Citazione di: anthonyi il 05 Ottobre 2023, 08:23:55 AMMagari il mercato insegnasse veramente a votare!Puoi spiegare meglio, per favore, questa affermazione?
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Citazione di: Ipazia il 23 Settembre 2023, 21:39:38 PME lo è.Condivido molto di questa analisi e anche, con immensa nostalgia
Sgombrerei subito il campo dalla soluzione socialdemocratica: ha funzionato a spizzichi e bocconi dal 17 all'89 del secolo scorso, con una significativa fioritura nel secondo dopoguerra, dopo che la soluzione nazifascista aveva clamorosamente fallito, e in pieno boom di lotte di liberazione nazionale su scala planetaria. Venuto meno nell'89 lo spettro che si aggira per l'Europa ed il mondo, si è tornati al solito capitalismo che non tratta e non fa prigionieri, ma si occupa solo di perfezionare la sua politica di dominio e accumulazione.
La sconfitta novecentesca del comunismo dipende in gran parte dalla potenza economica e militare del capitalismo, istituzionalizzato in apparati statali e transnazionali. La democrazia liberal-liberista è una barzelletta e le guerre dell'impero contro chiunque la prendesse sul serio in qualche angolo del mondo sono un repertorio sterminato. Niko ha già posto correttamente la questione: non vi sono terze vie tra capitalismo e comunismo, tra società classista e egualitaria.
La rivoluzione egualitaria avverrà quando il capitalismo avrà esaurito tutte le strategie di dominio di cui dispone, così come avvenne con la caduta dell'impero romano.
Che l'egemonia planetaria sia ancora sotto il segno del capitale lo dimostra l'evoluzione storica della Cina che ha dovuto accettare in toto il terreno di scontro imposto dal capitalismo e lo ha fatto con grande intelligenza, perchè l'alternativa sarebbe stata alla Eltsin, con i filantropi-oligarchi a fare un boccone del più popoloso stato del pianeta. Questo ha comportato il prezzo di una NEP all'ennesima potenza, ma almeno si è mantenuta aperta un'alternativa forte a Wall Street e Davos.
Alternativa che sta pagando cospicui interessi politici nel processo BRICS. Ben lungi dalla rivoluzione comunista, ma difficilmente liquidabile dalla reazione in stile Cile, Argentina, Libia, Iraq, Yugoslavia,...
El camino es largo, e passa per la corrosione dei pilastri dell'impero su cui il Capitale ha affondato le sue radici più profonde. Di più, oggi, credo che pure l'amore non possa fare.
Citazione di: niko il 23 Settembre 2023, 20:21:45 PMInsomma esistono solo comunismo e capitalismo?non hai considerato che alcuni di quelli che ti avrebbero risposto sono comunisti,
quindi PER LORO la domanda:
"Perche' e' fallito il comunismo"
E' perfettamente sovrapponibile con la domanda:
"Perche' esiste ancora il capitalismo?"
Io ti ho risposto esattamente a tono e a tema, dal mio punto di vista, in cui non c'e' "differeza" tra le due domande, o meglio tra i due "modi" di domandare, la, stessa cosa...
Il desiderio e la capacita' di analisi non c'entrano niente, il comunismo e' il movimento che abolisce lo stato di cose presente, anche il suo "fallimento", e' un fatto pervasivo e totalizzante in quanto trionfo di tutto il resto, e degli aspetti inossidabili e durevoli dello "stato di cose presente", e solo in tali termini puo' essere descritto.
Citazione di: anthonyi il 23 Settembre 2023, 19:52:40 PMIo gli ideali del comunismo li conosco, ma ho sostenuto che tali ideali sono inattuabili e finora non mi sembra ci sia un solo caso reale che smentisce questa tesi.Scusa ma nemmeno tu hai spiegato il perché. Nel tuo precedente post hai parlato di una sorta di uguaglianza inattuabile perché il potere è asimmetrico per sua natura (nelle relazioni umane).
Citazione di: InVerno il 24 Settembre 2023, 09:38:02 AMSi, siamo tutti uomini, ma come siamo organizzati fa la differenza.. I cinesi l'hanno capito e hanno desistito in tempo, mettendo in pratica un mix di sistemi occidentali e confucianesimo.Non hai risposto inverno
Perchè le premesse erano che azzerando le differenze economiche avresti anche azzerato le differenze sociali, che è un idea assurda della sociologia che neanche un ligure poteva partorire, e non poteva che palesarsi nella realtà in tutta la sua incosistenza falsando le premesse. Immagina un sistema sociale creato per promuovere l'altruismo e la cooperazione, abortito mentre la pratica più comune per risolvere i microconflitti sociali era la delazione ed il tradimento, mandare il tuo vicino nel gulag perchè non ti aveva salutato. Perchè sarebbe troppo facile dare tutta la colpa ai governanti, chi firmava le milioni di denunce erano i comuni cittadini.
