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Messaggi - iano

#766
Varie / Re: Un orologio impossibile da costruire.
14 Dicembre 2024, 13:13:11 PM
Citazione di: Eutidemo il 14 Dicembre 2024, 06:46:48 AMAd esempio, se una clessidra dura 30 minuti
Ma per sapere che una clessidra dura 30 minuti devi averlo misurato con un orologio.
Noi invece volgiamo usare un metro in modo esclusivo come orologio.
#767
Varie / Un orologio impossibile da costruire.
13 Dicembre 2024, 02:10:40 AM
Si può pensare di misurare il tempo con un metro?
#768
Varie / La perfetta coincidenza delle imperfezioni.
13 Dicembre 2024, 01:56:19 AM
Disegnate un segmento e un arco di cerchio.
Essi saranno imperfetti, ma esiste una probabilità diversa da zero che sovrapponendo i due disegni essi  coincidano perfettamente.
Infatti si può riguardare il disegno di un arco di cerchio come l'imperfetto disegno di un segmento , e viceversa.
#769
Tematiche Filosofiche / Re: Essere perfetti
12 Dicembre 2024, 20:43:23 PM
Citazione di: Damiano Bergamaschi il 11 Dicembre 2024, 17:37:00 PME già definire il Bene è alquanto difficile...
In effetti è anche fin troppo facile, perchè, almeno a parole, se non nei fatti, convergiamo tutti su cosa sia bene. E' così facile che non può essere una pura coincidenza questa convergenza, per cui in effetti essa potrebbe  derivare dalla profondità dal nostro essere condiviso, cioè da ciò che ci fa uomini.
Nella misura in cui diveniamo questa condivisione è però tutta da costruire, per nulla scontata, ''alquanto difficile'', e perciò credo che tendiamo ad associare il divenire al male. 
#770
Tematiche Filosofiche / Re: Essere perfetti
11 Dicembre 2024, 13:54:09 PM
La perfezione è un utile idea, perchè ci permette di dare lo stesso nome a cose diverse. Così posso chiamare triangolo cose diverse fra loro, nessuna delle quali è un triangolo.
A ciò però è connesso il rischio di far coincidere il nominato col nome, con la conseguenza a volte di cercare di forzare questa coincidenza quando non la rileviamo.
Il rischio cioè è quello di violentare la realtà quando ci pare non corrisponda alle nostre descrizioni. In tal senso la ricerca di perfezione è quanto di più lontano possa esserci dal bene, posto che bene sia accettare la realtà per quel che è.
Un utile discrimine, quando di esso non si ha o si perde consapevolezza, diventa una discriminazione.
#771
Tematiche Filosofiche / Re: Essere disposti a cambiare
11 Dicembre 2024, 13:01:07 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Dicembre 2024, 10:49:55 AMmolte delle quali sono false anche se le diamo per certe.
Grazie per aver postato queste perle di saggezze.
L'unico appunto che mi sento di fare a Russel, è che non si tratta di falsità, ma di inadeguatezza, perchè si cambia per adeguarsi.
Ma se proprio vogliamo parlare di falsità, allora le nuove conoscenze non saranno meno false, e anzi la scienza richiede che siano falsificabili.
Che il cambiamento sia difficile, e quindi lento, non è poi necessariamente un male, perchè come dice il proverbio ''chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia, ma non sa cosa trova''.
Sarebbe sufficiente quindi la coscienza che il cambiamento è inevitabile, e seppur con la dovuta lentezza , non andrebbe vissuto come un dramma, ma come cosa naturale, sostituendo la prudenza alla paura.
Le cose nascoste dentro noi, che ci caratterizzano, non sono negabili finché restano dentro, e da ciò credo noi si tragga l'idea di verità.

