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Messaggi - Alberto Knox

#766
Tematiche Spirituali / Re: Mille e non più mille
18 Agosto 2023, 11:31:10 AM
Citazione di: bobmax il 15 Agosto 2023, 06:47:52 AMMa il vivente in cuore suo sa che l'esistenza, tutta la esistenza, non è che un fortuito dono. Che può essere negato in ogni istante.
ognuno di noi a davanti la propia apocalisse, sia credenti o non credenti . Quando cesserà questo quantum di energia libera che è la libertà  che ti può mettere in relazione al mondo ma anche in indipendenza e autonomia rispetto al mondo. Nell ultimo giorno cesserà questa libertà e la logica cosmica prenderà possesso di noi . PEr alcuni, questa presa di possesso di noi si chiama giudizio. Non si tratta di giustizia in senso legislativo umano o ciò che per noi è legale o illegale. O più semplicemente la logica cosmica riassorbirà quel quantum di energia libera che è la vita e saremo una cosa sola . E prima e dopo e fuori e dentro saranno il medesimo luogo , il medesimo istante.
#767
Devo ammettere che questi discorsi li capisco poco. Tuttavia ho trovato in molti interventi materiale di riflessione. In primis , una critica sulla natura del potere (tema che si è ripetuto in varie fasi) . Altro tema ricorsivo è l'interconnessione  tra l'individuo e la società, o meglio, tra la sfera del privato e quella del pubblico.(dove jacopus si era soffermato) . Naturalmente ci sono stati diversi filosofi che hanno trattato di questi argomenti , fra cui ricorderei il padre delle scienze sociali , ovvero Auguste Comte. Il termine "sociologia" è una sua invenzione. Ma Comte è anche il padre del positivismo da cui i Francesi si ispirarono e ebbe un importanza fondamentale nel positivismo Francese , ideologia alla quale prendo le dovute distanze. Per una riflessione critica circa la natura del potere e le sue implicazioni pratiche nella vita quotidiana dell'individuo mi servirei invece del filsofo Francese Michel Foucault. Egli pone seriamente in discussione le concezioni "classiche" del potere, ovvero, quelle che rimandano alla sovranità dello Stato . Foucault fa un anaologia fra il sistema di controllo penale e quello nei sistemi sociali nell opera "Sorvegliare e punire" dove analizza il concetto di società disciplinare. Questo concetto si applica a tutte quelle istituzioni come la prigione, la scuola, la fabbrica, il mondo militare, in cui un individuo viene analizzato e indirizzato laddove il suo agire si mostra più produttivo. Così facendo però, ogni essere umano viene considerato non a seconda delle sue peculiarità, ma a seconda dei tratti che lo accomunano ad una determinata categoria, nella quale può essere inserito e reso utile.
In ognuna delle strutture nominate, vigono precise regole di comportamento più o meno rigide, alle quali gli individui che ne fanno parte si devono attenere. Anche in una Fabbrica gli individui che non seguono il protocollo di disciplina aziendale vengono sottoposti ad un processo disciplinare volto a modificarli dall'interno. Tramite lettere, sanzioni , ammonimenti verbali a volte anche con il sistema dell isolamento e scherno.  Li si vuole "normalizzare" riportare ad essere quell ingranaggio funzionale nella catena di montaggio.
 In questo modo si innesca un sistema di controllo, un potere assolutamente decentralizzato, basato su una fitta rete di relazioni tra individui all'interno della quale è impossibile risalire ad un organo centrale che emana ordini definiti.
