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Messaggi - Fharenight

#76
Quando già verso la fine dell Ottocento l'Italia  iniziò la propria colonizzazione in Somalia, Etiopia ed Eritrea le  popolazioni locali si aggiravano intorno a poche migliaia di abitanti su una vasta estensione di territorio per niente sfruttato. L'invasione che invece  stiamo subendo noi a causa di governi incapaci, si sta effettuando su un territorio già abbondantemente occupato e sfruttato dagli indigeni.

A mio modesto parere gli africani devrebbero imparare a lottare per le loro terre (che sono vaste e ricchissime), invece di farsi ospitare da noi, sia perché è un loro diritto e sia per la loro dignità. Dovrebbero lottare innanzitutto contro i loro governanti corrotti, magari molti sinistri anarchici nostrani (bravi ad imbbracciare armi)  potrebbero aiutarli, cosí come  l'arabia saudita, Qatar ecc, fa con quelli dell'isis.

Durante il fascismo, l'Eritrea e l
a Somalia furono oggetto di un progetto di modernizzazione, voluto inizialmente dal Governatore Jacopo Gasparini nel 1924, che cercò di tramutarla in un importante centro per la commercializzazione dei prodotti e materie prime.

Specialmente negli anni trenta, l'Eritrea fu la colonia maggiormente ammodernata: furono costruiti migliaia di km di strade e ponti, la ferrovia Massaua-Asmara e Asmara-Biscia[3] (iniziata alla fine dell'Ottocento), il porto di Massaua potenziato, e le città furono sistemate anche con la creazione di numerosi quartieri italiani (ancora visibili). Il porto di Massaua divenne il principale e più attrezzato del Mar Rosso, essendo sede del "Comando Navale Africa Orientale Italiana" della Regia Marina.
L'amministrazione italiana sviluppò i servizi ospedalieri e sanitari in Eritrea e favorì lo sviluppo dell'agricoltura specie nell'altopiano eritreo. Molti eritrei furono impiegati nelle fabbriche sviluppate dagli italiani negli anni trenta e tutte le città e villaggi eritrei ebbero un notevole sviluppo urbanistico. Asmara divenne un laboratorio d'urbanistica d'avanguardia.

In una regione africana caratterizzata da differenze etniche, linguistiche e religiose, i Governatori italiani riuscirono a mantenere una notevole stabilità ed ordine pubblico.
L'Eritrea fu scelta dal governo italiano come sede delle industrie nell'Africa Orientale Italiana, particolarmente nel settore metalmeccanico. Vi era anche un piccolo cantiere navale a Massaua. Alcune fabbriche di munizioni e di armamenti ebbero sede ad Asmara e servirono per la conquista dell'Etiopia nel 1935.

Asmara era popolata nella prima metà del Novecento da una numerosa comunità italiana: la città aveva un aspetto tipicamente italiano negli anni trenta e quaranta. Del resto allo scoppio della seconda guerra mondiale Asmara era l'unica capitale africana con la maggioranza della popolazione costituita da europei. Attualmente Asmara viene conosciuta mondialmente per la sua architettura in stile "Art Deco" e "Fascista anni quaranta": le Nazioni Unite la considerano "World Heritage center".

Asmara vanta edifici come l'"Art Deco" Cinema Impero, la "Cubista" Pensione Africa, l'eclettica chiesa ortodossa Tewahdo, il teatro dell'Opera, la costruzione "futurista" Fiat Tagliero, la "neoromanica" Cattedrale di Asmara ed il "neoclassico" Palazzo del Governatore. La città è piena di ville e mansioni in stile "coloniale italiano". Gran parte della città di Asmara fu creata tra il 1936 ed il 1941, in soli cinque anni.[7] Le comunicazioni di Asmara furono potenziate con la creazione di un aeroporto internazionale (servito anche dalla famosa Linea dell'Impero), di una moderna strada asfaltata per Addis Abeba (detta "Via dell'Impero"), di una efficiente ferrovia per Massaua e finanche di una Teleferica (all'epoca la maggiore del mondo).

Asmara aveva una popolazione di 98.000 abitanti, dei quali 53.000 erano Italiani, secondo il censimento del 1939. Questo fatto rese Asmara la principale "città italiana" nell'Africa Orientale Italiana. In tutta l'Eritrea vi erano 75.000 Italiani in quell'ultimo anno di pace prima della seconda guerra mondiale.

(Tratto da Wiki)

Per quanto riguarda Maral, no, non mi sembra il tipo che si abbassa a fare lo scafista, piuttosto lo immagino innamorato di una musulmana con tanto di jihab e che sta pensando di convertirsi per ottenere il permesso di sposarla... (ahahah... scherzo).

