la condizione del convertito, cioè di uno che si getta dall'alto della razionalità nell'abisso da cui la ragione tenta sempre di allontanarsi, edificando i propri "mondi" materiali. Eppure il salto nel buio non si risolve nello"sfracellarsi sul fondo dell'abisso", ma nella scoperta che non c'è un fondo per l'anima.Così nasce, dalla constatazione di questo, dall'evidenza di ciò che prova, la gioia.
#90
Buon pomeriggio sapa

Citazione di: sapa il 15 Aprile 2022, 11:08:16 AMAllargando un attimo i confini del discorso, giusto per capire, come si possono interpretare le minacce russe a Finlandia e Svezia, se entreranno nella NATO? Lo chiedo, perchè mentre con l'Ucraina Putin poteva lamentarsi di qualcosa, con i paesi baltici in questione non sussiste nessuna problematica territoriale o etnica. Va tutto bene anche qui? E' giusto che la Russia si arroghi il diritto di decidere cosa devono fare gli stati in questione?
La questione Ucraina è molto diversa, ovviamente, per la Russia rispetto ad un'eventuale adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Premesso che per me i due paesi commetterebbero uno sbaglio: aumento di spese militari e militarizzazione dei confini in cambio di cosa? Di un ipotetico attacco russo a due stati che non hanno mai fatto parte dell'Unione Sovietica ? Non sono quelli che interessano a Putin, se non per non avere ancora più basi Nato sulle costole, ma sono caso mai i paesi baltici più a rischio. L'Ucraina è un caso ben diverso, perché è stata una Repubblica Socialista Sovietica dal 1917 al 1991. 74 anni di storia insieme trasformati in un carnaio! Come stato parte di un Unione hanno molte cose insieme, come memoria storica, come ingiustizie subite, ecc.Tra l'altro, e non lo sapevo,la Crimea venne regalata alla RSSucraina nel 1954 da Nikita Krusciov, per celebrare i 300 anni dell'unione dei due paesi, dopo essere stata annessa nel 1783 alla Russia. Di chi è quindi la Crimea?  Sarebbe da dire dei suoi abitanti, che infatti hanno votato in un referendum per tornare alla Russia. referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale. E' così complessa la situazione tra Ucraina e Russia, anche come legami e storia condivisa (moltissimi ufficiali sovietici erano ucraini), che ricorda alla lontana la questione irrisolta della Terra Santa.
Prima di essere nuovamente bacchettato da Eutidemo preciso la Russia è l'aggressore e l'Ucraina l'aggredito.  Il mio interesse sta soltanto nel cercare di capire come mai C'ERA UN RING dove picchiarsi  :(