Evidente che sia la mia visione, caro W., l'ho scritta io...
Ma che alcuno non la condivida, adesso o in futuro, non ne puoi esser certo.
Adeguamento esistenziale mi piace, non l'avevo mai incontrato sinora, denota creatività semantica e penso che lo userò a mia volta.
Dispiace deluderti invece nella tua supposizione, puoi legger tutti i miei post in questo Logos (e nel vecchio forum archiviato) e non ci troverai i caratteri distintivi del credente monoteista o politeista che sia.
Ma naturalmente, come ben dici, nulla è nuovo sotto il sole e vi sono affinità nella costruzione delle frasi, dei periodi in un testo... sedimentazioni affioranti di contenuti appresi durante il corso della vita. Tutti li usiamo ma non ci fanno per questo appartenere a un certo percorso.
Come ancora ben dici non siamo tutti uguali e ti sarà difficile catalogarmi in questa o quella categoria, tanto più, come ho scritto, perché non faccio alcun riferimento alle parole di alcuno, di ieri e di oggi, per supportar i miei ragionamenti.
Con tali premesse ben dichiarate, imputarmi di non aver compreso la valenza di Q è analogo ad affermarlo per ogni libro del mondo, sacro o non sacro che io abbia o non abbia letto.
Per me Q è uno dei molti, certamente di gran spessore, ma non quando le frasi che prendo da te, il mio tramite per toccar il suo pensiero, a mio avviso (concedi mi sia consentito come lo è per te interpretare ad esempio l'opera di Paolo?) non abbiano quello spessore che invece tu ci trovi.
I libri pur sempre "sacri" che citi non li ho letti con superficialità, non li ho proprio letti e non intendo, per il momento, farlo.
Poiché non ho alcuna intenzione di discutere con te sul piano storico e delle fonti, dove riconosco il tuo primato, come ho evidenziato in diverse occasioni.
Se per dialogare con qualcuno in filosofia dovessi studiare i libri che egli ha masticato per una vita... dov'è la differenza qui?
Ognuno, dichiarandolo come ho fatto, inizia il percorso deduttivo dalle proprie premesse... non fosse servirebbe porre delle limitazioni: discussioni consentite ai soli storici e conoscitori della bibliografia allegata.
Nel legger le tue parole, i periodi, trovo delle somiglianze, ad esempio
...ai vari autori / tutti impegnati ad esaltare, magnificare, adulare, osannare il dio delle Tribu'...
non mi par troppo diverso il tuo atteggiamento, la tua disposizione nei riguardi di Q, puoi sostituire adulare con ammirare e osannare con rispettare... chi per i suoi motivi, interessi, sensazioni... ma la sostanza rimane la stessa, quel che incontra te non incontra tutti e viceversa... tu chiamala, se vuoi... biodiversità cultural-sociale... ripeto, quello che emoziona te non è per nulla certo produca lo stesso effetto in altri.
Se in un certo percorso storico vedi solo un intento, un gomplotto... puoi, come fai, riunire tutto quel che la tua ricerca ti procura e a tuo modo combatterlo.
Perché ho l'impressione che a te non dispiaccia lo scontro e personalmente non mi impressiona, per nulla... ma preferisco camminare su terreni in cui viene risparmiata almeno un po' d'erba.
Sulla parola "ossessione" ti ho risposto nel topic "Un sontuoso banchetto" (muoversi un po' nell'Hotel è un buon esercizio... per il dito del mouse...).
Per la fiera dell'ovvio non potevo sapere perché sei del tutto indifferente alla degradazione del corpo... non ne avevi parlato sinora e questo lo trovo interessante, un'esperienza di vita che dubito non abbia lasciato almeno una traccia nel tuo inconscio.
Ma non conoscendoti di persona... osservo la costruzione delle frasi e la grafia...
Riguardo al suicidio (ne ho parlato nello "specchio della verità) e eutanasia son atti che rispetto... forse non sono frutto del solo ragionamento, si muove – anche - qualcosa di profondo dentro le persone che vi approdano.
Qualcosa che in parte, o più, lor stesse non comandano.
Inconscio, qualcos'altro? Liberi di crederci o meno.
Qui si chiudono, per questo topic, le mie risposte, perché non possono e non devono rivolgersi ad una sola persona come ho fatto con questa mia ultima, che mi ha indicato il limite della mia partecipazione.
Ho espresso, interagendo con te, la mia visione riguardo ai cimiteri, luoghi della memoria (coincidenza... in questi giorni) e ho letto la tua e di altri.
La discussione è stata civile e pacata, speriamo un pò interessante anche per gli ospiti del nostro Hotel.