E, per il maschilismo con tratti misogini ancora presenti in Occidente, posso capire perché il musulmanesimo attragga molti uomini italiani; non capisco invece le donne che si convertono alla condanna della loro dignità e libertà... Mah, è un mistero.... L'essere umano è pieno di misteri.... e non è affatto vero che sia l'essere vivente piú intelligente; è acora molto stupido invece.

#77
Solo qualche barcone? Sí sí, continuate a prenderci in giro; quando la festa finirà, allora mi sa che smetterete di sorridere. Come si dice, "ogni bel gioco dura poco".

Non ho mai detto che la nostra cultura sia morta, tutt'altro, io, Anthoniy, Altamarea, Duc,  in questo forum ne siamo un esempio. Chi dice che la nostra cultura cristiana e laico razionalista sia morta, e si è messo la tuta da becchino, parla innanzitutto di sé e per sé stesso, per la sua morte interiore, perché ammalato di autolesionismo o abbagliato da un'ideologia che, nella situazione attuale, non ha piú alcun valore. Certamente la nostra cultura è in crisi poiché grazie alle sinistre, specialmente le piú radicali, in 70 anni dal dopoguerra non solo si è cercato di abbattere ingenuamente molti dei nostri valori non accontentandosi di evitare l'ingerenza della Chiesa nella politica, ma distruggendo ogni anelito, respiro e sussulto di spirito cristiano, anche quei valori  piú belli che hanno donato lustro alla nostra civiltà, con la conseguanza che si è creato un vuoto valoriale, morale e spirituale. E i vuoti  sono pericolosi specie per l'Occidente abituato a non essere vuoto. L'unico vuoto che ha assimilato, derivante dal cristianesimo, è il vuoto inteso come silenzio interiore per far emergere dalla coscienza la verità. Gli dioti  "tuoi connazionali" chi sarebbero? Ecco come offendete gli italiani, ecco cosa siete,te e siete poco riconoscenti verso un popolo troppo generoso.

Sono idioti tutte le anime belle ipocrite, troppo sicuri di avere ragione e mettono a tacere la propria coscienza.
io invece ho paura degli utili idioti di casa nostra, dei traditori e buonisti vari a causa dei quali il terrorismo ha già vinto.
Personalmente non ho bisogno che qualcuno mi dica se e di chi dovrei aver paura. È tutto sotto gli occhi, e sono capace di intendere e di volere, a differenza della massa intontita.
Quelli come te invece si ritroverebbero  probabilmente con la sharia sotto il letto senza neppure accorgersene, ma prima della sharia si andrà per ordine. Non è la shiaria che mi preoccupa adesso, quella semmai potrebbe essere una conseguenza di ciò che deve preoccuparci ora.
Se l'Europa si salverà ancora, sarà grazie a noi, pochi poveri illusi "rassisti e fassisti".
  Noi non abbiamo paura dell'islam (che farebbe ridere pure un bambino) ma degli utili idioti che per pura ideologia e fissati coi fantasmi del passato stanno distruggendo la nostra identità e il nostro Paese. È questo che mi fa rivoltar la stomaco e che non perdonerò MAI.  Il terrorre è di chi è già morto dentro, e chi è già morto non può neppure pensare di ribellarsi, di lottare per riprendersi la propria dignità. Il terrorre è di chi dice chr non si può cambiare nulla, di chi dice che non si possono fermare gli sbarchi, che non si possono prendere determinati immigrati e rispedirli indietro poiché temono reazioni violente; questa è viltà!
Io sto già lottando contro il degrado della nostra  società e per la nostra identità. 



#78
Il danno sarebbe per le industrie, ma anche per tutte le strutture che utilizzano macchine, dispositivi e attrezzature elettriche ed elettroniche. Però, come si suol dire, non tutto il male verrebbe per nuocere...

