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Messaggi - baylham

#76
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
27 Novembre 2024, 10:14:53 AM
La concezione di Marika Moretto è completamente incoerente, insensata. 
#77
Citazione di: Visechi il 24 Novembre 2024, 22:54:06 PMPerché mi fai notare questo aspetto della storia del capitale, peraltro più che noto?
In quale punto del mio intervento rilevi confusioni storiche?
"Lo stesso Colombo poté varcare l'Oceano su tre meravigliose barche in grazia e virtù della voluttuosa prospettiva di dar maggior espansione alle brame di ricchezza dei governanti di Spagna. Così fu che popolazioni intere (incivili, cruente etc...) furono sterminate  (c'è necessità di qualche citazione?). La conquista del West fu anch'essa opera sua. La tratta degli schiavi fu una conseguenza della protervia del Capitale. Ma non scordiamo che anche i due massimi e più cruenti conflitti del secolo scorso furono ispirati sempre da questo mostro tentacolare, che se non imbrigliato ed opportunamente asservito rischia oggi, ancora una volta, ma stavolta in maniera definitiva, di soffocare per eccessiva brama l'uomo e la sua umanità."
#78
Le economie capitalistiche hanno inizio alla fine del 1700 in Europa, il primo paese capitalista è l'Inghilterra, non confondiamo la storia.

Il sistema capitalista ha molti aspetti positivi dal punto di vista economico e sociale, alcuni degli aspetti negativi sono tipici di qualunque economia. 
Qualunque attività economica, indipendentemente dal sistema, è basata su processi entropici, il cui risultato finale è la produzione di scarti, rifiuti, inquinamento. Il sistema capitalistico accentua questi processi perchè è dinamico in modo esponenziale grazie al progresso tecnico.
Le guerre, le colonie, la schiavitù, lo sfruttamento non sono un'invenzione del capitalismo, ma dei sistemi economici e sociali in generale. Che il capitalismo abbia bisogno per sussistere delle colonie o della guerra sono sciocchezze marxiste.

Un aspetto profondamente negativo tipico del sistema capitalistico è la sua strutturale incapacità di assistenza  economica e sociale verso la popolazione che lo adotta, perciò favorisce le disuguaglianze economiche e sociali.
Il compito dello Stato è di porvi rimedio.

Per me il problema principale attuale non è il capitalismo ma la sovrappopolazione umana, all'origine di molti altri problemi economici e sociali che hai elencato.

#79
Non ho motivi di dubitare che Maurizio Leo sia esperto di diritto tributario, ma lui è viceministro con delega alle finanze.
Lui è quindi il principale responsabile di ciò che viene fatto in materia tributaria, le schifezze fiscali sono farina del suo sacco.
La quasi cancellazione del redditometro, uno strumento efficace di controllo e di accertamento, è opera sua. Se è un debole con Meloni, Salvini, Tajani e Giorgetti e non sa farsi rispettare sono problemi suoi e degli italiani.
#80
Il vice ministro Maurizio Leo è il principale responsabile delle stupidaggini fiscali di questo governo dei peggiori.



