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Messaggi - sgiombo

#751
Citazione di: anthonyi il 06 Febbraio 2019, 15:08:34 PM
In pratica la magistratura, avendo sospetti sulla legittimità dell'elezione di alcuni eletti appartenenti guarda un po' proprio all'opposizione rispetto al presidente Maduro, ha sospeso tutta l'assemblea legislativa. Erdogan starà morendo dall'invidia, perché questo ai magistrati al suo servizio, in Turchia, non è mai riuscito a farglielo fare.

L' ha sospesa -costituzione alla mano- perché i sospetti non sono stati doverosamente sospesi dai seggi per consentire le indagini ed eventualmente ripetere le elezioni, ma invece l' assemblea legislativa li ha proclamati eletti e accolti nel suo seno violando la legge.
Che invece Maduro ha rispettato al 100%.
(A parte il fatto che se anche -per assurdo, ammesso  non assolutamente concesso!- l' avesse violata, gli USA, patrocinatori dei più sanguinari e antidemocratici tiranni di tutto il mondo (Erdogan ìn compreso) non avrebbero comunque alcun diritto di mettere il naso nel Venezuela e in nessun altro stato sovrano).

Erdogan starà casomai morendo  d' invidia per le repressioni operate da Trump e Macron.
#752
L' assemblea costituente é stata chiusa del tutto legittimamente non dal governo Maduro, ma dalla magistratura (il Tribunale Supremo di Giustizia, competente sul caso e costituzionalmente dotato del potere legale di farlo),  dopo che questa aveva chiesto inutilmente di sospendere e sottoporre ad indagine alcuni eletti dell' opposizione al governo bolivariano sui quali pendono pesanti sospetti di probabili brogli commessi alle elezioni della stessa, in conseguenza del fatto che l' assemblea stessa, violando goplisticamente la costituzione, aveva rifiutato la doverosa indagine giudiziaria.
#753
Oh, così mi piaci (il che non significa pretendere che la cosa ti debba gratificare).

Anch' io sono ottimista e convinto (almeno finora; non faccio alcuno scongiuro solo perché non sono superstizioso) che la mia vita é fortunata e felice.
E ho pure fatto un figlio!
Però vorrei far notare a tutti pacatamente il fatto paradossale (?) che chi nasce rischia l' infelicità (anche se non é il caso nostro e di tanti altri ...per fortuna!); e che un rischio simile non dovrebbe essere subito senza il proprio asenso.

Viator per esempio ha ponderato la questione senza pregiudizi ed é giunto ad una conclusione simile alla mia.
Non per vedere se la maggioranza mi dà ragione o meno (che non sarebbe, come dice giustamente Piero Angela, un criterio di verità), ma mi incuriosisce vedere come si pongono il problema anche altri amici del forum.
#754
Citazione di: Ipazia il 05 Febbraio 2019, 22:16:56 PM
Sono le cantonate che si prendono quando non si crede nel libero arbitrio  :P

Non è che tutto debba ricadere nell'imperativo etico categorico. C'è anche un margine di libertà in cui anche l'etica, oltre che la scienza, non ha nulla da dire. E' lo spazio della libertà individuale che non danneggia nessuno. Leggendo "Nati due volte" di Giuseppe Pontiggia capisci cosa intendo dire ed è detto molto meglio di come lo possa dire io. Se una coppia di genitori si prende carico del proprio figlio disabile ha tut

to il sacrosanto diritto di farlo e non c'è etica o norma che possa mettersi di traverso. La sofferenza del disabile è opinabile e comunque va sempre relazionata al contesto familiare. In molte situazioni manifestano meno disagio esistenziale dei loro fratelli "sani".

Detto questo io non avrei mai partorito un figlio disabile. Nemmeno un figlio abile in questo tipo di società negriera. Ma è una mia libera scelta personale che non intendo in nessun caso far valere come paradigma etico, nè soggiacere a paradigmi altrui.

Un pezzo, forse il più importante, della sacralità del vivere, è laddove ci siamo ricavati spazi di libertà di agire senza dover rendere conto a qualcuno. Che poi è l'essenza della condizione adulta.