Diversi anni fa quando la villetta che mio padre fece costruire era ancora grezza, non c'era neppure l'allaccio elettrico, decidemmo ugualmente di passare lí in campagna i mesi estivi, non c'era ancora neppure il pavimento! L'acqua, bella sempre freschissima, la prendevamo col secchio direttamente dal pozzo e nel pozzo immergevamo frutta e bibite per rinfrescarle, fungeva quindi da frigorifero.
Niente tv, solo radioline a batteria. Illuminazione serale con le candele, e zampironi fumanti per allontanare le zanzare: bellissima atmosfera che si sposava benissimo con gli odori e i sapori dell'ambiente campagnolo. Il pane lo acquistavamo da un fornaio nel paesino vicino, tutto un altro sapore. Intorno alla casetta solo polvere e terra, sterminata terra, forte odore di terra, specialmente dopo la pioggia, e polvere, tanta polvere che entrava in casa perché tenevamo  porte e finestre costantemente aperte per creare correnti d'aria che fungevano da condizionatore, la casa cosí ventilata rimaneva piacevolmente fresca. Poi piante, erba, ancora erba, tanta erba, profumo di erba, lontano cespugli odorosi (forse origano?), fiori, farfalle, gatti, rospi, porcospini, lucertole, millepiedi, ragni, scolopendre, formiche e miriadi di altri insetti di campagna che puntualmente  entrava in casa o ce li ritrovavamo addosso, ma non ci facavano schifo, e poi immancabili le cicale durante il giorno, serenate di grilli durante la notte. Cielo quasi sempre limpido, terso e brillante col sole bollente e accecante di giorno e miriadi di stelle durante la notte e, quando c'era la luna, lo spettacolo era ancora piú incantevole perché tutto intorno, essendo il luogo molto poco abitato, era buio assoluto... un buio vellutato e altrettanto meraviglioso della luce e degli splendidi colori diurni, che conciliava il sonno. Spesso arrivava l'odore del mare portato dalla brezza notturna, e non soffrivamo il caldo né di giorno né di notte, anzi, di sera calava un'arietta frizzante che bisognava coprirsi con qualche giacchino leggero.  Pace, benessere e tranquillità 24 ore su 24. Non sentivamo affatto la mancanza della tv e degli elettrodomestici, e benché il bucato si facesse a mano, non lo consideravamo un lavoro, ma quasi un divertimento poiché veniva svolto fuori, all'aria aperta con semplice sapone di marsiglia e l'acqua scaldata sui fornelli a gas, poi i panni stesi al sole (ora si usa l'asciugatrice). Ci facevamo la doccia con l'acqua portata in casa dai tubi di gomma e resa molto calda dal sole. Sulla pelle odore di sole e di erba.
  Le vacanze piú belle della mia vita!
Non mi dispiacerebbe tornare a vivere cosí.
La zona negli anni si è popolata, troppo popolata;  e urbanizzata. Paradiso perduto.

Come diceva la canzone che cantava Nino Ferrer: "La civiltà è bella MA, viva la campagna..."!

#79
Maral dice: "Tutte queste bravissime persone allora farebbero meglio a preoccuparsi dell'inciviltà dei propri connazionali, di intere regioni governate di fatto dalla delinquenza organizzata sempre DOC, da una classe politica e burocratica sempre più corrotta e dalla totale indifferenza per la salvaguardia del proprio territorio (cosa che ci contraddistingue da secoli) ridotto a pubblica discarica per interesse privato, piuttosto che degli immigrati. Ma fa comodo scaricare sugli altri le proprie magagne!"

UN APPLAUSO!  Quindi, siccome lo Stato democratico sinistroide e debole non è in grado di debellare la delinquenza organizzata e la corruzione, è giusto che sia saccheggiato, invaso e calpestato anche dagli stranieri e da un'ideologia politico-religiosa di tipo nazista o stalinista. Davvero un sentimento di elevata nobiltà d'animo. Complimenti. E tu che ti senti superiore cosa fai per lottare contro l'inciviltà dei propri connazionali, di intere regioni governate di fatto dalla delinquenza organizzata sempre DOC, da una classe politica e burocratica sempre più corrotta e dalla totale indifferenza per la salvaguardia del proprio territorio (cosa che ci contraddistingue dal dopoguerra ad oggi) ridotto a pubblica discarica per interesse privato, oltre a votare per ammirevoli partiti che cercano di "migliorare" la situazione importando quanti più immigrati possibili?


Maral dice: "Sempre meno finora di quanti non ne abbia fatti il fascismo e le idee di una razza pura e selezionata. Quali sarebbero poi questi intellettuali dissidenti islamici? Magdi Allam che citi sarebbe forse un dissidente islamico? Ma quante balle racconti! Altro che disco rotto!

Non era il fascismo fissato con la razza pura, ma il nazismo. L'islam è uguale al nazismo, fattene una ragione; il nazismo è un fantasma del passato, il mostro presente ha un altro nome e viene da lontano, non è doc.
Posso farti un lungo elenco di chi grida al mondo l'ambiguità e la pericolosità di quella religione e sono persone che l'islam lo hanno conosciuto benissimo, ci sono nate, tra i dissidenti credenti ci sono: Kazemeyni Boroujerdi,  Amir Taheri, Kamel Daoud e altri...  Abdel Samad poi dovresti conoscerlo e leggere il suo libro che a te, che detesti il fascismo, dovrebbe interessare tantissimo, si intitola "Fascismo islamico" e spiega le similitudini tra il fascismo, il nazismo e l'islam; per quanto il suo paragone col fascismo l'ho trovato più un'arrampicata sugli specchi, però sull'islam dice cose reali. Figurati, lui è egiziano, dunque nato in un paese islamico e vive sotto scorta, insegna ai boriosi intellettualoidi di sinistra europei  cos'è e come difendersi dall'islam.

