Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Jean

#76

Genesi della poesia in memoria del poeta Pietro Polverini
(Madonna novembre 2023)




Mensilmente compongo una poesia, la considero una forma di autodisciplina, un appuntamento con l'al di là della consueta attività mentale che ha in primis l'obiettivo di permetterci la sopravvivenza, prendendosi carico dei bisogni essenziali.

Soddisfatti i quali, se rimane tempo, energia e una favorevole disposizione mentale, a volte (niente è garantito) ci è consentito entrare nella nostra stanza segreta, per giocar con i nostri sogni o produrne di nuovi attraverso una delle molte espressioni artistiche.

Sul finire di novembre mi trovavo appunto in quella mia stanza dove il tocco dell'ospite invisibile (l'ispirazione) mi ha fatto rivolger lo sguardo alla brocca azzurra sul tavolo... che senza pensarci si è trasferita nel foglio diventandone la prima quartina, il viatico per presentare (nella seconda quartina) il tema e concluderlo nel finale (terza quartina).

Chi ben comincia... ne rimanevano due da comporre ma l'ospite, garbatamente, com'era venuto se ne andò, lasciandomi in mezzo al (poetico) guado.
Come ho compreso nel tempo, in campo artistico gli sforzi non garantiscono alla segatura (i contenuti dell'io) di ritornar l'albero che fu... ma ci si può umilmente accontentare d'un utile turacciolo.

Non era questo (nell'occasione) il caso... e proprio al caso si deve il prosieguo, quando trovai notizia e scritti di un giovane e talentuoso poeta recentemente scomparso, Pietro Polverini.

https://www.cronachemaceratesi.it/2023/11/13/e-morto-pietro-polverini-poeta-e-filoso-di-soli-30-anni/1804435/


Una poesia di Pietro che fa parte del suo unico testo "Sommario di sbiadimento" mi ha nuovamente aperto la porta della mia stanza segreta:
 
E' uno stelo, non una selva
che si imbianca, perde liquore
ora stilo senza vena.
 
E' uno stelo, poi torna
in questo acquario
terso senza selva
 
con luce che non torna:
resta in un piccolo punto
rìportami là, lì ero tutto.
 
Consiglio la lettura del Magazine della Treccani per comprendere la profondità, di cultura e impegno, di Pietro:
https://www.treccani.it/magazine/chiasmo/extra/SSSGL_Copparoni_Intervista.html
 

Ai due versi conclusivi me ne sono stati suggeriti (dall'invisibile ospite nuovamente  ritornato) altri due che ho unito a quelli del poeta:
 
resta in un piccolo punto
rìportami là, lì ero tutto.
 
Nella selva oscura la preghiera
è un punto al di là della barriera.
 
e identificano il soggetto del tema, l'ignoto (durante o) al termine del cammin di nostra vita, che ho collocato nella seconda quartina.
Del cui "comportamento" (affatto scontato - dell'ignoto) vengono proposti indizi nella (quartina) conclusiva.





Nell'azzurra brocca in coccio, chiusa da un coperchio,
può esser  vi sia dell'acqua o altro contenuto
che la vision non coglie, perchè proibita all'occhio
e neppure la memoria ti può venir in aiuto.
 
Senza poter usar la mano, o nell'altrui sperare,
pare non vi sia modo di conoscere l'ignoto:
per quanto si lusinghi non si farà ammaestrare,
per quanto si riempia rimane sempre vuoto.
 
Sin che arriva il tempo, tra l'essere e l'assenza,
ch'ogni illusion dilegua e la brocca si svanisce,
infine quanto nascondeva, se c'era, l'elargisce,
svanendo il confin dei mondi il Fiore non finisce.



Quando lessi il titolo "Sommario di sbiadimento"  l'etimologia della parola – sbiadimento - mi ha permesso di risolvere (poeticamente) il koan della brocca...
Sbiadire: v. intr. e tr. [der. dell'agg. biado, forma ant. di biavo (v.) «azzurro chiaro», col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbiadisco, tu sbiadisci, ecc.).

Una possibile lettura interpreta la brocca come "la persona" che, con i suoi contenuti innati, assimilati e prodotti, giunge al confine del tempo concesso dove (presumo) accade un fatto strano: finendo il tempo svaniscono i limiti da esso imposti... sì che il Fiore (a voi immaginare chi/cosa sia) non ne è più sottoposto e quindi...


 
Cordialement
Jean



#77
Riflessioni sull'Arte / Re: Arte e denari
01 Dicembre 2023, 14:53:42 PM
Citazione di: doxa il 30 Novembre 2023, 21:59:51 PMJean ha scritto: 
Buonasera Jean, a me sembra una fronte non la nuca.
Necessita il tuo aiuto, ampliando l'immagine.  ;D ;)

Buongiorno, doxa, da sempre apprezzo il tuo encomiabile impegno nel proporre al forum pregevoli contenuti artistici. Ci vuole tempo e passione, dedicarcisi come fai tu mi pare una forma di autodisciplina, un "allenamento" per contrastare le proprie (ognuno conosce le sue) inerzie che il trascorrer degli anni tende a incrementare.