Ti invito a rileggere più attentamente la mia provocazione (possibile che appena mi riesci simpatica, nella fattispecie con i ricordi di gioventù affini ai miei nell' altra discussione, devi subito "rimediare" con pretese attribuzioni di inesistenti cantonate da parte mia? Mi scuso per lo sfogo).

Non parlo di feti affetti da patologie, ma del rischio di essere infelici che corrono tutti i nati (anche quelli che da feti erano sanissimi) senza che sia possibile chiedere il loro consenso per affibbiarglielo.

Poi il libero arbitrio non c' entra proprio per nulla: che ci sia o non ci sia, (che lo si faccia deterministicamente o casualmente) il decidere di fare un figlio (che potrebbe essere infelice; oppure felice) imponendogli il rischio (e non la certezza!) dell' infelicità senza poter chiedere il suo permesso mi sembra (a meno che mi si dimostri il contrario) profondamente ingiusto (per un' illustrazione mediante esempio di ciò che intendo dire ti invito a rileggere l' esempio della scelta della carta).


Se avessi un figlio che, come L' Edipo di Sofocle affermasse: "«Non essere mai nati è la cosa migliore e la seconda, una volta venuti al mondo, tornare lì donde si è giunti.», oppure come Leopardi (attraverso il pastore errante dell' Asia) ti dicesse:
Nasce l' uomo a fatica,
Ed è rischio di morte il nascimento.
Prova pena e tormento
Per prima cosa; e in sul principio stesso
La madre e il genitore
Il prende a consolar dell' essere nato.
Poi che crescendo viene,
L' uno e l' altro il sostiene, e via pur sempre
Con atti e con parole
Studiasi fargli core,
E consolarlo dell'umano stato:
Altro ufficio più grato
Non si fa da parenti alla lor prole.
Ma perché dare al sole,
Perché reggere in vita
Chi poi di quella consolar convenga?

Ti sentiresti ancora di affermare che Un pezzo, forse il più importante, della sacralità del vivere, è laddove ci siamo ricavati spazi di libertà di agire senza dover rendere conto a qualcuno. Che poi è l'essenza della condizione adulta? (evidenziazione in grassetto mia)
#755
Citazione di: Lou il 05 Febbraio 2019, 22:05:48 PM
Attenzione che Google batte bandiera United States of America.


E allora? 

Mica perché gli amerikani dicono che il sole gira intorno alla terra io devo per forza credere al geocentrismo!

Nessuno é perfetto, e non sono ancora riusciti ad imporre la censura in Internet, ragion per cui con un po' di tempo e pazienza potresti documentari adeguatamente.
#756
Citazione di: Lou il 05 Febbraio 2019, 21:39:22 PM
Abbiamo fonti ( pregasi di fornirle ) o mi stai chiedendo di credere a quel che scrivi?
L'ultima tua affermazione è proprio, abbi pazienza, la conferma di una ideologizzazione a prescindere,  accusa che mi muovi (infondatamente), di essere vittima di propagande pregiudiziali del più basso tenore, esulando dalle domande che ti ho posto, le cadute di stile non è scrivere " che cazzate ", ma insinuare pregiudizi nell'interlocutore dove vi possono anche non essere.
Mettere in dubbio il regime di Maduro  e il suo operare, non significa avvalorale e/o essere partecipi de/ il pregiudizio che i comunisti mangino i bambini.
E, per inciso, è abbastanza offensivo, per me, insinuarlo, nei miei confronti.

Se non ti basta constatare che perfino il golpista per conto USA Gaidò dice quel che vuole ovunque e continuamente in Venezuela, allora cercare di aprirti gli occhi é proprio impresa disperata.
E me ne astengo; anche perché non ho tempo di citare fonti affermanti ciò che é sotto gli occhi (aperti o chiusi) di tutti.
Basta che vai in Google e con un po' di tempo e di pazienza te le trovi da te.
Anche perché l' onere della prova (di "torture" e altro di solito spetta all' accusatore).
Fra l' altro anche alle ultime elezioni presidenziali stravinte da Maduro in elezioni definite assolutamente corrette e a prova di brogli da quell' incallito antiamerikano pregiudiziale che é lì ex presidente USA Jimmy Carter le opposizioni deliberatamente hanno evitato di partecipare ben sapendo che avrebbero subito una colossale batosta e volendo preparare l' attuale golpe: erano liberissime di parteciparvi e di fare tutta la falsissima propaganda che volevano (parola di Jimmy Carter).

