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Messaggi - Socrate78

#751
Rimane il fatto che gli scienziati hanno fatto un sacco di esperimenti (direi anche sadici) su poveri animali solo per cercare di "dimostrare" le teorie evoluzionistiche di Lamarck e di Darwin: i risultati sono stati disastrosi. Ad esempio per dimostrare le teorie di Lamark secondo cui (non si sapeva ancora del DNA) i caratteri acquisiti durante la vita si trasmettono di padre in figlio, hanno tagliato nei laboratori per generazioni la coda a poveri topi che facevano da cavia, pensando che dopo generazioni l'anomalia fosse ereditata, invece i topi nascevano sempre con la coda. Lo stesso con i moscerini della frutta, hanno indotto per generazioni tutta una serie di mutazioni genetiche sperando che ci fosse qualcuna "vantaggiosa" per la selezione naturale che avrebbe condotto ad una nuova specie, invece sono rimasti completamente delusi: i poveri insetti hanno solo sviluppato patologie, anomalie, sterilità, dimostrando come le mutazioni casuali vantaggiose di Darwin siano ben lungi dall'essere dimostrate.
#752
Ecco, secondo me NO, infatti prima di Galileo, che era un genio, tutti pensavano che fosse la Terra ferma al centro del mondo, invece era vero il contrario e Galileo si fece un sacco di nemici e rischiò di finire pure arrostito.....
#753
La vera questione è anche un'altra: la resistenza molto forte ad accettare il creazionismo e a preferirvi l'evoluzionismo è di carattere logico o semmai è un ostacolo psicologico, dovuto a condizionamenti culturali e sociali? Io propenderei per la seconda ipotesi. Infatti come si manifesta in fondo la "creazione"? Si manifesta sostanzialmente con il fatto che qualcosa che prima non c'era ad un certo punto compare. L'evoluzione invece è il cambiamento di qualcosa di già esistente. Ora, la teoria del big bang mostra come prima dell'istante zero della nascita dell'Universo il tempo non esistesse e quindi la dimensione temporale in cui viviamo non è affatto il frutto di un'evoluzione di un tempo preesistente. Non esistevano protoni e neutroni, né idrogeno ed elio, quindi questi sono apparsi a partire dall'energia iniziale, e ciò sembra rafforzare il concetto di creazione e non di evoluzione, visto che tutti questi elementi semplicemente non c'erano e non si sono evoluti ad esempio da un prototipo iniziale!
L'ateo Stephen Hawing, pur restando ateo, ha addirittura ammesso che ci sono state molte resistenze ad accettare in ambito scientifico l'ipotesi del big bang, perché esso era troppo vicino al concetto di creazione, in fondo si preferiva la teoria dell'Universo Statico che appunto non prevedeva l'apparire della materia sostanzialmente dal nulla.
Ora, come tali elementi (protoni, neutroni, forza gravitazionale, ecc.) sono apparsi mentre prima non c'erano, per quale motivo non potrebbe essere stata la stessa cosa per tutto il resto? Nulla lo vieta, secondo me è soltanto il condizionamento culturale, psicologico e sociale ad impedirci di accettare l'ipotesi creazionista.
#754
@Anthony: Quindi in pratica per vedere l'evoluzione all'opera dovrebbero avvenire eventi quasi catastrofici come ere glaciali, cambiamenti climatici gravi, giusto? Ora non è così evidente visto che la Terra ha raggiunto per fortuna una sua stabilità. Ma vi sono anche altre cose, oltre a quelle che ho detto sopra, che non collimano molto con il concetto di evoluzione, soprattutto con il fatto che è la NECESSITA' una delle molle evolutive: ad esempio l'uomo ha sempre avuto, per difendersi meglio dai predatori e dai pericoli, il bisogno di vedere bene al buio, eppure non è mai riuscito ad acquisire questa capacità come se fosse un felino, come lo si spiega? Inoltre l'idea che l'uomo discenda dalle scimmie non collima con il fatto che i geni sono decisamente diversi, ed abbiamo semmai in comune più geni con i topi che con le scimmie, infatti gli esperimenti medici sulle cavie si fanno sui topi, non certo sulle scimmie!