Poi ti posso suggerire anche  Wafa Sultan, psicologa siriana rifugiata negli Usa, in un dibattito su Al-Jazeera disse:  

"Lo scontro che stiamo osservando nel mondo non è uno scontro di religioni, o uno scontro di civiltà. E' uno scontro fra due opposti, è uno scontro fra due ere. E' uno scontro tra una mentalità che appartiene al Medioevo e un'altra che appartiene al XXI secolo. E' uno scontro fra la civilizzazione e l'arretratezza, tra barbarie e razionalità. E' uno scontro fra libertà e oppressione, tra democrazia e dittatura. E' uno scontro fra diritti umani, da una parte, e la violazione di questi diritti, dall'altra. E' uno scontro fra coloro che trattano le donne come bestie (bahīmah), e coloro che le trattano come esseri umani. Ciò che vediamo oggi non è uno scontro di civiltà. Le civiltà non si scontrano, ma competono... [...]

Gli ebrei sono usciti fuori dalla tragedia (dell'Olocausto), ed hanno forzato il mondo a rispettarli, con la loro conoscenza, non con il loro terrore; con il loro lavoro, non con il loro urlio. L'umanità deve la maggior parte delle scoperte e la scienza del XIX secolo e del XX secolo agli scienziati ebrei. Quindici milioni di persone, esiliati in tutto il mondo, si sono unite e hanno guadagnato i loro diritti attraverso il lavoro e il sapere. Non abbiamo mai visto un solo ebreo farsi esplodere in un ristorante tedesco. Non abbiamo mai visto un solo ebreo distruggere una chiesa. Non abbiamo mai visto un solo ebreo protestare contro questo (l'Olocausto) uccidendo le persone.

I musulmani hanno fatto in pezzi tre statue di Buddha. Non abbiamo visto un solo buddista incendiare una moschea, uccidere un musulmano, o dar fuoco ad un ambasciata. Solo i musulmani difendono le loro credenze incendiando chiese, uccidendo persone e distruggendo ambasciate. Questa strada non produrrà nessun risultato. I musulmani devono chiedere a loro stessi cosa possono fare per l'umanità, prima di pretendere che l'umanità li rispetti."

(http://m.asianews.it/index.php?art=5619&l=it

Questa è intelligenza e onestà intellettuale)


Inverno: "Ma possiamo anche parlare di cosa faceva l'Italia ai tempi dei famosi "trattati libici" ovvero finanziava dei veri e propri lager (suggerisco reportage a riguardo) e con numeri sostanzialmente invariati."
Io vorrei capire dove sta scritto che abbiamo il dovere assoluto di accogliere chiunque, anzi tutti. E' assurdo. Lo spazio di una Nazione è quello che è, ad un certo punto non c'è più spazio, non c'è più lavoro, non ci sono più risorse, né più possibilità di controllo del territorio. Diventeremmo animali che si scannano tra loro; le migrazioni e le conseguenti guerre sono sorte per questo, per accaparrarsi il territorio. Vogliamo finire in guerra? O davvero la rabbia o la paura dei fantasmi del passato non vi permettono di comprenderlo? E ora che hai rivelato di avere parenti africani, capisco questi tuoi sentimenti e perché sei immigrazionista, non è più un mistero. A questo punto rimane per me un mistero solo Maral...
#80
Io penso che, oltre a fare gli interessi delle industrie farmaceutiche, il governo si stia un po' allarmando a causa dell'invasione massiccia che stiamo subendo, tutta gente che a stento sappiamo chi sono, figuriamoci se sappiamo se sono vaccinati o portatori di malattie, sani o meno.
Se si stravolge in tal modo ed in breve tempo una popolazione autoctona, le malattie, nuove o antiche, sono una costante, specie se al fenomeno migratorio si aggiunge povertà e scarsa igiene.
Anche io sono a favore delle vaccinazioni, ma, come dice Sari, senza esagerare, inoltre prima del vaccino il bambino andrebbe sempre accuratamente viisitato per abbassare al minimo il rischio di effetti collaterali importanti, cosa che, a quanto pare, non si fa.

Comunque il post di apertura di questo filone è di tutt'altro argomento e pure molto interessante; non lo avevo mai letto, dunque mi ripropongo di riprendere ed  affrontare quell'argomento aperto da Free. Sempre se a Maral non dispiaccia :)
#81
Altamarea, hai ragione, mi hai fatto notare questo particolare:
tu hai sottolineato, riferendoti al titolo del topic, che Magdi Allam deve distinguere tra "gli italiani" ed il governo italiano; InVerno dice: "Il consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere"  ;D . Sono convintissima che si è trattato di un lapsus freudiano; guarda caso ha usato le stesse parole del titolo di questo topic! Ergo, chi merita la pena di morte? Lui stesso lo dice (non volendo).
Come diceva Pasolini, la verità la senti dentro di te, anche sei vuoi nasconderla. Ognuno recita a soggetto un copione non scritto da noi, ma la forza della verità in qualche modo fa capolino, anche inconsciamente... anche attraverso un semplice lapsus.
#82
Dimenticavo di aggiungere  ( mi riferisco in particolar modo a Jacopus, dato che lui ci è arrivato a considerare una possibilissima deriva dell'islam) che l'islam non ha mai raggiunto nessun accordo con lo Stato, diversamente dalle altre comunità religiose, qualcuno si è mai chiesto il perché?