Ah, nessun a intenzione offensiva, solo l' espressione delle mie convinzioni: se uno mi dice che un papavero é verde senza offesa sono costretto a rilevare che é daltonico.
#757
Citazione di: 0xdeadbeef il 05 Febbraio 2019, 20:59:32 PM
Ciao Ipazia
Giusto stasera sentivo di uno che ha inseguito e bruciato viva la propria ex-moglie...
Non credo che quel tipo sentisse un "comandamento sacrale" a non fare quella cosa (o se lo sentiva non gli ha dato
retta...), o avesse una "naturale empatia/simpatia" per quella poveretta.
Come non credo che una cosa simile avvenga fra i lupi...
Per quanto riguarda i nomi di Marx e Darwin "invano" beh, faccio quel che posso per relazionare fra loro saperi
diversi...
saluti


Ma pper la mmiseria (sì, due "p" e due "m")!

(Non vorrei di nuovo dare in escansìdescenze, ma a questo punto proprio non ci riesco).

Ma cosa significherebbe questo?
Sei sicuro che il bruciatore della ex moglie non credesse in Dio e che non l' abbia fatto malgrado "vivente Dio non tutto é lecito"?

Ma ti rendi conto del fatto che innumerevoli credenti (esattamente come innumerevoli atei) hanno sempre violato, anche gravissimamente, l' etica anche quando Dio era "vivo e vegeto" e i pochi atei venivano bruciati pubblicamente a suo (anzi: Suo) onore e gloria?

Quell' uomo ha messo a tacere la sua coscienza per violare l' etica in sé ben presente come si é sempre abbondantemente fatto, anche quando tutto era ritenuto Sacro e il "timor di Dio" era pressocché universalmente diffuso!

Basta! 
Non ne posso più!
MI ritiro da questa surrealistica discussione!

Saluti definitivi (addio, almeno per quanto riguarda questa fantascientifica discussione).
#758
Citazione di: 0xdeadbeef il 05 Febbraio 2019, 20:42:02 PM
Ciao Sgiombo
Mi sembra ben più che evidente che si sta parlando di Sacro (o "sacro", se vuoi...), non di religione.
Propongo di chiamarlo con un termine coniato da Severino (che ha abbandonato l'insegnamento alla "Cattolica" per
per insanabili divergenze teoretiche - per aver detto che il Dio delle religioni è una contraddizione...).
Il termine è "Inflessibile"; se proprio ti è antipatico "Sacro"...
L'etica "universalmente presente negli uomini" è, con ogni evidenza, un articolo di fede (è la medesima teoria
di Adam Smith e della Scuola Scozzese: metafisica allo stato purissimo - è stato spiegato riportando numerose
teorie, filosofiche, storiche ed economiche).
Mi si dovrebbe spiegare dal punto di vista marxista (che non è il mio ma non fa niente) perchè, se l'etica è
universalmente presente negli uomini, c'è bisogno di un "soggetto storico" (quello tipico della discussione
è stato, naturalmente, il "partito").
Al riguardo, vorrei capire un pò meglio riguardo alle "farmeticazioni deliranti".
Che vuol dire: "la società declina la necessaria produzione etica della natura comportamentale dell'individuo"?
Se vi è "evoluzione", come la liturgia fideistica liberale predica, non c'è bisogno del "soggetto storico" (ed
infatti il liberalismo predica l' emancipazione dai "lacci e lacciuoli" del soggetto-stato); perchè, come nello
spontaneismo hayekiano, la necessaria produzione etica della natura comportamentale dell'individuo produce
"da sé" la miglior società possibile.
Se invece vi è "rivoluzione", o per dire in maniera più prosaica e meno ad effetto, se vi è un ruolo del soggetto
storico, allora la produzione etica della natura comportamentale dell'individuo non è né naturale né necessaria,
ma soggetta ai condizionamenti dello stesso soggetto storico.
saluti

Beh, questo é proprio in dialogo fra sordi!
(E per parte mia sono fortemente tentato di smetterla di perdervi inutilmente altro tempo).