#81
Citazione di: Scepsis il 02 Ottobre 2024, 21:15:57 PMSicuramente mi sono espresso male. Quando dicevo che l'errore sta in " tutti i calcoli di probabilità  fatti  (ex ante)  sono basati sull'ipotesi che ogni evento sia indipendente dagli altri" mi riferivo a quello che tu avevi scritto, e non a quello che dovrebbe essere un presupposto della teoria della probabilita' perche' per me quest'ultima dice tutt'altro, come cercavo di dimostrare, che cioe' gli eventi non sono indipendenti e che gli esiti precedenti influenzano i successivi, pur potendo ad ogni estrazione uscire liberamente un rosso come un nero.
Per questo il 29/9/24 scrivevo:
"Quando si dice che ad ogni giocata puo' liberamente uscire un Rosso come un Nero sarebbe da aggiungere che con quel liberamente si deve intendere libero di oscillare intorno alla media probabilistica del fenomeno (che in questo caso e' 50% Rosso e 50% Nero), cosi' come ogni altro fenomeno casuale e probabilistico, che nel suo libero manifestarsi assumera' valori a volte superiori ed altri inferiori alla media probabilistica, in misura tale che i due diversi valori (superiori ed inferiori) tenderanno alla fine a compensarsi, altrimenti o quella ipotizzata non e' la vera media probabilistica o il manifestarsi del fenomeno non e' libero ma condizionato dall'esterno.
Il fatto che dopo 3 Neri estratti l'uscita di un quarto nero abbia probabilita' 1/16 non e' legata ad un fenomeno deterministico di influenza dei primi 3 casi sul quarto, ma e' intrinsecamente un fenomeno probabilistico, legato alla natura casuale delle uscite alla Roulette. In tutte le estrazioni fatte e da fare l'uscita di un colore piuttosto che l'altro e' libera e non condizionata, solo che la costante ripetizione dello stesso colore e la costante mancata compensazione con l'uscita dell'altro colore (a fronte di una media probabilistica pari a 50% Nero, 50% Rosso) rende via via sempre piu' improbabile la prosecuzione di tale dinamica. Per questo nel prevedere la successiva uscita non si possono ignorare le precedenti uscite avvenute e si parla di probabilita' congiunte, in cui l'uscita consecutiva di un quarto nero e' pari a 1/ 2 elevato alla quarta (pari al numero delle giocate)."
e successivamente:
""nei possibili esiti ipotizzati ex ante piu' ci si allontana dalla media probabilistica, piu' diviene probabile che il successivo esito vada a compensare i precedenti, cosi' da riavvicinare la successione degli esiti alla media probabilistica, altrimenti o quella ipotizzata non e' la vera media probabilistica (e 50% Rosso e 50% Nero e' sicuro), o la Roulette e truccata."


Per me la valutazione della probabilità di uscita di un colore ad ogni giocata alla ruolette ha uguali probabilità indipendentemente dalle sequenze di colori precedenti. 
Semmai se un colore esce più volte dell'altro sarei tentato di giocare quel colore.

Sei in grado di spiegare con la tua teoria, per me erronea e contradditoria, perchè in qualunque casa di gioco le vincite al gioco della ruolette non dipendono dagli esiti precedenti?
#82
Citazione di: Alberto Knox il 14 Agosto 2024, 20:54:32 PMma il passo successivo è stato fatto travisando le parole di Spinoza, prendendo spunti da delle parti travisandoli ad uso e consumo per giustificare il loro ateismo. Costoro infatti si guardano bene dallo specificare che Spinoza non ha mai detto che Dio non esiste ma che anzi ha affermato che è l'unica cosa che esiste! e si guardano dal riportare quelle parole che mettono in evidenza l'amore di Spinoza verso Dio che io ora riporto dall etica

In qualunque manuale di filosofia la concezione di Spinoza viene definita sinteticamente panteismo, non ateismo. Si evidenzia che il suo panteismo si distacca esplicitamente dalle principali concezioni religiose occidentali di allora.

Se molti hanno preso spunto dalla filosofia panteistica di Spinoza per giungere all'ateismo non comprendo quale sia il travisamento e la sua drammatica gravità. Personalmente considero la filosofia di Spinoza un progresso intellettuale rispetto alle precedenti concezioni, ma trovo delle serie contraddizioni logiche nel panteismo, che l'ateismo risolve.
#83
Citazione di: iano il 12 Settembre 2024, 12:15:43 PMQuindi se questi personaggi non fossero esistiti la storia avrebbe preso un altro corso?
Sono convinto che se non fossero esistiti, oggi parleremmo in modo equivaente di Tizio, Caio, e Sempronio.
Non reputo così importanti dal punto di vista storico gli storici, ma sicuramente non è indifferente per la storia che il più influente politico comunista sia stato Marx, nel bene e nel male, invece di altri.

Comunque, ripensando il mio precedente intervento, è proprio l'allegoria del surf che non è pertinente, adatta. Il surfista è una categoria completamente diversa da quella dell'onda.

#84
Citazione di: Jacopus il 12 Settembre 2024, 10:18:06 AMIn realtà è proprio una concezione aristocratica, superata da circa un secolo e più specificamente dagli studi storici francesi e prima ancora dalla visione marxista della storia.

