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Messaggi - Phil

#751
Il simulatore si basa su tre coppie di monete in tre scatole (oro/oro, oro/argento, argento/argento) anziché tre coppie di lati su tre carte; la domanda a cui risponde la simulazione è «Suppose that the first coin is gold. What is the probability that the second coin is also gold?»(cit), ossia qual è la probabilità che anche la seconda moneta sia d'oro, quando è d'oro la prima estratta. Traslando i risultati alle carte, quella percentuale indica i casi di carta bianca su entrambi i lati quando il primo lato estratto è bianco.
#752
Citazione di: Ipazia il 13 Luglio 2022, 17:50:06 PMIl giudice a Berlino c'è. Anzi, una giudice, a Firenze: Susanna Zanda
Formulare un giudizio sintetico, o addirittura una sentenza giuridica, su una questione complessa come quella in oggetto, richiede una trasversalità notevole: un giudice chiamato ad essere anche un po' genetista o biochimico avrà inevitabilmente le sue difficoltà (al di là delle sue opinioni personali in merito). Nell'articolo linkato, ma sicuramente anche altrove, la frase più  strumentalizzata e più disinformante (binomio su cui riflettere), sintetizzata in giudizi perentori, è quella nella sentenza in cui la giudice parla di: «trattamenti iniettivi sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel suo DNA alterandolo in un modo che potrebbe risultare irreversibile, con effetti ad oggi non prevedibili per la sua vita e salute» (cit.). Tale pericoloso insinuarsi del vaccino potrebbe risultare letteralmente un'insinuazione, nel senso che i risultati scientifici non sembrano approvare inequivocabilmente (almeno per quel che ho trovato al volo) le affermazioni sul mutamento genetico, presentato già come «grave rischio» ed «evidenza scientifica» (cit.) dall'articolo postato.
Per approfondire, qualcosa viene spiegato qui e qui; gli stessi autori dello studio citato nell'articolo invitano a non fraintenderlo e a non trarre conclusioni radicali (link).
Sicuramente, essere giudici su questioni del genere non è impresa facile, ferme restando le altre pertinenti considerazioni, di certo più attinenti alle competenze della giudice, citate ed elencate nella sentenza.
#753
Citazione di: Eutidemo il 14 Luglio 2022, 05:53:24 AM
Però non sono affatto d'accordo che  un campione così piccolo (il nero) rappresenti meglio la probabilità standard di una casistica più estesa
Lungi da me rovesciare il "buon senso statistico": non a caso ho scritto che «ironicamente [...] talvolta, come in queste estrazioni, un campione piccolo [...] rappresenta meglio la probabilità standard di una casistica più estesa» (autocit.); non stavo sostenendo che questa sia la regola, altrimenti non si capirebbe il riferimento all'ironia (del destino/caso).
Come dire: se lancio la moneta due volte ed una volta esce testa e l'altra croce, ho una rappresentazione (non una conferma) della probabilità standard più attendibile che se faccio 100 lanci ed esce 70 volte croce, non perché l'esito di due lanci sia più attendibile di quello di 100, ma perché la probabilità standard del 50% viene meglio rappresentata da quei due lanci.

Seguono tre serie simulate da 1000 lanci ciascuna; in verticale la percentuale di volte in cui il fronte e il retro sono del medesimo colore ("traducendo" dalle monete alle carte), in orizzontale il numero di estrazioni, la linea blu rappresenta il variare della percentuale al susseguirsi degli esiti di estrazione, la linea gialla segna il 66%:
#754
Se non ho contato male, su 33 estrazioni 26 volte (circa 79%) è uscito un lato visibile bianco, pur essendoci a disposizione 3 lati neri e 3 lati bianchi, quindi con una probabilità per ogni colore del 50% (scostamento del 29%, non poco).
Ironicamente, se guardiamo l'esperimento dal lato nero, la combinazione «NB» è uscita 2 volte, quella «NN» 5 volte, ossia 5 volte su 7 la tessera nera aveva anche l'altro lato nero; si tratta del 71% dei casi, piuttosto affine al 66% previsto.
La probabilità non è la realtà, ma una sua stima sempre più attendibile quanto più il numero di casi tende asintoticamente all'infinito, anche se talvolta, come in queste estrazioni, un campione piccolo (il nero) rappresenta meglio la probabilità standard di una casistica più estesa (quella del bianco, 26 su 33).