MI tratti come se fossi un anticlericale acritico: Severino abbandonò l' Università Cattoliche per insanabili divergenze dai preti. E chissenefrega!
Non ho mai considerato a priori falso quel che dicono i preti né a priori vero quel che dicono i mangiapreti.

La pretesa assenza dell' etica universalmente presente negli uomini é con tutta evidenza un aprioristico pregiudiziale articolo di fede.
Dal momento che basta aprire gli occhi sugli altri uomini e l' "occhio interno" della propria coscienza per constatarlo.
Anche perché allora sarebbe tutto da spiegare che cosa d' altro sarebbe (se non si tratta di un mero flatus vocis per non ammettere ad ogni costo pregiudizialmente l' evidenza che l' etica non ha alcun bisogno di credenze religiose; a scanso di equivoci preciso pleonasticamente che ciò non significa affatto che abbia bisogno necessariamente dell' assenza di credenze religiose) il "sacro" o "inflessibile" che sarebbe presente in tutti gli uomini indipendentemente dalle eventuali credenze religiose (garantisce Severino che ha litigato coi preti!)?

C'é bisogno di un soggetto storico, di fatto realizzato dal partito leninista (ovviamente con necessari adeguamenti ai tempi mutati) per attuare le potenzialità rivoluzionarie perché sono gli uomini a fare la storia (condizionati in ultima analisi, ma non "guidati a mo' di pilota automatico" dalla struttura economica della società: questa apre possibilità che non necessariamente sempre si realizzano), come ormai ben sa chiunque abbia solo sfogliato qualche elementarissimo bigino di marxismo.
Puoi non essere d' accordo, e ci sarebbe da parlarne per ore e giorni e forse più, ma non ignorare che questo sostengono i marxisti (altrimenti, allo stesso identico modo si potrebbe, pretendere che Severino é un sostenitore del divenire, del mutamento).

Farneticazione delirante é pretendere che il marxismo, con la concezione del mutamento delle sovrastrutture ideali in seguito allo sviluppo delle forze produttive, alle loro relazioni con i rapporti di produzione e alla lotta di classe, si identifichi con il liberalismo inglese che pretenderebbe di assolutizzare e "naturalistizzare" i rapporti di produzione capitalistici e l' ideologia borghese; in generale, e in particolare che la concezione marxista delle mutevoli declinazioni storiche - culturali dell' etica (sotto gli occhi di tutti coloro che deliberatamente non decidano di non vederla per sostenere ad ogni costo pregiudizialmente che "morto Dio tutto é lecito" contro l' evidenza plateale dei fatti) si identifichi con la pretesa "naturalità" della morale borghese (che, con la sua evidente falsità, ha offerto lo spunto ai peggiori relativismo e nichilismi; peraltro poi "adottati" come ideologia perfetta dalle classi dominanti capitalistiche nella loro fase di "avanzata putrescenza" accanto al, se non addirittura al posto del-, -l' utilitarismo) .

Perché secondo te affermare che l' etica umana ha aspetti generali astratti universali e costanti e altri aspetti più particolari concreti mutevoli implicherebbe l' adesione agli assetti sociali capitalistici (da migliorare anziché sovvertire) ? ? ? 
Ma quando mai ? ? P?
E perché mai ? ? ?
Lo sarebbe casomai l' assolutizzare, il pretendere di "naturalizzare" l' etica borghese capitalistica.
Cioé ' esatto contrario!

Infatti l' uomo é sia natura, sia cultura.
Pretendere di assolutizzare l' uno o l' altro aspetto dell' umanità significa o ignorare ciò che nella natura complessiva é peculiare dell' uomo, oppure pretendere che l' uomo sia qualcosa di "soprannaturale", dotato di un' anima immortale o di qualcosa di oscuramente "Sacro".
#759
Citazione di: Lou il 05 Febbraio 2019, 19:34:42 PM
Ancora con sto credere, cosa vuol dire?
Pure Hitler fu eletto? E allora, non era un dittatore sanguinario?
Mi prendo la briga della obiezione della reductio ad Hitlerium che me la faccio da me, però mannaggia, anche fare passare tutto per il colore ideologico, e io beverona prosciuttata occhi credulona, con tutto rispetto mi sta un po' stretta come cosa, sgiombo. Caspita, nessuna oppressione e nessuna tortura, tu vivi in Venezuela? Come sai che che ad opera di Maduro & C. non ci siano torture e forti limitazioni per l'espressione della popolazione?  Tutte balle? Mi mostri i tuoi canali privilegiati per provare che no, assolutamente, "ma quali oppressioni e torture ? ! ? ! ?", sono panzane? Che le minoranze non possano essere tutelate in alcun modo, roba che fa la differenza, forse, tra dittature e democrazie ( ma sono io credulona ) o ci son solo coloro che hanno votato Maduro?