  Già prima di lui diversi autori si erano mossi avvalendosi di concetti simili, o  attraverso intuizioni affini; così si possono trovare "biocrazia" già in Comte o la folgorante intuizione della "volontà di potenza" in Nietzsche, che contribuiscono a formalizzare il complesso rapporto tra la vita e il potere politico . Il concetto di biopolitica in Foucaut  (biòs, vita) è inteso a livello di collettività e mai di individuo. Da qui la necessità di un controllo capillare al fine di amalgamare ogni singolarità.  Sarebbe interessante chiedere a Focault cosa ne pensa dei social Network, cosa che non ha fatto in tempo a vedere, nei quali è l'individuo stesso che spontaneamente si vuole amalgamare, mettendo in piazza la sua sfera privata, cene con gli amici e parenti, figli, fidanzamenti e con chi ecc. per amalgamarsi il più possibile a ciò che l opinione comune definisce normale , o socialmente accettato. In un sistema così controllato e "normalizzato", dove anche le app del telefono ci controllano appare dunque facile che uno stato si possa permettere di obbligare alla vaccinazione o che si arroghi il diritto di decidere sulla vita o la morte di un individuo con la condanna capitale, dove i valori innalzati dallo stesso stato di diritto alla vita e uguaglianza si annullano in una scarica elettrica. Anche in quelle istituzioni che noi consideriamo di potere come la comunità scientifica , il governo e gli industriali , sì , anche all'interno del capitalismo vige una biopolitica di controllo dove ogni "pedina" e formata, istruita e deve adempiere a determinati compiti e ruoli e quando non funziona, cade. Questo sistema decentralizzato di controllo è certamente a favore dei politici  e delle industrie e mostra come si muove in termini pubblici. Qual'è dunque la natura del potere? un sitema di enti (le istituzioni) o la sovrastruttura di controllo che regge la struttura di tali sistemi?
#768
Tematiche Filosofiche / Re: Sò di non sapere.
04 Agosto 2023, 11:29:21 AM
sapere di non sapere è il primo gradino per inziare a conoscere .
#769
Visto che io non mi ci metto a chattare con il brad (o bard) di google, a manco mi ci voglio mettere, proporrei una domanda che pensaperbene può proporre all intelligenza artificiale per vedere una volta per tutte se è in grado di trarre un significato che va oltre il dato , una domanda la cui risposta non si trova nel database di internet, (o almeno credo) e vedere se , tramite un suo ragionamento logico, è in grado di dare una risposta intelligente. Claudia k sostiene che"  l'AI dispone di un oceano di dati che non è supportabile (nell'insieme) da nessuna mente umana".Se ne deduce che allora dovrebbe essere fonte di conoscenza. Bene , vediamolo allora,   La domanda che mi è venuta in mente è la seguente : "perchè le cose le chiamiamo cose?" la risposta è fine e va oltre il significato etimologico della parola, cose dal latino "causa".
#770
Citazione di: Claudia K il 03 Agosto 2023, 23:53:08 PMProva ne sia che l'elaboratore ti consegna altri dati finali, mentre l'IA ti restituisce un vero e proprio <ragionamento> , e non solo un "risultato matematico".
leggendo le risposte che ha dato all utente puoi nontare che questa chat a I.A non ha dato nessun nuovo apporto relativo alla risposta ai quesiti, anzi vediamo che a un certo punto ammette i propi limiti , gli dice "attenzione, non so dare un opinione che vada oltre i dati raccolti ,in quanto sono un modello linguistico" . Questo simulatore non è molto diverso da Cleverbot, che è un simulatore di conversazione, esso traeva i dati dal database e dalle conversazioni precedenti. Si diceva che interagire con Cleverbot era come interagire con la comunità di internet. Non vedo una vera innovazione in questa nuova chat di i.a di google, è solo camuffata da innovazione.
#771
Citazione di: Pensarbene il 03 Agosto 2023, 10:15:33 AMTenendo conto di quanto ha scritto della mia nota,la possibiità di una simulazione parziale attuale  aliena è tutt'altro che impossibile!
tutta sta roba per metter giù questa frase ad effetto fondata sul nulla.