Purtroppo il "ritorno" di tale attività, per via dei limiti intrinseci di forma/mezzo del forum, vieppiù si riduce alle visite e qualche sporadico commento, dato l'esiguo seguito.
Beninteso, è già tanto, direi molto se non moltissimo considerato il climax mondiale, tuttavia (personalmente) non mi dispiacerebbe un po' più di "palleggio" prima del gioco successivo, un variar di top e back prima dell'inevitabile smorzata che lo concluda...

Questo forum (negli altri è ben peggio) e stato ed è tenuto "in movimento" dai ben pochi e conosciuti utenti, cui vanno i nostri ringraziamenti, che man mano si sono "specializzati" nelle varie tematiche proposte (... troppe, a mio avviso le discussioni non frequentate dopo un tempo x andrebbero chiuse, ma son gusti, economie d'esercizio virtuali, per dire) a cui non dovrebbesi (lic. poetica) chiedere più di quanto già danno (verbo, eh... :-\ ). 
 
Tuttavia ogni tanto ci provo, pur se di regola la rete sentenzia il termine del punto.
Tutto questo pippone prima di risponder e volentieri procedere a dar seguito al tuo colpo (risposta), così, tanto per parlar con qualcuno oggi, l'uno (dicembre).

Sovente nelle opere che proponi evidenzi qualche particolare - il soggetto della mia quartina – e mi son applicato in un esempio pratico, appunto il quesito proposto.

Così l'immagine che ho postata lo è (un particolare) nel dipinto del Parmigianino e, naturalmente:

Non è nuca, non è fronte
tal pareidolia apparente.
Cerca nel bordo della tela,
con l'ausilio di uno specchio,
sì che l'imago si rivela
alla persona scaltra d'occhio.

Cordialement
Jean
#78
Citazione di: doxa il 21 Novembre 2023, 09:01:46 AMBuongiorno Jean. Oggi per "colazione" ti offro un artista parmense  ;D


Parmigianino, ritratto di Gian Galeazzo Sanvitale, olio su tavola, 1524, Museo di Capodimonte, Napoli

Il biondo ventottenne conte di Fontanellato (prov. di Parma) è raffigurato con inquadratura a tre quarti, verso sinistra, ideale per mostrare il soggetto in modo completo,  senza perdere i dettagli del viso. I suoi occhi guardano verso l'osservatore.  Ha la barba e i baffi  ben curati.

E' seduto su una  sedia del tipo "Savonarola": è una sedia pieghevole in legno


sedia Savonarola, aperta e chiusa.

Gian Galeazzo Indossa una giubba nera, secondo la moda del tempo, da cui escono due maniche di stoffa rossa decorate e si vedono i polsini ricamati della camicia.

Sulla falda del cappello  è applicata una piuma ed un cammeo;  nel bordo della falda o ala ci sono tagli e perline.


Guardando l'immagine:


sulla sinistra del  condottiero si vedono poggiate sul tavolo la corazza e la mazza ferrata,  simboli evocativi della sua indole guerriera.

A fianco del muro di fondo, sulla destra, c'è un'apertura che permette di vedere un albero frondoso.

In primo piano, sul bracciolo destro della sedia il conte posa  sia l'avanbraccio (sul quale è poggiata l'elsa della spada decorata con la conchiglia bivalve, simbolo della famiglia)  sia la mano, con la quale regge un guanto  e nel contempo mostra nel dito mignolo un anello d'oro con pietra preziosa.

Sul bracciolo a sinistra il nobile posa il gomito. Con la mano guantata mostra all'osservatore una medaglia bronzea sulla quale sono impressi due numeri: il 7 e il 2. In chiave alchemico-astrologica il 72 rappresenta un numero ermetico che simboleggia la comunità nella molteplicità.



dettaglio

E' noto che il  Parmigianino fu un alchimista, perciò  spesso nei suoi dipinti  ci sono  simboli alchemici. 

"Parmigianino" è un appellativo, perché nacque a Parma ed era di esile corporatura. Morì in giovane età: si chiamava Girolamo Mazzola (1503 – 1540).

Il conte Gian Galeazzo Sanvitale (1496 – 1550) nel 1516 sposò  la nobile Paola Gonzaga, dalla quale ebbe  sei figli maschi e tre femmine.

Abitavano nella rocca di Fontanellato. Con loro,  divenne un  centro di intensa attività culturale, frequentata da artisti, filosofi e poeti.



la nuca dai bei corvin capelli..?

Hola doxa,

per $ripagar£ l'artistica colazione
e sollecitar l'osservazione,
ti/vi propongo un eutidemico *quesito:

donde viene e cos'è ritratto nell'imago che ho fornito?



*Di quest'opera dica chi voglia,
 l'aspetto, il particolare
 che vieppiù l'interesse piglia
 e la parola può svelare.


