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Messaggi - InVerno

#76
Attualità / Re: La flottilla
15 Settembre 2025, 15:43:41 PM
Citazione di: niko il 15 Settembre 2025, 14:43:12 PMSempre per rimanere in tema marittimo sta cambiando il vento, di chi fa la colonscopia e chi no...


Ti han dato il posto a te? Che culo, a me han detto che c'è un anno e mezzo di lista di attesa, faccio prima a farmela da solo con la gopro.
#77
Attualità / Re: La flottilla
15 Settembre 2025, 14:13:46 PM
Se "per caso" venissero negati l'accesso, piuttosto che rischiare le risorse umanitarie finiscano nelle mani dei colonscopisti nazisti, consiglio virata verso destra, direzione Sudan, dove la guerra civile imperversa e altrettanti bambini ci stanno lasciando le penne e c'è altrettanta necessità di cibo e giornalisti.
#78
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
15 Settembre 2025, 12:54:50 PM
Citazione di: baylham il 15 Settembre 2025, 12:14:54 PMCredo che la maggioranza dei maschi preferisca affidare i figli alle femmine in caso di separazione o divorzio, lamentandosi invece per l'assegno di mantenimento, forse perchè i maschi preferiscono giocare alla guerra con i soldatini e le pistole giocattolo, piuttosto che con i bambolotti.


Hai ragione, è proprio così, ma siccome aneddoticamente conosco due padri divorziati i cui figli vorrebbero stare con il padre sin dal divorzio e i padri hanno combattuto per anni in tribunale per ottenere quel risultato invano, penso che quella sia una ingiustizia, quanto sia statisticamente rilevante non ho idea.
#79
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
15 Settembre 2025, 11:51:21 AM
No, perchè dovrei? Lo pongo a volte come problema provocatoriamente ai socialisti per vedere fin dove si estende la loro volontà equalizzatrice, ovviamente ricevendo silenzi, ma non è un problema per me in nessuna prospettiva. Se mi permetti l'estrema semplificazione intorno al testosterone, esso provvede due risultati, il primo è che i maschi tendono ad essere più propensi al rischio e questo significa che ingaggiano più "allegramente" in attività criminali, e allo stesso tempo hanno una più alta sopportazione del dolore e perciò si approcciano alla violenza in maniera più
libertina. Ma è lo stesso motivo per cui il 99% dei lavoratori in edilizia sono uomini, sono più propensi ad allacciarsi a imbragature al 60esimo piano, e hanno meno paura che un mattone gli cada sui piedi. E' lo stesso motivo per cui le rivoluzioni sono guidate e composte da uomini e le donne non hanno mai iniziato una rivoluzione contro il patriarcato, le rivoluzioni sono atti violenti con un rischio implicito molto alto. Sono un liberale, non vedo le persone intorno a me come pongo da modellare intorno ai miei principi, sono decisamente interessato a rimuovere discriminazioni imposte quand'esse NON sono il frutto di libere preferenze, ma non ho idea di quale sia la "quota giusta" di persone  in un determinato campo. Penso ad esempio che sia ingiusto che un uomo in italia non possa ottenere l'affidamento dei figli, neanche se lo chiedono i figli, a meno che la madre non li stia pestando come tamburi, ma il motivo per cui è ingiusto non è derivato dalla percentuale di uomini che non hanno l'affidamento, ma per rispettare le preferenze dei figli.
#80
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
15 Settembre 2025, 10:23:42 AM
Citazione di: fabriba il 15 Settembre 2025, 09:29:26 AMNon è l'università che ha creato discussioni vietate agli studenti maschi.
Sono le studentesse. Formalmente la creazione di un circolo privato non è considerata discriminazione, non è istituzionale, e non è considerata problematica.
Io la trovo problematica, ma capisco che chi decida di muoversi in questa direzione trova ci siano anche altri problemi nella società.
Non trovo basti indicare cause antropologiche (alto testosterone, selezione naturale di genere dell'uomo-cacciatore e la donna-raccoglitrice, ecc, tutte valide) per giustificare disparità dell'uso della violenza o dei salari.
Si possono indicare per comprendere la causa e trovare modi di sorpassarla, ma non per giustificare (justus facere).
