Giocando con i parallelismi: "la mela non cade lontano dall'albero...", ossia il buddismo è figlio dell'induismo come il cattolicesimo/cristianesimo è figlio dell'ebraismo; "...ma poi rotola un po' più in là, dove c'è spazio": il buddismo ha avuto buon gioco lontano dall'affollata concorrenza del pantheon induista, così come il cattolicesimo/cristianesimo ha trovato terreno fertile nelle debolezze del paganesimo europeo, lontano dalla (s)elettività del Dio ebraico.
Per il resto, ogni volta che si usano "parole meretrici" (nel senso che si prestano fugacemente a molti significati/interpretazioni, per non dire "al miglior offerente", retoricamente parlando) come «libertà» e suoi derivati, è prioritario inquadrarle chiaramente, spesso al punto da sostituirle (magari per scoprire che non sono le "compagne di discorso" più affidabili, per quanto siano notoriamente attraenti, solleticando desideri di possesso e promettendo di soddisfare tutti).
Per il resto, ogni volta che si usano "parole meretrici" (nel senso che si prestano fugacemente a molti significati/interpretazioni, per non dire "al miglior offerente", retoricamente parlando) come «libertà» e suoi derivati, è prioritario inquadrarle chiaramente, spesso al punto da sostituirle (magari per scoprire che non sono le "compagne di discorso" più affidabili, per quanto siano notoriamente attraenti, solleticando desideri di possesso e promettendo di soddisfare tutti).