J4Y
#79
Tematiche Filosofiche / L'angelo
21 Novembre 2023, 10:25:10 AM

L'angelo



  " Lei sa qualcosa della morte ? " chiede Frida.
   Dalì si sistema meglio sul suo trono.
   " E' colei che dà e dispone. Colei che non concede, ma sottrae.
   La fine di tutto, ma non il principio. Esiste perché noi 
   esistiamo. Il giorno in cui tutto cesserà di agitarsi, lei farà
   la sua parte, e poiché è la morte, morirà", declama il pittore.  
   Frida è d'accordo con lui.  Una descrizione magistrale . (...)


(Il diario perduto di Frida Khalo - "biografia romanzata" di Alexandra Scheiman)

.......................
 
Citazione di: Aspirante Filosofo58  https://www.riflessioni.it/logos/index.php?msg=80377

"Quelli che mi sono arrivati mi hanno spinto nella direzione che mi ha portato dove sono ora, sulla strada di casa, intendendo con ciò il percorso che mi sta portando verso l'uscita dallo spazio/tempo, dal corpo, e da tutto ciò che segue le loro regole."


 
Frida Khalo, considerata la più grande pittrice del novecento, scriveva/illustrava nel suo diario reale, fatti e considerazioni su quanto le accadeva. Nell'ultimo tempo si trovava in ospedale per complicazioni sopraggiunte dopo l'amputazione di una gamba (cancrena) dove riuscirono momentaneamente a stabilizzare le sue condizioni. Queste le sue ultime parole scritte:
 
Aspetto felice l'uscita e spero di non tornare mai più.
Espero alegre la salida, y espero no volver giamais
 
Invero non ritornò, morì nella sua Casa Azul per embolia polmonare, prodottasi naturalmente o favorita da farmaci/sostanze che assumeva è (qui) secondario, il punto è che la sua (incredibile e relativamente corta) esistenza accompagnata da grandi e quotidiane sofferenze era giunta al capolinea, all'uscita. Non c'è dubbio non fosse preparata ad affrontarla e nel suo diario non si riferiva (solo) all'uscita dall'ospedale...
 
Un piccolo altare con mazzi di fiori gialli di tagete, pani zuccherati, fotografie piene di nostalgia, incensi dalle fragranze mistiche, candele e pietanze prelibate. Nell'esotica Casa Azul di Calle de Londres, a Coyacàn, tutto è pronto per ricevere il misterioso Messaggero che, ogni anno il 2 di Novembre - puntuale - viene a far visita a Frida Kahlo. Ma la pittrice ha deciso: questa sarà l'ultima volta, l'ultimo incontro con colui che, in cambio di quelle elaborate pietanze, da tropo tempo rimanda l'appuntamento di lei con la Morte. Perché l'artista prodigiosa - donna fragile eppure indomita , rivoluzionaria, amica e amante di personaggi straordinari come André Breton, Tina Modotti, Lev Trotsky - era destinata a morire a diciotto anni, nel drammatico incidente che - invece - in virtù di un patto fin qui scrupolosamente onorato, la restituì alla vita e all'arte. Solo per inchiodarla - con la schiena a pezzi e le ossa rotte - al letto in cui trascorrerà anni interi a dipingere autoritratti e a osservare la propria immagine riflessa nello specchio sopra il baldacchino.
 Frida, la donna minuta, appassionata e sofferente che amava la vita e si augurava di uscirne " gioiosa e di non tornare mai più ", rivive in questi scritti colorati, sensuali e sorprendenti come i suoi quadri.


(Il diario perduto di Frida Khalo di Alexandra Scheiman - presentazione)



 
Ultimo dipinto di Frida nel suo diario




Sol in volo va lasciata questa terra
ché le pareti circondano la casa,
non vi è uscita che la man afferra
non v'è persona che ne sia evasa.

Anche per te invero verrà il tempo
che l'angel tuo ti donerà le ali,
per volar in quegli spazi astrali
senza zavorra che ti sia d'inciampo.
 
 
Cordialement
Jean
#80
Percorsi ed Esperienze / Re: Chi sono io?
17 Novembre 2023, 09:11:03 AM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 16 Novembre 2023, 12:12:58 PMIl mio viaggio interiore continua e ora, sebbene io continui ad accusare acciacchi fisici a gogò, ho il morale alle stelle, perché ho capito che devo percorrere la mia strada, a prescindere da cosa ne pensano gli altri. ;) C'è un detto (se non sbaglio, africano): "prima di giudicare il prossimo, indossa le sue scarpe e percorri la strada da lui (lei) percorsa.



Scrisse Pirandello:

Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere, mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi i miei dolori, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io. Ognuno ha la propria storia, solo allora mi potrai giudicare.

https://www.vanillamagazine.it/il-dramma-familiare-che-ispiro-il-drammaturgo-luigi-pirandello/

J4Y

#81



Ratislav e il prigioniero di Zenda (un altro enigma dei chiodi).

Nel regno di Ruritania, Rudolf, il matematico imprigionato nel castello di Zenda, viene regolarmente visitato da Ratislav che gli propone sempre nuovi enigmi con la promessa mai adempiuta di liberarlo quando risolti. In realtà trattasi dell'espediente di Ratislav per appropriarsi delle conoscenze di Rudolf.
Tuttavia un giorno Rassendyll, il falegname del castello, entrato nella cella per riparare un infisso e dispiaciuto della sorte di Rudolf, gli rivela la soluzione di un enigma da proporre a Ratislav con la clausola che se non risolverà l'enigma dovrà  liberarlo DEFINITIVAMENTE...
 