Se non è creato dall'università, la stessa dovrebbe fare comunque tutto ciò che è in suo potere per prevenire questi fenomeni, l'università  dovrebbe essere quel posto dove idee diverse trovano confronto e si impara a relazionarsi con ciò che non si conosce e capisce, non dove si compartimentalizza il sapere in base a discriminazioni incostituzionali; onde evitare che le persone che ancora vogliono mettersi in discussione debbano surrogare questa esperienza educativa iscrivendosi ad un forum come il nostro.

Non dico che è giusto o giustificato, dico che le ragioni per cui accade sono da ricercarsi, e la scienza può in questo venire in grande aiuto, non nella discriminazione istituzionale ma in una serie di altri fattori che per la criminalità sono molto complicati e io ho sommariamente descritto con uno dei fattori più importanti. Giusto e giustificato è che i criminali vadano in galera qualunque sia il loro sesso, e fino a prova a contraria è esattamente ciò che accade. Posso semplificare la questione con un parallelo più semplice. Le donne hanno dei recettori più sensibili al gusto dell'amaro, probabilmente questo è evoluzionisticamente dovuto dal fatto che devono stare molto più attente in gravidanza a non ingerire sostanze tossiche per il feto. Questo produce il risultato che mediamente le donne non apprezzano ad esempio gli alcolici amari e prediligono quelli dolciastri, e probabilmente una statistica a riguardo ci farebbe vedere che i liquori alle erbe sono comprati al 95% da uomini. E' giusto? Non lo so, quello che è giusto è che ognuno possa
comprare quel che gli pare quando va al supermercato senza che la cassiera ti dia una strizzata in mezzo alle gambe. Per il cosidetto "gender paygap" l'economista Claudia Goldin ha recentemente vinto il premio nobel con un macrostudio a riguardo e hai un sacco da leggere da chi è infinitamente più preparato di me in materia.
#81
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
15 Settembre 2025, 09:30:02 AM
Citazione di: Phil il 14 Settembre 2025, 22:26:21 PMQuesto è il punto in cui la contaminazione è avvenuta (uso «contaminazione», ma come detto, «condivisione» va bene lo stesso): perché trenta anni fa non si facevano giochi per donne e ora sì? Perché si è creduto che le donne potessero contaminare il mondo dei giocatori uomini. Sta avendo successo fare giochi "per le donne"? Se ci sono 1,4 miliardi di donne che ci giocano direi di sì; anzi, se consideriamo che ci giocano da meno tempo, il fatto che ci siano "solo" 1,7 miliardi di giocatori maschi che vengono da 30 anni di tradizione, è un "vantaggio quantitativo" che assume un'altra luce (una chiusura della forbice?).
Come dire: se ora per distinguere gli uomini dalle donne non basta considerare chi gioca ai videogame e chi no, ma bisogna andare a scrutinare a quali giochi si gioca, è evidente che c'è stata una contaminazione (che, certo, non riguarda tutti i generi di giochi, ma sicuramente il fatto di giocare o meno ai videogame).
Il mio argomento originale introduceva i videogiochi non nel senso generale di medium multimediale ma come forma di escapismo da una società che non offre più determinati stimoli che perciò vengo surrogati sottoforma virtuale nelle tradizionali routine ludiche "esplora\raccogli\competi\organizza-risorse". Questo campo di videogiochi organizzati con questi valori ludici in mente sono rimasti ad esclusivo uso maschile, e sono ancora un prodotto fatto da uomini (se non nel senso attuale di chi ci lavora, nella reiterazione dei concetti originari) e usufruito da uomini. Che poi si siano aggiunti dei generi come il "dramma interattivo" che le donne apprezzano, è un altro discorso la cui motivazione molto semplice è che chi li produce vorrebbe venderli anche all'altra metà di popolazione, ma pur trattandosi comunque di videogiochi si tratta di esperienze diametralmente opposte. Sono d'accordo con te con il fatto che c'è stata una condivisione del campo generale "giocare ai videogiochi", alla stessa maniera con cui pari numero di donne hanno avuto accesso all'università, ma i "sottogeneri di genere" (oops) rimangono separati (stem\umanistiche) senza che vi siano imposizioni di nessun tipo se non al contrario in senso equalizzatore. Ai marxisti che leggono in silenzio alzando gli occhi al cielo perchè già sanno che è tutta sovrastruttura e basterebbe mettere il rosa al posto dell'azzurro per pareggiare culturalmente queste iniquità sociale, vale la pena indicare questi due studi che indicano che persino gli scimpanzè maschi preferiscono i giochi per umani maschi mentre le scimpazè femmine preferiscono i bambolotti.
