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Messaggi - Ipazia

#766
Attualità / Re: Il nuovo kippur
09 Marzo 2024, 07:16:44 AM
Tal quale i flussi di capitali USA, Nato, sionisti, ai loro agenti e basi del mondo, quantitativamente sicuramente maggiori. E infinitamente più armati.
#767
Difficile, visto che gli occidentali hanno delocalizzato anche l'impossibile in Cina, e che la Cina detiene una buona fetta di debito pubblico USA di cui potrebbe disfarsi rendendolo carta straccia, mentre i BRICS+ viaggiano a gonfie vele verso una valuta concorrente.

Si tratta solo di bollire la rana occidentale a fuoco lento. O più rapido, se scalpita troppo.

Il capitalismo è interconnesso e la Cina lo sa. Lo ha scelto anche per tenere i suoi nemici per le cosiddette nel caso diventassero troppo minacciosi.
#768
Se la borghesia capitalistica fosse così pacifista si sarebbe fatta sentire, da Wall Street fino all'ultimo bottegaio o artigiano, contro la macchina più guerrafondaia del pianeta, ovvero la Nato, fin dal 2001.

Invece muti, anche davanti alla bufala ONU vs. Iraq, allo spolpamento della Libia, al tentato golpe Siriano coi tagliagole islamisti, al settantennale conflitto genocida in Palestina.

La borghesia capitalistica invece segue l'Anthony pensiero in massa, e chiagne, e fotte, solo quando va male, come in Ucraina, dove, contrariamente ai profitti sul petrolio iracheno e libico e al genocidio dei palestinesi, il conto punta al rosso.
#769
Citazione di: sapa il 08 Marzo 2024, 11:31:41 AMSta in piedi, sta in piedi: esclusi i commerci di armi, tutti gli altri prosperano in tempo di pace e vedono come fumo negli occhi i pirati, le guerre grandi e piccole che ostacolano gli scambi e le rotte commerciali, le sanzioni e tutto il resto. Poi, che il commercio in sè sia una competizione senza esclusione di colpi è sicuramente vero, ma si tratta di una guerra senza distruzioni, senza morti e feriti e senza prigionieri.
Il capitalismo non conosce la differenza tra pace e guerra, ma tra profitto e perdita. Il capitalismo USA sta rifiorendo dopo avere inguaiato i concorrenti europei e la Russia con una guerra progettata in casa dagli strateghi del PNAC tipo Victoria Nuland. Mentre la finanza oligarchica allontana i suoi misfatti dalla resa dei conti. La Cina segna il passo e questo per gli USA economicamente va bene, salvo lasciare a chi verrà la patata bollente BRICS+ tutta da inquadrare nel mirino.

Anche la covidemia ha avuto una miriade di vittime imprenditoriali, ma la cabina di regia ha fatto profitti fantamiliardari e c'è ancora tanto profitto da spremere da chi ha qualcosa in banca o investito.
#770
La tesi capital-pacifista non sta in piedi.

Chiedere chiarimenti ad Anthonyi che consiglierà qualche buon investimento in tempo di guerra, geopoliticamente corretto.
#771
Citazione di: daniele22 il 08 Marzo 2024, 07:55:24 AM
Fosse per me non dico che staremmo ancora sugli alberi, ma quasi. Se sostengo che il libero arbitrio è un falso problema è perché voi vi fissate su delle cose invece che volgere lo sguardo su cosa significhi compiere una scelta. Eppure continuate tutti a girarvi attorno. Allora, tanto per dire, non sarà di sicuro così, ma uno potrebbe anche arrivare fino a sera senza che vi sia stato per lui il bisogno di compiere una scelta. Pertanto, quando si è consapevoli di scegliere sarebbe logico che c'è un motivo per cui si sceglie e quel motivo è quello che ci dà la prova matematica del nostro condizionamento di qualunque natura esso sia. Paradossalmente, si sarebbe liberi quando non si sceglie. Nel momento in cui mi trovassi poi di fronte a uno che mi dice che no, che non è vero e che noi siamo liberi, gli direi che ha senz'altro ragione, ma che questo fatto, purtroppo, nulla cambia nel mio agire e tanto meno nel suo che è convinto di essere libero .... Qualcuno vuol continuare? Prego
.
P.s.: Avviso per quelli che si sperticano a proporre principi etico/morali fondati sulla loro idea più o meno condivisa: prima di giudicare il male che fanno gli altri giudicate come reagite voi quando vi fanno del male e prendetene misura

Il dibattito teologico aiuta metodologicamente (bene vs. male): bisogna trovare un fondamento che ci orienti nella scelta. Empiricamente, tutte le società umane l'hanno fatto da sempre. Però troppo spesso la scelta del "bene" è stata assai dolorosa contro un "male" dominante. Ma carica di libertà. 