L'enigma consiste nel
 
"correggere l'uguaglianza ERRONEAMENTE SCRITTA con i chiodi, agendo opportunamente su UN SOLO SINGOLO CHIODO"
 
 
(908,8-241,8 = 241,2+184,6)
 
NB – non sono valide disuguaglianze né fasi (argomenti) di numeri complessi.  
 
                                  e chiunque abbia amor per l'umorismi,
                                  oppure provi matematico diletto
                                  a cimentarsi con tali equilibrismi
                                  e non riporli inevasi nel cassetto.

 
Cordialement 
Jean
#82
Percorsi ed Esperienze / La maestrina dalla penna rossa
05 Novembre 2023, 22:28:04 PM

Per rin-fran-car lo spi-ri-to, tra un e-nig-ma e l'al-tro,
con-vien por-ta-re l'at-ten-zio-ne al-la vuo-ta pa-gi-na
sen-za u-na so-lu-zio-ne, per quan-to tu si-a scal-tro.
Sen-za mar-mel-la-ta, pan, caf-fe-lat-te che t'ab-ba-ci-na
 
la co-la-zio-ne è sim-bo-lo che man-ca di so-stan-za;
sep-pu-re nel-l'i-ma-go cre-ia-mo o-gni ap-pa-ren-za
al-zàti dal-la se-dia, vuo-ta an-cor re-sta la pan-za,
co-sì tra pa-ro-le e fat-ti per-ma-ne la di-stan-za.
 
Siam tut-ti di pas-sag-gio nel mon-do e in que-sto fo-rum,
siam tut-ti pec-ca-to-ri (chi no?) che non rag-giun-gon il quo-rum
per gua-da-gnar-ci un po-sto nel-la scho-la can-to-rum.
Da-i de-bi-tor fal-li-ti, i par con-di-cio cre-di-to-rum
at-ten-do-no la fi-ne del film di que-sto ci-ne-fo-rum.

.....................
Pur s'a-sce-si o ca-du-ti in ver-ti-ca-le
tut-ti ci s'in-con-tre-rà in o-riz-zon-ta-le;
ca-pi-ta be-ne o ma-le la gran fin-zio-ne,
o-gni ca-sel-la me-na al-la (dis)so-lu-zio-ne,
o-gni re-bus o mi-ste-ri-o-so e-nig-ma
la-scia u-na ru-ga in vol-to qua-le sti-gma,
che si com-pren-de so-lo quan-do vien la se-ra:
ciò che fa il gio-co, è la ca-sel-la ne-ra...

.........................
Non v'è maggior patir d'un tronco che t'arriva
sdrucciolando piano pian tra capo e collo
e tu, dissimulando dici: chi soffriva,
non vedi il bozzo, minor d'un francobollo?
 
Ma quello, il bozzo, al par dell'iceberg
per il principio di quel genio, l'Heisemberg,
non puoi misurare dov'è posizionato,
come pel chiodo tutto è indetermina...
(eh sì, mancando l'ultima sillaba...)

 
Grazie a tutti per lo scambio.  :P
(@Ipazia... qui si scherza un pochino, eh...)  :'( O:-)

 
Cordialement
Jean
#83
Percorsi ed Esperienze / Settimana enigmistica
04 Novembre 2023, 08:21:45 AM


Settimana enigmistica
 
Per rinfrancar lo spirito, tra un enigma e l'altro,
convien portare l'attenzione alla vuota pagina
senza una soluzione, per quanto tu sia scaltro.
Senza marmellata, pan, caffelatte là in cucina
 
la colazione è simbolo che manca di sostanza;
seppure nell'imago creiamo ogni apparenza
alzati dalla sedia vuota ancor resta la panza,
così tra parole e fatti permane la distanza.
 
Siam tutti di passaggio nel mondo e in questo forum,
siam tutti peccatori (chi no?) che non raggiungon il quorum
per guadagnarci un posto nella schola cantorum.
Dai debitor falliti, i par condicio creditorum
attendono la fine del film di questo cineforum.


 
Dedicato  @Eutidemo  @daniele22 @iano @Phil @ Bobmax
 
Cordialement
Jean
#84


"Buonasera, vorrei iscrivermi a un vostro corso."

"Bene... quale?"

"Conosci te stesso (soddisfatti o rimborsati)."

"Eh, il nostro fiore all'occhiello. Che fortuna, è rimasto l'ultimo posto!"

"Accidenti, non pensavo ci fosse un tale interesse... meno male, cosa serve?"

"... rimasto l'ultimo posto di tre... per questo è fortunato, un segno karmico o del destino, se preferisce. Basta un documento, sottoscrivere questo modulo e versare un acconto di xx euro."

"... dieci pagine di modulo d'iscrizione? Comunque questa è la mia C.I. e l'acconto... un po' caruccio, eh."

