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Messaggi - green demetr

#751
Citazione di: Ipazia il 20 Febbraio 2024, 17:16:44 PML'osservazione sottile che inverte i parametri della vecchia metafisica iperuranica non può che partire dal suo contrario, la terra, fino a "disumanizzarsi" dalla sublimazione per trovare un umano "debunkizzato" seguendo l'inclinazione contraria, dalla terra al cielo.

Debunking "chimico" inteso come gaia scienza, la nuova episteme su cui operare la trasvalutazione (etica). Altro che nichilismo tout court: negazione del veneficio tarantolato della millenaria tradizione religiosa !
Tu non sai nemmeno leggere i testi.
Temo che poche persone ci riescano, una di queste sono io.
Anzi sono l'unica che conosco.(pensa che festa!)

Tu stai facendo di una supposizione di nietzche, già ampiamente smentita dalla psichiatria, ma non dalla ideologia pixar :D , una scienza  ??? ,  ti prego Ipazia!


A parte che non hai capito proprio come lavora Nietzche: con l'ironia all'acido solforico.

Nietzche parla prima dell'ironizzazione finale, di sublimazioni.
Magari un ripassino di Freud, anche da libro liceale va bene.

Ma perchè parlate di Nietzche? è troppo difficile per voi.
Rimanete alle quattro idee messe in croce da Marx, che almeno valgono qualcosa.
#752
Citazione di: iano il 18 Febbraio 2024, 00:40:45 AMSarebbe come se le misure fossero falsate dalle aspettative dello sperimentatore.

Che è quello che è avviene ogni santissimo giorno della scienziaaaaa.
te lo ripeto coazione a ripetere.
della tue filosofia generative alla AI, penso solo male.
io tifo hegel come ouverture, ma l'opera è quella di nietzche.
e non mi pare che lui parli delle cose che dici tu.
#753
Citazione di: Pensarbene il 18 Febbraio 2024, 09:52:09 AMio viaggio per il mondo da decenni e vedo ovunque gli stessi problemi,la stessa fatica,gli stessi vantaggi ,gli stessi sacrifici e le stesse speranze
Gli stessi immarcescibili esseri umani che,in qualunque stato siano,vogliono vivere.
Questa è la Terra
ma le diverse forme di cultura. spero tu veda anche quelle. perchè sono tutta la differenza fra noi occidentali e loro i barbari (stranieri in senso greco)
#754
Citazione di: daniele22 il 18 Febbraio 2024, 08:20:23 AM
Green, cerca di fare un piccolo sforzo, mi riferisco a quelle persone che la natura ha favorito senza alcun merito da parte di queste. Pertanto reputo un'offesa alla dignità di un individuo l'aiuto che gli si offre in termini di danaro, essendo che il danaro, la ricchezza, sarebbe un'estensione indebita del potere che una persona esercita verso altra persona

daniele22 capisco che la propaganda non ti informi, devi farlo da solo.
guarda a cosa è l'unrwa.
guarda i fatti.
guarda i tunnell.
guarda i libri che fanno leggere all'asilo.
te la senti di dire che sono brave persone solo perchè sono povere?

#755
Citazione di: Duc in altum! il 19 Febbraio 2024, 16:37:42 PMChiunque ha questo diritto, e certamente non è per decreto costituzionale...
E chi ha detto niente?
#756
Citazione di: Ipazia il 17 Febbraio 2024, 23:13:32 PMÈ la trita retorica mainstream che ignora tutta la storia precedente. L'odio i sionisti se lo sono guadagnato a partire dalla banda Stern e invece di fermarsi, quando ne hanno avuto l'occasione, hanno raddoppiato, arrivando con Netanyhau all'irreversibile che si riverserà su Israele.
O il contrario.
#757
Ma non c'era un argomento simile recente?
:D pensarbene tu e il tuo amico pnl visto che non volete sapere della religione, smettete di occuparvene, per carità!!!
adesso abbiamo un adam psicotico che non distingue una mela da una donna.
Oh signur! :D
#758
Grazie delle "non risposte"  :D
Ma perchè continuo a scrivere? ah già la coazione a ripetere.
#759
Citazione di: Pensarbene il 17 Febbraio 2024, 10:19:29 AMio mi chiedo quale fu l'influenza dei funghi allucinogeni ,delle sostanze naturali psicotrope,dei parassiti ,dei virus e dei batteri nella tradizione religiosa e non religiosa della specie.
Aggiungo: oltre che nelle leadership politiche,militari e culturali!
E ancora: nella scienza e  nella tecnologia.