Dubito che sia superata visto che tu stesso hai citato singoli individui (Marx, Le Goff, Baudrel) a tuo sostegno, gli inventori di queste correnti politiche e storiografiche. Ancora oggi, anche in questo forum, molti dipendono strettamente da quello che ha scritto Marx (marxisti) o altri. 

La mia concezione non è affatto aristocratica, come non lo è la concezione di Darwin dell'evoluzione biologica a cui mi ispiro.
#85
Citazione di: iano il 11 Settembre 2024, 15:31:31 PMIl libero arbitrio è in effetti un buon esempio di caso, per cui possiamo assimilare gli individui alle molecole di gas dentro un contenitore, le quali per quanto si agitino , sono mediamente ferme. Se perciò rivelassimo invece una tendenza a muoversi in una direzione, guardando in quella direzione troveremmo che si è aperta una falla nel recipiente, dalla quale le molecole defluiscono per differenza di pressione.
la componente casuale non è fondamentale quindi, non producendo alcun movimento medio, in una situazione in cui tutto cambia perchè nulla mediamente cambi.
La falla apertasi assume invece rilevanza storica.
Non credo che il protagonismo di alcuni individui possa risultare decisivo alla storia, perchè sono semmai come surfisti che attendono l'onda da cavalcare.
Le due allegorie, il processo fisico e il surf, non mi appaiono pertinenti, applicabili ai processi storici, umani.
Gli individui umani sono distinguibili l'uno dall'altro non soltanto per la loro posizione o aspetto fisico.
Nelle storie ci sono attori, protagonisti, che a differenza dei surfisti, creano e indirizzano l'onda.
#86
Citazione di: Jacopus il 11 Settembre 2024, 12:40:08 PMÈ una visione molto semplicistica della storia Baylham. Che ci sia una componente di caso è ovvio ma qualunque individuo è a sua volta fatto della sua storia precedente, che è sempre una storia collettiva. La storia ha un respiro lungo come teorizzato dalla scuola storica francese classica (Braudel, le goff), per cui noi siamo ancora per molti aspetti il risultato della civilizzazione greco-romana,che condiziona tutta la direzione della nostra storia. I grandi cambiamenti storici avvengono infatti quando grandi strati della popolazione sono ricettivi rispetto ai possibili cambiamenti. La storia non si muove attraverso minoranze aristocratiche, neppure quando l'aristocrazia era al suo massimo apogeo.
Non considero affatto semplicistica la mia concezione della storia, semmai complessa, visto che la considero inconoscibile ed incontrollabile da chiunque.
La dinamica dei processi storici è simile a quella biologica: l'innovazione, i cambiamenti sono individuali, casuali, la loro diffusione di gruppo, collettiva è selettiva. La velocità e profondità dei processi dipende ovviamente dal tempo della prospettiva, sguardo storico.
Considero importante l'influenza di singoli individui sui processi storici. La mia non è affatto una concezione aristocratica, l'influenza individuale spesso è negativa, non positiva: moltissimi leader politici influenti erano e sono stupidi.

#87
Citazione di: iano il 10 Settembre 2024, 12:26:37 PMNon mi pare sia stai trascurato questo fatto, ma semmai abbiamo pignolescamente precisato la natura del caso, il cui effetto però secondo me è trascurabile.
Non è trascurabile solo se si pensa davvero che la storia sia fatta essenzialmente da pochi significativi individui , perchè in tal caso diventa essenziale alla storia il loro libero arbitrio.
Diversamente interessando il libero arbitrio una massa esso non spinge mediamente in una direzione particolare, e se una tendenza invece viene rilevata essa è da attribuire alla cultura  della massa, al  contingente comune sentire degli individui che la costituiscono.
Le scelte dell'individuo sono condizionate dall'aria culturale che respira.
La storia di un popolo è già scritta nel suo comune sentire.

Intendo che la volontà, il cosiddetto libero arbitrio, è un processo con una componente casuale fondamentale. Il caso è sostanzialmente l'assenza di un progetto, per cui non condivido alcuna interpretazione volontaristica, idealistica, storicistica  deterministica della storia.

I pezzi di storia umana dipendono da gruppi di individui, ma l'individuo li rende imprevedibili.

Per quanto sopra la storia di un popolo non è scritta.