"Come leggerà nel modulo, al termine del corso in accordo alla formula soddisfatti o rimborsati, se non lo sarà riavrà le quote versate, se invece acquisita la conoscenza di sé sarà soddisfatto, sicuramente non la scambierà con una cifra ben maggiore di quella sostenuta!"

"Beh, messa così pare una formula vantaggiosa... ho un paio di  dubbi e vorrei parlarne con l'insegnante... potrei incontrarlo?"

"Ma certo... ci sta già parlando, dica pure, sono io!"

"Ah, pensavo fosse un amministrativo..."

"Infatti amministro un po' di tutto, mi muovo su più piani – dell'essere e non -  che dubbi ha?"

"Il primo riguarda il motivo per cui sono qui rispetto all'impegno richiesto..."

"Giusto, interrogarsi sulle motivazioni... è già sulla buona strada, anzi, un bel pezzo avanti! Certo che se conoscesse se stesso..."

"Non avrei dubbi?"

"... a cui non potrebbe rispondere da sé, e forse non sarebbe qui per iscriversi al corso, che magari potrebbe condurre lei, signor..?"

"Ulisse... non credo che potrei mai arrivare a tenere un corso del genere e, coincidenza, stiamo parlando proprio del mio secondo dubbio, signor..?"

"Ipnclvim"

"Ipnclvim... ma è un nome?"

"Quello più facile da ricordare... ilprimonomechelevieneinmente."

"Ma potrebbe non essere il suo... se dicessi, che so... Jean?"

"Ci ha azzeccato, visto che facile?!"

"... davvero? Ma è un caso!"

"Sicuramente, uno contro tutti i nomi del mondo... come trovare il biglietto vincente della lotteria... le avevo detto che è fortunato, no?" 
 
"Qualcosa mi sfugge... mi par d'essere in un film..."

"... in una simulazione, nella pagina d'un libro... in un dialogo scritto su un forum... qual è la vera realtà?"

"... accidenti, son domande difficili... la vera realtà è quella che vivi, che sperimenti, qualcosa di oggettivamente incontestabile, no?"

"Appunto... ma chi la vive dov'è?"

"Sono io, qui... che la sto vivendo..."

"Vedi, Ulisse (a questo punto diamoci del tu...) tu potresti essere l'espediente di uno scrittore burlone per comunicare con i suoi amici... egli, dietro l'ormai onnipresente tecnologia sta, parola dopo parola, infondendo la vita in te, uno dei suoi personaggi... e man mano in chi legge si forma un'immagine a cui farti corrispondere... niente di nuovo sotto il sole, come direbbe il Toro... tutto è già stato scritto, noi si cambia solo un po' forma e disposizione e si posta... per continuare a vivere in questa realtà virtuale, magari credendo di far bella figura, con dei ragionamenti logici e importanti... insomma una canzone intelligente..."
 
Continua...
 
https://www.mybubble.it/2021/07/07/1973-cochi-e-renato-fanno-cantar-tutta-la-gente-con-la-canzone-intelligente-e-le-altre-ma-chi-era-lo-sciocco-in-blu/
 
dedicato @Aspirante Filosofo58
 
Cordialement
Jean
#85
Riflessioni sull'Arte / Re: Arte e denari
29 Ottobre 2023, 19:22:56 PM
Citazione di: doxa il 29 Ottobre 2023, 15:20:13 PMRimango nell'ambito degli esattori tributari con il dipinto del pittore  belga  Quentin  Massys,  nato a Lovanio nel 1466 e morto ad Anversa nel 1530.

Quentin  Massys,  Gli esattori, olio su legno, 1520, Liechtenstein Museum: pinacoteca di Vienna.
La composizione mostra due appaltatori della riscossione dei tributi, seduti a un tavolo coperto da una tovaglia verde.
L'esattore sulla sinistra ha  il  copricapo rosso e gli occhiali. Tra le dita  della mano destra ha il calamo, per scrivere  sul libro contabile, davanti al quale si vedono due monili con perle. Alcune monete le ha nella mano sinistra,  molte altre sono sul tavolo. Vicino al libro "mastro" c'è il calamaio.
L'uomo a fianco, con il copricapo nero e il labbro inferiore prominente,  ha il braccio destro poggiato sulla spalla del collega, con il dito indice indica il libro contabile. Notare il suo sguardo, sembra voler dire: "qui nulla sfugge, è tutto scritto". Nella mano sinistra ha una borsa di pelle. 
La scena può far  pensare al libro  "Le avventure di Pinocchio", in particolare a "il gatto e la volpe", che vivono di espedienti ed inganni.
Dietro i due personaggi c'è  in alto una mensola, sulla quale si vedono fogli di carta ma anche  oggetti simbolici:  una forbice appesa che allude alla precarietà della vita; un portacandela sulla destra, ma il cero è spento: può far riferimento alla mancanza di luce spirituale nei due personaggi, però la porta aperta indica la possibilità di salvezza per i due "peccatori", così venivano considerati.
Sulla mensola ci sono anche due finte rose, simbolo di amore, ma possono anche  significare il  segreto.
Da tener presente che in alcuni suoi dipinti Massys nasconde nei dettagli dei riferimenti alla filosofia aristotelica ed epicurea.

