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Messaggi - Eretiko

#76
Citazione di: donquixote il 03 Febbraio 2017, 14:32:38 PM
Se questa dunque è la cornice di riferimento di una cultura bisogna vedere in cosa, e da quando, l'Europa ha iniziato ad edificare la sua cultura su basi completamente differenti, opposte  a quelle precedenti, costruendo quindi nei fatti una controcultura (o una non-cultura) che ovviamente non avrebbe potuto che, col tempo, portare ad una disgregazione.

Galileo Galilei affermava (giustamente) che il sillogismo Aristotelico rischiava di essere una tautologia quando applicato alla filosofia naturale (oggi diremmo alle scienze naturali), e noto che dopo 4 secoli ancora non siamo convinti di questo.
Per non restare sulla sterile retorica faccio un esempio concreto, mutuato da Galileo, relativo alla sua scoperta che il pianeta Venere presentava le fasi così come il pianeta Luna; il ragionamento è il seguente:
A - se il sistema planetario fosse eliocentrico, allora Venere ci presenterebbe le fasi (proposizione vera a priori)
B - Venere presenta le fasi, quindi il sistema planetario è eliocentrico.
Ovviamente la proposizione B non è corretta secondo la logica formale (come fece notare ironicamente Russel), in base alla quale la proposizione B corretta sarebbe:
BB - il sistema planetario è eliocentrico, quindi Venere presenta le fasi.
Credo non bisogna aggiungere altro per capire che la versione corretta BB non aggiunge nulla alla conoscenza, perchè ammette vera a priori l'ipotesi che il sistema planetario è eliocentrico.
E forse vale la pena sottolineare che nel ragionamento di Galilei non si usa semplicemente il metodo induttivo, ma un misto induttivo-deduttivo che sicuramente scandalizzò i teologi scolastici.
E' proprio questo sottile uso misto che è difficile da accettare, come hanno dimostrato e continuano a dimostrare molti filosofi ancora convinti che esista una conoscenza che trascenda le scienze naturali, e forse è per questo che ancora oggi la società occidentale sembra frantumarsi, stretta tra miti mediorientali, tecnologia, scienza e trascendenza, dimostrando semmai la non raggiunta maturità piuttosto che la disgregazione.
E lo dimostra il fatto che ancora stiamo a discutere di illuminismo, di Rivoluzione Francese, di materialismo, di meccanicismo, di razionalismo, di individualismo e liberalismo, come se ci fosse un "prima" bello, e un "dopo" orrendo, con la scienza che fa da spartiacque.
Se questo è il suicidio culturale, sono contento di essermi suicidato, sommessamente ricordando che non sono stati certo i miti mediorientali e il cristianesimo (dove molti pretendono ancora di porre le nostre radici) a farci scrivere la carta dei diritti fondamentali dell'uomo, e che prima ancora di esportare il nostro "sapere razionale" abbiamo esportato, con esiti tragici, il nostro "sapere irrazionale" nella convinzione di avere una "missione" nel mondo.

#77
In una discussione su questo forum, in un post di donquixote, mi ha particolarmente colpito la seguente proposizione (non riporto tutto il post, eventualmente consultarlo per farsi un'idea del contesto dal quale è stata estratta):
 
Citazione di: donquixote il 31 Gennaio 2017, 23:34:38 PM
L'Europa ha compiuto negli ultimi secoli un suicidio culturale che l'ha progressivamente disgregata

Personalmente non riesco a vedere una disgregazione (forse delle smagliature, questo sì), e soprattutto non riesco a capire quando, come e dove sarebbe iniziato un processo di suicidio culturale e in cosa esso consista.
Mi rivolgo quindi in primis all'autore della citata proposizione, nella speranza che abbia la pazienza di argomentare la sua tesi, e comunque a chiunque ritenga che effettivamente l'Europa è oggi disgregata (culturalmente, socialmente).     
#78
Citazione di: donquixote il 31 Gennaio 2017, 23:34:38 PM
L'Europa ha compiuto negli ultimi secoli un suicidio culturale che l'ha progressivamente disgregata

