Citazione di: Sariputra il 01 Febbraio 2019, 15:24:25 PM
Ma ha veramente senso il concetto di noumeno?
By me: NOOO. Anche Ockham penso sarebbe d'accordo.
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Mostra messaggi MenuCitazione di: Sariputra il 01 Febbraio 2019, 15:24:25 PM
Ma ha veramente senso il concetto di noumeno?
Citazione di: iano il 01 Febbraio 2019, 00:20:32 AM
@Ipazia.
Giusto , analizziamo cos'è l'intuito . Mettiamolo in discussione.
Nei libri di divulgazione scientifica è usale leggere quanto segue :
"Il problema della azione a distanza controintuitivo , viene risolto da Einstein che ci dice che nulla viene attratto , ma (sottintendendo un maggior accordo con l'intuizione con conseguente maggiore accettabilità) ogni cosa segue le curve dello spazio tempo?".
Un corpo che segue le curve dello spazio tempo somiglia a un corpo che scende su un piano inclinato,perciò ci sembra più accettabile.
In effetti in un caso o nell'altro si tratta di invenzioni (favole) che funzionano più o meno in relazione al contesto di interesse , e solo accidentalmente trovano più o meno analogia con la nostra esperienza percettiva.
Il fatto è che un corpo che scivola su un piano inclinato , da un punto di vista logico , non ha alcun carattere di ovvietà,se non quello che gli deriva dalla consuetudine . Si tratta cioè di un altra favola costruita dal sistema percettivo che funziona nel suo contesto di più interesse.
È una favola che vediamo , sentiamo , odoriamo , assaporiamo.
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Cioè nulla di diverso da ciò che facciamo in sogno.
Ciò che accomuna "realta'" e sogno , mentre li viviamo , è che noi ci crediamo.
Questa capacità di credere non è creduloneria. Deve essere qualcosa di più fondamentale.
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Sappiamo bene che per la buona riuscita su una impresa occorre credere in ciò che si fa'.
Ciò vale anche quando applichiamo una teoria fisica.
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Nella vita di tutti i giorni io uso il sopra e sotto credendoci come qualcosa di reale.
Anche se io so' che non esistono , questa consapevolezza mi aiuterebbe nella vita di tutti i giorni?
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Allo stesso modo che credere nel sopra e nel sotto non mi aiuterebbe se fluttuassi nello spazio.
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Le nuove teorie fisiche però si sono sempre presentate come alternative corrette agli "errori" presenti nelle vecchie , dal che' segue l'idea di una progressione verso la verità.
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Questa idea può essere giusta o sbagliata le può essere di stimolo alla ricerca scientifica quanto di impedimento all'accettazione dei suoi risultati scientifici e quindi , per come la penso io , diversamente da come la pensa Sciombro , di impedimento al progresso scientifico.
La scienza può anche essere una gara ma non ad eliminazione.
Ha senso quando quasi tutti arrivano al traguardo, e non quasi nessuno.
Però attenzione.
Ha ragione Piero Angela quando dice che la scienza non ha nulla a che fare con la democrazia.
Una teoria non è più "vera" se la maggioranza la vota , accettandola.
Però se tutti l'accettano , allora tutti partecipano all'impresa scientifica, e la scienza perciò , e noi con essa , progredisce.
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È facile accettare una teoria per la quale riusciamo a trovare un appiglio analogico con la nostra esperienza percettiva (lo spazio curvo come un piano inclinato che veicola le masse ) ma questo in effetti , quando succede , è un puro accidente , fortunato se vogliamo.
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Questa fortuna non è data per la meccanica quantistica.
Le analogie ci sono pure , anche troppe , ma in concorrenza fra loro , e buone solo a disorientarci.
Sarebbe saggio smettere di cercarle forse.
Bisognerebbe comportarsi per le teorie fisiche al modo dei matematici.
Fingere ipotesi , sviluppare la teoria matematica , osservare i passaggi/paesaggi matematici che si susseguono , vedendoli di fatto (immaginandoli) "come fossero veri". Toccandoli odorandoli.
Pensate che possa essere di aiuto a un matematico nel suo lavoro rammentarsi in continuazione che le sue ipotesi sono finzioni.
Il suo lavoro sarà sicuramente più proficuo , se a quelle finzioni aggiunge la finzione di dimenticarsi che sono finzioni.
Il mondo che impropriamente chiamiamo reale , quello che vediamo , tocchiamo odoriamo , credo funzioni così.
Anche se ti dimostrano che è tutta una finzione , è più utile credere che non lo sia.
Le teorie fisiche dovrebbero funzionare allo stesso modo.
Non in concorrenza far loro , ma poste una accanto all'altra , e non necessariamente in progressione , se non per questioni di anagrafe.
La storia della scienza non dovrebbe essere un avvincente racconto della vittoria della luce contro le tenebre , ma la storia di come l'uomo si rapporta col mondo , che sostanzialmente è sempre lo stesso , anche se sotto diverse forme.
