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Messaggi - stelle dell'auriga

#76
Percorsi ed Esperienze / Primo ricordo
13 Novembre 2018, 17:57:32 PM
Da sempre mi affascina la capacità del nostro cervello di immagazinare ricordi, pare che l' ippocampo sia la sede specifica  dove vengono depositati i nostri ricordi autobiografici, che sicuramente sono legati alle nostre emozioni, l' esempio più eclatante è quello della musica, infatti a volte bastano poche note di alcune melodie che abbiamo amato a farci venire in mente momenti belli, importanti, magari anche non piacevoli, che abbiamo vissuto.

Spero nel tempo di poter conservare una buona memoria, la mia è fotografica, a volte riesco a ricordare scene della mia vita, come se fosse un film.

Ho letto che i primissimi ricordi si formano intorno ai due/ tre anni, eppure ci sono persone che hanno qualche flash di immagine già prima, parlando di questo argomento con delle amiche ci siamo confrontate e loro stentavano a credere che avessi un ricordo già intorno all' anno di vitae, è un bel ricordo: una bambola su un' altalena rossa, il mio primo regalo all' Epifania, ( sì all' epoca era la Befana a portare i doni ;D ), ricordo anche dove era stata posizionata nella stanza.

Ovviamente ho chiesto  a mia madre, "inquietantemente" ha confermato di sì.
 E voi a che età è più o meno è collocato il vostro primo ricordo?
Se vi va di condividere, ovvio  :)
#77
Vedo che la mia domandina è stata come una pietra lanciata nello stagno ed ha provocato tanti cerchi...sì sono  le vostre risposte davvero ricche di riflessioni e spunti per indagare, grazie!  :)



Anche se indagare in questo ambito non produrrà mai una conclusione/ soluzione univoca, non si tratta di leggi matematiche certe e rassicuranti, qui subentra la propria fede, e per chi non ce l' ha ( probabilmente) il "problema" non sussiste.


La fede in un certo senso opera il miracolo, anche Gesù quando guariva le persone lo affermava dicendo: va' la tua fede ti ha salvato.

@Sariputra
per te la conversione equivale anche ad essere conscienti di sè e delle proprie azioni?
#78
Citazione di: viator il 01 Novembre 2018, 22:27:47 PM


Il "disegno" invece, come progetto e struttura in sé immutabile perché nato perfetto è secondo me termine più adatto a sottolineare la sua impersonale superiorità su ciò che ha creato. Salutoni.

Quindi Dio non è interventista nelle faccende umane?

Eppure riguardo i miracoli si è soliti dire che c' è un intervento sovrannaturale, dunque potresti chiarire meglio il tuo pensiero?

@Kobayashi
Il problema posto da Isfrael riguarda la coerenza filosofica di una tradizione umana, che come tale è stata edificata da continui ripensamenti, aggiustamenti, compromessi politici, e via dicendo. Non riguarda cioè la credibilità di Dio.

Sì, mi trovi d' accordo, però per  ciò che concerne il miracolo: chi "opera"?

Scusate se mi esprimo e ragiono in maniera molto semplice, ma sono una persona che vuol cercare di capirci qualcosa  ;D , anche perchè la scienza sembra non venirci in soccorso.
#79
Rispolvero questa discussione, ponendo qualche domanda, anzichè risposte ( ::) ), mi chiedo ma i miracoli non vanno anche  contro i "piani di Dio"? Cioè per esempio, se una persona ha una brutta malattia e andando a Lourdes guarisce, significa che Dio ha "cambiato idea" rispetto al suo piano iniziale per quella determinata persona? O già era tutto previsto, anche il fatto che a un certo punto della vita, quella persona sarebbe stata miracolata?

In base a che cosa Dio "cambia" progetto?

Che ne pensate?
#80
Parlare ancora oggi di pena di morte o carcere duro, mi pare proprio un modo di pensare molto arcaico, lo so che è davvero difficile e complicato rieducare un delinquente, ma una società che si proclama civile dovrebbe perseguire proprio tale scopo, ci dovrebbero essere delle figure competenti atte a questa finalità.

Sopratutto non si dovrebbe arrivare a questo, l' educazione al rispetto dell' altro dovrebbe avvenire in primis in famiglia, sì per me la famiglia ha una grande responsabilità nel formare individui coscienti di sè, laddove sia possibile, perchè poi esistono anche le patologie mentali, lì le cose si complicano.
#81
Citazione di: viator il 27 Giugno 2018, 20:55:58 PM
Salve. Per Isfrael : la tua non è un'ipotesi : è una diagnosi. Bravo !