Puoi chiederti quello che vuoi, la religione è un valore non un allucinazione.
#760
Citazione di: daniele22 il 16 Febbraio 2024, 22:14:16 PM
Ti chiedo Green,¿perché se uno è già avvantaggiato di suo essendo magari più astuto, o più bello o forte dovrebbe pure essere premiato per questo suo status concessogli dalla natura? Capisco una medaglia olimpica, ma più di quello è proprio qualcosa che non concepisco. Aiutami tu se puoi, perché I poveri non dovrebbero esistere

Non ho capito niente.
A chi ti riferisci con chi è più bello e astuto?
Perchè i poveri non dovrebbero esistere?
Te l'ho già spiegato, perchè per gli ebrei il popolo è uno e unito, e quindi si avanza insieme: nessuno indietro.
Chiamasi Fratellanza.
#761
Citazione di: Duc in altum! il 17 Febbraio 2024, 13:45:17 PME' questa la loro condanna...
Un popolo non ha il diritto di credere quello che vuole?
Chi decide della condanna voi cristiani? Non vi preoccupate ci pensano i musulmani, ah ma i prossimi siete voi!
#762
Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2024, 19:16:07 PMCredo che la destra sionista xenofoba e razzista abbia distrutto in pochi decenni la koinè ebraica che tu ammiri tanto e che ci ha dato geni fondamentali per lo sviluppo del pensiero.

La terra promessa fattasi Israele è la peggiore polpetta avvelenata che l'ebraismo ha subito dalla sua nascita e porterà alla distruzione dell'humus che ha permesso lo sviluppo di quella cultura apolide senza orario e senza bandiera, ormai fusa nel peggio della violenza militare e finanziaria.
Tu parli dal comodo divano, voglio vedere cosa faresti se interi popoli, guarda caso, tutti arabi, ti vogliono morto.
Ma non ti preoccupare quel tempo non è così lontano come credi.
#763
Citazione di: iano il 16 Febbraio 2024, 21:02:49 PMGrazie a tutti per le vostre risposte, che mi sarei dovuto aspettare, col senno di poi  :D , che avrebbero privilegiato il lato politico della questione.
In effetti il mio interesse era più di tipo filosofico in generale.
Forse il concetto non è facile da spiegare, ma ha a che fare in qualche modo con la mancata banalizzazione della filosofia, nel senso di una mancata presa di coscienza dei suoi meccanismi che si ripetono ciclicamente, piuttosto che assistere ogni volta a una drammatizzazione, come fosse sempre la prima volta che succedono le cose.
Bisognerebbe  vedere ormai, dopo millenni che la filosofia è in ballo, il mestiere del filosofo più come quello di un operaio alla catena di montaggio, laddove apparentemente egli costruisce sempre modelli nuovi, ma ripetendo sempre le stesse operazioni, per cui le novità del modello non sono sostanziali, ma servono a ravvivare l'interesse dell'acquirente. Quindi in sostanza forse non c'è mai da aspettarsi grandi sorprese se non nei dettagli inessenziali.
Quali sono in sostanza vi chiedo , secondo voi, quei meccanismi che al di là delle apparenze si ripetono sempre uguali nei lavori dei filosofi, o se credete invece che l'attuale fase della filosofia viva un momento speciale, tanto che nessuno avrebbe potuto prevederlo, al netto della centralità che inconsciamente  tendiamo ad attribuire ai tempi che viviamo, potendo ciò falsare il nostro giudizio.

Come ti ho già detto i modelli che operano affinchè vi sia una coercizione del pensiero intorno al niente, sono descritti in maniera definitiva dalla critica all'acido solforico di Adorno.
La filosofia finisce con Adorno.
Ma di cosa si occupava Adorno? Della filosofia di Hegel.
Anche a questa domanda ti avevo già risposto.
Sei tu che mi devi dire quale siano questi modelli che ripetono una "descrizione della realtà" senza addentrarsi nella politica, che li determina.
Parli inoltre di una maggior coscienza a ogni giro ciclico dell'eterno ritonro, ossia alla coazione a ripetere delle nevrosi del nostro tempo, il che è contradditorio.
Dopo il 2020 non solo la scienza, ma anche la logica è andata in ferie.
Oh signur! :D
#764
Citazione di: niko il 16 Febbraio 2024, 19:54:20 PMTu la fai come al solito troppo complicata...

