Lo stato è una innovazione sociale che ha avuto successo nella storia umana.
Se lo stato, come l'interesse pubblico, è una astrazione lo è anche l'individuo, come l'interesse privato.
Le considerazioni che fai sullo stato valgono similmente per le associazioni e le società che caratterizzano le economie moderne.
La trattativa, l'accordo tra le parti è già una relazione sociale, economica, inserita in un contesto di relazioni sociali, economiche.
Perché col perfezionamento del contratto le parti non sono più libere, ma costrette, obbligate dal contratto stesso? La reciprocità di interessi delle parti viene messa a dura prova durante l'esecuzione del contratto. Chi le obbliga, le costringe a rispettare il contratto se non un soggetto collettivo esterno alle parti?
Anche i più intransigenti liberali come Nozick alla fine riconoscono la necessità, l'opportunità dello stato, sia pur minimo.
Per evitare equivoci:
non ritengo affatto che durante la trattativa contrattuale le parti siano libere, semmai essa stessa dimostra la loro dipendenza;
complessivamente valuto positivamente il mercato come forma di organizzazione economica della società, ma ritengo essenziale la partecipazione dello stato come regolatore del mercato e come fornitore quasi monopolista di determinati servizi.
La differenziazione della qualità e quindi del prezzo della merce o del servizio è alla base dell'economia di mercato, la discriminazione economica e sociale sottostante è evidente. Ho visto un inserto del Sole 24 Ore dedicato agli orologi: un orologio meccanico di precisione del valore di centomila euro o più ha un evidente valore di discriminazione sociale, come lo avevano le opere artistiche nel passato remoto.
Se lo stato, come l'interesse pubblico, è una astrazione lo è anche l'individuo, come l'interesse privato.
Le considerazioni che fai sullo stato valgono similmente per le associazioni e le società che caratterizzano le economie moderne.
La trattativa, l'accordo tra le parti è già una relazione sociale, economica, inserita in un contesto di relazioni sociali, economiche.
Perché col perfezionamento del contratto le parti non sono più libere, ma costrette, obbligate dal contratto stesso? La reciprocità di interessi delle parti viene messa a dura prova durante l'esecuzione del contratto. Chi le obbliga, le costringe a rispettare il contratto se non un soggetto collettivo esterno alle parti?
Anche i più intransigenti liberali come Nozick alla fine riconoscono la necessità, l'opportunità dello stato, sia pur minimo.
Per evitare equivoci:
non ritengo affatto che durante la trattativa contrattuale le parti siano libere, semmai essa stessa dimostra la loro dipendenza;
complessivamente valuto positivamente il mercato come forma di organizzazione economica della società, ma ritengo essenziale la partecipazione dello stato come regolatore del mercato e come fornitore quasi monopolista di determinati servizi.
La differenziazione della qualità e quindi del prezzo della merce o del servizio è alla base dell'economia di mercato, la discriminazione economica e sociale sottostante è evidente. Ho visto un inserto del Sole 24 Ore dedicato agli orologi: un orologio meccanico di precisione del valore di centomila euro o più ha un evidente valore di discriminazione sociale, come lo avevano le opere artistiche nel passato remoto.