Qui un simulatore a base di monete (secondo la versione originale di Bertrand), non di carte: ogni coppia di monete  nella sua scatola rappresenta una carta. Per visualizzare il grafico con le percentuali bisogna selezionare "success frequency in percent" dal menu a tendina e premere il pulsante play (tipicamente triangolare); ogni "new game" produce nuovi grafici basati su mille simulazioni.
#755
Citazione di: Eutidemo il 09 Luglio 2022, 12:32:44 PM
Tutto sommato posso soltanto dire che il mio "sistema limbico" non opporrebbe molta resistenza istintiva alla eliminazione dei primi raggruppamenti di cellule visibili nella seguente immagine; mentre, invece,  il mio "sistema limbico" opporrebbe una insuperabile resistenza istintiva a sopprimere le immagini in cui il feto assume un aspetto sempre più umano (non riuscirei a tollerarlo psicologicamente).
Kant forse avrebbe spiegato il tuo cambiamento d'attitudine con l'innescarsi della «legge morale dentro di te» (cit.); meno suggestivamente, ma più scientificamente, tale resistenza istintiva è plausibilmente dovuta all'impulso epimeletico verso alcune forme e proporzioni, magari amplificato dall'attivazione di fenomeni empatici, neuroni specchio o altri meccanismi biologici (più o meno potenziati dall'imprinting culturale); gli stessi fattori che probabilmente entrano in crisi nel caso dell'"uncanny valley".
L'avversione che si sente al pensiero di nuocere ad un vivente con determinate caratteristiche, è di fatto un sentire neurologico (neuro-etico) più che astrattamente morale o, addirittura, trascendente/spirituale (per quanto resti ancora possibile, come talvolta accade, leggere il mondo come fossimo coevi del buon Kant, magari rovesciando il rapporto fra corpo e interpretazione dei meccanismi biologici, ossia leggendo il corpo a partire da narrazioni metafisiche piuttosto che leggere le narrazioni metafisiche alla luce di ciò che del corpo non era ancora stato decifrato).
#756
Citazione di: PhyroSphera il 07 Luglio 2022, 16:18:22 PMMa non c'è arbitrarietà c'è solo ovvietà nell'affermare che da due sostanze umane che si fondono nasce una terza sostanza umana: è umano ciò che così risulta, l'embrione, il feto, il bambino
Dai tempi di Boezio, ma anche da prima, «sostanza» è un termine tipicamente ontologico; come definiresti la «sostanza umana»?
Possiamo "aggiornarne" la definizione parlando, ad esempio, di dna?
Un cadavere è ancora sostanza umana? E una secrezione?
La questione della vita umana coincide con quella della sostanza umana o la denotazione di un essere umano presuppone tale sostanza ma non vi si riduce? «Essere umano» e «sostanza umana», una volta definiti, risultano sinonimi? Se non lo sono, l'etica/morale riguarda gli esseri umani o la sostanza umana?
Se ritieni che la vita umana procede dalla coppia all'embrione al neonato senza bisogno di definire chiaramente cosa/quando sia un «essere umano», essendo ovvia ed evidente la continuità sostanziale, sai già di essere ben sostenuto da una ricca cultura millenaria, da una tradizione ancora molto diffusa e, se non erro, persino interreligiosa; tutti ottimi vaccini alle velleitarie insidie (e domande) dell'arbitrarietà epistemica o legislativa.
#757
Osservazione velleitariamente epistemica: il presupposto (onto)logico per poter parlare sensatamente di etica, omicidio, persona, vita umana, etc. è definire cosa sia un essere umano e come identificarlo. Partendo dalla distinzione fra forma di vita in generale e vita umana, stabiliamo (e "allarghiamo") la nostra definizione di «vita umana» per farci rientrare ciò che vogliamo e/o ci hanno insegnato a ritenere vita umana, oppure formuliamo la nostra definizione ragionata e vediamo chi/cosa ne resta fuori?
Gli "esseri umani post parto" sono palesemente tali anche se fra loro differiscono per colore della pelle, fisionomia, età, etc., poiché non è ad esempio l'altezza di un individuo a modificare il ruolo svolto dalle sue funzioni metaboliche o fisiologiche, che sono strutturalmente-meccanicisticamente le stesse, coinvolgono gli stessi organi, etc. di una persona bassa; parimenti la presenza o meno della barba non altera tutte le caratteristiche essenziali che rendono un essere umano maschio tale, quella della barba è infatti una presenza facoltativa per essere umani (per questo anche i bambini maschi sono esseri umani).