#772
Citazione di: daniele22 il 03 Dicembre 2024, 08:14:52 AM
@iano
Confesso che la tua immagine "siamo la trasposizione digitale del manicomio che sta là fuori" mi ha fatto proprio ridere: azzeccatissima e tragicomica. Un motivo in più per prendere come faro guida per l'etica la ragione
Però non ricordo di averlo scritto.
#773
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Le Virtù
10 Dicembre 2024, 04:48:26 AM
Una cosa che ci fà uomini è la capacità di ipotizzare diversi mondi, in modo inconsapevole come fa Platone, o in modo consapevole come fa Aristotele, fatta salva l'inevitabile approssimazione che posso aver fatto a causa della mia ignoranza filosofica.
Se ciò pure non avesse riscontro nella storia della filosofia, corrisponde comunque alla mia filosofia, al mio modo di essere non uguale agli altri derivate dal mio libero pensiero.
Ogni volta che qualcuno si dice d'accordo con me mi da un dispiacere, perchè ho perso qualcuno con cui crescere nel dialogo.
Se poi i nostri liberi percorsi si trovino a convergere, se liberi davvero sono stati, considero ciò significativo, piuttosto che come un bene o come un male.
#774
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Le Virtù
10 Dicembre 2024, 04:08:05 AM
Citazione di: green demetr il 09 Dicembre 2024, 23:07:28 PMPerchè nel conformismo arriva l'omologazione persino morale, per ciò, ed è questo che fa la democratura, si arriva a pervertire la propria libertà, alla schiavitù al padrone.
Di questo già scrivevano gli antichi, parlando di volontà di sottomissione.
Cosa che le sinistre non hanno mai capito, e ora cavalcano pensandosi nel giusto, nè più nè meno che qualsiasi dittatore del passato.
La via aristotelica porta inevitabilmente alla coppia amico-nemico.
Fino a portarla dentro di noi. Come si evince anche dai grandi romanzi distopici in realtà realisti, di Orwell e Huxley (alla cui complessità mi sto avvicinando, avendo già iniziato a leggere 1984).
A parte Aristotele, che prediligo a Platone, sono d'accordo.
Mi rendo conto quindi di non essermi espresso bene.

E' fin troppo facile convenire su cosa sia bene perchè ciò possa derivare da una libera decisione, se non c'è già qualcosa dentro noi che per noi decide, e che caratterizzandoci ci ''accorda'', però non avendone coscienza possiamo credere che questo patto etico sia fuori di noi.
Che questo patto sia stato scritto su pietra o su papiro in tal modo in tal modo abbiamo tradotto ciò che abbiamo dentro.

Facile convenire su ciò che senza sapere siamo.
Difficile convenire su ciò che sapendo diveniamo.
La diversità che si produce dal divenire può giungere a condivisione, ma non è un bene farvela giungere per principio.
Un accordo forzato è privo di ogni valore.

I diversi mondi ipotizzati da Platone, sono per me uno solo, ed è tutto dentro di noi come ciò che ci fà uomini.

