Afrodite Pándēmos: è in genere adorna di fiori ed è associata alla primavera, alle gioie dell'amore e alle emozioni dell'innamoramento.
La potenza divina di Afrodite Pandémos è l'amplesso (gamos), che ha una dimensione sacrale: sacra perché manifesta "la forza" (dynamis) che congiunge l'elemento maschile con l'elemento femminile.
Pandémos: antica parola greca composta da "pan" (= tutto) + "demos" (= popolo), allude a tutta la popolazione.
Gli antichi Greci, però, non usarono mai la parola "pandemìa" nel significato medico che le diamo noi oggi. Questa parola fu coniata nell'ambito medico alla fine del XVIII secolo sul modello di "epidemia", lemma usato nel IV sec. a. C. dal medico greco Ippocrate (460 a. C. circa - 377 a. C. circa, considerato il fondatore della medicina) per indicare il rapido diffondersi di una malattia contagiosa.
Egli rivoluzionò il concetto di medicina, tradizionalmente associata con la teurgia e la filosofia, stabilendo la medicina come professione.In particolare, ebbe il merito di far avanzare lo studio sistematico della medicina clinica, riassumendo le conoscenze mediche delle scuole precedenti, e di descrivere le pratiche per i medici attraverso il "Corpus Hippocraticum" e altri testi.
Il culto di Afrodite Pandémos era diffuso in numerose località dell'antica Grecia. A Elis fu rappresentata dallo scultore e architetto greco Skopas (390 a. C. circa – 330 a. C. circa) mentre cavalca un ariete: Afrodite Epitragia.

Charles Gleyre, "Aphrodite Pandemos", 1854.

Cammeo di epoca romana, I secolo a.C. - II secolo d. C., Museo archeologico nazionale di Napoli
La potenza divina di Afrodite Pandémos è l'amplesso (gamos), che ha una dimensione sacrale: sacra perché manifesta "la forza" (dynamis) che congiunge l'elemento maschile con l'elemento femminile.
Pandémos: antica parola greca composta da "pan" (= tutto) + "demos" (= popolo), allude a tutta la popolazione.
Gli antichi Greci, però, non usarono mai la parola "pandemìa" nel significato medico che le diamo noi oggi. Questa parola fu coniata nell'ambito medico alla fine del XVIII secolo sul modello di "epidemia", lemma usato nel IV sec. a. C. dal medico greco Ippocrate (460 a. C. circa - 377 a. C. circa, considerato il fondatore della medicina) per indicare il rapido diffondersi di una malattia contagiosa.
Egli rivoluzionò il concetto di medicina, tradizionalmente associata con la teurgia e la filosofia, stabilendo la medicina come professione.In particolare, ebbe il merito di far avanzare lo studio sistematico della medicina clinica, riassumendo le conoscenze mediche delle scuole precedenti, e di descrivere le pratiche per i medici attraverso il "Corpus Hippocraticum" e altri testi.
Il culto di Afrodite Pandémos era diffuso in numerose località dell'antica Grecia. A Elis fu rappresentata dallo scultore e architetto greco Skopas (390 a. C. circa – 330 a. C. circa) mentre cavalca un ariete: Afrodite Epitragia.

Charles Gleyre, "Aphrodite Pandemos", 1854.

Cammeo di epoca romana, I secolo a.C. - II secolo d. C., Museo archeologico nazionale di Napoli