Ho letto l'articolo e il mio commento è presto detto: che si tratti di italiani, svizzeri o di chi si vuole, fintanto che il pensiero umano non avrà svelato in modo abbastanza inequivocabile la sua natura ivi compresa la natura del linguaggio .... svelamento che infine dovrebbe offrire una nuova e adeguata comprensione dei poliedrici comportamenti umani, ma soprattutto dei molteplici "spiriti" dei popoli, la filosofia resterà confinata ineluttabilmente ad una scienza da ranocchi. "L'uomo è misura di tutte le cose .... etc" diceva Protagora. O si risolve tale questione indicando in quale modo si costituisca tale misura ... giacché penso che ne abbiamo piene le tasche di vedere, osservare, desumere e parlare infine di come detta misura si manifesti... eh eh eh!! ... dicevo appunto, se così non fosse, la filosofia sarà sempre e giustamente considerata poco, in balía continua della sua delegittimazione alla quale tutti si assiste. E siccome l'argomento mi sta molto a cuore per ora mi fermo qui proprio perché sono stanco di tracciare generalizzazioni arbitrarie parlando, come detto poc'anzi, di come le varie genti e l'individuo si siano messi in luce finora, ivi compresi ucraini, russi, inglesi, europei, americani e cinesi ... e mettiamoci pure i turchi ... un branco di folli, l'individuo per primo ... Un saluto