Di quest'opera dica chi voglia,
l'aspetto, il particolare
che vieppiù l'interesse piglia
e la parola può svelare.

J4Y
#86
Tematiche Filosofiche / Re: Al di là dell'aldilà
26 Ottobre 2023, 20:37:26 PM
Citazione di: Jean il 06 Agosto 2023, 22:16:19 PMUn'amica ha condiviso questo evento:

4 settembre 2019 – ore 21.26

Stavo facendo qualche scatto verso il mare incuriosita dalle luci, da una in particolare, quella sul lago a sinistra color arancio.
Era una bella serata, di quelle settembrine, quando il cielo con la luna diventa un po' magico.
Ho scattato due volte nella stessa direzione e riguardando poi le foto fatte a pochi secondi di distanza una dall'altra, è apparsa la piuma.
Solo nella seconda.

 
Trovare delle piume bianche
Trovare una piuma bianca è un forte segnale di presenza angelica. Le piume bianche ti ricordano che sei amato e protetto. Trovare le piume in luoghi insoliti dimostra la presenza del tuo angelo, un modo per ricordarti che non sei solo a lottare contro le difficoltà.

 
E 'l dottor mio: "Se tu riguardi a' segni
che questi porta e che l'angel profila,
ben vedrai che coi buon convien ch'e' regni.
 
E il mio maestro: "Se tu guardi bene i segni
che lui porta e che l'angelo segna,
vedrai bene che lui è destinato a stare con i beati.

Purgatorio, canto 21


Cordialement
Jean



Una mia parente da qualche mese ha perso il giovane figlio (aveva moglie e una bambina di tre anni). Inizialmente si era fatta forza ma la dura realtà ha contribuito all'aggravamento della sua salute, da cui la necessità di una delicata e seria operazione che seppur riuscita, tuttavia l'ha ancor più prostrata.

Quando saltuariamente ricevo sue notizie ancor prima di sentirle mi prende un timore... ma l'ultima volta c'è stata una novità, che condivido con voi.

Madre e figlio si volevano un gran bene e pare che in vita lui promise di starle sempre vicino, sapendo le sue condizioni.

Un giorno la madre trova una piccola piuma bianca e soffice in una stanza e mentre la ripone per conservarla rammenta la promessa...

In seguito troverà altre piume (sempre bianche) in luoghi diversi della casa e alcuni oggetti (relazionabili col figlio) in posti diversi da dov'erano collocati.

Approfondendo la questione oggi è del tutto certa della "presenza" del figlio che in questo modo la sta assistendo e le ha permesso di recuperare in parte la tranquillità perduta.

In un film di molti anni fa, una madre distrattamente chiese al suo piccolo (autistico, se ben ricordo) una carezza sulla sua schiena dolente.
Stupefatta dal positivo risultato, rivolta al marito gli disse: ... chi se non un ... poteva immediatamente toccare il punto esatto da cui proveniva la sofferenza?

                                                             
"Angelus dòmini nuntiàvit mariæ
et concépit de spiritu sancto".
Non v'è damnatio memoriae
di quella che, ipso facto,
 
cancelli da ogni mente
la vita pria di averla.
Sarà una stella cadente
a portar la luce, aprirla
 
al tuo cuor addormentato
proiettando il sogno d'oro,
il film giammai sognato,
al par dell'acqua sol ristoro.
 
Come un sol filo unisce
perle in tutte le collane
che non han sentor donde fluisce,
fa l'angel con  le cose umane.
 
Sublime mistero la coscienza,
se niuno potè dir d'aver svelato
dove fu il punto di partenza, 
la fine è l'amor che t'ha chiamato.


poesia ispirata da un post dell'amico @doxa  https://www.riflessioni.it/logos/index.php?msg=76263

Cordialement
Jean
#87
La cucina (universale) salverà il mondo (?)

Citazione di: Jacopus il 16 Ottobre 2023, 23:09:39 PMSecondo me "O malamente" è Nietzsche-Sade-Pilato-Il discorso al popolo dell'isola di Meli. È tutto ciò che è, perché è forza. Forza come Macht e non come Gewalt. La forza bruta, veniva definita un tempo (che risposta poco umoristica!).

Ammettendo che sia "seria" è l'altra faccia della medaglia; quella umoristica è nel retro del tuo foglio digitale, se anche non la vedi c'è... o non potrebbe esistere quella seria.

Questa seria è "isso" (uno), quella umoristica "issa" (zero), mentre 'o malamente quel qualcosa che ne permette l'esperienza, descrivendola intelligibilmente (come spiegato da iano) non necessariamente alle 2 di notte... (ho notato che iano tira tardi, eh, il popolo della notte...).

