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Messaggi - Jacopus

#766
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
19 Novembre 2023, 12:46:18 PM
Le due esperienze, Koba, non sono necessariamente in contrasto. Possono coesistere e infatti coesistono. Ci si può chiedere il senso del mondo anche in una prospettiva non teista, immergerci nella bellezza di una poesia ma, in un diverso momento applicare la trigonometria per calcolare un volo satellitare. Il moderno, oltre che il mito per il progresso e per il sempre nuovo, ha spezzato molte catene che rendevano la società immobile e castale. È stata inoltre la palestra fondamentale per esercitare la libertà di pensiero. Come ho già detto molte volte, se le idee che si esprimono in questo forum fossero state espresse appena 100 anni fa, per molti di noi si sarebbero aperte le porte della galera. 500 anni fa invece molti di noi sarebbero stati condannati a morte.
#767
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
18 Novembre 2023, 17:26:35 PM
Il post 134 di Iano mi induce a fare la seguente riflessione. La verità in un universo dinamico non può mai essere univoca. Anche a livello fisico, le leggi che ci sono sulla terra potrebbero cambiare in ambienti diversi per la presenza di forze diverse (esempio classico: il buco nero). Ciò senza andare a scomodare presenze metafisiche, impossibili da dimostrare se non con la fede. Quindi il così detto "automa" che conosce la verità, la può conoscere solo in un universo statico, come può essere una sua rappresentazione matematica. Resta però la curiosità di comprendere perché abbiamo bisogno di possedere la verità. Da dove nasce questo bisogno di verità, intesa in modo assoluto e non relativistico e transeunte.
#768
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
15 Novembre 2023, 17:39:40 PM
CitazioneAncora con la storia del peer review?
Un fatto è un fatto: eppur si muove.
Che Galileo aveva il peer review? ha già si chiamava chiesa...
Neanche Archimede aveva la peer rewiew. Attualmente la scienza moderna ha un modello che presuppone la peer rewiew. Il modello della scienza passata, compresa quella dei tempi galileani, non lo presupponeva. E quindi? Oggi si valutano anche il numero di citazioni in riviste scientifiche per avvalorare quell'articolo. Ovvio che un sistema del genere non è disponibile in un mondo in cui non esistono riviste scientifiche. Che poi nell'Accademia si nascondano tanti sorci nel formaggio, anche questo è risaputo, ma le pentegane sono ovunque se è per questo e, statisticamente, qualche furetto in più dovrebbe bivaccare sulle cattedre.
#769
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
14 Novembre 2023, 03:49:09 AM
In biologia avvengono di continuo fenomeni di autoadattamento di sistema, poiché la vita di ognuno è relazionata a quella degli altri ma questo non significa che vi sia un disegno verso maggiori livelli di complessità o di  maggiore differenziazione delle forme viventi. Le ricorrenti estinzioni di massa ci dicono esattamente il contrario.
#770
Tematiche Filosofiche / Re: L'orrore e la verità
13 Novembre 2023, 22:17:46 PM
CitazioneEppure la morte di ogni giardino, da sempre, è sempre e solo la sua
Scegliendo di non titaneggiare, direi: "sono d'accordo, non concordo". E ho ragione in entrambi i casi.
#771
Tematiche Filosofiche / Re: L'orrore e la verità
13 Novembre 2023, 20:11:11 PM
@ Phil: "nessun giardino è un'isola".
#772
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
13 Novembre 2023, 08:46:19 AM
Che fra linguaggio e realtà "vera" vi sia sempre un disallineamento è inevitabile. Pertanto la verità scientifica è sempre una approssimazione. Ma è una approssimazione tendente ad una migliore visione della realtà attraverso l'osservazione e la sperimentazione, l'accettazione da parte degli esperti (peer-rewiew) e l'applicazione tecnica. Esempio. La terra è al centro dell'universo. Affermazione che traeva la sua autorità dalla tradizione e da una interpretazione ingenua della osservazione. Il linguaggio, insieme a nuovi strumenti ottici e a un nuovo modo di pensare, capace di svincolarsi dalla tradizione, affermò che al centro dell'universo vi era il sole. Successive modifiche di quel modello, espresse sempre attraverso il linguaggio modificarono quella rappresentazione. L'intero sistema solare ruota a sua volta attorno a Saggittarius-A, il
Buco nero al centro della nostra galassia, ed anche la nostra galassia si muove a velocità altissima nell'universo, subendo l'influenza di altri corpi celesti o condizionandoli o entrambi. Al di là della semplicità che ho fornito attraverso un linguaggio semplice, ho peró costruito il passaggio dinamico fra un modello e l'altro. Questo per dire che, pur concordando con l'imperfezione del linguaggio e con la sua relatività, esso non esclude la sua forza comunicativa a diversi livelli, da quello dell'uomo della strada fino a quello dei convegni di astrofisica.