Si proprio colossali panzane!

In Venezuela non vi é alcuna censura e ognuno può scrivere quello che vuole e fra l' altro i principali mezzi di comunicazione, cartacei e televisivi sono nelle mani delle opposizioni.

Se poi uno vuol cedere ad ogni costo che i bolivariani - chavisti mangiano i bambini, mica si può impedirglielo.
#760
Citazione di: Ipazia il 05 Febbraio 2019, 19:24:16 PM
E dopo questa martellata filosofica non ti sei più ripreso. Scherzo. Fu così anche per me. Il "manifesto" e i quattro volumi rossi di Lenin in pessima carta tipografica di cui ci si faceva una ragione perchè un conto è avere come sponsor il Kremlino, e un conto Wall Street. Meglio coi sei volumoni di Lenin. Lì abbiamo toccato l'apice. Poi il "Capitale" e quindi lo spazio intergalattico. Anche gli atei hanno i loro testi sacri. Ma Eraclito non perdona: l'economia politica inglese è diventata un'associazione a delinquere finanziaria, il socialismo utopistico francese ha partorito Macron e Renzi e l'idealismo tedesco gira con la lanterna in cerca dello Spirito disperso chissadove.

Insomma bisogna aggiornarsi  :P


Concordo* e con simpatia!

Però non posso esimermi dal rilevare che ci sono anche figli bastardi (e pure stronzi): é il caso di Macron e di Renzi!

Quanto ai discendenti non marxisti dell' economia politica e dell' idealismo tedesco, beh, se non altro possono esser considerati "discendenti legittimi" (seppure anch' essi stronzi: partoriti nella fase reazionaria del capitalismo, mentre i loro avi erano nati nella fase progressiva), forse anche più del marxismo, che ha la pretesa di superare (e non di fare incancrenire) i limiti dei "comuni antenati" (per restare nella metafora non troppo esaltante, di "vivificare la discendenza con sangue nuovo").