Suicidio culturale addirittura iniziato negli ultimi secoli? Quando esattamente? nel '600? '700? '800? '900? Dove? Iniziato da chi?
#79
Forse ci si aspetta che in una democrazia il presidente eletto onori i suoi impegni elettorali considerando anche le istanze di coloro che non lo hanno votato, soprattutto quando si viene eletti grazie ad una legge elettorale che consegna una vittoria pur avendo avuto un minor numero di voti del proprio avversario, e forse è proprio per questo che si comporta come un rullo compressore.
In ogni caso non capisco perché le critiche di altri paesi agli USA sono puerili: anche Trump critica pesantemente altri paesi.
#80
Citazione di: donquixote il 31 Gennaio 2017, 11:58:07 AM
Caro Eretiko, questa è mera teoria. L'uomo, nonostante i predicozzi di tutti i darwinisti e i darwiniani, è ancora profondamente scimmia, e si muove essenzialmente imitando il proprio simile. Non è quindi sensato dire che abbiamo la possibilità di decidere se essere "onlife" o meno perchè essendo l'uomo un animale sociale tenderà, come sempre accade, a seguire il gregge. Diceva Aristotele: "Chi è incapace di vivere in società, o non ne ha bisogno perchè è sufficiente a se stesso, deve essere una bestia o un dio.

Diciamo che perlomeno esiste una "libertà potenziale" di non esserci, anche se sappiamo che un aggregato di persone di numero statisticamente sufficiente tende più o meno a comportarsi secondo la legge fisica che regola il moto di un fluido (quello che tu hai definito gregge). Da notare che è più dannosa certa pseudo-informazione che non la tecnologia in se stessa, soprattutto quando gli informatori si fanno prendere la mano dalle magiche meraviglie della tecnica scadendo nel ridicolo. E giusto per riprendere argomenti trattati anche in un altra discussione, ecco una nuova forma di alienazione. 
#81
Abbiamo sempre la possibilità di non esserci, "onlife". Prendiamo ad esempio "facebook": quasi 2 miliardi di persone decidono, spontaneamente, di esporre le proprie preferenze politiche, sessuali, religiose, gastronomiche, di indicare i propri gusti nel vestire. Postano immagini che ormai software specializzati sono in grado di analizzare, mettono miliardi di "mi piace", partecipando di fatto alla più gigantesca "indagine" di mercato e sociologica, tutto gratis. Era inevitabile quindi che qualcuno iniziasse a sfruttare questa marea di informazioni per un marketing mirato e per uso politico: strategie antiche attuate con le nuove tecnologie. 
#82
Citazione di: Angelo Cannata il 30 Gennaio 2017, 21:41:40 PM
In sintesi: metafisica significa trascurare il soggetto nel processo della conoscenza.

Non potrebbe essere altrimenti, perlomeno se per "conoscenza" intendiamo "scienza". Molti ritengono, erroneamente, che la "scienza" sia soltanto una visione soggettiva, e che una teoria successiva semplicemente annulli e sostituisca una teoria precedente, visione questa  molto radicata nella filosofia continentale.   
#83
Citazione di: donquixote il 30 Gennaio 2017, 12:00:36 PM
L'elemento "politico" che mi pare determinante e incisivo nei comportamenti dell'Europa post 1989 è che i partiti tradizionalmente di sinistra, che si ispiravano al marxismo e nella loro versione storica si sono sempre occupati di difendere gli interessi degli sfruttati (i proletari) contro quelli degli sfruttatori (i padroni o "borghesi"), dopo il crollo dell' URSS hanno abbracciato di fatto l'ideologia liberalcapitalista...

Contrariamente a quello che teorizzava Marx, non esiste un passaggio deterministico dal capitalismo al comunismo, non c'è nessuna relazione causale. Il comunismo può essere imposto solo con la forza, appiattendo la società, probabilmente verso il basso, e questo né ha decretato il fallimento. Forse la progressiva scomparsa delle classi medie in qualche modo conferma l'intuizione marxiana che il capitalismo avrebbe portato a una società divisa in sole 2 classi (anche se non si può parlare di "proletariato" e "borghesia" in termini classici, ma in senso lato di "classe povera" e "classe ricca"). Ma credo che a questa nuova situazione non sono preparati né i partiti di sinistra, né quelli di destra, vista l'irrazionalità con la quale vengono proposte le ricette.
     