#755
"Impagabile" te lo tieni per te e anzi lo dici a tua sorella! Io pretendo rispetto.  Anzi, semmai un tantino impagabile lo sei tu, ma in quanto a falsità, visto che hai omesso di mettere un particolare alquanto essenziale: il punto di domanda alla fine della mia affermazione, sostituendola con dei puntini sospensivi. E' ovvio che così mi fai dire ciò che vuoi e falsi il mio discorso. O forse sei ignorante e non conosci la differenza tra frase positiva e interrogativa? Per quanto riguarda l'apparente contraddizione insita nella tua frase, cioè che non può esistere l'"intelligenza" prima che venga creata, ecco che si tratta solo di un SOFISMA: infatti l'intelligenza come noi la conosciamo non è detto che sia l'unica possibile, potrebbe benissimo derivare da una mente spirituale intelligente che ha progettato il mondo e ha dotato la materia di consapevolezza. Molecole, amminoacidi, sono realtà intelligenti? NO, eppure in natura danno origine al DNA dimostrando di operare in vista di un fine e facendo specializzare organi e apparati per uno scopo ben preciso.
#756
Non hai dimostrato niente di niente, e ti spiego perché. Chi ti dice che queste interazioni chimiche siano il frutto di coincidenze cieche e non ci sia dietro una mente che ha organizzato tutto? Lo dici tu stesso che la natura ha ORGANIZZATO, quindi ha ideato un meccanismo in cui partendo dalle basi azotate dei geni si sono differenziati gli organi che hanno però uno scopo preciso! Non è forse intelligente tutto questo? La scienza non risponde alla domanda delle domande: PERCHE'VI E' QUALCOSA INVECE DEL NULLA? Inoltre ti faccio due esempi secondo me assolutamente lampanti, legati a due organi: il cervello e i reni. Il nostro cervello è protetto da una barriera chiamata ematoencefalica, che protegge l'organo dall'interazione potenzialmente dannosa con l'ambiente esterno. Ora, non ti sembra questa l'espressione di un progetto intelligente? La natura sapeva che quell'organo era importante e lo ha protetto, quindi è intelligente sin dall'inizio. Allo stesso modo ha organizzato i nostri reni in maniera tale da depurare l'organismo dalle scorie prodotte, quindi anche qui è intelligente, poiché aveva la consapevolezza che era necessario depurare l'organismo che sarebbe nato dagli scarti metabolici. O vorrai sostenere che tale meccanismo prima non esisteva e si è evoluto solo molto dopo, dopo tanti tentativi ed errori? Vi è del finalismo nella natura, non semplice meccanicismo casuale, solo uno sguardo secondo me superficiale, che si ferma in superficie, vi vede semplice meccanicismo senza scopo.
Inoltre molti genetisti hanno affermato che NON esistono mutazioni positive, solo patologiche o al massimo neutre, non si è mai visto che una specie sia diventata qualcos'altro a causa di mutazioni benefiche che ne hanno fatto cambiare la natura. Se puoi smentirmi altamarea fammi qualche esempio di specie mutante, io non le ho viste.
#757
L'ateismo è una FEDE e si basa sull'assunto, non verificabile, che non esiste una realtà spirituale oltre la materia e l'energia ad essa associata. Ma non è falsificabile in nessun modo, infatti non esiste alcun mezzo per verificare o smentire questa cosa. Solo che gli scienziati atei spacciano la loro fede ateista come verità scientifica, e lì sono in malafede allo stesso modo di un fondamentalista cristiano o islamico che pretende che il racconto della Bibbia e del Corano sia per forza vero in tutta la sua lettera.