Io non ho detto che siamo immortali, ho detto che dobbiamo agire in ogni situazione, e valutarla, (e rammemorarla, se passata, e cercare di prevederne per quanto possibile le conseguenze, future) come se dovessimo rivivere tale situazione infinitamente, perche' cosi' sara'...

E' impossibile, non capire che la nostra vita e'
 -solo- la vita della Necessita', e per di piu' solo un frammento, di essa, e che, in quanto tale, non ha niente, di speciale.
Che posizionalmente siamo periferici rispetto ad ogni centro, anche rispetto al "centro" che sarebbe la nostra presunta unicita' e irripetibilita' come esseri viventi, nel grande gioco dell'universo e dell'infinita' del tempo.

Infinita', si', lo dico chiaramente... infinita', che in matematica e' corrispondenza biunivoca tra insieme e un suo sottoinsieme proprio, e in Zaratustra, alla porta carraia, sempre e ancora corrispondenza, tra passato ed "eternita' ".

E insomma, basta una potenza, parziale, antropologica, del tempo, ad esempio quello che noi chiamiamo "passato", il passato del tempo, il passato come parte del tempo, la parte passata del tempo, per "esprimere", come fenomeno, tutto il tempo. O meglio, per numerarlo, per contarlo. Come sono piu' che sufficienti allo scopo di "contare" biunivocamente i numeri, i numeri pari, o i numeri primi. I numeri primi, non sono "di meno", meno capienti, o meno potenti, dei numeri naturali in generale. Gli attimi del passato, non sono di meno, degli attimi del tempo. Capirlo, dopo un po' di tentativi lo capiscono tutti. Poi, dopo averlo capito, si tratta di crederlo. O di continuare a credere ai padreterni antropomorfici che iniziano il mondo, iniziano il tempo, gli danno forma lineare, mettono l'uomo a guardia della creazione, consolano il giusto sofferente invece di imporre la felicita' come legge (e i sofferenti come trasgressori) e tutte quelle robe li'.

Insomma ci siamo decentrati dalla terra dantesca e aristotelica, col sole che gira intorno a nostra maggor gloria, ma non dalla convinzione, biblica, mediocre, cattocomunista, che la "nostra" vita appartenga proprio a noi, o al limite in comproptieta' a noi e ai nostri dei antropomorfici, e non anche, tragicamente, a noi e alla, non per niente antropomorfica, natura.

E cosi', dopo il geocentrismo, con grande sforzo noi bipedi tetrestri abbiamo concepito l'eliocentrismo, ma veramente non abbiamo capito l'essenziale, di tutto quello che veramente c'era da capire, e ci riguardava, e ci strizzava l'occhio, nella metafora di tutto questo gran giramento di "sfere", e di presunte calotte, cristalline, e del suo divenire (gaiamente) scientifico: decisamente, no. Invece, Invece di capire intendo, abbiamo esternalizzato il dato di fatto, o se vogliamo la contemplazione, di come realmente, e disillusivamente rispetto alle bibbie e alle Commedie, precedenti, funzionino il giorno e la notte qui sulla nostra scalcinata terra e (come al solito) ci siamo fermati li'.

Beata ignoranza, nel possibile e mai intrapreso cammino, non cristiano, della scienza, nel messaggio copernicano originale, eravamo noi, che avremmo dovuto, tramontare.

Kant, ci dicono nella filosofia nozionistica che si studia a scuola, che abbia compiuto un "rivoluzione" simile. A quella di Copernico. Dalla centralita' dell'oggetto, a quella del soggetto, di conoscenza. E ne derivava una, per i suoi tempi innovativa, legge morale: agisci in modo che ogni tua massima.... eccetera eccetera.

Non a caso, Deleuze assimilava Nietzsche, a Kant.

I postmoderni francesi, che non ti piacciono.

Stiamo sempre li': Nietzsche, e Kant, sembrano contraddirsi:

Kant: "agisci in modo tale che quello che fai, possa valere come legge vincolante per tutti, per tutti gli altri esseri razionali, che si venissero a trovare nella tua medesima situazione, in cui tu, ora, agisci". Cosi' facendo, non avrai altro premio, che quello di aver testimoniato la liberta', cioe' la conduzione razionale, su questa terra, della tua volonta'. La sua morale e' l'universale, soggettivo.