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La scienza altro non è che una percezione annaffiata di abbondante coscienza , e la coscienza non è un bene in assoluto , datoci a nostra gloria , ma un mezzo utile da usare quando serve.
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Le difficoltà che si trovano più o meno nell'accettare le teorie fisiche si possono illustrare con una analogia.
S eccelli in qualche manualità,può succedere che qualcuno ti chieda di spiegargli come fai , e tu scopri con dispiacere di non saperglielo spiegare.
Non c'è bisogno di sapere come fai quello che fai per farlo bene.
Se però insiste nel voler capire quel che fai e ci riesci , prendendone maggiore coscienza , succederà che diventerai più impacciato nel riprodurre il processo.
Questo impaccio è proprio lo scotto che la scienza deve pagare.
Fare quel che fai sapendo come lo stai facendo.
Per contro , sapendo quel che fai , puoi spiegarlo ad altri ed avere la loro collaborazione.Questa in soldoni è la scienza.
Non è un impresa per pochi.
Citazione di: acquario69 il 01 Febbraio 2019, 13:04:35 PM
E per usarla al meglio delle possibilità dovrebbe rispettarne la gerarchia
equivale a liberarsi della propria individualità (che non significa eliminarla)..e' un apertura completamente disinteressata.
Citazione di: sgiombo il 31 Gennaio 2019, 16:36:50 PMDopodichè saresti la prima vittima. Gli africani non disprezzano per nulla gli aiuti europei. Tanto che se li vengono a prendere pure qui. Hanno imparato perfettamente ad usare le nostre diavolerie: antibiotici, vaccini, alimenti, suv, kalashnikov. L'unica cosa che non hanno imparato ad usare, e di cui dovremmo inondare gratuitamente l'Africa, sono gli anticoncezionali.
Se fossi un africano e sentissi un europeo (o peggio una O.N. p . bensì m. G.) parlare di "aiuti all' Africa" metterei immediatamente mano alla pistola.
Citazione di: iano il 30 Gennaio 2019, 23:51:23 PM
La mia non è una campagna contro la MQ e la scienza intera.
Tutto il contrario.
Probabilmente hai un pregiudizio su di me che ti fa' leggere fischi per fiaschi.
La MQ non ha inceppato il meccanismo della scienza, ma la sua accettazione diffusa e quindi la sua condivisione a livello umano.
Si potrebbe dire...pazienza. Chi è dentro, come Sciombro e te , bene , chi è fuori è fuori.
Ma non è così, perché il potere sostanziale della scienza consiste mell'essere un processo collettivo.
L'uso di abbondante dose di coscienza che il processo richiede ha proprio lo scopo , di , sapendo cosa si fa' , poterlo comunicare ad altri , gestendo il processo insieme.
L'effetto miracoloso e mirabolante delle scoperte scientifiche derivano dal banale "l'unione fa' la forza".
La coscienza ha un costo , non è un fine, un bene in se'.
La si usa se serve , e nella scienza serve e anzi ne è il fondamento.
Ma inizia a mancare la condivisione, e su questo la MQ suona l'allarme che dobbiamo raccogliere.
Il processo di percezione soggettiva non richiede coscienza perché non serve e rallenterebbe il processo rendendolo inefficace.
Nonostante ciò i tempi evolutivi sono riusciti a sintonizzare le nostre percezioni , nel senso che possiamo ragionevolmente pensare che sono a noi comuni , anche se non possiamo dimostrarlo.
La percezione funziona perché è condivisa.
La scienza pure.
Si tratta come vedi di qualcosa di molto serio , e non della masturbazione mentale ( so' di cosa parlo perché ne sono affetto ) di chi vuole scoprire la verità per la verità.
Ciò in se' non è un male , e anzi è un incentivo alla ricerca , almeno finché non diventa un bastone fra gli ingranaggi della scienza.
È la MQ ci sta dicendo proprio questo.
Provocatoriamente affermo , perché provo gusto a farmi fulminare da Sciombro, che importa meno se le teorie scientifiche sono favole oppure no , e importa di più che siano condivise.
A chi interessa una perfetta verità fine a se stessa chiusa in una torre inaccessibile se non a pochi.
Cicli e ricicli della storia?
Vogliamo trovare insieme una soluzione ,mettendo da parte l'orgoglio e la permalosità umana ?
Citazione di: Jacopus il 30 Gennaio 2019, 21:05:30 PMIl maggior produttore mondiale di coltan è l'Australia dove dubito vi siano schiavi bambini. In Africa viene estratto in paesi indipendenti da oltre mezzo secolo in cui anche i negrieri sono africani. Piuttosto che continuare così si liberino dai loro negrieri. Io sensi di colpa non ne ho.
Il coltan viene estratto in Africa da schiavi bambini che da adulti possono ben dirsi: piuttosto che continuare cosí meglio provare e rischiare.