Citazione di: Jacopus il 05 Settembre 2023, 21:59:46 PMA mio parere il criterio che discrimina non è "se colui che mi parla ha fede nella verità ", poiché nefandezze terribili sono state compiute in piena buona fede da chi credeva di fare del bene, in nome di una supposta verità. Il criterio che discrimina è se chi mi parla mi concede la sua stessa dignità e riconoscimento, nella consapevolezza che non esiste alcuna verità assoluta per la quale occorre impugnare una spada, per quanto metafisica essa possa essere. Le spade si impugnano per interessi ambivalenti e sempre in bilico fra giusto e ingiusto.
Prima di qualsiasi considerazione su ciò che viene detto deve esserne valutata la fonte.
La valutazione della fonte segue due momenti:
Il primo consiste nello stabilire se la fonte è sincera. Cioè se davvero dice ciò che pensa.
Se così non risulta, il significato delle sue parole può essere solo letterale. Perché la fonte non aggiunge nulla. E la si può escludere nella disamina.
Se invece appare sincera, allora occorre decidere se è buona o malvagia.
Ed è questa bontà o malvagità a determinare come si debba interpretare ciò che dice.
Se la fonte è creduta sincera e buona, allora anche la spada deve essere intesa in questa luce.
Perché non vi è niente, niente che in sé è buono o malvagio, tutto dipende dalla fonte.