#84
@Donquixote

Il comunismo, almeno nel pensiero di Marx, non e' semplicemente un modello alternativo al capitalismo, ma un suo ineluttabile completamento che avrebbe eliminato l'alienazione derivante dallo sfruttamento intrinseco di una societa' capitalista, mediante una redistribuzione di quel capitale la cui accumulazione, nella visione marxista (materialismo storico), e' avvenuta togliendo qualcosa agli altri. Marx insiste sull'alienazione, e non su una presunta felicita' derivante da beni materiali.
#85
@FHARENIGHT

Sono figlio di papa', ricco da fare schifo. In vita mia non ho dovuto mai fare nulla, non so nemmeno cosa sia il lavoro. Me ne frego dell'euro, della UE, di Trump, di Putin, dell'Islam, degli immigrati e delle periferie (e anche dell'olio tunisino). Sono un sinistroide radical-chic (ovviamente per opportunismo) che vive sulle spalle tue e di altri milioni di italiani, ho rovinato l'Italia e me ne vanto e mi dispiace solo di non essermi impegnato a fare di peggio.

bye bye

P.S.: sono convinto che sei una bellissima persona, ma sono maltrettanto convinto che e' inutile avere un contraddittorio con te
#86
Attualità / Re:La marcia delle donne contro Trump
28 Gennaio 2017, 23:51:14 PM
Almeno su questo siamo daccordo: lottare perche' nel mondo ci siano solo stati laici e non teocratici.
#87
Citazione di: donquixote il 27 Gennaio 2017, 21:09:47 PM
Quando parlo dei seguaci della globalizzazione non mi riferisco in particolare a te, ma solo appunto ai suoi seguaci, che mi risulta essere molti ad iniziare dal presidente cinese che ha fatto una spericolata conversione ad U rispetto all'ideologia da cui proviene. Mi rendo conto che il mondo è questo, che la direzione verso cui sta andando è chiara e definita, ma il fatto di non poterci fare niente non mi impedisce comunque di evidenziarne la profonda ingiustizia, che certo non si limita alle disuguaglianze economiche di cui fra l'altro non mi potrebbe fregare di meno e che a mio avviso sono meno criticabili di tanti altri aspetti. Il modello non è il capitalismo, al quale sono state opposte le alternative che hanno fallito, ma è, più profondamente,  l'idea moderna che la felicità e il benessere dell'uomo debbano dipendere dal possesso e dal consumo (quindi dalla distruzione) di quanti più oggetti materiali possibile, idea che ha decretato il successo dell'industrialismo che è stato declinato poi nel capitalismo e nelle ideologie alternative. Il modello che critico è questo, e non certo una delle sue declinazioni che sono solo delle varianti ugualmente deprecabili.

Concordo nelle critiche, e per quanto mi riguarda questo modello di società è abbastanza lontano dai miei ideali. Il problema è che forse è illusorio pensare che una società complessa come è diventata la nostra sia in grado di uscire da questa trappola che crea cittadini-consumatori per alimentare se stessa. E' una spirale dalla quale non vedo via di uscita (ma non lo dico per pessimismo). Che questo sistema ci avrebbe portato a questa situazione lo aveva già predetto Marx, e non è un caso che oggi molti economisti stanno rivalutando le sue analisi e previsioni di allora.
#88
Attualità / Re:I GIORNI DELLA MEMORIA
27 Gennaio 2017, 20:16:32 PM
Citazione di: baylham il 27 Gennaio 2017, 19:01:02 PM
Temo che qualcosa di simile, in altre forme, si ripresenterà in Europa, i segnali premonitori sono diversi.