#775
Scienza e Tecnologia / Re: Merito al merito
09 Dicembre 2024, 09:01:53 AM
Citazione di: misummi il 09 Dicembre 2024, 08:22:38 AMNonostante il mare di equazioni e formule,modelli e teorie che le contraddistingue,relatività e quantistica restano imbarazzate,stupite e relativamente impotenti di fronte a notevoli e significative  illogicità,contro intuitività e stranezze.
Possiamo provare a trasferire il nostro imbarazzo e il nostro stupore alle teorie fisiche personalizzandole, ma l'imbarazzo e lo stupore rimangono nostri.
Possiamo provare a spiegare tutto con Dio o con gli alieni, spostando il nostro imbarazzo a queste entità, perchè la possibilità che queste entità esistano davvero non crea in noi un minor stupore.
Oppure possiamo provare a farne motivo di riflessione filosofica in altro modo.
Se il nostro imbarazzo ad esempio nasce dal fatto che certe cose sono fuori dalla portata del nostro intuito chiediamoci se non sia l'intuito la  causa indiretta del nostro imbarazzo, creando esso un discrimine fra le diverse cose, che si divideranno perciò in intuibili e non intuibili.
Ci chiederemo quindi quale sia la causa della loro diversa natura, come se la loro natura potesse davvero dipendere dalla nostra capacità di intuirle.
In alternativa possiamo basarci non sull'intuito, provando ad appoggiarci su altro, altro  che il su esposto discrimine non crei, presentando a noi le diverse cose come fatte della stessa sostanza.
Io credo che questo sia appunto quello che fa la scienza di fatto, riducendo tutto alla sostanza di equazioni, non tralasciando di fare ciò anche con ciò che ci sembra di ben intuire, ponendole quindi tutte le cose sullo stesso piano, che, se non può essere il piano dell'intuizione, allora sarà quello della sua assenza.
Se in tal modo la scienza non ci ammonisce di smettere di usare l'intuito, essa quantomeno ci esorta a non considerarlo più come strumento prioritario di conoscenza.
Se Iano e Misummi con l'intuito non ci arrivano, la scienza sembra rispondere con un bel...ecchisenefrega. :))
Intendiamoci, non è che gli scienziati al pari di Iano e Misummi non provino imbarazzo e non si stupiscano, ma diversamente da noi hanno trovato il modo che ciò non fosse un ostacolo inaggirabile per loro, come lo è invece ancora per noi.
#776
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Le Virtù
09 Dicembre 2024, 02:04:55 AM
Citazione di: green demetr il 09 Dicembre 2024, 00:14:59 AMSi ma Aristotele con la sua teoria del terzo escluso è anche quello che vara l'ideologia che non possano esistere altre posizioni.
Per cui una cosa è o nera o grigia.
A distanza di secoli però gli risponde Shakespeare: esistono più cose tra cielo e terra, di quante la tua filosofia possa comprendere.
Ci sarebbe poco da aggiungere a questo, ma siccome ognuno vi aggiunge, come è giusto che sia, qualcosa a suo modo, molto appunto vi si è aggiunto fino a perdere di vista il punto di partenza.
Possiamo aggiungere un terzo, o un quarto, ciò che nella mia ignoranza immagino Aristotele avrebbe pure ammesso, volendo egli dire che qualcosa bisognerà comunque escludere se vogliamo comprendere l'incomprensibile, comprimendo l'incomprimibile.
La virtù per me quindi consiste nel mantenere la coscienza di questa necessità, di questa violenza che si fa alla realtà al fine di comprenderla, moderando il proprio comportamento che da questa ingiusta, ma necessaria, esclusione, muove.
Ciò ci consentirebbe  di percorrere con passo leggero la terra accompagnatoci ad una scienza ben educata, da non dovere tenere al guinzaglio come un cane che tira.
Quindi concordo con:''A mio parere la virtù è semplicemente l'arte per cui ciò che è dentro di noi coincida con ciò che c'è fuori.'' a cui aggiungerei l'accortezza di saper riconoscere ciò che senza accorgercene abbiamo portato fuori di noi, considerandolo perciò altro da noi, declinando per esso ogni responsabilità.
Conformarsi all'ordine sociale non in quanto giusto, ma necessario, come qualcosa che viene da dentro di noi e non da fuori, anche quando avendo perso memoria in parte di questa esternazione la contempliamo come fosse potenzialmente altro da noi, come un potenziale assoluto che assoluto non è mai, ma sempre a noi relativo, e se a questo relativo vogliamo un pò di bene, allora perchè fustigarlo?
#777
Scienza e Tecnologia / Re: Merito al merito
08 Dicembre 2024, 01:14:09 AM
A noi sedicenti filosofi spetterebbe il compito, anche alla luce di quanto sopra esposto, di stabilire cosa significhi ''capire'', perchè da ciò potrebbe discendere non solo il perchè non sia possibile comprendere la meccanica quantistica, ma che anche di tutto ciò che finora credevamo di aver capito non ''abbiamo capito niente'' :)

Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna, perchè in effetti una cosa vale l'altra, se è vero che il moto è relativo, anche se non è chiaro se Maometto questa cosa qua l'aveva già capita, però certo qualcosa deve avere intuito.

Anche io adesso provo a fare la mia profezia:
''Avremo compreso tutto non quando  tutto avremo capito, ma quando avremo compreso che non c'è nulla da capire.''
Se ci sono cose che mostrano di essere incomprensibili, proviamo allora a riguardare  come  incomprensibile ciò che credevamo di avere già capito.
Non esiste conoscenza che non sia un pregiudizio, ma solo quelli della scienza sono falsificabili, perchè nascono già come tali, cioè nel pieno della nostra consapevolezza.
Quello che ha di buono un pregiudizio che di nome fa ''meccanica quantistica'', è che quando verrà falsificato, diversamente da quanto finora accaduto, nessuno vi si opporrà, perchè nessuno si sarà ad esso affezionato come ci si affeziona a ciò che si considera reale, e questo sarà il destino di ogni conoscenza/ pregiudizio futuro per la cui caduta nessuno si straccerà le vesti.
Nessuna comprensione, nessun dolore.