#772
Tematiche Spirituali / Re: La preghiera
03 Agosto 2023, 00:31:56 AM
Citazione di: Freedom il 02 Agosto 2023, 14:15:18 PMpreghiera sa dar forza all'anima, in Spirito, in vista dell'operare
io penso che la preghiera è già  forza dell anima Spirituale in quanto atto di fede. Ma è anche un prendere rifugio, prendere rifugio dalle circostanze della vita, dalle avversità del mondo. Non è facile pregare, per questo dico che l'atto della preghiera è forza interiore . E penso che sia Sacra quando ci sentiamo al cospetto del grande mistero che è Dio e ci togliamo i calzari che vuol dire togliere l'ego , smettila per un attimo di calpestare smettila di usare, di consumare, di volere, deponi le tue ideologie  . Si riferiva a questo quando Dio disse a Mosè di togliersi i calzari perchè quello era un luogo Sacro. Qui non si calpesta, qui si depone tutto il tuo essere nel mondo e ci si presenta dinanzi a Dio per quello che si è nell interiorità. Sant'Agostino , rispondendo alla domanda di cosa sia la preghiera , non parla ne di Gesù, ne della Bibbia, ne della chiesa, ne della Religione, parla della preghiera come la luce dell uomo interiore. Ma noi lo abbiamo dimenticato , abbiamo innalzato Gesù a capo di una Religione e ci è servito per sacralizzare la nostra cultura , quando lui chideva solo di avere fede. Così, con l'Editto di Costantino è diventata la religione dell'impero romano; con Carlo Magno è diventata la religione del Sacro romano impero; con la scoperta del nuovo mondo, dove in suo nome s'era proceduto allo sterminio degli indigeni nativi , è diventata la sacralizzazione dell'imperialismo europeo e infine, con il Concilio vaticano II, è diventa la sacralizzazione della laicità. In tutto questo, la parola di Gesù.. è sparita.
#773
Buona fortuna Iano, sono le coordinate di uno studio . Vediamo come te la cavi 8)
#774
le esperienze personali in quanto tali non sono contestabili o criticabili da un esterno ai fatti vissuti. Ad ogni modo sarà meglio che qualcuno più lungimirante di me accolga il tuo proposito . Per ora rimango in ascolto.
#775
Citazione di: iano il 01 Agosto 2023, 17:04:27 PMTemevo questa risposta scontata.
Prova a sforzarti e a guardare nella tua esperienza se trovi qualcosa.
Ma nulla necessariamente di trascendentale.
è più banale il fatto che continui a rigirarmi il quesito invece di rispondere secondo la tua esperienza fidati.
Per quanto mi riguarda non mi intendo di niente men che meno esperto di niente. Le mie percezioni derivano sia dall esperienza naturale con la realtà sia da aperture mentali che han dato a queste esperienze un certo sapore. Un certo modo di vedere il mondo.
#776
Citazione di: iano il 01 Agosto 2023, 16:41:09 PM''Percezioni riservate'' nel senso che, diversamente da quella del tempo, nascono da esperienze non comuni a tutti.
Esperienze che ti rendono esperto in qualcosa.
a sto punto sarei curioso di sapere quali esperienze non comuni a tutti hai avuto e che ti han reso esperto in qualcosa...
#777
Citazione di: iano il 01 Agosto 2023, 09:32:37 AMMa ci sono percezioni ''più riservate'', non comuni a tutti, che riguardano le nostre piccole esperienze di vita, e il mio intento non detto era di provare a tirarvele fuori.
cosa intendi con "percezioni più riservate"? messa così la domanda mi pare aver più un risvolto che riguarda l'estetica e l arte, più che una percezione della realtà, le porte dell esperienza con la realtà , i sensi , sono comuni a tutti, è il sapore che può cambiare , ma questo rimanda più a uno stato dell animo , a un gusto personale di vedere il mondo, che ad una propietà sensoriale , una percezione riservata. Credo
#778
Citazione di: Ipazia il 01 Agosto 2023, 07:31:56 AMNo, credo proprio che si sia scontrato coi limiti del suo statico mondo neoplatonico fondato sull'Uno alle prese con la scandalosa cinematicità del soggetto del divenire, il tempo. Il limite insuperabile è metafisico e ontologico, non semantico.