#773
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
12 Novembre 2023, 23:59:57 PM
Quando si parla di scienza, bisognerebbe esserle riconoscenti, poiché la verità che cerca (sempre in modo imperfetto), nasce da un metodo, che è quello della dimostrazione empirica, a differenza di altre verità che si fondano sulla tradizione e sulla ripetizione rituale. Freccia o cerchio?
#774
Tematiche Filosofiche / Re: L'orrore e la verità
12 Novembre 2023, 23:47:17 PM
Mettiamola in questi termini. Inizialmente c'era il "Sì" biologico/istintivo (Phil). Poi attraverso millenni di pensiero, dalle grotte di Lascaux in poi, l'uomo ha scoperto il "No". Chiamiamolo "No" originario. Il rimedio a quel No, fu il "Sì" della Metafisica che però non resse al nuovo modello della scienza empirica, che propagò il "Sì" tecnico ( la tecnè di Severino). Quel Sì aveva però un successore nel "No" nichilista, poiché nessuna tecnè sarà mai in grado di spiegare e far accettare i nostri limiti, che destano "orrore". Non resta che trovare nella storia dell'uomo, quei "Sì" che superino la metafisica e la tecnica. La mia predilezione per il Si è di natura pratica. Solo attraverso il Sì, per quanto limitato, possiamo mantenere viva la speranza e restare fedeli al sapere aude di Kant e al suo maestro, Ulisse. Il no è cibo per menti contemplative e di solito contente della loro vita e che trovano nel No, un motivo di piacevole attività, come quella indicata da Lukacs, che le aveva domiciliate presso l'Hotel Abisso. Sinteticamente e retoricamente: il no è otium, il sí è negotium.
#775
Attualità / Re: Il caso Indi Gregory
11 Novembre 2023, 18:53:02 PM
A livello giuridico (ma qui servirebbe Eutidemo  ;D) c'è una legge piuttosto recente del 2018, che disciplina il fine-vita (cosiddetto testamento biologico), grazie alla quale ognuno di noi può stabilire se vuole o non vuole un accanimento terapeutico, in caso di malattia a cui si potrebbe sopravvivere solo grazie a macchinari e procedure invasive (lo stato vegetativo è il caso classico).

https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/comunicati/testo-della-legge-sul-testamento-biologico-approvato

Credo che questo sia il caso in questione. Il bambino senza macchinari, morirebbe. Essendo un minorenne, la legge stabilisce che sono gli esercenti la responsabilità genitoriale a doversi far carico della decisione. Quindi nessun Tribunale deciderebbe. Al massimo il Tribunale potrebbe aprire un fascicolo e nominare un giudice tutelare, vista la delicatezza della questione, in modo tale da poter fornire tutte le informazioni necessarie alle parti e a considerare prioritariamente l'interesse del bambino. Nessun tribunale però potrebbe stabilire con sentenza, l'interruzione delle attività sanitarie che servono alla sua sopravvivenza.
Rispetto al diritto all'eutanasia, invece, non c'è alcun diritto sancito attraverso la legge e chi aiuta la persona che vuole togliersi la vita continua ad essere perseguito penalmente. Vi è stata però una importante sentenza della C. Costituzionale, che scrimina il reato di "aiuto al suicidio", quando siano presenti quattro condizioni: patologia irreversibile, grave sofferenza fisica e psicologica, dipendenza dal trattamento sanitario per la sopravvivenza, capacità di prendere decisioni consapevoli.