Ciao viator, la mia è una semplice riflessione, in fondo la nostra esistenza è  un mistero e ci aggrappiamo a tante ipotesi, ragionamenti, per trovare una qualche ragione plausibile di ciò che la nostra mente non riesce a spiegare.

comunque sono una donna  :)
#82
Un Dio buono, misericodioso e perfetto non può mettersi lì a guardare e giudicare le sue creature, semmai le dovrebbe guardare con compassione  e amore, noi "dovremmo" essere il suo capolavoro; può un essere perfetto creare qualcosa di imperfetto e non conforme alla sua stessa volontà?

Non è che siamo noi stessi a giudicarci? 8)
#83
Riflessioni sull'Arte / Re:Arte moderna?
30 Giugno 2017, 17:39:19 PM
Grazie a tutti per le vostre riflessioni, considerazioni, avete portato il vostro personale pezzetto di visione  allargando la visuale. ;) 
 
Comprendo Patrick quando afferma che l' ispirazione a volte arriva nei sogni, il mondo onirico è un universo fantastico che permette di vedere situazioni e scenari inaspettati, purchè ci sia un animo aperto, sereno e possibilista, lasciandosi stupire a volte anche dalla luce particolare dello scenario proposto dal sogno.

Ho immaginato Sariputra, dopo la noia della Biennale,  seduto sulla panchina a gustarsi la scenografia della Laguna, sicuramente più stimolante :D per gli occhi.

Interessante ciò che afferma maral riguardo al senso di sacralità, quel "fuoco" che ogni artista dovrebbe custodire dentro di sè.
 
Acquario, quella scena del film la conosco benissimo, è geniale e dice tutto.
#84
Riflessioni sull'Arte / Re:Arte moderna?
28 Giugno 2017, 16:14:43 PM
Citazione di: acquario69 il 28 Giugno 2017, 07:08:48 AM


Ciao pantera rosa  :)

Gli episodi si commentano da soli

L'umanita e' sprofondata..il rovesciamento e' ormai completo
Vale per l'arte come per tutto il resto.
Beh acquario, tu mi sembri molto più pessimista di me.
Non penso che sia l' umanità ad essere sprofondata, probabilmente sono i valori odierni a non essere più quelli di un tempo, l' arte come settore è in crisi perchè non ha più la forza dirompente di un tempo, anche perchè è stato già fatto tutto; quando si toccano vertici altissimi sia in pittura che in scultura ma anche in musica  ;) , inevitabilmente si cade poi nel commerciale , scadente, o peggio ancora banale.

L' arte però c'è ancora, basta saperla riconoscere, certamente quel barattolo pieno di pennelli fatto diventare opera con un costo altissimo per me non è arte...
#85
Riflessioni sull'Arte / Arte moderna?
27 Giugno 2017, 18:54:08 PM
Leggendo un pò in rete mi sono imbattuta in un articolo che parlava di una esposizione d' arte moderna o concettuale( ::)  ) e di come una donna delle pulizie avesse scambiato per rifiuti le briciole di biscotti a terra, spazzandoli via, mentre quella era un'opera d' arte e di come un operaio abbia stuccato per sbaglio un foro dipinto nel muro, sempre ad una mostra sull' arte contemporanea.

Sono inconvenienti che capitano quando non si riconosce più un'opera d' arte da oggetti di uso comune, ed anche quando questa "arte"non è capace di suscitare nello spettatore nessun tipo di emozione, messaggio, bellezza, armonia, sopratutto quando questa non comunica nulla.

La povera donna e l'operaio hanno fatto solo il loro lavoro, perchè inconsapevoli del concetto intorno a quella determinata opera, ma io penso che non sia colpa loro, io penso che l'arte quando c'è si vede e si sente, si riconosce... non ci si può sbagliare, indipendetemente dalla professione della persona.

Insomma, se ancora oggi guardare alla Gioconda scoprendo sempre nuovi dettagli e ammirarne l' armonia delicata ma incisiva, vuol dire che l'opera ha il valore di "resistere" al tempo e saper raccontare ad ogni osservatore, di ogni società, qualcosa di personale.