Concordo con questo timore, e mi dispiace che ci siano molte persone che irridono a coloro che lo hanno. Forse sono timori infondati, forse l'umanità adesso è più matura, forse non necessariamente certe condizioni portano a determinate conseguenze, ma la storia ci racconta un film diverso.
#89
Citazione di: Fharenight il 27 Gennaio 2017, 09:55:50 AM
E quando mai ho detto di essere la depositaria assoluta della vedità?  Evidentemente non sei in grado di distinguere certe parole o frasi e interpreti a modo tuo le mie idee (è tipico dei sinistroidi).

Tu mi definisci "imbecille" (e mi potrebbe anche stare bene, non ho la presunzione di credere che quel che penso sia necessariamente corretto), "opportunista" (per quale motivo? non sai chi sono, cosa faccio nella vita, però tu sai che io sono opportunista), ed "ipocrita", quindi tu ritieni che il tuo pensiero sia, a priori, l'unico corretto e sensato.   


Citazione di: Fharenight il 27 Gennaio 2017, 09:55:50 AME Io sono sicura che tu sei il classico fighetto figlio di papà che aborre l'idea di uscire dall'euro per pura vigliaccheria, per semplice paura anche solo del pensiero di perdere qualche agio acquisito.

Scusami, se anche io fossi fighetto figlio di papà dove sarebbe la vigliaccheria? Quale agio mi avrebbe fatto acquisire l'euro rispetto a te o altre persone? Si chiami euro, o lira, o qualsiasi altro modo, se io sono figlio di papà cambierebbe ben poco o no? O credi che io ho la stamperia di euro in cantina? Poi non capisco perché tu etichetti le persone: cerca di argomentare, invece di etichettare.


Citazione di: Fharenight il 27 Gennaio 2017, 09:55:50 AMIn realtà non si sa cosa accadrebbe se uscissimo dall'euro, dipende da diverse varianti. Invece prima di entrare nell'euro qualcuno sapeva a quale catastrofe andavamo incontro ed è stato deciso ugualmente.

Sono alcuni anni che si stanno ipotizzando scenari possibili in caso di uscita dall'eurozona, e non sembrano scenari molto piacevoli. Una svalutazione oscillante dal 15% al 20% (leggi: perdita del potere di acquisto), aumento degli interessi sui titoli di stato (leggi: aumento del debito pubblico), restituzione preventiva di 385 miliardi (di euro) alla BCE, maggior costo per acquisto di materie prime come il petrolio (ti ho nominato solo gli effetti negativi più vistosi). Di contro avremmo un probabile miglioramento nell'export che probabilmente nel breve periodo potrebbe favorire l'aumento della domanda interna ma sembra che i vantaggi non riescano ad azzerare gli svantaggi. L'arma della svalutazione, per una moneta debole come sarebbe una nuova "lira", provocherebbe gli stessi squilibri, amplificati, che ha prodotto fino agli anni '90 (basta leggere le relazioni della Banca d'Italia).
Quando l'Italia entrò nell'euro uno dei motivi principali fu proprio quello di "costringere" in qualche modo il sistema Italia a cambiare passo rispetto a quelle anomalie, di cui ho parlato nel post precedente, inerenti le nuove strategie industriali che avrebbe dovuto adottare il sistema industriale. Se non è avvenuto (contrariamente a quanto hanno fatto altri paesi), la colpa non è dell'euro in quanto tale, ma del nostro sistema imprenditoriale, sindacale e governativo.
       

Citazione di: Fharenight il 27 Gennaio 2017, 09:55:50 AMÈ evidente che  l'UE è una trappola antidemocratica che ci sta dominando e strozzando lentamente, sono rimasti in pochi gli ipocriti che lo negano.