Se qualcuno (penso molti) non lo avesse notato, le norme su cui si basa  l'islam sono contro alcune delle nostre leggi, e sono anticostituzionali, non lo dico solo io ma molti Costituzionalisti.
Ma se al governo dell'Italia e dell'Europa rimarranno le stesse teste "brillanti" e servili è probabile che pur di accontentare gli islamici modificheranno pure la Costituzione a loro favore.
#83
Il mio topic è quanto di piú veritiero si possa osservare sul popopo italiano ed europeo contemporaneo. L'analisi e la preoccupazione espresse da Magdi Allam, che prima ancora di una crisi dei valori  si tratti della crisi della ragione, è lampante, e le risposte al mio topic ne danno ampiamente conferma: solo due hanno fornito una risposta ragionata, gli altri, caput mortuum.

Altamarea, la colpa di noi che abbiamo chiara la situazione reale è di non reagire per pigrizia, individualismo, accidia, ci crogioliamo nell'immobilismo pensando che qualsiasi sforzo sia vano o che siano gli altri o chissà cosa a dover intervenire. 

Direi allora alle persone che ancora ragionano e che avessero ancora un residuo di coraggio e di amor proprio e amor di patria (lo so, ce la stanno mettendo tutta per distruggerci anche questi sentimenti, invece in me si stanno rafforzando) di farsi coraggio, prendere decisamente una posizione e lottare contro questa ingiustizia, contro il piú grande inganno e tradimento della storia italiana ed europea. Se perderemo, almeno avremo perso con la coscienza pulita.
#84
InVerno, hai un'opinione molto diversa dalla mia, la tua mentalità è quella, è assodata e ossidata. La cosa che disprezzo in certe persone è la presunzione o la follia di pensare che solo il loro punto di vista è quello giusto, e spesso chi ha tale presunzione invece si sbaglia.  Su molte questioni i punti di vista possono essere molto differenti e quindi molto differenti sono anche le conclusioni a cui si arriva.
Se uno è servile e accondiscendente metterà in primo piano l'accogliere gli altri a proprio discapito o piú facilmente a discapito dei piú deboli, amerà la lingua inglese perché  è quella che si è imposta dal dopoguerra, e cosí via. Chi ha il senso della propria identità e dignità (che non vuol dire necessariamente orgoglio o vanità) piú sviluppato amerà maggiormente la propria lingua e la valorizzerà sempre, anche quando andrà all'estero, pur conoscendo e parlando altre lingue. È anche questione di personalità, di mentalità, di ideologia secondo cui si plasma la propdia mente. In Francia, in Spagna, ad esempio, sono molto piú orgogliosi di noi e meno servili nei confronti della lingua inglese. Ho detto che, studiando l'inglese, sin dalle medie mi sono resa conto di quanto sia una lingua riduttiva, molto meno bella  ed espressiva dell'italiano, non ho detto che i miei studi sono terminati alla scuola media, ahimé, l'inglese me lo son dovuto sorbire anche alle superiori, e dato che non lo soppotravo piú all'università scelsi lo spagnolo. Non so fino a che punto saresti in grado di fare un discorso serio di linguistica, visto che da come scrivi, non penso tu abbia una laurea in Lettere.
Per quanto riguarda la Francia, la vittoria di Macron è un'altra battaglia vinta dalla élite, dalla oligarchia UE, dalla dittatura della globalizzazione, che ha visto, per il momento, affermare l'europeismo, come è già stato detto e ridetto altrove, inoltre bisogna considerare che molti francesi non hanno votato oppure  è stato un voto contro la Le Pen, per una nazione che ha sempre amato la sinistra. Una mossa ben riuscita, tutto sommato. Ma è un concetto che temo non assimilerai mai.