Ma non hanno trovato il bene assoluto? 

Incartatevi voi: il mondo si accontenta del bene relativo. E sarebbe pure grasso che cola.
#772
Non è un falso problema a maggior ragione per chi non ha un ordine divino precostituito del bene e del male, ma se lo deve inventare continuamente, utilizzando solo i poveri attrezzi che la natura fornisce.
#773
Citazione di: Pio il 08 Marzo 2024, 09:08:11 AMTutti i governi, sia di destra che di sinistra, hanno concorso e concorrono affinché questa società sia diventata come la conosciamo; anche se imputano sempre alla parte opposta tutti i mali, soprattutto prima delle elezioni. Però i governi di sinistra , in teoria, dovrebbero incarnare nobili principi. Pertanto mi sembra che gli si possa aggiungere anche una maggiore IPOCRISIA rispetto alla destra.
La parabola opportunista degli arcobalenati da Gramsci a Picierno e Moretti (la), pare confermarlo.
#774
Citazione di: daniele22 il 08 Marzo 2024, 08:59:05 AMPenso che il pensiero esposto nel post numero 200 sia la più grande boiata che abbia mai sentito da non so quanti anni a questa parte
Lo pensa anche Anthonyi che ha investito in titoli guerrafondai.

Come lo sa Trilussa "...e lo sanno che la guerra è un gran giro de quattrini..."



#775
@iano

Un tutto compreso coi suoi gradi, non metafisici, di libertà.  Pure per l'ape esperta che sa individuare il fiore più proficuo.

Se usciamo dal castello incantato della libertà assoluta (manco Dio, coi grattacapi infernali che si è ritrovato tanto da doversi incarnare, e ancora non funziona) ci avventuriamo nelle meraviglie della libertà possibile.
#776
Tra caso e necessità "serpeggia" il frutto originale dell'autocoscienza, le volontà,  non "necessariamente" o essenzialmente di potenza, ma pure di sapere, essere, diventare quello che si è,  esistere al meglio delle proprie possibilità. Techne ovvero arte. Magari arteficio. Rendendo gaia la scienza con la passione del gioco. Non più eterno di un mandala.

Aldilà della cristallizzazione metafisica, dogmatica o scettica, di ricerca di una verità assoluta, gustare il nettare qui ed ora dell'impermanenza di ogni cosa nel dolce mare dell'infinito leopardiano.

Dopo il martello, la ginestra.
#777
Non lo nemmeno io, visto l'annichilimento degli arcobalenati di fronte ai crimini Nato, sionisti e covidemici. Evidentemente le sponsorizzazioni alle flotte negriere hanno dato i loro frutti. Marci.
#778
Mi interessa poco la politica interna americana. Per quanto, visto che in Italia Caino la spunta sempre su Abele, una maggiore possibilità di difendersi di Abele non mi spiacerebbe.

Mi interessano le guerre guerreggiate, in cui Trump si posizione bene.
#779
Il l.a. ha poco a che fare con il determinismo naturale, non riguarda la scienza nella sua eziologia, visto che deriva dalla volontà di soggetti senzienti. Volontà condizionata, ma non al punto di identificarsi con l'omologazione canina pavloviana dello scientismo.

Siamo nel campo etico, proprio dell'etologia umana, che non è produzione in serie di pensieri e comportamenti.

Questa risposta non sarà soddisfacente per il metafisico sì/no, ma è reale come la differenza tra Hitler e Gandhi.

L'aggancio con la postulazione teista del l.a. non è del tutto improponibile, considerando che in ogni caso si pone l'accento sulla responsabilità individuale, fondamento irrinunciabile dell'etologia umana in ogni formazione sociale.
#780
Nessun gioco delle tre carte:

Il giudice della verità scientifica è l'esperimento.

Il giudice della verità etico-filosofica è, fin dai tempi di Parmenide, la persuasione, intesa come maieutica finalizzata al bene comune, non imbonimento.

Lo scienziato che trucca la ricerca e millanta saperi che non ha (ad es: covidemia), non sta facendo scienza, ma truffa, e quindi siamo pienamente nel campo etico, non scientifico.