Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 08 Gennaio 2025, 15:52:24 PMMi resta solamente da capire: perché proprio a me sia capitato ciò? Perché proprio io?
Purtroppo è la stessa identica domanda che ci si pone nel caso delle gravi e dolorose situazioni della propria esistenza...
Da secoli e secoli è tradizione che il clero (illuminato dall' alto) provi a consolare colui che è angosciato per le disavventure della vita....
Sappiamo bene, purtroppo come esso conforti il malcapitato di turno.. con la solita e petulante cantilena:
- Per l' umanoide insondabili sono i disegni del divin "datore di vita"..
Mai letto il primo Libro sapienziale Giobbe ? Un testo definito anche dei tanti "Perchè".
Questo (immaginario) personaggio.. si domandava perchè mai si trovava in quella penosa situazione, pur avendo costantemente osservato/praticato i dettami imposti dall' Abbà.
Come ben si sa la famosa dottrina mosaica delle 2 vie garantiva, con assoluta certezza, al giusto / al ligio osservante:
- prosperità, salute, figliolanza, benessere, regolare pioggia, abbondanti raccolti.. mentre al malvagio _ peste e corna divine:
- Levitico cap. 26 + Deuteronomio (capitoli 28 + 30) + Ger. (cap. 21)..ecc..ecc..
Infatti questo testo di Giobbe + Qoelet (e/o ecclesiaste) hanno avuto il merito di sbugiardarla alla grande, dimostrando invece, come nella realtà, si verifica proprio il contrario.....
In questo "romanzo" compaiono 3 amici per confortarlo pe la sua desolante e dolorosa situazione. Purtuttavia essi portano la classica maschera dell' ipocrisia e sfoggiano una "pietà di maniera/catechistica.
Questi rappresentano i "ciarlatani" che ripetono, come macchinette, la solita solfa.
In seguito si aggiungerà un altro di questi sapientoni.. veri pavoni della retorica, e che lo stesso Giobbe li definirà come emeriti:
- edificatori di falsità + medici di vanità (cap. 13),
- consolatori di vanità (cap. 16)
- coloro che cianciano vanità ? (cap. 17)...ecc..eccc...eccc....
Proprio l' ultimo arrivato (Elihu), il baldanzoso.. si erge a capo-stregone, rimproverando anche ai 3 di non aver fatto tacere l' arrogante sofferente (sic !).
Questo supponente accusa Giobbe di scarsa umiltà nel non riconoscere i suoi gravissimi peccati..
Egli pontifica come le sue disgrazie, inflitte da Belzebù (con la complicità del "poco" Onnisciente-Onniveggente compassionevole Abbà) avrebbero uno scopo "pedagogico" _ per far si detto empio (?), seppur dichiarava sempre di essere stato il fedele servitore del divinBarbuto.. possa comprendere la gravità del Male (morale) che invece mira al bene...
Ecco perchè proprio il sofferente esorta detti pavoni (spelacchiati) del clero a:
- Tacere _ così dimostrerebbero la loro saggezza ! (cap. 11)
Ci si domanda perchè mai l' iddioAbbà non risponda alle tante domande del devoto.. cosi' perchè mai il giusto/l' innocente debba soffrire mentre il malvagio se la spassa allegramente.. Che ne è della tanto esaltata super-provvidenza divina ?
Poi ovvio come quasi tutti i romanzi.. anche "questo" finisce al pari delle rallegranti favole alla Biancaneve.. e tutti vissero felici e contenti !
Quanto al tuo specifico caso _ oltre a questo testo.. sarebbe meglio una profonda "riflessione" di salmo 88 !!!
Lo conosci ? Anche qui _ ci sarebbe da dire ......
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