#82
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
14 Settembre 2025, 21:46:24 PM
Citazione di: Phil il 14 Settembre 2025, 14:15:30 PMAnch'io non ho nulla contro i videogiochi, precisavo solo che quel «videogiochi, che sono ormai l'unico spazio sociale costruito da uomini per altri uomini» (cit.) era innegabile trenta anni fa, ma ora è stato "contaminato" dall'altro genere; come gli spalti degli stadi, i ring MMA, etc.
No non è contaminato, i generi di giochi che erano prettamente maschili continuano ad essere maschili, più donne giocano ai videogiochi perchè i produttori di essi hanno sfornato generi a cui giocano, ma la tipica "routine" del videogioco di trent'anni fa è ancora dominata dai maschi, secondo questo studio le categorie dove le ragazze vanno forte sono i puzzle, i simulatori di famiglie e fattorie(sic!),esplorazione atmosferica(?) e drammi interattivi. Ancora niente strategici, ancora niente sport, ancora niente giochi violenti dove non raggiungono il 10%. Così rispondo anche alla domanda  successiva, non ci sono donne nei giochi strategici e nessuno gli impedisce di farlo, e ancora prima dei videogiochi non c'erano donne che giocavano a scacchi, in compenso c'è una recente serie Netflix dove la protagonista è una scacchista donna di fantasia.  La citazione penso intenda uomini come genere umano, non ho letto il libro da cui è tratta (The End - G.M. Hopf) ma essendo a tema apocalittico immagino quello sia il contesto, e anche io (se dovessi accettarne la validità al di là delle evidenti semplificazioni che pone in essere) direi che è valida per ambo i sessi.
Citazione di: fabriba il 14 Settembre 2025, 15:34:37 PMIntanto scusa, non volevo darti torto.
Quando ho detto "Quasi tutto quello che dici dopo però è un giudizio di valore che non condivido quasi in nulla." sono stato inutilmente tranchant, cerco di spiegarmi meglio.
Quando parli di <modelli maschili ostracizzati come "tossici" e "patriarcali">, di  <ambienti maschili "sanificati">,  di <uomo dal pianto libero e che blatera di rasatura delle ascelle, sensibile e con la lacrimuccia>, mi sembra che ci sia un chiaro giudizio di valore, forse anche iperbolico, e su un giudizio di valore non si può* avere ragione o torto, è un giudizio, io al limite posso non condividerlo, e in effetti non lo condivido.
  (*forse si può, non so, in questo caso mi pare di no)
Non ti do torto sulla analisi però, che mi pare ragionevole e per me ha fatto avanzare la discussione.
Come scusa non volevi darmi torto, dovevi darmi torto, son qua per questo. Si certo che nel mio lessico "nascondo" giudizi di valore, e se uso immagini forti è una mio "tic" che impararei ad apprezzare o disprezzare, in giovane età ho incontrato il concetto di "filosofia col martello" e mi sono affezionato all'idea che prima di creare bisogna distruggere.

Non c'è nessun problema col fatto che il 90% delle carceri è popolato da uomini, sono popolate da criminali e gli uomini tendenzialmente si affacciano alla violenza (vedi sopra videogiochi) in maniera diversa per via del testosterone. Quello che è un problema è un università che crea discussioni vietate agli studenti maschi, questa è una discriminazione sessista chiara e tonda, a differenza delle carceri dove l'accesso è garantito ad ambo i sessi di criminali, il colmo sarà stato che quasi certamente erano lì a parlare di come superare il sessismo istituzionale.
#83
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
14 Settembre 2025, 11:11:29 AM
Citazione di: fabriba il 14 Settembre 2025, 09:42:17 AMLa grossa differenza secondo me è che è diventato socialmente accettabile che una donna "porti i pantaloni", ma non è diventato socialmente accettabile che un uomo "porti la gonna"**, e anzi, da quello che so ci siamo arroccati ancora di più su una versione un po' più estrema di quello che significa essere uomo rispetto a 100 anni fa (in cui, da foto d'epoca, analisi di vecchi romanzi e anche da altre culture contemporanee che non hanno percorso i nostri stessi passi, mi risulta che ci fosse un rapporto tra uomini molto più incline al contatto fisico, alle confidenze e in generale ad atteggiamenti che oggi consideriamo "effemminati").