L' arte moderna, probabilmente questo compito non lo assolve.
#86
Citazione di: acquario69 il 21 Giugno 2017, 08:10:37 AM


Le caratterizzazioni troppo nette non corrispondo al vero (forse cvc lo avrebbe già premesso scrivendo "con tutte le varianti del caso")
Pero credo che ognuno di noi abbia un suo specifico "stampino" e che per quanto si possa pure modificare (magari smussarne gli angoli) nel tempo e nello spazio,rimane sostanzialmente lo stesso...perciò sarebbe meglio e molto più conveniente conoscere bene quello e il prima possibile

Penso che nel contesto in cui viviamo i cosiddetti riflessivi siano più penalizzati perché l'impulsività o anche le caratteristiche inferiori dell'essere umano vengono molto fagocitate dal sistema stesso in cui siamo immersi, considerandoli pure come modelli valoriali...e la vera stonatura secondo me, non e' tanto considerare l'uno buono e l'altro cattivo e viceversa ma appunto in questo,cioe nell'eccessivo sbilanciamento, se non proprio ad una illegittima sovversione in tal senso

Sì, infatti concordo, più che altro ponevo l' accento sul quel "recinto caratterizzante" che alla lunga può influenzarci al punto di definirsi così o colà. ;)
 L' importante è crescere sempre come individui e accogliersi anche con parti della nostra personalità che magari non ci piacciono troppo.
#87
Citazione di: cvc il 20 Giugno 2017, 10:47:32 AM
Secondo Jung i temperamenti umani si distinguono essenzialmente in reattivi e riflessivi (con tutte le varianti del caso).
Esempio tipico: passeggiando per strada si notano due persone che stanno venendo alle mani. Il riflessivo inizia a vagliare le varie possibilità: intervenire (in che modo), chiamare le forze dell'ordine, cercare un dialogo, farsi i fatti propri. Il reattivo semplicemente interviene (o se la squaglia).
Sul tema mi interessano essenzialmente due osservazioni. La prima è legata alla natura profonda del temperamento umano, nel senso che se si rientra nell'una o nell'altra tipologia, è difficile passare dall'altra parte. Io ad esempio sono un riflessivo, e tante volte ho ardentemente desiderato essere uno che si butta e non ci pensa su. Ma il trapianto di personalità non funziona. Quindi, in attesa di essere smentito, credo si possa affermare l'impossibilità - salvo forse in casi eccezionali come traumi o esperienze profonde - di passare da un temperamento all'altro.
La seconda osservazione, anche conseguente alla prima, è che evidentemente noi non scegliamo come siamo. Non solo a livello fisico ma anche nel comportamento. Quindi, constatato che non si può passare da un tipo ad un altro, molto meglio cercare di migliorarsi in armonia con la propria natura. Perché - e questo è l'aspetto fondamentale - l'onestà, la virtù la si può raggiungere per entrambe le due strade. Si può quindi discutere all'infinito se contano di più gli "attributi" o il cervello, senza giungere ad una conclusione. Ovviamente occorrono entrambi, ma sta alla nostra natura intima - al nostro "marchio di fabbrica" - puntare più su una cosa o l'altra.
Mi ritrovo anch'io nel temperamento riflessivo, cerco sempre di non agire impulsivamente in una situazione, cercando di ragionare un attimo, anche in virtù di esperienze passate in cui magari ho agito d' istinto senza pensare troppo alle conseguenze. ::)
 Però temo che siano delle osservazioni un pò sulla linea generale, diciamo così, perchè in situazioni molto estreme, tipo un terremoto, l' essere umano, anche il più riflessivo, ponderato ed equilibrato tende a reagire frettolosamente per sfuggire al pericolo incombente.

Penso molto dipenda dal contesto, situazione in cui ci troviamo. Le caratterizzazioni troppo nette non penso corrispondano al vero.
#88
Penso che l'ironia sia una grande alleata nei momenti difficili della vita, ridere, sorridere, pensare in modo più positivo o cogliere qualche aspetto "buffo" in particolari circostanze, penso aiuti molto. Però credo che l'ronia non sia per tutti, è facile a volte essere fraintesi.
#89
Citazione di: myfriend il 31 Marzo 2017, 10:34:58 AM
Sono Myfriend.
Mi occupo di tutto ciò che conosco e anche di ciò che non conosco.
Anche se non ho ancora ben capito che cosa conosco e che cosa non conosco.  8)
Ciao e benvenuto, mi pare di averti già letto da qualche parte.  ;)
#90
@altamarea

Non mi indigna se un professionista guadagana molti soldi, per il famoso concetto di meritocrazia, contribuiranno anche i soldi dei cittadini, ma ciò che fa la sostanza per i compensi rimane pur sempre la pubblicità, ma ripeto, l'importante è il servizio che , a me pare di buon livello e contribuisce alla conoscenza, non mi pare di poter dire lo stesso della concorrenza.
Poi non so per quale motivo ci debba essere un solo canale,  a te piacerebbe avere sempre lo stesso "menu" tutti i giorni?

perchè non ci si indigna invece delle insulsaggini di certe trasmissioni che esaltano il trash, l' appiattimento di linguaggio, il becero gossip?