Bhè ma poi la diede la sua spiegazione, affrontando il problema metafisico e onotologico del divenire ma non è di questo che dovremmo occuparci in questa sezione quanto più all affermazione "lo so , ma se me lo chiedono non lo so più" è un affermazione retorica che vuole esprimere semplicemente che il linguaggio, cioè la spiegazione linguistica, è e sarà sempre imperfetta, un pallido riflesso delle nostre idee. Compito di ognuno è cercare di ricreare , nel miglior modo possibile, quel mondo interiore delle idee ed esplicandole in parole.
Citazione di: Ipazia il 01 Agosto 2023, 07:31:56 AMNel qual caso l'aforisma di LW andrebbe riscritto: "i limiti del mio mondo sono i limiti del mio linguaggio".
Non solo in tal caso, andrebbe sempre riscritta così, i limiti del mio mondo, quali sono i limiti del mio mondo? possiamo fare un analogia di un pesce rosso nella sua boccia, così come i pesce pensa che i limiti del suo mondo siano le pareti della boccia , la nostra mancanza di vocabolario rappresenta quella prigione, imprigiona i nostri pensieri e con essi anche le nostre percezioni insieme al nostro ragionamento. Tuttavia è opinione diffusa e sbagliata ritenere che usare parole complesse e una sintassi elaborata sia sinonimo di buona letteratura , niente di più lontano dalla realtà, in quanto una frase di cinque parole semplici può trasmettere al lettore molto di più che tre paragrafi di sintassi elaborate che però girano in tondo.
Citazione di: Ipazia il 01 Agosto 2023, 07:31:56 AM"En archè en ò logos" vale per la fenomenologia dello spirito umano, ma, a monte: "en archè en ò physis".
Se si intende logos come logica e come relazione allora en arché en o logos è valido sia per la fenomelogia dello spirito umano  quanto alla realtà fenomenica di physis . Nella massima di "en archè en ò physis" intendendo  phisis come la totalità di tutto sia vivente e non vivente  è  implicito chè l'archè, ovvero il principio costitutivo , sia in esso stesso in accordo al motto Epicureo "nulla viene dal nulla" . En archè en ò logos risponde al come sia possibile che il principio costitutivo comprende sia il principio da cui il mondo scaturisce , ed è un principio di relazione e di logica, sia le singole cose derivate da esso .
Citazione di: Ipazia il 01 Agosto 2023, 07:31:56 AME ciò crea molte meno difficoltà gnoseologiche e semantiche agli epicurei ispirati da Eraclito che ai platonici ispirati dall'ideale parmenideo e dal suo monistico iperuranio, come Agostino che lo traduce in cristianesimo.
bhè la difficoltà , come la complessità è solo una questione di gusto evidentemente
#779
Citazione di: iano il 31 Luglio 2023, 14:13:04 PMpuò essere, ma non credo che questa elevazione della conoscenza a fine ci aiuti a comprendere cosa sia davvero la conoscenza, in quanto strumento.
conoscenza è strettamente legato al tema "capire" di cui si stava discutendo, per quello ho messo la citazione. Per capire, e qui anche  Ipazia per una volta tanto ha detto bene, è necessaria una corrispondenza fra gli schemi concettuali  e la realtà Adaequatio rei et intellectus certo. Ma anche senza scomodare la realtà (rei), anche in un racconto fantasy una strega non può essere in grado di volare nel capitolo 3 e non esserlo più nel capitolo 4 senza una spiegazione logica o che sia almeno soddisfacente per il lettore. Un altro punto fondamentale è la spiegazione , ovvero il linguaggio. Forse Sant Agostino si era scontrato con i limiti del linguaggio nel cercare di descrivere (spiegare) il tempo. E qui sono perfettamente d'accordo con Wittgestein, " i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo" Questo punto è particolarmente interessante.
#780
Citazione di: iano il 31 Luglio 2023, 07:25:24 AMLa conoscenza è un vuoto contenitore da riempire, e se lo facciamo la realtà sembrerà davvero prendere la sua forma.
Esiste un solo bene, la conoscenza. Ed esiste un solo male, la presunzione di sapere.
(cit dal film "Socrate")