Ti sorprenderà, visto che mi dai torto, che io invece ti do ragione, solo in termini diversi. Perchè il contrario dell'uomo "con i pantaloni" non è un uomo con la gonna, e scrivo questo ironicamente stamattina dopo che mia moglie mi ha pitturato le unghie dei piedi nel sonno, e vedo perciò le mie belle unghie rosse e blu dietro allo schermo del laptop. Domanda: secondo te quante donne sono disposte a costruire una famiglia con un marito a carico? Essendo loro quelle che cambiano le lampadine e si occupano dell'auto, quelle che hanno la pistola sotto il cuscino in caso arrivino i ladri, quelle che portano a casa la pagnotta mentre il marito si occupa dei figli? Qualcuna c'è, ma mediamente questi "uomini non tradizionali" vengono selezionati fuori dalla riproduzione da quelle stesse donne che li hanno educati così, perchè il padre era assente, le maestre erano tutte donne, e al cinema l'eroe maschile piangeva alla finestra. C'è stata una liberazione dei ruoli tradizionali, ma solo per un genere, dall'altro ci si aspetta ancora le stesse cose di sempre, e non ci sarebbe niente di male se ce lo si dicesse chiaramente, invece si vuole educare "innovativamente" uomini che si troveranno presto in un garage a non capire cosa la società vuole da loro. La tua chiosa assomiglia ad una citazione "famosa": Tempi duri creano uomini forti, uomini forti creano tempi buoni, il buon tempo crea uomini deboli, uomini deboli creano tempi duri.
#84
Storia / Re: Bar Kokheba
14 Settembre 2025, 07:53:59 AM
Citazione di: anthonyi il 13 Settembre 2025, 22:05:18 PMAvevano sconfitto gli egiziani? A me non risulta. Comunque sia trovare il senso della narrazione del'esodo é lavoro difficile. Io più semplicemente mi limitavo a spiegare le ragioni moderne per le quali é difficile sapere cos'é effettivamente successo.
Considera comunque che la tesi Hyksos = ebrei permette di dipanare un ulteriore mistero, cioé quello di quale fine ha fatto questo misterioso popolo.
Poi io son d'accordo con te che si tratta di una narrazione mitologica, che però, come accade spesso, ha un suo contenuto di verità.
Gli egiziani provarono a scacciarli e persero un paio di volte finchè non li scacciarono davvero, l'ipotesi si basa proprio sull'idea che la cacciata degli Hyksos sia in realtà il racconto di Esodo. Capisco quel che dici ma sono in disaccordo sul fatto che i miti abbiano sempre un fondo di verità, magari si, ma questa verità non è detto che sia di tipo storico, appunto chissà quale verità si nasconde nel racconto di Esodo, ma non è detto siano eventi storici. Se mi invento la storia di una battaglia vinta non è detto che ci deve essere stata una qualche battaglia, magari era una semplice inimicizia (vera) raccontata attraverso una battaglia (falsa).
#85
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
14 Settembre 2025, 07:50:32 AM
Ma l'aspetto negativo della vicenda non sono mica i videogiochi, che al massimo essendo un esperienza multimediale sfaccettata e complessa raccontano meglio di altre quali esperienze si vogliano surrogare (e qui mi aspetterei forti disparità di genere) per superare l'alienamento della società moderna che colpisce certamente anche le donne. L'aspetto negativo è essere "chiusi in garage", iperbole che voleva descrivere una serie di comportamenti, dall'abbandono scolastico alla disoccuppazione, che colpisce in maniera sempre più disproporzionale gli uomini, soprattutto negli states che si, sono "trend setter" del resto dell'occidente. 
#86
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
13 Settembre 2025, 21:53:14 PM
Citazione di: fabriba il 13 Settembre 2025, 14:19:06 PMIo trovo ci sia molto parlare di questioni di genere (uomo-donna), ci sia molto parlare di questioni di femmine, molto poco di questioni di maschi.

Ad esempio: la tua frase finale <<Quello che manca ormai è lo spazio non dove parlare di maschi ma dove esserlo.>>
A cosa ti riferisci, a essere/parlare di maschi o di uomini? La chiarisci?
Non posso che reiterare la risposta iniziale. E' transculturale, le donne si interessano di più delle persone, gli uomini delle cose, a cascata questo genera risultati, come l'assenza di discussioni "introspettive maschili". Se vai in un edicola troverai centinaia di "giornali per donne" dove si discute del ciclo e altri aspetti della persona (femminile), per gli uomini ci sono quattro giornaletti che più che fare metanalisi sulla mascolinità danno consigli su come cuccare, perchè le discussioni che interessano gli uomini mediamente hanno a che fare con le cose, e perciò automobili, bricolage, politica etc perchè il mondo mentale degli uomini è animato da questo.

