Il titolo è il medesimo dell'articolo che si trova qui: https://www.gazzettafilosofica.net/2025-1/gennaio/i-partiti-non-servono-a-nulla/ Cosa pensate di questo manifesto di Simone Weil? E dell'articolo pubblicato sulla Gazzetta Filosofica? Grazie.
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Mostra messaggi MenuCitazione di: taurus il 12 Gennaio 2025, 23:58:36 PMTi posto dei link su questo "delicato" argomento..
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/05/27/il-papa-contro-i-gay-nei-seminari-duro-attacco-parlando-ai-vescovi_57ce9460-d643-4ea5-8fdf-ac349978ec3d.html
https://www.ilpost.it/2025/01/10/nuove-regole-cei-preti-gay-seminari/
https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2024/05/29/news/scivolone_del_papa_sui_seminaristi_gay_il_vaticano_tra_confusione_e_veleni_ora_increduli_sono_i_suoi_sostenitori-14343488/
E pensa... quando ero in seminario (ammetto che ero rincretinito dal catechismo e dalla permanenza alle medie dai salesiani..) ho aperto gli occhi in tempo (!) - prima che gli stregoni bavosi e vogliosi di sesso.. "mi facessero" -
Con questa Straordinaria apertura _ chissà che orge....
alleluia, alleluia
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Citazione di: taurus il 11 Gennaio 2025, 22:48:29 PMPurtroppo è la stessa identica domanda che ci si pone nel caso delle gravi e dolorose situazioni della propria esistenza...Ciao, come salmo 88 ho trovato questo: https://www.perfettaletizia.it/bibbia/salmi/Salmo88.htm è ciò che intendi?
Da secoli e secoli è tradizione che il clero (illuminato dall' alto) provi a consolare colui che è angosciato per le disavventure della vita....
Sappiamo bene, purtroppo come esso conforti il malcapitato di turno.. con la solita e petulante cantilena:
- Per l' umanoide insondabili sono i disegni del divin "datore di vita"..
Mai letto il primo Libro sapienziale Giobbe ? Un testo definito anche dei tanti "Perchè".
Questo (immaginario) personaggio.. si domandava perchè mai si trovava in quella penosa situazione, pur avendo costantemente osservato/praticato i dettami imposti dall' Abbà.
Come ben si sa la famosa dottrina mosaica delle 2 vie garantiva, con assoluta certezza, al giusto / al ligio osservante:
- prosperità, salute, figliolanza, benessere, regolare pioggia, abbondanti raccolti.. mentre al malvagio _ peste e corna divine:
- Levitico cap. 26 + Deuteronomio (capitoli 28 + 30) + Ger. (cap. 21)..ecc..ecc..
Infatti questo testo di Giobbe + Qoelet (e/o ecclesiaste) hanno avuto il merito di sbugiardarla alla grande, dimostrando invece, come nella realtà, si verifica proprio il contrario.....
In questo "romanzo" compaiono 3 amici per confortarlo pe la sua desolante e dolorosa situazione. Purtuttavia essi portano la classica maschera dell' ipocrisia e sfoggiano una "pietà di maniera/catechistica.
Questi rappresentano i "ciarlatani" che ripetono, come macchinette, la solita solfa.
In seguito si aggiungerà un altro di questi sapientoni.. veri pavoni della retorica, e che lo stesso Giobbe li definirà come emeriti:
- edificatori di falsità + medici di vanità (cap. 13),
- consolatori di vanità (cap. 16)
- coloro che cianciano vanità ? (cap. 17)...ecc..eccc...eccc....
Proprio l' ultimo arrivato (Elihu), il baldanzoso.. si erge a capo-stregone, rimproverando anche ai 3 di non aver fatto tacere l' arrogante sofferente (sic !).
Questo supponente accusa Giobbe di scarsa umiltà nel non riconoscere i suoi gravissimi peccati..
Egli pontifica come le sue disgrazie, inflitte da Belzebù (con la complicità del "poco" Onnisciente-Onniveggente compassionevole Abbà) avrebbero uno scopo "pedagogico" _ per far si detto empio (?), seppur dichiarava sempre di essere stato il fedele servitore del divinBarbuto.. possa comprendere la gravità del Male (morale) che invece mira al bene...
Ecco perchè proprio il sofferente esorta detti pavoni (spelacchiati) del clero a:
- Tacere _ così dimostrerebbero la loro saggezza ! (cap. 11)
Ci si domanda perchè mai l' iddioAbbà non risponda alle tante domande del devoto.. cosi' perchè mai il giusto/l' innocente debba soffrire mentre il malvagio se la spassa allegramente.. Che ne è della tanto esaltata super-provvidenza divina ?
Poi ovvio come quasi tutti i romanzi.. anche "questo" finisce al pari delle rallegranti favole alla Biancaneve.. e tutti vissero felici e contenti !
Quanto al tuo specifico caso _ oltre a questo testo.. sarebbe meglio una profonda "riflessione" di salmo 88 !!!
Lo conosci ? Anche qui _ ci sarebbe da dire ......
by by
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Citazione di: Duc in altum! il 11 Gennaio 2025, 18:30:13 PM"Tante volte io ho sentito persone che stanno vivendo situazioni difficili, dolorose, che hanno perso tanto o si sentono sole e abbandonate e vengono a lamentarsi e fanno queste domande: perché? Perché?Grazie, ma non hai risposto alle mie domande.