#88
Citazione di: Visechi il 05 Settembre 2024, 21:59:00 PMGli accadimenti di cui la Storia si interessa e di cui è intessuta credo siano determinati da due fattori: il caso e l'agire umano. Quest'ultimo è generato dalle nostre scelte, dai dibattiti e dal confronto, anche introspettivo. Il nostro agire, l'insieme delle azioni che compiamo ogni giorno, s'inserisce fattivamente nella casualità degli accadimenti. I due elementi non sono scindibili, e, in questo connubio, l'agire umano opera affinché la congiuntura imbocchi una determinata direttrice anziché un'altra. Quella, presumibilmente, più consona ai vantaggi, ai desiderata e ai benefici di chi quell'agire in massima parte produce. Il caso, a sua volta, interagisce con l'opera dell'uomo, e i due elementi interagiscono in un rapporto dialettico, dinamico e sempre precario.

Si trascura il fatto che la stessa azione dell'uomo è determinata dalla casualità.

Citazione di: Visechi il 05 Settembre 2024, 21:59:00 PMLe caratteristiche peculiari dell'uomo, quelle che lo hanno allontanato dallo status di primigenia animalità irrazionale, si esaltano quando è lui (l'Uomo) a governare la Storia, viceversa, si mortificano allorquando la subisce, perché in questo secondo contesto sarebbero l'animalità e il caso a costringere il suo agire, che, così, avrebbe un ruolo conseguente, non causante. In poche parole, se è vero che non è l'uomo a fare la Storia, è ancor più vero che la sua azione concorre fattivamente a costruirla, pertanto, per dirla con Gramsci, che si acquisisca almeno quello scampolo di volontà e consapevolezza per costruire quella frazione di Storia che ci compete. Odio gli indifferenti.

Ma la storia non è governabile dall'uomo perchè lo trascende, l'uomo può governare pezzetti, parti di storia, non la storia.
#89
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
27 Agosto 2024, 18:38:08 PM
Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMSe questa fratellanza è il messaggio originario di Cristo (e il suo traguardo ideale), non serve spulciare i vangeli per constatare che non si parla di LGBTxyz, di bioetica, di relazioni internazionali, di vaccini, di ecologia, etc. per poi concludere che il cristianesimo non ha nulla da dire (o addirittura non deve dire nulla) al riguardo.

Nei Vangeli il messaggio originario di Gesù e il suo traguardo ideale non è la fratellanza degli uomini, ma il suo messianesimo: chi non lo segue lo condanna all'inferno.

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMSe si è colto il senso del messaggio di "imprinting", si tratta piuttosto di cercare di coniugarlo anche con questioni che, per ovvi motivi, non potevano essere state scritte esplicitamente in testi di quasi duemila anni fa.

Duemila anni fa la transessualità era forse impossibile e impraticabile, l'omosessualità, la bisessualità e ogni altra forma di relazione sessuale erano possibili e praticate.

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMLo "spirito" di alcune proposte può essere aggiornato alcuni secoli dopo mantenendo una certa coerenza, ma se si pensa che un testo va inteso solo alla lettera e tutto ciò che non vi è trattato nero su bianco non può essere compreso con le categorie proposte nel testo, allora spesso il testo diventa semplicemente inutilizzabile, oggi.
Infatti il testo evangelico è vecchio, inutilizzabile per sostenere concezioni sessuali moderne.
Quello che contesto è che l'interpretazione della suora sia sostenuta dal testo evangelico.

Il significato dell'amore è incerto, ma amare un uomo o una donna x.sessuale per me significa amare la sua  x.sessualità, altrimenti si vuole bene, si accetta, si comprende, ma non è amore, non è sessualità.
Amore che si dà a pochi, non a molti: Gesù chi amava?





#90
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
26 Agosto 2024, 16:35:01 PM
Mi riesce difficile immaginare le folle di ebrei che intorno agli anni trenta dalla nascita di Gesù accorrono entusiasti ad ascoltare le sue rivoluzionarie teorie LGBTQ+ e dopo la sua morte le diffondono nei Vangeli.

Nei Vangeli non ne trovo traccia alcuna. 

Bibbia che certamente non è il mio riferimento ideale.