Nietzsche: "Agisci in modo tale che quello che fai possa valere come legge vincolante manco per niente per tutti (Nietzsche se ne fregava, di queste cose) ma per te stesso nel tuo dover rivivere all'infinito..." Anche a prescindere un momento dagli altri, e dal loro inattingibile vissuto, Sei tu stesso, che ti verrai a trovare, molteplicemente, nella medesima situazione, in cui ora, agisci. L'universale, oggettuale e oggettivo.

Ma si riconciliano per il fatto di amare la molteplicita' in noi, la costellazione. La natura, per l'uno, la cultura, la societa', per l'altro. Tutte realta' che non fanno uno. Che non valorizzano l'effimero. Che trascendono l'individuo nei molti.

Cosa altro mai si potrebbe amare? Il tempo puo' passare, solo perche' e' infinito, cioe' autocontenuto, fin dentro le sue parti, sovrabbondantemente. E cosi' pure, e con esso, l'uomo. Che deve passare nel suo considerarsi unico, sottratto, dai suoi soccorritori metafisici, alla stretta della Necessita'.

Questo attimo non potrebbe mai passare, se fosse solo passato (cioe' cristallizzato, teoretico e inattingibile alla volonta') se fosse solo presente (eterno, sensoriale ed arbitrariamente esteso) o se fosse solo futuro (attendistico, inoggettuale e messianico). Il fatto che questo attimo sia gia', triplicemente, passato, e presente, e futuro; il fatto dunque, che esso, questo attimo, non sia solo un punto su una singola circonferenza, potenzialmente passibile di ritorno per chi, distrattamente, la percorresse, ma sia gia' presente, gia' proiettato (a cadenzati intervalli) su piu' circonferenze, di piu' cicli eonici temporali, e' condizione, del suo comporsi in figura discreta con altri attimi, e, quindi, del suo passare.
Questo attimo passa perche' vi confluiscono i tre aspetti del tempo. E' in gioco la "salvezza" del divenire, non quella dell'essere. Non devi temere la morte, ma devi temere quello che e' peggio, della morte. Non devi temere la perdita, ma l'infelicita' e la frustrazione. Proprio come gli animiali, che hanno tento da insegnarci.

Poi, se vuoi farmi dire che ho detto che siamo immortali...

Non c'e' un demone del male. C'e' solo una priorita' del positivo e del differente, per cui, chi davanti ad essa e' solo un oppositore, o solo un imitatore, e' un immeritevole di ritornare, diciamo pure un malvagio. Non ti puoi opporre, all'eterno ritorno, e non puoi nemmeno esaurirlo in un autoscimmiottarti. Gli opposti, fanno uno. I differenti, fanno coppia, o gruppo, in un contesto piu' ampio, nel numero, o nell'almeno tre. Molteplicita' irriducibile. Costellazione. Che vedra' l'uomo divenire. Amabile come mezzo, come tramite. E non "fine", in tutti i sensi, del mondo.



Il tuo pensiero rapsodico continua a ruotare intorno alle fantasi dei postmodernisti.
Il tempo è storico, in quanto noi lo conosciamo come tale.
Non ha alcuna importanza che essa sia infinito.
Se tu invece come i postmodernisti credi nel fantastico e che il tempo passato possa di nuovo tornare presente, ti faccio notare che è proprio la posizione del paranoico, ossia di colui che non vuol morire.
Le coazioni a ripetere del nostro tempo sono figlie bastarde di un modo di vedere e di pensare il reale completamente fuori dai confini limitati, molto limitati che noi conosciamo, talmente limitati che lo spirito della vendetta, materiale bollente della critica nicciana, inficia gli oggetti nella loro ricerca spirituale (e in quanto tale eminientemente filosofica, in quanto critica del proprio conoscere) e li trasforma in ulteriori castratori, ossia soggetti limitati che invidiano chi immaginano possa NON ESSERE limitato e percià stesso INVENTANO i limiti.
In Nietzche questi concetti sono evidentissimi se solo lo si leggesse.
Passo e chiudo, non sono interessato ai francesini.
#765
Sono giò passati 2 anni  ???
Cosa è successo nel frattempo?
Non ne ho idea, mi pareva ieri.... O:-)

Riprendiamo le carte.