Gli esseri umani sono già tali anche quando hanno vissuto solo in un grembo, non hanno mai respirato aria con i propri polmoni, né mai digerito del cibo e presentano altre differenze fisiologiche, "psicologiche", etc. rispetto a ciò che comunemente definiamo individuo umano? Se rispondiamo «sì», nella nostra definizione di essere umano dovremmo allora scrivere: «non necessariamente ha mai respirato con i propri polmoni, non necessariamente ha mai digerito del cibo, etc.»; davvero è una definizione funzionale di essere umano o la stiliamo solo tenendo bene a mente che dobbiamo/vogliamo farci rientrare anche i feti, embrioni o altro? Se ci fosse stata chiesta tale definizione fuori da questo contesto, davvero avremmo ritenuto indifferente il respirare, il digerire, con il proprio corpo etc.?
Chiaramente, una cosa è non averlo mai fatto; ben altra e riuscire a farlo con apparecchi esterni che si sostituiscono ad una funzione fisiologica ormai deteriorata; per dirla metaforicamente: una cosa è confondere il bruco (che non ha mai volato) con la farfalla (che vola), ben altra è sostituire l'ala di una farfalla (che ha volato) con un'ala artificiale, così che possa continuare a volare. Inoltre, attribuire al bruco di oggi il "valore" di una farfalla perché, se va tutto bene, in futuro lo sarà, è un non-senso sul piano logico, temporale, epistemico, etc. quasi come dare ad un bambino i diritti di un adulto perché "un giorno lo sarà", abolendo così tutto ciò che comporta la soglia della maggiore età (dico «quasi» perché la "continuità" fra bambino e adulto è comunque interna alla stessa forma di vita, a differenza di quella fra bruco/farfalla e simili).

Di fatto è proprio una questione di soglie: quando si varca quella che rende umana una vita e quando invece tale soglia non è ancora raggiunta? Partiamo dalla fecondazione, da una certa settimana numero x? E un istante prima, come la chiamiamo quella vita?
Metafore e parallelismi a parte, ovviamente sta a noi mettere la bandierina dove pensiamo sia il caso di iniziare a parlare di «essere umano» e possiamo metterla dove vogliamo, senza timore di smentita, perché l'assegnazione di identità in questo caso ha ampi confini arbitrari entro cui muoversi: dalla formazione degli organi interni (o dalla fecondazione, come preferite) all'attimo del taglio del cordone ombelicale, ciascuno può scegliere i criteri di identificazione e di conseguenza il momento in cui si può iniziare a parlare di essere umano.
Vogliamo "dare voce" ai feti/embrioni/altro mettendo loro in bocca i nostri pensieri e valori, cavalcando poesie e retoriche che poco hanno di attendibile per la legiferare seriamente in merito? La vasta arbitrarietà delle definizioni possibili (e degli annessi "valori culturali") ce lo consente; questione «velleitariamente epistemica» come da incipit
Stretta la soglia, larga la via...
#758
Oltreoceano, la gravidanza è sempre più legalmente rischiosa "responsabilizzante":
https://www.npr.org/2022/07/03/1109015302/abortion-prosecuting-pregnancy-loss
#759
Citazione di: Eutidemo il 04 Luglio 2022, 06:11:24 AM
Quanto al tuo interessantissimo video, prende in considerazioni vari paradossi e vari trucchi; ma, per quanto concerne il paradosso di Banach-Tarski, il presentatore non duplica  una "palla", bensì una "banconota".
Per il processo paradossale di duplicazione della sfera, la spiegazione inizia circa al minuto 8:10 del video; buona visione.
#760
Citazione di: Eutidemo il 03 Luglio 2022, 13:12:09 PM
Per favore, fatemelo materialmente vedere come si fa usando un coltello, e non con formule matematiche o argomentazioni astratte.
Temo ciò sia impossibile, perché da quanto ho capito è un paradosso che si basa proprio sull'astrazione matematica e non è fisicamente replicabile esaustivamente su oggetti manipolabili.
Per affrontare seriamente la questione c'è forse questo video (dico «forse» perché non l'ho guardato per intero, ma a salti):
https://www.youtube.com/watch?v=s86-Z-CbaHA
Chiaramente qui non c'è "obbligo di opinione": puoi dire di concordare con la dimostrazione (perché ti fidi o l'hai capita), puoi dire di non essere d'accordo (seguendo i matematici che non apprezzano l'assioma della scelta) o puoi (tertium) semplicemente non trovare interessante/comprensibile la spiegazione, per cui prendi solo nota dell'esistenza matematica di tale paradosso.
In conclusione pare che la conservazione della massa impedisca l'insolita "mitosi" dell'anguria, o almeno quella della sua polpa, però il paradosso spiega come sia possibile moltiplicare pani e pesci, se si avesse il potere di violare le leggi della natura pur seguendo quelle della matematica teoretica.