#758
Le prime cellule dei primi batteri erano già programmate per essere quello che erano, infatti il DNA già esisteva ed è un codice che già in partenza ha dato i comandi alla vita per formarsi ed essere quello che effettivamente è. Ora, se esiste un codice che dà le istruzioni per la vita non è logico che debba esistere anche un progettatore? Non mi sembra affatto questo un ragionamento fragile e goffo. Se anche queste molecole si fossero formate a causa di un lento processo che le ha unite fino a formare il DNA, rimane il fatto che si tratta di un CODICE, quindi è come un libro in cui sono scritte le istruzioni per la formazione della vita futura. Inoltre l'"intelligenza" del processo è evidente anche dal fatto che esistono enzimi che operano apposta per riparare ad eventuali errori e mutazioni del DNA (DNA polimerasi) e quindi questo smentisce l'idea che la natura tenda alla mutazione, ma anzi tende alla stabilità proprio perché il codice della vita ha bisogno di conservare il patrimonio genetico e non di mutarlo. Mostrami anche un solo esempio di un codice di istruzioni che si è creato da solo senza l'intervento di una mente intelligente e cambierò opinione.
#759
@babylham: Perché neghi che ci possa essere un progetto intelligente? Credi che esista solo la materia e che quindi niente neuroni, niente intelligenza? Come ho detto sopra, il DNA è un codice in cui ogni frammento ha un significato, ogni proteina codifica una caratteristica importante della persona e se manca un piccolo frammento che codifica una proteina, ecco basta questo per causare un guaio ENORME con malattie genetiche, proprio perché si dà alla cellula un messaggio sbagliato. Ora, secondo me dire che questo non significhi intelligenza è la stessa cosa che dire che in un'enciclopedia le parole si sono disposte a caso per formare un significato compiuto. Il fatto che quest'intelligenza non sia materiale, non significa che non ci sia, secondo me fermarsi alla materia non spiega niente. O forse in realtà preferisci pensare che non esista il soprannaturale perché ti fa sentire più libero? Forza, argomenta il tuo ateismo, sono tutt'orecchi.
#760
L'alternativa però all'evoluzionismo classico non è detto che sia il creazionismo religioso, ad esempio potrebbe anche essere possibile che esista un fattore sconosciuto (chiamiamolo fattore K) che ad un dato momento dello sviluppo del DNA sia intervenuto per creare mutazioni improvvise, molto brusche che prima non c'erano o erano solo accennate, e noi non riusciamo a rivelare quel fattore (magari del tutto naturale) solo perché non ne abbiamo ad oggi le conoscenze adeguate, ma un giorno magari lo scopriremo, ma anche in questo caso resterebbe aperta la diatriba tra chi crede che l'intera evoluzione sia il frutto di un disegno divino e chi invece crede che non ci sia nulla di tutto questo. O è impossibile?
#761
Il fatto che uno Stato affermi che insegnare una teoria, creazionista o evoluzionistica che dir si voglia, sia anticostituzionale, la dice lunga sulla sua democraticità, ma del resto non mi stupisco affatto, non ho mai ritenuto gli USA una vera democrazia, semmai il contrario. Può benissimo darsi che il creazionismo sia vero nonostante la Corte Suprema USA lo ritenga "eretico", D'altronde abbondono il thread, infatti non avete sostenuto nemmeno una tesi atta a smontare l'idea che ci sia una mente intelligente dietro l'ordine della natura, tutto secondo me, dal codice del DNA al modo con cui gli organi si sviluppano nell'utero materno, indicano che c'è finalismo, orientamento della materia verso uno scopo intelligente partendo da un codice che è il DNA. Un esempio tra tutti: quando il bambino si sviluppa nell'utero, i polmoni si sviluppano per ULTIMI, proprio perché l'individuo nella vita uterina non ha bisogno di respirare, ma ne avrà bisogno in futuro: ora non è un agire intelligente questo, un prevedere ciò che acccadrà in seguito? Non avete mostrato nemmeno l'immagine di un fossile che mostri un MUTANTE, cioè un essere che è davvero una specie di transizione. Non avete spiegato come mai ci sia stata la grande esplosione di forme di vita nel Cambriano se è vero che l'evoluzione procede solo per piccoli passi e ci vuole molto tempo per creare la grande varietà di forme viventi. Secondo me la stessa natura è fatta in modo semmai da proteggerci dalle mutazioni casuali tanto care agli evoluzionisti, infatti quando queste mutazioni si verificano ci sono solo malattie genetiche, deformità, cancro, errori che la selezione naturale elimina e per fortuna non premia affatto producendo altre specie che prima non c'erano.