Mi risulta che il parlamento europeo è democraticamente eletto. Mi risulta anche che coloro che prendono le decisioni, ovvero i capi di governo, siano anch'essi espressione di libere e democratiche elezioni. I funzionari della commissione non fanno altro che richiamare i singoli stati a rispettare quelle regole che gli stati stessi scrivono. Dunque dove sta il sistema "antidemocratico" da te evocato? Dove stanno i dittatori? Certo, abbiamo ceduto un po' di sovranità in nome dell'unione, ma questo era inevitabile, ma da qui a dire che ci stanno dominando e strozzando ce ne vuole. Dietro all'idea dell'unione europea c'è anche il desiderio di tenere insieme quelle nazioni che nel secolo scorso hanno provocato 2 guerre mondiali. Tu mi hai sbeffeggiato su questo argomento, ma ricordati che i motivi di divisione, i nazionalismi, i protezionismi, stanno ancora tutti lì, pronti ad emergere di nuovo. E passare dalle guerre economiche alle guerre di fatto il passo è molto breve.     


Citazione di: Fharenight il 27 Gennaio 2017, 09:55:50 AMPutin mi piace e sono contro le sanzioni adottate verso il suo Paese. l'URSS non esiste piú. Forse c'è piú comunismo residuo in Italia che in Russia.
 Dove starebbe la contraddizione?

Putin è talmente democratico che ai suoi avversari regala polonio a volontà, sinceramente non mi fiderei troppo a prenderci un caffè insieme. Inoltre prende terre non sue con la forza (vedi Crimea) e pretende che gli altri stiano buoni e zitti a guardare. In Siria lancia 20 bombe all'Isis e 80 bombe agli oppositori di Assad poi pretende di essere il paladino dell'umanità. Poi se per realpolitik diciamo che è bene avere buoni rapporti con Putin, anche per motivi commerciali, questo è un altro discorso.

Citazione di: Fharenight il 27 Gennaio 2017, 09:55:50 AMTrump mi piace per diversi punti del suo  programma ed è antiglobalizzazione.
Dove starebbe la  contraddizione?

Ci andrei cauto a dire che Trump è contro la globalizzazione. Lui è contro il Giappone e la Germania, essenzialmente, e proprio per questi motivi ha abolito il trattato del pacifico (schiaffo al Giappone) e auspica la rottura dell'unione europea. Noi siamo talmente masochisti da fare il tifo per uno (Trump) che ci vuole annientare economicamente. Che le sue misure possano essere positive per gli USA è certo, ma altrettanto certo è che molto probabilmente saranno negative per noi.


Citazione di: Fharenight il 27 Gennaio 2017, 09:55:50 AMIl problema sono quelli come te, proni ad accettare lo status quo e paurosi anche solo di poter cercare delle soluzioni od impedire che si continui nel proseguimento verso una strada sbagliata.

Onestamente, che io possa essere un problema, mi sembra eccessivo. Io sono un problema a causa delle mie idee? Comunque, a me piace confrontarmi con le persone, argomentando in modo razionale, ma vedo che tu non hai lo stesso interesse perché tu parli per slogan, per etichette, e anche in modo offensivo. Non mi sembra una discussione costruttiva.
   
Citazione di: Fharenight il 27 Gennaio 2017, 09:55:50 AM
Ma mi faccia il piacere...

Appunto... ecco i tuoi argomenti.
#90
Attualità / Re:Non è bello ciò che è bello!
27 Gennaio 2017, 09:29:25 AM
Citazione di: altamarea il 26 Gennaio 2017, 22:48:01 PMio davanti a due belle donne, una bianca ed una nera, dovessi scegliere una delle due e scegliessi la bianca, sono razzista ?

Ovviamente no. Ognuno ha il suo gusto estetico, ed è un fatto del tutto soggettivo ed è inutile chiedersi se questo è condizionato o meno da fattori culturali.

Citazione di: altamarea il 26 Gennaio 2017, 22:48:01 PMCi sono neri che esteticamente detesto e neri che mi sono simpatici, in tal caso sono razzista ?

Di nuovo, no. Allo stesso modo ci sono bianchi che detesto e altri che mi sono simpatici. E presumo che anche i neri facciano le stesse considerazioni.

Se meticciato deve essere, e se preferisco che avvenga tra persone di etnia diversa ma con lo stesso colore dell'epidermide, sono razzista ?[/quote]

No, esprimi una tua opinione personale. Peraltro, a ben vedere, non è che poi ci sia questa grande voglia di mischiarsi