Grazie, Sebastian.

Ma che alcuno non la condivida, adesso o in futuro, non ne puoi esser certo.
Adeguamento esistenziale mi piace, non l'avevo mai incontrato sinora, denota creatività semantica e penso che lo userò a mia volta.
Dispiace deluderti invece nella tua supposizione, puoi legger tutti i miei post in questo Logos (e nel vecchio forum archiviato) e non ci troverai i caratteri distintivi del credente monoteista o politeista che sia.
Ma naturalmente, come ben dici, nulla è nuovo sotto il sole e vi sono affinità nella costruzione delle frasi, dei periodi in un testo... sedimentazioni affioranti di contenuti appresi durante il corso della vita. Tutti li usiamo ma non ci fanno per questo appartenere a un certo percorso.
Come ancora ben dici non siamo tutti uguali e ti sarà difficile catalogarmi in questa o quella categoria, tanto più, come ho scritto, perché non faccio alcun riferimento alle parole di alcuno, di ieri e di oggi, per supportar i miei ragionamenti.
Con tali premesse ben dichiarate, imputarmi di non aver compreso la valenza di Q è analogo ad affermarlo per ogni libro del mondo, sacro o non sacro che io abbia o non abbia letto.
Per me Q è uno dei molti, certamente di gran spessore, ma non quando le frasi che prendo da te, il mio tramite per toccar il suo pensiero, a mio avviso (concedi mi sia consentito come lo è per te interpretare ad esempio l'opera di Paolo?) non abbiano quello spessore che invece tu ci trovi.
I libri pur sempre "sacri" che citi non li ho letti con superficialità, non li ho proprio letti e non intendo, per il momento, farlo.
Poiché non ho alcuna intenzione di discutere con te sul piano storico e delle fonti, dove riconosco il tuo primato, come ho evidenziato in diverse occasioni.
Se per dialogare con qualcuno in filosofia dovessi studiare i libri che egli ha masticato per una vita... dov'è la differenza qui?
Ognuno, dichiarandolo come ho fatto, inizia il percorso deduttivo dalle proprie premesse... non fosse servirebbe porre delle limitazioni: discussioni consentite ai soli storici e conoscitori della bibliografia allegata.
Nel legger le tue parole, i periodi, trovo delle somiglianze, ad esempio
...ai vari autori / tutti impegnati ad esaltare, magnificare, adulare, osannare il dio delle Tribu'...
non mi par troppo diverso il tuo atteggiamento, la tua disposizione nei riguardi di Q, puoi sostituire adulare con ammirare e osannare con rispettare... chi per i suoi motivi, interessi, sensazioni... ma la sostanza rimane la stessa, quel che incontra te non incontra tutti e viceversa... tu chiamala, se vuoi... biodiversità cultural-sociale... ripeto, quello che emoziona te non è per nulla certo produca lo stesso effetto in altri.
Se in un certo percorso storico vedi solo un intento, un gomplotto... puoi, come fai, riunire tutto quel che la tua ricerca ti procura e a tuo modo combatterlo.
Perché ho l'impressione che a te non dispiaccia lo scontro e personalmente non mi impressiona, per nulla... ma preferisco camminare su terreni in cui viene risparmiata almeno un po' d'erba.
Sulla parola "ossessione" ti ho risposto nel topic "Un sontuoso banchetto" (muoversi un po' nell'Hotel è un buon esercizio... per il dito del mouse...).
Per la fiera dell'ovvio non potevo sapere perché sei del tutto indifferente alla degradazione del corpo... non ne avevi parlato sinora e questo lo trovo interessante, un'esperienza di vita che dubito non abbia lasciato almeno una traccia nel tuo inconscio.
Ma non conoscendoti di persona... osservo la costruzione delle frasi e la grafia...
Riguardo al suicidio (ne ho parlato nello "specchio della verità) e eutanasia son atti che rispetto... forse non sono frutto del solo ragionamento, si muove – anche - qualcosa di profondo dentro le persone che vi approdano.
Qualcosa che in parte, o più, lor stesse non comandano.
Inconscio, qualcos'altro? Liberi di crederci o meno.
Qui si chiudono, per questo topic, le mie risposte, perché non possono e non devono rivolgersi ad una sola persona come ho fatto con questa mia ultima, che mi ha indicato il limite della mia partecipazione.
Ho espresso, interagendo con te, la mia visione riguardo ai cimiteri, luoghi della memoria (coincidenza... in questi giorni) e ho letto la tua e di altri.
La discussione è stata civile e pacata, speriamo un pò interessante anche per gli ospiti del nostro Hotel.
Grazie, Sebastian.