Su quanto hai scritto (che mi ha costretto all'approfondimento... non è mai troppo tardi per studiare – specie per iano - nel mio caso piuttosto uno sfogliare superficiale...), non conoscendo il tedesco, ho fatto tradurre da  google i due termini che usi per "forza", separatamente e uniti:

Macht - Energia
Gewalt - Violenza
Macht Gewalt – Violenza di potere

Qualcosa mi ha ricordato le famose pubblicità Pirelli:


 
adatto che (espressione sdoganata dal caro paul 11, che saluto, nel caso..)  potenza e forza sono equivalenti, sono "isso", contrapposti a "issa" - il nulla... mentre (grazie a Pirelli, finalmente...) abbiamo un'indicazione per quel "qualcosa" --> il controllo.

Forza, energia, potenza sono l'espressione dinamica della/nella creazione, l'indispensabile energia propulsiva (anche le Pirelli avevano bisogno di un motore, un "veicolo" pubblicitario nel caso riportato) che permea ogni cosa esistente, compreso l'essere umano. 
Solo che in quest'ultimo la capacità di controllo si è sviluppata indipendentemente dal contesto, cosicché, per far un esempio l'uomo non caccia più (finora...) per necessità ma per... piacere? 
 
Il controllo  "unisce" la forza-energia alla "violenza", producendo la ben nota violenza del potere qual che sia.

Ma il controllo presuppone un agente che lo eserciti, quindi  'o malamente è nei fatti il nostro io...


Citazione di: iano il 17 Ottobre 2023, 01:19:18 AM
se isso è il tutto, issa il nulla, chi è 'o malamente?


Isso
è gesso,
se insolato dal continente
nell'isola del sole,
sotto la terra di 'o malamente,
e quindi issa, come insalata
 senza sale,
non sa di niente,
 ma se è senza sale
Benemente o malamente
qualcosa deve essere.
Io ipotizzo arance, limone, olive, cipolle, peperoncino e sale,
per una cucina povera dal sapore universale.

Isso è il gesso.

Qualcosa ne raccoglie un pezzettino
usandolo per tracciar segni
sulla lavagna dell'esistenza.

Ieri, alle due di notte...
nella cucina (figurato)
qualcuno
ha disegnato (scritto)
codesti preziosi cibi:
arance, limone, olive, cipolle, peperoncino e sale
che sono alcuni tra gli scopi dell'universo...

Chi ha
il potere,
assieme a questi,
provveda anche
un pezzo di pane
a tutte le genti.
 
Grazie  @Jacopus  @ iano

Cordialement
Jean

#88
Percorsi ed Esperienze / 'O malamente
16 Ottobre 2023, 21:36:19 PM


https://www.riflessioni.it/logos/index.php?msg=78905

"Mi presento a posteriori"

Marinando anteriormente
nel presente ognuno è scisso.
Quando apparve 'o malamente
issa distolse il guardo, isso

constatò, oggettivamente,
che nel mentale, l'esercizio
non risolve invero niente:
sofferenza e poi supplizio.

Viceversa, nulla ostacola
come insegna 'o malamente,
chi ha i carichi di briscola
di imporsi bellamente
... e chi tace, l'acconsente.


"Secondo me è possibile persino che ognuno abbia un presente scisso dagli altri. Che questa conversazione magari per te avviene adesso e per me è venuta un mese fa, nel presente in cui io mi trovo. E viceversa. Nulla ostacola. Questo è solo un esercizio mentale, però considera che diamo per scontata un'oggettività che non è detto ci sia."

Bienvenue à la maison-Logos
Jean

.........................................................................
>:(
'O malamente
:-X
Ho qui riportato il mio post di benvenuto al nuovo utente - Myškin - scritto secondo il mio personale sens of humor (può piacere o meno, des personnes différentes, des goûts différents) e ospitati in questa "galleria", cogliendo l'occasione per alcune spiegazioni.

Senza troppo approfondire, la tematica umoristica e il sens of humor a mio avviso connotano un "percorso della mente" differente da quello ordinario, lineare. Che può divenire, quando lo si approfondisce, una sorta di ricerca interiore, seppur di serie Brigitte (B).
A condizione che vi sia un inizio , da cui lo svolgimento e, al tempo, l'immancabile conclusione.

Il primo post della presente discussione è stato composto utilizzando tutti gli interventi del giorno 20 Aprile 2023, sino alle ore 22:09:09 PM e, contento che sia stato apprezzato, ne ho tratto l'indicazione che (per la maggior parte) quella dovesse essere la prerogativa: cogliere/proporre/ipotizzare un sens of humor "casalingo", ossia scaturente dagli ingredienti disponibili in questa variegata dispensa di Logos: i post degli utenti.

In tal modo determinando un collegamento tra piani differenti (altre discussioni e questa) e quando possibile con l'utente, evidenziato con la dedica personale.

A volte cercando di condire la pietanza attraverso la forma poetica e/o narrativa (talora proponendo un'immagine/vignetta).

Per me la cosa interessante di un tale percorso è nell'attesa dell'input... il (piccolo) lampo dell'ispirazione da cui origina la trama del post, assolutamente incondizionato. Quando e se si presenta.