La Francia socialmente è ridotta male, mi dice un'amica che ci vive che sono ridotti peggio di noi le periferie delle città. Chi vivrà vedrà come andrà a finire. Di certo la bella sana società monorazziale, tranquilla, nobile e sicura, l'abbiamo persa, spero non per sempre. Ci rimane ancora quel residuo di benessere economico che ancora, pur barcollando, tiene per buona parte della popolazione (in Francia come in Italia), quando crollerà pure quello, e crollerà vista l'invasione massiccia,  ci faremo quattro risate, io, te e il tuo tanto amato europeismo del...
#85
Maral dice: "Quanto al sentimento cristiano della nostra cultura è già morto da un pezzo, al massimo serve da etichetta quando serve a dare adito alle peggiori pulsioni e accaparrare voti sotto campanili silenziosi."
Ma parla per te! ti riconosci in quella descrizione? Ok.  io per niente, e come me tantissimi altri italiani a cui nessuna forza politica dà voce perché ormai spadroneggia la dittatura del pensiero unico che ci vuole per forza un ammasso di meticciato difficile da amalgamare ma facile da domare.
Non hai neppure idea di quanta bravissima gente c'è ancora in Italia, cristiani credenti e non, che proprio per il loro essere sostanzialmente persone  per bene e di buoni  sentimenti soffrono nel vedere la propria terra, la propria patria ridotta a discarica, a letamaio, a terra di nessuno. Non si tratta piú ormai nemmeno di ideologia, ma di rispetto della propria dignità.

Maral: ". A quanto ne so oggi in Italia è vietata solo la ricostituzione del partito fascista, dati i danni a suo tempo provocati nonostante fosse un prodotto DOC."
  E ma a quanto pare la sinistra ama chi fa danni purché non sia DOC.  :)
Ma come??? l'islam non fa danni?
Leggetevi i libri degli intellettuali dissidenti islamici va'.
Quanto al resto che hai scritto, ritengo non valga la pena neppure rispondere; le solite tiritere, il solito disco rotto che non incanta più nessuno.

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Jacopus, l'unica frase di tutto ciò che hai scritto che vale la pena prendere in considerazione è quella che evidenzierò tra poco e a cui risponderò, tutto il resto non ne vale la pena, la solita titritera, il solito disco rotto, le solite sciocchezze e falsità che non incanto più nessuno.

Jacopus dice: "La possibile deriva fondamentalista dei mussulmani in Italia e nel mondo occidentale dipende solo da noi e da come vogliamo gestire il problema."

Ecco, bravo, almeno tu fin qui ci arrivi, visto che lo ritieni un problema da gestire. E dimmi, tu cosa stai facendo per gestire questo problema? Mi dici tu cosa fai oltre a sostenere la meravigliosa società multirazziale e la necessità dell'invasione? Perché dipende anche da tutti noi. O cosa sta facendo la politica? Non pensi che più islamici importiamo e più sarà difficile tenere la situazione sotto controllo? Di questo passo saranno loro a tenere noi sotto controllo.

Negli altri paesi europei la situazione è già degenerata guarda:
http://voxnews.info/2015/01/11/francia-le-750-zone-dove-comandano-gli-immigrati/

Ma anche in Germania, Belgio, Gran Bretagna stanno messi male. Ero riuscita a trovare un video molto più esplicativo sulla situazione europea, ma purtroppo ho perso il link, se dovessi trovarlo lo pubblico.
Nelle altre nazioni Europee cosa si sta facendo? A me pare nulla.


Anthonyi dice:
Citazione"Siamo noi occidentali piuttosto, che con lo sviluppo tecnologico, agricolo e sanitario, abbiamo creato le premesse perché le popolazioni africane si moltiplicassero a dismisura e avessero la possibilità, tramite mezzi di comunicazione e di trasporto che sempre noi abbiamo prodotto, di venire in massa verso l'Italia.


Ecco, questo è ragionare.

Ed infatti mi ricordo che anni fa gli occidentali sostennero proprio in Africa delle campagne anti-natalità, favorendo i metodi contraccettivi, e se non sbaglio la popolazione stava diminuendo;  poi, cos'è successo? Honno messo al mondo figli per essere sfruttati...
#86
Gli italiani sono ancora capaci di intendere e di volere?

Se lo chiede giustamente Magdi Allam in un suo articolo pubblicato su "Il Giornale" il primo maggio scorso, di fronte forse a quello che possiamo definire il piú grande inganno o tradimento della storia italiana ed  europea. Infatti cosí continua: " Com'è possibile che ogni giorno i governi promuovano l'auto-invasione da parte di migliaia di clandestini e gli italiani si limitano a denunciare la falsità della tesi ideologica della accoglienza, ma subiscono la più imponente operazione di sostituzione etnica della storia e non reagiscono? Dobbiamo prendere atto che prima ancora della crisi dei valori, c'è una crisi della ragione. Abbiamo trasformato la nostra Italia in una terra di nessuno, finendo per essere una terra di conquista. Siamo arrivati persino ad accordare agli stranieri ciò che non è consentito agli italiani."

Ma la domanda cruciale che sempre Magdi Allam si pone, è: "Ma gli italiani la amano (l'Italia, n.d.r.)? Oggi la domanda è: Ma gli italiani amano se stessi?"