Versetto uno di genesi.

INTRODUZIONE. Di cosa parla la Bibbia?
Con saggezza io vi dico che gli Dei si sono allontanati da noi, e la magia e la terra che abitavamo.
Commento:
Il popolo ebraico (gli abitanti della giudea) da sempre ha subito sconvolgimenti e guerre. 
A partire dagli imperi che naturalmente volevano lo sbocco sui mari per arrivare a commerciare.
La sfiducia nei loro Dei, subì per qualche motivo una sorta di ripensamento su cosa potesse sopravvivere della loro cultura.
In un epoca dove gli Dei erano TUTTO, il popolo ebraico ebbe l'ardire di pensare se stesso, come una unità di fatto.
Un patto di sangue, fra la fede nello spirito e la fratellanza.
Su questa fratellanza che considerava il povero, come una persona da aiutare, e non da sopprimere, il mondo tutt'oggi impazzisce e schiuma di rabbia.
Naturalmente tramite il cristo, il messaggio di fratellanza si è poi diffuso in tutto l'occidente.
La differenza tra l'occidente e Israele, è che i primi parlano ma non fanno i fatti, e i secondi invece mettono come ORDINE di aiutare i deboli.
E' così che il ripensamento dello spirito come forma di comunità riesce a pervenire, unico popolo rimasto dall'antichità ad oggi.
Il mondo SCHIUMA DI RABBIA verso coloro che di dicono eletti.
La elezione consiste in un incredibile rivolgimento del pensiero, che tutt'ora per noi occidentali è una sfida impossibile da affrontare, perchè impossibile da pensare.
Purtroppo questa rabbia e questa violenza sono radicati nella conoscenza ebraica.
Loro sanno quanto gli altri popoli siano marci dentro.
E decidono di codificare i messaggi.

Versetto due.
E il regno era senza luce perchè la sua luce era oscura come l'oscurità stessa.
E la luce nera sapeva di stare nell'abisso.
Ma le forze dell'intelligenza divina sconvolgevano questo abisso, e si vedevano ai suoi confini, bagliori di luce verde.
Laddove c'era questa luce, vi erano i resti dei mondi superiori andati in pezzi.
E la luce nera sapeva che la luce verde veniva dai mondi superiori.
Commento:
E' stato molto difficile tradurre questi versetti.
Perchè parla di magia.
Per chi sa come inizia Giovanni, ora dovrebbe meglio capire perchè i pretoni hanno deciso che i primi due versi di Giovanni sono spuri.
In realtà non è così.
Il cristianesimo è una eresia ebraica, e a parte la sciocchezza del cristo, essa conosce perfettamente tutto il pensiero ebraico.
Vi sono qui però degli elementi che mi hanno poi portato a desistere, proprio nel mese di gennaio.
Nel mie attese avrei dovuto trovare qualche appiglio con il pensiero della psicanalisi dove il Dio è sconosciuto.
Capisco benissimo che con un lavoro attento, possiamo anche ricostruire delle affinità.
E anzi probabilmente vi sono anche dettagli importantissimi tra quello che io chiamo inconscio e quello che noi chiamiamo normalmente attività quotidiana.
Chi pensa trova nel pensiero stesso la propria morale.
L'intelligenza è agente come dirà poi anche Dante.
E' assai difficile perchè nell'ebraismo l'oggetto del pensiero dell'io (rispettivamente i cocci dei mondi superiori che sono franati nella nostra dimensione spazio-temporale, ossia la materia) sia così importante.
E' vero che tramite la numerologia sembra sapessero addirittura la struttura del DNA e il numero esatto degli elementi primi.
Ma la numerologia è fatta apposta per trovare tutto e il contrario di tutto.
Quello che è certo è che anche nell'antichità per l'ebraismo l'oggetto aveva un valore di sacralità.
Mentre nel "nostro" cristianesimo l'oggetto ha un valore negativo, qualcosa da superare.
Rispetto tantissimo quello che abita il pensiero altrui, sopratutto se è così chiaro.
Infatti la magia mi par essere questa scoperta delle cose superiori che aderisce a quella inferiore.
Tema presentissimo nel platonismo, che poi sfocerà nella scienza contemporanea.
Questa cosa già la sapevo, e d'altronde dovrebbe saperla qualsiasi liceale.
La magia di ieri, è la scienza di oggi.
Ma il mio problema è prorio dal terzo versetto in avanti.
3.Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
Infatti con un passaggio netto, l'intelligenza divina diviene Dio stesso.
Non sono affatto d'accordo.
Anche nella simbolizzazione cabalistica Dio è fuori dai regni.
Nel momento che si dice che è questo Dio che "vuole" che la luce sia, ovvero che il pensiero, pensi qualcosa di materiale.
Nasce poi la fenomenologia, con la solita gerarchia che chiude il discorso.