L'autocitazione del (mio) post scaturisce (forse incidentalmente) dall'ironico saluto di presentazione (mi presento a posteriori...) cfr. alla porzione evidenziata-corsiva di un intervento di Myškin in filosofia.

Non avendo ricevuto, diversamente dagli altri interlocutori, il saluto di ricambio... mi dispiacerebbe che il mio modo d'interagire – e naturalmente il contenuto del post – possa aver dispiaciuto il buon Myškin.

Particolarmente nel punto (nei reciproci post) che riguardano l'esercizio mentale e suoi risultati... ma (descrittivo o giustificativo?) son solo posizioni di pezzi sulla scacchiera, parole che il vento del divenire allontanerà nel tempo...  ::)

I due scritti, legati da una differente ricerca di senso, tuttavia comunicano qualcosa... lasciata all'interpretazione del lettore.

E, nella mia peculiare (e ossessiva...) ricerca della parola perduta possono collegarsi (tutto è collegato... oppure nulla o solo qualcosa?) ad altri scritti, altre discussioni...

Per esempio a: Il Tutto, il Nulla e il Qualcosa di Damiano B. (filosofia)

isso --> il Tutto
Issa --> il Nulla
'o malamente --> il Qualcosa

Ma (accidenti, deduttivo o induttivo?) per andar ancor più a fondo (d'accordo, l'ho già toccato, eh...) all'identità di quel Qualcosa, ho interpellato il nuovo Vate del nostro tempo... l'A.I. (quella non riservata ai soli condomini), ponendo la domanda:

se isso è il tutto, issa il nulla, chi è 'o malamente?

Risposta:

Questa frase sembra esprimere un senso di delusione o insoddisfazione riguardo a qualcosa che si considera insignificante o privo di valore. "Issa" è una forma contratta di "è questa", mentre "malamente" è un termine napoletano che significa "male" o "malevolo".

Quindi, il significato generale della frase potrebbe essere che se ciò che è offerto o presentato è tutto ciò che c'è, allora è considerato nulla o privo di valore. "Chi è 'o malamente?" potrebbe essere interpretato come una domanda retorica che indica che la persona o l'entità responsabile di tale situazione è qualcuno o qualcosa di malvagio o dannoso.

La parola "issa" sembra essere una forma contratta di "è questa" in napoletano, che significa "è questa" o "è così". "Malamente" è un termine napoletano che può significare "male" o "malvagio".
Tuttavia, l'intera frase non ha senso in italiano standard o in napoletano puro. Potrebbe essere un'espressione colloquiale o un modo di giocare con le parole in un contesto specifico o una combinazione creativa di idiomi.
Dato il mix di elementi italiani e napoletani, la frase che hai fornito potrebbe essere una combinazione creativa di parole, possibilmente per scopi artistici o poetici.

 
Voi avreste qualche suggerimento su chi sia 'o malamente?

 
Dedicato @ Myškin

Cordialement
Jean
#89
Varie / Re: Varie
15 Ottobre 2023, 09:08:56 AM
#90
Attualità / Re: Il nuovo kippur
14 Ottobre 2023, 20:04:09 PM
Citazione di: anthonyi il 14 Ottobre 2023, 12:12:25 PME' perchè dobbiamo pensare che gli arabi non siano capaci di fare un'operazione strategicamente valida, magari con un buon aiuto iraniano e siriano, e in realtà anche russo visto che ci sono forti indizi che alcune delle armi prese all'esercito ucraino dai russi durante la guerra sono poi finite nelle mani di hamas.
Comunque, jean, anche se un crimine viene commissionato da terzi, chi lo mette in opera rimane un criminale.

Con un BUON aiuto è certamente possibile, resta in dubbio chi l'abbia fornito, considerato che:


Attacco di Hamas a Israele ordinato dall'alto

Efrat Fenigson ritiene che sia impossibile aprire delle brecce sul fronte israeliano, dove abitualmente basta che passi un gatto per far accorrere le forze di difesa su scenari banali per i quali l'esercito è preparatissimo. Non a caso, Israele vende sistema di difesi altamente tecnologici anche a super potenze come Cina e Russia. Che di fatti oggi non si schierano come in passato in favore della causa palestinese.
La frontiera tra Gaza e Israele è lunga 5 km ed è l"area più sorvegliata del mondo, con bunker tutto intorno pieni di soldati che fanno turni tutta la notte, telecamere e sensori di ogni genere. Come hanno fatto, si chiede la Feningson, trattori e jeep a passare in modo indisturbato?
La Fenigson sostiene che il popolo israeliano e quello palestinese siano stati venduti ancora una volta per gli obiettivi di un potere più in alto. Mette anche in dubbio il numero delle persone sequestrate. 


Sul "percorso" di "alcune" armi, ad esempio queste:



qualcuno si chiede "come ha fatto Hamas a ottenere un M4 con ottica ACOG di fabbricazione statunitense?"


anthony, ho scritto altrove (su imbeccata di iano, che ringrazio) che noi siamo quello che scriviamo... tuttavia si scrive (vero o falso che sia) per molti motivi - ognuno conosce i propri - sta al lettore giudicare...

.