Per dirla con il poeta:

E invece niente, no (Nessun dolore)
Non sento niente, no (Nessun dolore)
Nessun dolore (Nessun dolore, nessun, nessun dolore)
Non c'è tensione (Nessun dolore)
Non c'è emozione (Nessun dolore)
Nessun dolore (Nessun dolore, nessun, nessun dolore)
#778
Scienza e Tecnologia / Re: Merito al merito
08 Dicembre 2024, 00:28:17 AM
Proviamo allora a capire perchè non è necessario capire, per andare avanti, limitandoci ad un campo più abbordabile rispetto a quello della meccanica quantistica.
Il problema infatti non è esclusivo della meccanica quantistica, o della relatività, ma è presente già in matematica, cioè nel linguaggio che le descrive.
A noi può sembrare strano che i matematici ritengano ineludibile dimostrare ogni cosa, anche la più evidente, ma quando le cose non sono così evidenti non si può negare che un percorso dimostrativo possa aiutare la nostra comprensione.
Infatti che il teorema di Pitagora sia valido non è cosa evidente, ma  seguirne una delle tante dimostrazioni può aiutarci a convincerci della sua validità.
Tuttavia esso non è valido perchè noi ce ne convinciamo, ma è valido se la dimostrazione è corretta.
Il teorema di Pitagora resta valido indipendentemente dal fatto che noi ce ne convinciamo o meno, che noi lo si capisca oppure no.
Tuttavia è possibile che una delle sue tante dimostrazioni ci aiuti a comprenderlo.
In ogni caso ciò che sembra essere essenziale è che noi possiamo seguirne la dimostrazione per confermarne la correttezza e non che noi lo si comprenda.
Ma anche a ciò alla fine i matematici hanno dovuto rinunciare nel momento in cui certe dimostrazioni si sono potute effettuare solo grazie all'aiuto dei computer i cui passaggi i matematici non possono seguire per confermarne la validità.
I computer ci aiutano a trovare le dimostrazioni, ma non ci aiutano per nulla a capire perchè un teorema è valido. E come potrebbero aiutarci a capire se loro stessi sono privi di ogni comprendonio?
Quindi alla fine i matematici accettano certe conclusioni rinunciando a comprenderle.
In ogni caso i computer si limitano a dimostrare i teoremi che i matematici hanno già  intuito essere validi, e dei quali ci manca solo la dimostrazione, ma noi non possiamo sperare di paragonare il nostro intuito al loro, perchè l'intuito non è solo un dono, ma si rafforza con l'esercizio, ed ogni esercizio, specie se prolungato, modifica il cervello di chi lo effettua.
Il matematico ha un tipo di cervello, il musicista un altro, e il filosofo un altro ancora.

Concludendo, la meccanica quantistica resta valida indipendentemente dal fatto che noi la si comprenda, e non sembra che sia una questione di esercitare il cervello, se neanche i cervelli più grandi ed allenati  sono arrivati a comprenderla.

#779
Scienza e Tecnologia / Re: Merito al merito
07 Dicembre 2024, 23:38:32 PM
Citazione di: misummi il 07 Dicembre 2024, 12:37:25 PMEsiste un esistente che risponde alle misure; quando lo fa in un modo che corrisponde al nostro metro di misura va tutto bene. Quando non lo fa o lo fa in un modo diverso che non sappiamo capire e misurare,dobbiamo modificare metro,misure e metodo.
È quello che ha cominciato a fare la quantistica in fisica e dovrà continuare a farlo.
Quello che c'è da capire è perchè non è necessario capire per andare avanti, diversamente da quello che pensavamo e che tu ancora pensi.
Infatti è ormai dimostrato che i fisici vanno avanti anche senza capire.
Certo, piacerebbe anche a loro capire, e infatti continuano a provarci, ma ormai è evidente che ciò non è strettamente necessario per andare avanti.
#780
Tematiche Spirituali / Re: ANIMA
07 Dicembre 2024, 02:37:45 AM
Citazione di: Visechi il 04 Dicembre 2024, 23:30:04 PMNoi non abbiamo un'anima, noi siamo dell'anima.
Ribaltare la gerarchia fra noi e l'anima è la premessa per mettere in discussione questa dualità, se cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia.
Resta invece ineliminabile la dualità fra noi/anima e il resto della realtà, che potrebbe condividere con noi l'apparenza, e con l'anima la sostanza.
Nella misura in cui questo noi appare deve esserci un soggetto a cui appare, l'anima, e nella misura in cui la realtà diversamente ci appare deve esserci un oggetto da cui questa diversità possa trarsi.