_________
* Almeno su questo senza dubbio.
#761
Citazione di: 0xdeadbeef il 05 Febbraio 2019, 19:12:11 PM
A Sgiombo ed Ipazia
Non dovrebbe essercene bisogno (visto che è stato detto innumerevoli volte), ma ricordo che l'argomento in
discussione non è la credibilità dei miracoli operati da Padre Pio da Petrelcina o l'attendibilità dei racconti
dei veggenti di Medjugorje; ma l'esistenza NON dell'idea (che esiste indubitabilmente), ma del Sacro come realtà
effettiva (che, naturalmente, può essere assunta solo come postulato) quale unica alternativa al "tutto è lecito"
(ovvero come unica alternativa al trionfo totale e definitivo della volontà di potenza così come descritta dal suo
massimo cantore; che è evidentemente Nietzsche).
Da questo punto di vista non esiste un sacro "religioso" ed uno "profano"; perchè il Sacro altro non è se non
l'"Inflessibile" (cioè l'indiveniente nel divenire), cioè un concetto filosofico/epistemico che, in questo contesto,
nulla ha a che vedere con il concetto teologico (il quale, semmai, solo fornisce la "struttura originaria").
Il Sacro "profano" è, insomma, solo una inutile specificazione del Sacro filosofico/epistemico.
Vi sarebbe in teoria, come dicevo, una "terza via": quella descritta dalla filosofia anglosassone poi ripresa dal
liberalismo politico.
Sulla scia della Scuola Scozzese (ma la radici sono evidentemente molto più antiche), questa visione del mondo
e delle cose ritiene che fra gli essere umani esista una naturale empatia/simpatia, e questo basilare concetto
sarà "innestato", da H.Spencer, sul tronco storico dell'empirismo fondendolo inoltre con un altra basilare
concezione: l'"evoluzionismo" filosofico, figlio (degenere) della teoria darwiniana.
Da queste basi, F.A.Von Hayek formulerà il coerentissimo concetto di "spontaneismo", cioè la teoria per cui
l'interrelazione fra individui produce la "miglior società possibile", che rappresenta il vero ed autentico
fondamento filosofico della visione mercatistica attuale (l'estremismo liberista, insomma).
Ora, è chiaro che se si abbraccia (come fate voi) la teoria morale della Scuola Scozzese lo "spontaneismo" ne è
la naturale e logica conseguenza (come del resto pensò Lucio Colletti, che da marxista diventò liberale), ma
non è tanto questo che qui ci interessa, quanto piuttosto che quel fondamento: "fra gli esseri umani esiste una
naturale empatia/simpatia" (che Ipazia traduce con: "la socialità produce necessariamente l'etica") ha una
evidentissima radice metafisica (dall'"homo homini deus" di Spinoza all'"orologiaio" di Leibniz, passando per
il giusnaturalismo di Grozio fino al "trickle and down" di Stiglitz le dimostrazioni di questa radice si sprecano).
Per cui essa non risulta affatto una "terza via", ma si riduce al primo termine, cioè al Sacro filosofico/epistemico
(è necessaria questa aggettivazione: "epistemico", perchè è di una filosofia che cerca una "verità incontrovertibile"
che stiamo parlando).
Del resto, ritengo, serve a poco aggiungere la distinzione per cui la società "declinerebbe" la necessaria produzione
etica della natura comportamentale dell'individuo (come, chiedevo, con l'evoluzione o con la rivoluzione?); perchè
introduce nel discorso un elemento sovrastrutturale (proprio quella "ratio" che Ipazia si è lasciata scappare) che va
solo ad "inquinare" (per quel che qui ci riguarda, beninteso, perchè altrimenti dovremmo inserire nel discorso quel
fondamentale concetto di "soggetto storico" che, appunto, rende "storico" il materialismo di Marx e non lo "adagia"
sulle posizioni scientiste della filosofia anglosassone) la pretesa scientificità della "produzione naturale e
necessaria dell'etica".
saluti

Constato a malincuore che sono perfettamente inutili i miei tentativi di farti capire che:

Bisogna chiarire la questine del "sacro" e della "religiosità": se li si intendono come caratteristiche ineliminabili di tutti gli uomini (e magari non solo), allora affermare che sono necessari al' etica equivale pari pari ad affermare che gli uominihanno tutti un' etica del tutto indipendentemente dall' eventuale avere anche una fede religiosa o meno (e anche "tentazioni" di violarla parimenti del tutto indipendentemente dall' eventuale avere anche una fede religiosa o meno).

Se l' etica universalmente presente negli uomini é il "sacro profano", allora il "sacro profano" stesso non si fonda teoricamente (come osservato da Hume: impossibilità di ricavare il "dover essere" dall' "essere"), ma lo si constata empiricamente a posteriori.

Che il marxismo abbia "dialetticamente superato" (cioé non negato, ma sviluppato nei suoi aspetti più validi, depurandolo dai suoi elementi di debolezza) l' illuminismo é perfettamente ovvio, pacifico, assolutamente non problematico.

MI spiace, ma francamente (e senza alcuna intenzione offensiva; lo scrivo al solo -disperatissimo!- scopo di cercare di intenderci) la pretesa che il materialismo di Marx sarebbe "storico" e non "adagiato" sulle posizioni scientiste della filosofia anglosassone solo ignorando il suo "nucleo teorico" più "essenziale", e cioé la declinazione storica - sociale delle tendenze comportamentali biologiche dell' uomo in ultima analisi per effetto della struttura economica della società riesco a catalogarla unicamente nel genere "farneticazioni deliranti".


(Per la cronaca, non ho ancora ben capito fino a che punto Ipazia concordi con me e da dove dissenta: non mi sembra il caso di trattarci come se fossimo in qualche modo "in combutta").
#762
Citazione di: Ipazia il 05 Febbraio 2019, 19:02:55 PM
Indubbiamente, visto che viene tutto dall'umano e che il mondo in cui si vive, al netto dei vigorosi parti del pensiero è esattamente lo stesso. Per cui ci sta anche la rilegatura religiosa, con l'adilà o con l'aldiqua.