Ecco, e qui ci vorrebbero bravi antropologi,  sociologi e psicologi per capire bene il fenomeno, per comprendere come e perché un popolo apparentemente libero e che in passato ha saputo combattere con coraggio e lealtà di fronte a qualunque oppressione, oggi non agisca né reagisca minimamente di fronte ad una tale ingiustizia e dissennatezza, lasciandosi sopraffare inerte da un sistema politico rivoltante che lo sta portando lentamente alla distruzione. Forse perché sono diventati come le rane che si lasciano lessare godendo del tepore dell'acqua appena calda che diventa pian piano sempre piú bollente?
In questi giorni è nato anche un comitato per la costituente affinché possa sorgere un partito islamico italiano. Allora io mi sono chiesta: Perché sentire l'esigenza di un partito politico islamico? Ora nessuno piú mi venga a dire che l'islam è solo una religione, una semplice religione; purtroppo non lo è, è un altro inganno in cui anche noi europei, popolo dei "lumi", stiamo abboccando come pecore da macello. L'islam è sempre stato un movimento politico sin dalla sua nascita e sempre lo sarà, almeno fin quando, perlomeno in Europa, qualcuno non si sveglierà e farà ciò che si fece col nazismo, col fascismo e col comunismo; ma mi pare che ancora tutti dormiamo sonni tranquilli. Ed io nel mio piccolo mi chiedo ancora: Come mai non  ci sono seguaci di altre religioni che intendono costituirsi in partiti? Penso agli ebrei, ai buddisti, ecc., che, tra l'altro, non ricordo abbiano mai presentato problemi di tipo legale o di convivenza con la nostra cultura. Ma perché proprio gli islamici, armi in pugno, e giú a pretendere? Con quale ardire? C'è il terrorismo islamico che sta facendo stragi insanguinando interi paesi mediorientali, dell'India e dell'Africa quotidianamente, mettendo in difficoltà anche l'Europa, verso cui neppure i cosiddetti moderati hanno MAI assunto una pubblica, esplicita,  netta e radicale posizione decisamente contro, e ci si permette di volere, anzi, di pretendere un proprio partito??? Invece di farsi un'umile e silenzioso esame di coscienza o avere un minimo di tatto, di delicatezza verso gli altri, verso un popolo che, almeno fino ad oggi è ancora profondamente o cristiano o comunque laico razionalista? E gli ingenui italiani, di sinistra e di destra che siano, cosa fanno? Nulla. Anzi, sorridono e ammiccano, non tutti, ma una buona parte lo fa, la restante parte non approva ma rimane quasi indifferente.

A quale strano e pericoloso gioco stiamo giocando? Ammesso che ci sia un affare perverso dietro le quinte.

L'ironia della sorte vuole che mentre nei paesi islamici fior di intellettuali, atei e non,  metteno a repentaglio la propria vita (tant'è che devono spostarsi con la scorta) per poter dichiarare pubblicamente che l'islam è PERICOLOSO, che è subdolo, che la dottrina su cui si fonda  NON PUÒ cambiare, che esso è la causa principale dei mali e dell'arretratezza non solo materiale dei paesi islamici e che si sta subdolamente infiltrando  e radicando anche nelle istituzioni della nostra bella Europa, culla di civiltà, di libertà, di razionalità, che ha smesso da secoli dii farsi abbindolare dalla religione, e noi  cosa facciamo? Accogliamo, coccoliamo, accarezziamo, lisciamo, llasciamo fare, tranquilli, beati, beoni, ingenui e sorridenti come perfetta idiozia comanda.

Oggi addirittura si è pure tenuta, su iniziativa delle anime belle di una certa parte politica, la "marcia dei migranti", a dispetto del madornale e vergognoso scandalo di onlus, scafisti, ONG, infiltrazioni mafiose sul buinness migranti ecc.

Allora la domanda sorge spontanea: Gli italiani, e gli europei tutti, sono ancora capaci di intendere e di volere? 

Oppure 70 anni di forte impronta ideologica sinistra ha praticamente atrofizzato ogni slancio di sano orgoglio, di dignità, di identità e autenticità fino ad intaccare la capacità di intendere e di volere?
Come possiamo uscire da questo pantano in maniera pacifica?
Non venite a parlarmi di intevento a livello culturale perché, come abbiamo già constatato, dopo due generazioni di occidentalizzazione molti immigrati hanno assimilato poco, e comunque temo che non ci sia tempo sufficiente; occorrerebbe qualcosa di piú incisivo e a breve termine.  Cosa fare?
#87
Citazione di: acquario69 il 07 Maggio 2017, 05:31:26 AM
FHARENIGHT hai davvero una bella testa.
Hai colto il punto essenziale, e cioe':

VIETATO PENSARE CON LA PROPRIA TESTA

dobbiamo accettare,punto! tutto quello che ci viene detto...il cervello non serve più a niente, anzi meglio se lo buttiamo al secchio perché se se ne accorgono vieni perseguito e ce' subito pronto l'intervento della

PSICOPOLIZIA.