Mi riferisco all'assenza di modelli maschili positivi nella vita di un ragazzo nato negli ultimi vent'anni(o più?), il padre generalmente è assente, le maestre son tutte donne, nella cultura popolare che va dalla musica al cinema i modelli maschili sono ostracizzati come "tossici" e "patriarcali"; e anche gli ambienti tipicamente maschili sono stati "sanificati" da una prospettiva femminile dove si vorrebbe premiare l'uomo dal pianto libero e che blatera di rasatura delle ascelle. Purtroppo questo tipo di uomo sensibile e con la lacrimuccia, a parole molto desiderato, viene lasciato costantemente in bianco dalle donzelle che lo hanno educato in siffatta maniera "non tossica", e si chiude perciò in garage a giocare ai videogiochi, che sono ormai l'unico spazio sociale costruito da uomini per altri uomini, dove si esplora, si raccolgono risorse, e si compete in maniera spietata per esse, si costruisce e organizza, e tutte quelle altre cose che ci riescono bene ma che ora sono considerate demodé.
#87
Storia / Re: Bar Kokheba
13 Settembre 2025, 21:16:59 PM
Citazione di: anthonyi il 13 Settembre 2025, 07:57:41 AMDevi considerare anche questo, Inverno, all'Egitto non fa piacere che si parli di un periodo nel quale Israele aveva il dominio su parte del suo territorio.
E invece gli Israeliti che piacere avevano, se erano davvero gli Hyksos ovvero un popolo che aveva sconfitto il faraone in guerra, a nascondere cotante conquiste e protervia e raccontarsi invece come degli schiavi in fuga? 
#88
Storia / Re: Bar Kokheba
13 Settembre 2025, 07:36:31 AM
È un ipotesi, ma mancando di riscontri non è una teoria, ce ne sono anche altre, sempre a livello di ipotesi. Il problema principale di queste ipotesi, è che non sembra che la cultura israelita antica abbia cose in comune con quella egiziana, sedimentazione linguistiche o artistiche, invece ne ha molte in comune con altre tribu canaanite, suggerendo che non si siano mai mossi. Un buon libro a riguardo è Sulle tracce di Mosè di Israel Finkelstein.
#89
Storia / Re: Bar Kokheba
12 Settembre 2025, 23:17:38 PM
Che io sappia il consenso moderno è che prima del libro di Giosuè si tratta di eventi senza riscontri storici tanto quanto l'Iliade, Mosè ed Esodo compresi, con Giosuè ed in avanti si ha qualche sparuto riscontro. L'idea che questi fuggivano dalla cattività in Egitto non è supportata dall'archeologia che invece ha difficoltà a riconoscere la cultura cananea da quella israelita, se sono scappati dall'Egitto non si sono portati addietro niente e non hanno lasciato tracce da dove fuggivano, cosa a dir poco improbabile. Possibile perciò fossero una tribù locale che ha preso le distanze dagli altri inventandosi un origine mitica, e ha seguitato massacri in virtù di questa diversità, oppure anche quelli sono frutto di fantasia. I massacri di Netanyahu invece sono reali e abbiamo ampi riscontri di verifica.
#90
Citazione di: Kob il 12 Settembre 2025, 10:36:51 AMMa temo che qui pochi abbiano fatto esperimenti concreti con la AI. Quell'uso non banale di cui parlavo. È come se avessimo a disposizione delle intelaiature robotiche capaci di farci muovere meglio, con più efficacia, e invece noi ce ne restiamo fermi a chiedere a questi arti meccanici di correre da soli per vedere se battono il record dei 100 metri...
Se la promessa dell'IA fosse quella di pagare gli impiegati ed in più le bollette dell'IA non avrebbe tutta questa trazione economica, la promessa che attira i capitali è proprio quella di eliminare l'elemento umano compreso di stipendio e diritti, non di assommarlo ad altre spese. 

Comunque sono d'accordo con quanto scrivi sopra, essendo stato prima progettista e ora agricoltore, il problem solving è decisamente aumentato nella mia vita, avendo a che fare con un sistema caotico come la natura, i modelli vanno continuamente adattati. C'è da dire che la burocrazia italiana è talmente caotica e assurda che spesso produce sfide intellettuali decenti, ma comunemente è considerato un difetto non un pregio del nostro sistema.