#762
In effetti però, se ci pensi, essendo il DNA un codice, esso ha all'interno le informazioni che permettono di formare l'individuo: ma queste informazioni non rivelano forse intelligenza? Si può fare il paragone con un computer, il software è il DNA che dà gli ordini per il funzionamento, mentre il corpo formato e visibile è l'hardware. Ma il computer si è fatto da solo? No di certo, avrà pure avuto bisogno di un programmatore che ha scritto il codice! Allo stesso modo si può dire per i geni, le quattro basi dei nucleotidi sono il linguaggio di base che permette di ordinare la materia e guidarla verso la creazione della vita. Ovviamente non è dimostrabile niente, ma a livello di logica mi sembra assai più plausibile questo della fede nel materialismo ateo che sostiene come tutto sia avvenuto per pure circostanze casuali, senza la presenza di una guida intelligente.
P. S. Secondo te Zichichi che nega l'evoluzionismo e parla di disegno intelligente del cosmo non è uno scienziato serio?.......
#763
Rimango delle mie perplessità e dico che NON c'è, al momento attuale, alcuna evidenza che piccole variazioni possono produrre un'evoluzione di passaggio tra specie diverse. Inoltre se si confrontano i fossili di insetti, ad esempio libellule, con quelli di insetti di milioni di anni fa, si nota benissimo che le libellule di adesso sono del tutto simili a quelle di oggi, segno che non c'è stata evoluzione alcuna, ma il simile ha prodotto sempre il simile. Se c'era evoluzione, si sarebbe trovato qualcosa di diverso dalle attuali libellule che poi, pian piano, avrebbe prodotto gli insetti attuali e i fossili avrebbero dovuto mappare tali modifiche. Gli incroci tra cani non sono affatto evoluzione intesa come evoluzione dai MICROBI all'UOMO, sono soltanto variazioni all'interno di una specie, ma tra una specie e l'altra sussiste una barriera che per ora si è dimostrata invalicabile. Non solo, lo stesso vale anche per uccelli, gamberi e altre specie. Inoltre, cosa ancor più importante, la selezione naturale può produrre individui più resistenti alla fatica, capaci di correre più fortemente, con certe caratteristiche, ma non può creare un'altra specie, perché per fare questa cosa sarebbe necessario sconvolgere la catena dei nucleotidi del DNA, spezzarne i legami, crearne di nuovi, inserire molti altri geni. Un semplice adattamento all'ambiente come può creare questo? Anzi, guai se una mutazione del genere si dovesse verificare, il cancro nasce proprio da mutazioni del DNA, ma esse fanno ammalare, non fanno certo creare un'altra specie! Le caratteristiche acquisite non generano cambiamenti che ti fanno diventare ALTRO, anzi, nemmeno si trasmettono ai discendenti, infatti se anche tu in vita diventi più veloce nel correre, non per questo i tuoi figli saranno prestanti ugualmente. La tua risposta, Altamarea, perdonami ma non dimostra nulla, infatti parli appunto di CREDERE, quindi di fede nell'evoluzionismo, la vera scienza si basa su prove soggette al principio di falsificabilità, verificabili, tutto il resto è solo pseudo-scienza. Io appunto non credo sia una teoria scientifica attendibile e tra le altre cose si è notato dagli studi dei paleologi come nel periodo Cambriano, dopo due miliardi in cui la vita si era limitata a forme molto semplice, c'è stata un'esplosione di forme di vita, in quel caso non si può parlare di piccole e lente variazioni, ma di un salto brusco da una situazione ad un'altra. Sai perché si crede nell'evoluzionismo? Soltanto perché esso ha un'APPARENZA di ragionevolezza, ma ciò che sembra in accordo con i nostri canoni razionali, sembra verosimile, non è detto che sia VERO, tanto che ci sono anche non pochi scienziati che l'hanno definito una "favola per adulti", quindi plausibile ma non vero.