Il capitalismo non va da nessuna parte, fintanto che il capitale sarà il maggior fattore delle produzione dei beni ed il suo possesso la più facile via per produrre beni, la scelta è tra il capitalismo di stato (fascismo), capitalismo misto (socialdemocrazia) e il capitalismo privato (neoliberismo). Il comunismo richiede che l'economia regredisca a livello di giardino dell'eden, e a quel punto avremo problemi ben più gravi che risolvere le diseguaglianze.
Citazione di: bobmax il 23 Settembre 2023, 15:56:09 PMI motivi sono senz'altro molteplici, ma sono convinto che tutti possano essere ricondotti ad un'unica causa: la mancanza di amore.E perché manca l'amore? O, diciamo meglio, non è sufficiente a produrre il successo del comunismo?
È l'amore negato a far fallire ogni ideale.
Ideale che nasce per l'amore della Giustizia, del Bene, della Verità! Ma che poi naufraga, perché questo stesso amore è insufficiente.
Citazione di: InVerno il 23 Settembre 2023, 12:03:05 PMPerchè ha lasciato la sua eredità in mano a degli uomini, falsando in maniera tragica le premesse dialettiche ed antropologiche su cui era fondato.. I sistemi più efficienti e resilienti minimizzano l'impatto degli individui su di essi e li sostituiscono con strumenti di sintesi dialettica.Il comunismo deve necessariamente essere applicato dagli uomini.
Citazione di: niko il 23 Settembre 2023, 13:12:30 PMSecondo me il capitalismo non e' ancora mai definitivamente crollato perche' non e' ancora mai successo che i rapporti sociali (specificamente) capitalistici siano diventati di ostacolo (in assoluto) alle forze produttive in generale considerate.Il tuo desiderio tradisce la tua capacità di analisi
Il capitalismo crollera' quando sara' evidente che vi e' una soluzione tecnoscientifica, o al limite una di tipo antropologico-sociale, ma sempre con eminenti risvolti pratici, a un problema critico che affligge l'umanita' nel suo complesso, e che, stante il capitalismo, tale soluzione, pur disponibile e presente, non si puo' applicare.
Sara' il parossismo del desiderio della scienza, o forse dell'arte, o della cultura e della giustizia come produzione dell'immateriale, che distruggera' il capitalismo.
L'umanita' dovra' trovarsi davanti a un problema che si puo' risolvere SOLO al di fuori del capitalismo e con la fuoriuscita da esso.
Probabilmente, dovra' scegliere tra il risolvere, davvero e una volta per tutte tale problema, oppure estinguersi.
Le guerre tra giganti e su scala mondiale che semplicemente non possono piu' essere combattute perche' l'artefatto della bomba termonucleare materialmente esiste, guerre che, nel novecento, hanno sempre fatto da tragica "soluzione" a tutta una serie di "problemi" accumulati dal sistema, sono un presagio.
Rispetto ai nostri antenati del novecento noi, a diffetenza di loro, siamo senza tasto "reset".
Gli stessi identici difetti accumulati del sistema per cui i nostri nonni e bisnonni allegramente di tanto in tanto "resettavano", cioe' si prendevano a fucilate finche' morte di uno dei due schieramenti non sopraggiungeva, noi ce li dobbiamo in assoluto tenere.
Al massimo, qualche aggiornamento ogni tanto.
O meglio, noi a differenza di loro, il tasto "reset" pure ce lo abbiamo come e meglio di loro, talmente meglio che sappiamo bene che, se lo premiamo, quello stesso tasto reset della guerra mondiale, o torniamo nelle caverne o ci estinguiamo.
C'e' un problema vecchio che impone una soluzione nuova.
Perche' e' uscita dal novero delle possibilita' la soluzione vecchia del problema vecchio.
La soluzione nuova e' il comunismo.
Che, per i suoi critici e' anch'esso categorizzabile nello stantio e nel vecchio.
A loro piace la versione socialdemocratica, cioe' sottomessa e sommessa, del comunismo.
Ma, vedendo quella, non hanno ancora visto niente.
Lo spettacolo deve ancora cominciare.
E comincera', senza aspettarci, in un modo o nell'altro.