Come aveva ragione Orwell...ha sbagliato solo la data.
Acquario, pensare con la propria testa deve essere un impegno, un esercizio mentale per cui allenarsi sempre, pena l'affievolimento delle capacità critiche.  Sai quante volte mi accorgo di star pensando non con la mia testa? Per comodità questo meccanismo l'abbiamo reso automatico, inconscio, siamo piú portati a credere subito valide ciò che ci arriva dall'esterno che dover riflettere di proprio conto o ascoltare quell'intelligenza interiore che ci suggerisce  il vero. Sarà per questo che pur avendo ricevuto un'educazione profondamente cristiana ho sempre messo in dubbio le verità indiscutibili della fede?
E a proposito di metodi di cui si parlava ...

Stavo ieri pensando che la storia del Diario di Anna Frank mi ricorda la vicenda della Sacra Sindone le cui controversie sulla sua autenticità non sono mai terminate neppure dopo il suo esame svolto dai periti nel 1988. Pare che ultimamente, col pretesto del restauro, abbiano definitivamente cancellato ogni traccia utile per ulteriori esami e smentire definitivamente che si tratti del lenzuolo che avvolse il corpo di Gesú.... Perché deludere il bisogno dei fedeli di venerare oggetti ritenuti sacri? Anche la Chiesa conosce il proprio gregge... :)

E dato che, come scrive Bylham, gli originali del Diario di A.F.,  per ovvi motivi, non sono accessibili... chissà che un giorno, per qualche sfortunato caso, non vadano perdute per sempre le possibilità di verificare ulteriormente la loro autenticità...
#88
inoltre, mi chiedo chi avrebbe interesse a richiedere dei contro studi piú approfonditi, a chi gioverebbe, eventualmente, se si scoprisse essere falso, perlomeno in parte?
Se non vi è un forte interesse e il potere di realizzarlo, a nessuno verrà in mente. Comunque l'edizione che ho da poco letto è l'ultima. Se avrò tempo lo rileggerò  e vi riporterò le parti che per sono dubbie.
#89
Per chiarezza voglio correggere ciò che ho scritto all'inizio del mio precedente post.. e cioè: "non si tratta di mia suscettibilità, ma si tratta di lealtà verso gli altri e di coerenza con sé atessi". Punto.



Baylham, i pregiudizi trovo siano piú vostri che miei. Che diamine c'entra che sia appurato che l'autrice è esistita e che abbia scritto dei quaderni di proprio pugno? Il padre ha dichiarato di averlo riveduto e corretto con aggiunte, o sbaglio?
Se non erro anche un amico del padre a cui fu affidato per una revisione prima di inviarlo all'editore fece aggiunte e correzioni, e per ultimo anche il primo editore consigliò correzioni.
Mi chiedo quanto sia rimasto ri autentico scritto, perché di autentico pensato dall'autrice è ancor piú difficile da dimostrare.
Certo, Bylham dice che anche un'adolescente può esprimere pensieri molto piú maturi della sua età, però questa è una eccezione che conferma la regola, appunto. Quindi avrebbe dovuto trattarsi di un piccolo genio, ma coi dati a noi pervenuti non mi pare che fosse un piccolo genio.
#90
Benedetta testardaggine...
Maral, non è questione di mia suscettibilità, evidentemente non hai letto o capito i miei precedenti post, e poi i tuoi inutili giri di parole li trovo strani. Di ciò che tu pensi nei miei confronti (ma anche di ciò che pensi in generale) non mi tange minimamente.
Si tratta di lealtà e coerenza con sé stessi.



Tornando al tema principale del topic. Ecco, anche lou ammette di aver trovato determinati pensieri dell'autrice troppo maturi per una tredicenne, e si aggiunge al giudizio mio e di Acquario. Navigando in rete leggo che non sono pochi a dubitarne dell'autenticità.
Su Amazon addirittura ho letto la recensione di una cliente che ha acquistato il libro, che dice testualmente: "Libro bellissimo e commovente. Peccato che non l' abbia scritto Anna Frank, come ammette tranquillamente l' edizione Einaudi. Vogliamo rendere omaggio alle vittime del nazismo e considerarlo un simbolo? Mi sta bene."  

Non conosco l'edizione Einaudi.

Voglio ribadire ulteriormente e con maggior precisione, che prima di aprire questa discussione non ero a conoscenza delle critiche e diatribe varie scaturite su questo libro. Dall'età di 13 anni, cioè dopo la mia prima lettura del libro, non ho mai più affrontato qualsiasi argomento riguardante Anna Frank, pertanto non sapevo assolutamente nulla. Ciò, dunque, avvalora maggiormente la mia impressione in quanto non può trattarsi di valutazione derivante da influenze esterne, cioè lette o ascoltate altrove, e se la mia considerazione non è né l'unica, né rara, è lecito dubitare...