#761
Non schierarsi, non saper decidere chi "ha ragione", non riuscire a trovare la verità (come dice Socrate 78), non essere aggiornati sull'ultima ora, non significa ignorare che ci sia una guerra, proprio come chi non segue il calcio non ignora l'esistenza del calcio, né il suo intasare le strade e i bar, il suo muovere milioni di euro, il suo essere possente fattore sociale (se mi disinteresso al calcio, lui "si interessa" di me comunque, influenzando il mio habitat). 
Considerare qualcosa non significa necessariamente averne una netta opinione o un giudizio di valore, era questo il succo del mio discorso; perciò ho parlato di onestà intellettuale (anche) per chi esita, per suo spirito critico, a tifare nel conflitto.
Seguire con passione il calcio in tv influenza l'esito della partita tanto quanto il seguire attentamente la guerra influenza il prezzo dell'energia: che tu la segua o meno, la bolletta maggiorata ti arriverà lo stesso e sapere che c'è una guerra in corso in un paese fornitore è sufficiente per farti intuire che non conviene lasciare troppo il condizionatore acceso; il resto è sport, tifo e sacrosanto divertissement.
#762
@Socrate78

Ironico solo apparentemente che il pullulare di canali di informazione, "alternativi" e non, faccia quasi rimpiangere le "notizie dal fronte" di una volta, non più aleatorie e manipolate di quanto lo siano le news di oggigiorno; d'altronde anche Babele era caratterizzata da intensa e abbondante comunicazione, più o meno fallimentare.
Tipica della postmodernità social è la spinta a passare dal "diritto all'informazione" al "dovere di opinione": le fonti abbondano, la faccenda ci riguarda (in quanto Europa, Nato, Mondo, etc.) e diventa quasi un dovere morale schierarsi, tifare, scommettere prevedendo esiti, dileggiare gli avversari e se non bastano gli eventi del presente, attingere al passato ricordando proprie vittorie ed altrui sconfitte. Quando tale "dovere di opinione" si incaglia in un'onesta indecidibilità, magari basata su analisi e disincanto critico, ci si aliena dagli schieramenti del tifo, ma si rende di certo onore alla propria onestà intellettuale.
Non essere schierati, o almeno aggiornati, sulla guerra è un po' come entrare al bar e confessare di non essere appassionati di calcio o non sentirsi in dovere di lanciare frecciatine alla politica. L'ironia, stavolta non apparente, è che il vasto pubblico "da casa", o dal bar, è forse comunque più informato sulla partita persino dei giocatori stessi e della gente allo stadio; quando si combinano tecnologia è pulsioni ataviche il risultato è strabiliante (altro che e-sports).
Una verità confermata, non certo scoperta, dal conflitto in corso è che la forma più antica e "congenita" di sport è quella di Sparta (non a caso più vicina ad Olimpia di Atene), testosteronica e primordiale, anche quando viene rivisitata in chiave voyeristica multimediale.
Questo stesso discorso potrebbe essere letto "sportivamente" come pro/contro il dibattito sulla guerra, pro/contro la società dello spettacolo, pro/contro la coscienza (geo)politica, etc. eppure, anche in questo caso, in assenza di tifo e giudizi di valore, tertium datur.
#763
Se può aiutare a chiarire le acque, prima che si rompano (scusate la battutaccia), un dato relativo al 2019 (fonte) racconta che circa il 60% delle donne che hanno abortito negli Usa erano già madri, quindi avevano già vissuto in prima persona l'esperienza emotiva, fisiologica, etc. della maternità, conoscendola meglio, per esperienza diretta e personale, di qualunque maschietto che tenti di raccontare ad altri maschietti cosa significhi per una donna vivere la gravidanza, desiderata o non desiderata.
#764
Citazione di: Eutidemo il 15 Giugno 2022, 05:22:15 AM
E' esatto 4-7, ma io ci avrei messo una vita a fare i vostri calcoli; ammesso e non concesso che ne fossi in grado. :(
A dir il vero, per trovare il risultato non ho fatto alcun calcolo, né impiegato il tempo necessario a disegnare assi cartesiani e posizionarvi segmenti, ma ho semplicemente "usato la poesia", o meglio la rima. Lasciando da parte operazioni e coordinate, possiamo tranquillamente sostituire ai numeri le lettere: ABCD-DCBA è una rima simmetrica (primo elemento della coppia), EFFE, GHHG è una rima incrociata (secondo elemento).