#764
Il topic forse è più attinente ad un dibattito scientifico sull'origine della vita, ma credo che sconfini anche in ambito filosofico. Mi chiedo, infatti, se la teoria evoluzionistica nata con l'"Origine della specie" Darwin e poi ripresa da altri biologi evoluzionisti (primo tra tutti l'autore de "Il caso e la necessità") sia accettabile. Esistono in effetti a mio avviso delle serie perplessità, dei "contro" notevoli, che vorrei esporre qui di seguito:
A) L'evoluzione non è verificabile e non risponde al principio di falsificabilità di Popper: infatti, da quando noi possiamo osservare la natura, si nota che pur esistendo molte varianti di una determinata specie, non accade mai che si verifichi un meccanismo per cui a partire da una certa specie si creino pian piano individui intermedi con caratteristiche mutanti: per intenderci esistono molte razze di cani, ma non accade mai che un cane inizi nel suo corpo ad avere proteine di insetto o di gatto, inizi a sviluppare un abbozzo di ali, a parlare come noi o a camminare eretto! Il simile produce il simile insomma e anzi se si dovessero inserire geni di altre specie nel genoma umano, il risultato sarebbe disastroso, si creerebbe mostruosità e malattie.
B) La selezione naturale quindi NON produce un cambiamento di specie, ma serve solo ad eliminare, all'interno di una specie, gli individui non adatti, facendo sopravvivere i più adatti all'ambiente, ma si rimane sempre all'INTERNO di una specie già esistente. Per Darwin invece la selezione naturale farebbe compiere un salto verso altro, verso qualcosa che prima non c'era.
C) Anche guardando i fossili, non mi risulta mai che siano stati trovati fossili che testimoniano l'esistenza di esseri intermedi tra specie diverse.
D) Le stesse datazioni dei fossili non sono attendibili: infatti, anche nei reperti che vengono datati a milioni di anni fa (è il caso dei dinosauri), si rivelano comunque tracce di radiocarbonio, e ciò non dovrebbe verificarsi, visto che il radiocarbonio ha un tempo di decadimento di migliaia di anni, non di milioni.
E) Per ogni specie in natura esistono proteine diverse e specifiche, marcatrici della specie: anche ormoni simili in più specie, come l'insulina, hanno gli amminoacidi orientati in maniera diversa a secondo del genere, quasi a voler differenziarli dagli altri generi! Se ad esempio si dovessero iniettare proteine di animali in un uomo, il risultato sarebbe il disastro, morte o comunque danni gravissimi, perché la nostra vita non è programmata per ricevere qualcosa di diverso. Quindi, sembrerebbe proprio che più che di evoluzione sia corretto parlare di salto biologico da una specie all'altra, come se la natura volesse marcare e distinguere in maniera netta i differenti generi.
F) Organi complessi come il cervello o l'occhio umano, avrebbe richiesto un tempo lunghissimo per evolversi vista la loro incredibile complessità e poi vien da chiedersi: il caso evolutivo sarebbe stato in grado di creare una struttura così intelligente e complessa? Nemmeno un mucchio di granelli di sabbia si mettono insieme casualmente per creare una figura coerente, se non li manipoli non lo faranno MAI, figuriamoci le cellule, le sinapsi e le strutture dell'occhio.
G) Ammettendo l'evoluzione, che cosa si sarebbe evoluto prima nei vari passaggi dalla scimmia all'uomo e che cosa dopo? La gamba, il rene, il braccio, il cervello? Non è chiara la sequenza del meccanismo.
Non avete quindi l'impressione che qualcosa non funzioni in tutta la teoria darwiniana?
#765
Tematiche Spirituali / Re:Dio e l'eternità
01 Maggio 2018, 12:34:55 PM
Voto Logos, infatti non per nulla dal principio era il Verbo. Lo diceva anche Montale (che era piuttosto agnostico comunque....) in una poesia inedita: "Il fatto che tutto sia un bisticcio di sillabe è la cosa più probabile. Non per nulla dal principio era il Verbo". Buon 1 maggio.