Lo so che sgiombo non è d'accordo, ma, dove non costa nulla farlo, meglio costruire ponti che muri. Magari con un'accortezza di bonton. I vigorosi parti della mente non cerchiamo di appiopparli urbi eto orbi, ma coltiviamoli amorevolmente al nostro interno e con chi è sulla nostra lunghezza d'onda mentale. Con gli altri vediamo di imparare un esperanto teorico e pratico per godere congiuntamente la realtà che condividiamo.

(non prende la prima parte del quote con la mia citazione  :-\ )


Non capisco su cosa non sarei d' accordo.

A me sembra di essere tollerantissimo e rispettosissimo delle convinzioni dei credenti (in generale, e in particolare in questo forum)
#763
Citazione di: Lou il 05 Febbraio 2019, 19:15:48 PM
Però non ho capito, vedere migliaia di persone che manifestano a favore di Maduro, è sufficiente per legittimare oppressioni e torture?


Ma quali oppressioni e torture ? ! ? ! ? !

Maduro alle ultime elezioni presidenziali dell' anno scorso (monitorate da dovizia di osservatori indipendenti al di sopra di ogni sospetto, fra cui l' ex presidente USA Jimmy Carter, che le ha definite le più indenni da brogli e corrette del mondo), che hanno registrato l' astensione minima fra tutte le altre recentemente svoltesi nel continente americano (USA e Canada compresi), ha ottenuto la maggioranza più ampia rispetto agli eletti in tutte le altre recentemente svoltesi nel continente americano (USA e Canada compresi).

Secondo te i Venezuelani l' avrebbero votato così massicciamente perché piace loro essere oppressi e addirittura "torturati"?

Ma non crederai ancora acriticamente a quelli della "strage di Timisoara", della "armi chimiche di Sadam e di Assad", delle "repressioni sanguinose di Gheddafi", delle "pulizie etniche perpetrate dai Serbi", degli "oppositori di Kim sbranati dai cani" o "uccisi -letteralemente: l' hanno detto e scritto loro!- a cannonate", e così via maldestramente e spudoratamente bufalando?
#764
Per ora, in assenza di obiezioni (che già mi sarei aspettato numerose e vivaci) sono costretto a concludere che "chi tace acconsente" con la mia scandalosa domanda retorica (a risposta evidentemente negativa):

Qualcuno si sentirebbe di sostenere che si tratta di un trattamento eticamente giustificabile?

Il soggetto sottinteso essendo il mettere al mondo dei figli imponendo loro il rischio dell' infelicità senza poter chiedere il loro consenso.

(Scusate la -reiterata- provocazione)



P.S.: se i moderatori la considerassero troppo fuori tema, la si potrebbe spostare un un' altra apposita discussione.
#765
A questo punto bisognerebbe dirimere l' ambiguità di fondo del termine "sacro" (o per l' appunto ambiguamente"Sacro": il diavolo si cela spesso in particolari "minimi" come il carattere maiuscolo o minuscolo di un' iniziale!).

Che lo si chiami sacro (con l' iniziale minuscola) o laico o come caspita si preferisce, l' "istinto etico" é comunque presente del tutto indipendentemente da eventuali credenze religiose; e così pure può venire sopraffatto dai più svariati istinti immorali del tutto indipendentemente da eventuali credenze religiose.

Questo secondo e é ciò che conta, la "sostanza" del problema, indipendentemente dalle parole che si unano per affrontarlo.

E così pure se per "religione" o "religiosità" (più o meno etimologicamente) si intende una caratteristica universalmente umana, inevitabilmente presente in tutti a prescindere da eventuali credenze religiose o meno, allora dire che é necessaria perché si abbia un' etica equivale in tutto e per tutto ad affermare che gli uomini (per lo meno; se non anche altre specie animali, almeno a livelli embrionali") hanno tutti un' etica del tutto indipendentemente dall' eventuale avere anche una fede religiosa o meno (e anche "tentazioni" di violarla parimenti del tutto indipendentemente dall' eventuale avere anche una fede religiosa o meno).