Nel frattempo ho ascoltato alcune rabbini inglesi, che danno un inside pazzesco della storia di Giuseppe.
Che chiude di fatto il peccato originale ossia l'uccisione tra fratelli.
Genesi è un gigantesco affresco sul dovere della fratellanza.
Mi sono anche commosso.
E ho capito perchè Thomas Mann considerasse la scrittura di Giuseppe e i suoi Fratelli, il suo romanzo principale.
Curioso di vedere se riesce a restituire la stessa ricchezza e sfumature del testo biblico.


COSA MI HA FATTO CHIUDERE QUESTO 3D.

Non metto in dubbio l'incredibile forza morale che questo testo mette in moto, per chi vuole capire naturalmente.

Ma dopo la trentesima seduta, qualcosa si è rotto dentro di me.

Gli inglesi lo chiamano delusional behaviaour, nella loro solita capacità di pervertire anche quelle poche cose che riescono a pensare.

Infatti dopo un pò capisci che la parola Dio, perde quel suo antico valore di presenza nell'assenza, e diventa invece un vero e proprio sostituto.
Ecco che di nuovo il pensiero ebraico, pensa si la fratellanza, senza ombra di dubbio, ma nello stesso tempo è sull'orlo del precipizio dei popoli passati e presenti, ossia la creazione del TOTEM.

Ogni totem nasconde sempre un tabù.

E il tabù è nella psicanalisi avanzata sempre il discorso di morte.

Essendo IO  :D una persona sensibile, mi sono ad un certo punto sentito alienato.

Il discorso ebraico infatti è totalmente chiuso nelle intuizione magnifiche del passato.
Ho la netta sensazione che non possa nascere nulla di nuovo, e che anzi qualsiasi cosa di nuovo venga pensato da loro come vizio capitale.

E' difficile dargli torto, perchè il loro popolo è ancora vivo.
I loro valori morali ce li sognamo di notte.

E' un popolo che ammiro, la loro capacità di dissacrare, di ironizzare, tutte cose che mi sono sconosciute.
Fonte di inesauribile ricchezza interiore, almeno come possibilità.

Ciò che manca è la volontà.
Putroppo sono in bilico tra una volontà di andare oltre, e una di disprezzo costante, entrambe mi sembrano false.

Non so se qualcuno ci sta capendo qualcosa.
Nel caso chiedo un aiuto.
E' ovvio che il disprezzo, la red pill, le ricadute del mee too, le melanconie o come meglio preferisco dire il pensiero delusional (il pensiero, non il comportamento o bestia inglese!) sono cose da superare.
Ma quale sarebbe il modello che non ricada nel pensiero gerarchico (che è invece il sogno bagnato dell'inglese, da sempre  e per sempre)?

In parte mi sta aiutando Platone, quando parla dell'onore del pensiero.
Ma quando penso alla fine tragica dei giornalisti, degli intelletuali che sempre l'inglese attua (per non parlare degli orientali tutti) mi chiedo: ma che senso ha?
Delusional è l'oggetto ma anche il soggetto che voglia uscire dalla gabbia dell'inglese.

La fede? Non mi pare più una soluzione, anzi oggi viene pervertita nella fede nel MALE....cioè siamo al delirio.

Altri pensieri? Grazie.

Per quanto riguarda la cabala (lo zohar) e altri libri altamente codificati, tipo Giobbe o i Profeti, aprirò nel caso una discussione.
So che queste mi piacciono, ma avranno un peso minore se e quando riniziero a leggere.
Sto scoprendo di essere impanicabile anch'io.
Che palle!
Grazie al cielo che c'è Nardone. Sto cercando di mettere a fuoco.
Saluti!