Si ribellano contro Dio.
E io dico: "Continua a pregare così, perché anche questa è una preghiera".
- Papa Francesco
Citazione di: Duc in altum! il 09 Gennaio 2025, 15:14:53 PMNel cristianesimo i perché del Perché - senza risposta - vengono risolti con il: per chi?Capisco che non si debba mai etichettare, giudicare il prossimo, ma fatico molto a comprendere questo Per chi in sostituzione del perché. Altrimenti dovremmo usare la stessa sostituzione nei confronti dei morti per i più disparati motivi: femminicidio, incidenti: sul lavoro, stradali, ecc... Spesso, nemmeno a distanza di decenni si riesce a scoprire chi ne sia il responsabile e ci chiediamo Perché? se lo sostituissimo con Per chi, che cosa accadrebbe? Anche queste morti inspiegabili sarebbero per Dio? Grazie.
Per chi (?), proprio tu, nella tua condizione, sei stato scelto come "profeta" di Gesù?!?
Dio è incomprensibile (quindi ci sarà sempre almeno un perché irrisolto nella nostra relazione o ricerca di Lui), poiché non sceglie persone capaci, ma rende capaci quelle che sceglie:
Giacobbe era un imbroglione
Davide un lussurioso
Noè un ubriacone
Paolo un persecutore
Marta un'ansiosa
Mosè un cacaglio
Sara un'impaziente
Tommaso un diffidente
Lazzaro era morto
Duc in altum! un reo confesso
Citazione di: Duc in altum! il 08 Gennaio 2025, 15:08:00 PMIl corpo umano è sacro non solo perché è un dono divino, ma perché sacro è ciò che unisce l'umano al divino.
Quindi il nostro corpo è un mezzo di collegamento con Dio, ma, siccome è destinato alla putrefazione, da solo è impotente per giungere pienamente a questa simbiosi.
Ecco allora che San Paolo ci ricorda che solo con lo Spirito (santo) possiamo compiere questo rapporto completo (Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte), per compiere la "trasnaturazione" umana già in vita, e non solo con la risurrezione di quello stesso corpo, sepolto a causa del peccato delle origini (principio che anche Gesù, totalmente privo di peccato o del male, ha voluto accettare).
Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito: questo versetto potrebbe far pensare, ingannandoci, che Dio non dona a tutti lo Spirito, ma solo a un gruppo di prediletti.
Ma Dio è il Padre di ogni essere umano e non fa come noi che selezioniamo tra figli e figliastri.
Infatti: ciò vale non solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia (quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa ma che tuttavia cercano sinceramente Dio e coll'aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna. Né la divina Provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che non sono ancora arrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio, ma si sforzano, non senza la grazia divina, di condurre una vita retta. Poiché tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro è ritenuto dalla Chiesa come una preparazione ad accogliere il Vangelo e come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita - Lumen Gentium 16). Cristo, infatti, è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina; perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale - Gaudium et Spes 22.
Vivere secondo la carne è zittire la coscienza (illuminata dallo Spirito - come spiegano i documenti conciliari - pur senza essere battezzato), vivere secondo lo Spirito, è arrendersi a essa (così facendo, come in un videogioco, si acquisisce sempre maggior grazia, alias desiderio di essere serenamente noi stessi: i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace).
P. S. = normalmente le Letture hanno sempre un filo rosso con il Vangelo, l'omelia è a discrezione del presbitero o del diacono, che decide su quale argomento trattenersi.
Un abbraccio...
Citazione di: sapa il 03 Gennaio 2025, 17:30:39 PMCiao Aspirante Filosofo 58, non ho capito se la via che hai trovato per uscire era anch'essa coperta da divieto o se invece l'accesso ti era consentito. Lo chiedo perchè va da sè che chi vorrebbe importi dei limiti e dei vincoli non gradisca affatto che tu li superi. Personalmente, ho trovato spesso delle resistenze, quando ho voluto intraprendere percorsi personali che mi venivano sconsigliati, ma più che scandalizzarsi, mi sono state rivolte delle vere e proprie "gufate", del tipo: " Non dire poi che non te l'avevo detto!" o " Vedrai che te ne pentirai!", il che a volte è successo e altre no. Devo dire che, essendo abbastanza orgoglioso, anche se pentito, non ho mai dato al "gufo" la soddisfazione di dichiarargli il mio pentimento! A presto.Se la via mi permetteva di liberarmi di quella piazza ovviamente si poteva percorrere in quel senso di marcia.
Citazione di: iano il 31 Dicembre 2024, 15:28:49 PMLa montagna in se non ha parti, se non quelle che decidiamo noi per descriverla, come cima ed altro. Questa descrizione per quanto convenzionale è certamente utile.Prova a fare una ricerca in internet...non aggiungo altro.
Lo stesso dicasi per l'anima.Essa non ha parti. Ma che utilità dovremmo avere nel distinguere le parti dell'anima, la quale non ha forma conosciuta, se non per supportare qualche filosofia o religione che su tale presupposto si basi?
Quindi, perchè non vieni direttamente al dunque, dicendoci cosa supporti questa distinzione, invece di girarci attorno, dando per scontato ciò che non lo è per nulla?
Questa distinzione sospetto sia funzionale alla reincarnazione.
Ho indovinato?