Citazione di: anthonyi il 22 Settembre 2023, 22:48:55 PMSemplicemente perchè il comunismo è un'ideale, un'utopia, un qualcosa di irrealizzabile. Non è possibile che gli uomini siano tutti uguali perchè questo è incompatibile con un buon funzionamento della società umana che è istintivamente regolata su rapporti di potere asimmetrici.Guarda che la meta finale del comunismo è l'assenza di leader addirittura dello Stato. Nel finale del cammino si avvicina all'anarchia.
Paradossalmente questo sogno di uguaglianza produce il massimo della disuguaglianza dove un solo leader totalitario ha potere assoluto su un popolo di sudditi.
Rispetto a questo problema, l'altro problema, cioè dello scarso sviluppo economico generato dalla soppressione della funzione imprenditoriale, è una questione marginale.
Citazione di: daniele22 il 18 Settembre 2023, 15:04:48 PMNon conosco il pensiero di Marx, ma mi sono annotato un suo pensiero a suo tempo espresso da Ipazia e che mi trova in totale sintonia: "Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza".Viene prima l'uovo o la gallina?
È ovvio che il nostro essere sociale si forgia anche a fronte delle abitudini sociali vigenti in cui ci si trova calati a vivere nostro buon grado o malgrado, e, qualora fosse il malgrado la parte preponderante, potrebbero emergere dei problemi.
Non conosco come Marx abbia affrontato le relazioni che intercorrono tra struttura e infrastruttura; per certo il rapporto personale che si intrattiene con l'idea della morte appartiene ad una potenziale fragilità umana, però vi sarebbe un altro motivo portatore di criticità che vorrei evidenziare, il quale potrebbe essere in un certo senso atavico e avulso dalle strette faccende materiali in cui ci si trova a vivere, ovvero emergendo all'interno di medesime condizioni materiali di vita. Nondimeno tale criticità sarebbe determinante nella generazione di rapporti di forza che intervengono in seno ad un bipolarismo che si manifesta nel mondo umano. Per descriverlo mi rifaccio ad una poesia di Gianni Rodari che così recita e che ha a che fare con la nostra aggressività nei confronti del tempo:
"Chiedo scusa alla favola antica
Se non mi piace l'avara formica
Io sto dalla parte della cicala
Che il più bel canto non vende, regala"
Citazione di: bobmax il 08 Settembre 2023, 13:32:49 PMNonostante il fallimento pressoché totale nella realizzazione pratica di una società comunista, l'ideale comunista resta comunque un obiettivo fondamentale.Quoto integralmente perchè mi pare integralmente condivisibile.
È sufficiente leggere il Manifesto del partito comunista per averne conferma.
Il comunismo è ideale di giustizia sociale. Ha perciò come faro il Buono, il Giusto, il Vero.
Essere comunista, autentico comunista, è perciò la risposta alla sofferenza per l'ingiustizia sociale.
Viceversa il fascismo è menefreghismo verso la sofferenza altrui, essendo espressione della volontà di potenza che si sviluppa nel nichilista.
Verrebbe da chiedersi se esistano ancora degli autentici comunisti. Perché molti che a parole dichiarano di esserlo, o comunque lo lasciano intendere... mostrano in realtà le caratteristiche del fascista. Ossia menefreghismo verso il dolore altrui.
Sono convinto che ancora vi sia chi crede davvero in una società giusta, ma mi sa che è per ora una esigua minoranza.
Ma comunque sufficiente affinché la fiamma non si spenga...
PS
Paradossalmente, ma non troppo, l'Italia nel dopoguerra è stata forse la società più "comunista" mai esistita.
Citazione di: bobmax il 16 Settembre 2023, 07:32:04 AMIl distacco dall'io è ciò a cui invita la mistica cristiana.Cosa dovrebbe fare la Chiesa secondo te?
Ma non la Chiesa, perché mentre la mistica è slancio di fede nell'Uno, la Chiesa ne è la caduta nella superstizione.
Non penso perciò che si tratti di prudenza da parte della Chiesa, più semplicemente non riesce a superare la credenza dualistica della separazione Dio-mondo, cielo-terra, spirito-materia.
La Chiesa è materialistica, nonostante tutti i suoi proclami di spiritualità.
Basta osservare i suoi riti. Dove Dio è sempre comunque il Super Ente, l'Altro.
La mistica è autentica espressione della perenne filosofia. Che non può che essere Metafisica.
La Chiesa dovrebbe seguirne le orme per non estinguersi del tutto, ma non riesce neppure a vedere la strada, tanto è offuscata dal materialismo. E allora scimmiotta le ONG.