Trattandosi di una "semplice" sentenza, però, vi sono due conseguenze rilevanti. La prima riguarda la possibilità che possano essere sempre intentati processi penali contro chi aiuta il suicidio. Sicuramente il processo ha buone possibilità di chiudersi con l'assoluzione se sono rispettate quelle condizioni, ma in Italia si trova sempre qualche pubblico ministero che ha tempo e voglia di costruire un processo, magari per giungere ad una nuova sentenza costituzionale. In secondo luogo, non essendo normata, l'eutanasia non è regolamentata a livello ospedaliero, e pertanto si assiste ancora ai viaggi verso i paesi che lo consentono con procedure stabilite per legge, ma che richiedono un ulteriore sofferenza psicologica e una spesa economica non indifferente.
Inoltre restano fuori da questa regolamentazione tutti quei casi di grave menomazione neurologica che non presuppongono per la sopravvivenza l'uso di macchinari salvavita. Potrebbe esserci chi, in stato di demenza senile o Alzheimer o Parkinson, desideri morire, ma questo attualmente, in Italia è perseguito penalmente.
#776
Se si dovesse giudicare relativamente all'influsso di una singola persona nella storia dell'umanità nel suo complesso, allora piazzerei Galileo Galilei al primo posto e Dante Alighieri al secondo. Al terzo posto, meritato, Leonardo. Nella lista manca almeno un altro fondamentale tassello della storia occidentale, che si chiama Nicolò Macchiavelli: con lui si separò in senso moderno, potere e sacro. Si potrebbe dire che Galilei, Leonardo e Machiavelli sono alcune delle figure più importanti, a livello mondiale, del passaggio dal medioevo alla epoca moderna. Dante è invece la summa irraggiungibile dello stesso medioevo.
Un'altra riflessione deriva da questa personale classifica. Machiavelli, Leonardo e Galilei  sono tutti nati tra la metà del '400 e l'inizio del '500, e ovviamente non sono soltanto l'espressione di un genio individuale. C'è anche quello ma c'è soprattutto la società rinascimentale italiana, la seconda age d'or di noi italiani, dopo l'epoca romana. Infatti in quel periodo non vi furono solo quei geni ma talmente tanti altri che evito di fare la lista.
La chiesa cattolica apostolica romana, interromperà quell'età d'oro, prima militarmente con la lega di Cambrai, impedendo a Venezia di unificare l'Italia nello stesso periodo in cui ciò avveniva in Francia, Spagna e Gran Bretagna e poi culturalmente con la Controriforma.
#777
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
09 Novembre 2023, 08:07:50 AM
In Theatrum philosophicum, un breve saggio di Foucault del 1970, è scritto: "per liberare la differenza occorre un pensiero senza contraddizione, senza dialettica, senza negazione: un pensiero che dica sì alla divergenza, un pensiero affermativo il cui strumento è la disgiunzione. Un pensiero del molteplice disperso e nomade". Questo è un approccio alla verità che lascia spazio a possibili derive nichiliste  , ma che chiude la porta in faccia ad ogni grande inquisitore, laico o sacro che sia.
#778
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
08 Novembre 2023, 17:33:09 PM
La verità era originariamente connessa al desiderio di immortalità dell'uomo. Poi è diventata più banalmente uno strumento efficace di osservazione e un ideale della misurabilità. In questo senso si è tolta la veste metafisica e ne ha indossata una fisica. Questo processo ha reso possibile l'enorme successo della tecnè a discapito della praxis, che è rimasta orfana di ogni verità, dopo la caduta di quella marxista, che appare comunque anche ora, quella che più si è avvicinata alla ricongiunzione delle due verità (quella tecnica e quella etica) ed anche per questo conserva il suo fascino.
#779
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
08 Novembre 2023, 09:04:08 AM
CitazioneE sia, niente voli iperuranici. Si tratta di usare un dio o una tradizione religiosa per creare fratture al narcisismo dell'odierna civiltà. Le tradizioni rendono abitabile il mondo. Il pensiero moderno invece, confutandole, assolutizza la trasformazione, la tecnica, il lavoro. Tutto il resto sono favole.
Ti faccio i complimenti Koba. Hai uno sguardo filosofico e un robusto retroterra di letture.
Questo passo però non mi trova d'accordo. Si tratta del solito sguardo medioevale dell'uomo che cammina in avanti con la testa rivolta al passato. Un male (la modernità priva di anima e tradizioni) non si supera adottando un male più antico (monoteismo). Penso che in questo mood sia individuabile una struttura di pensiero di tutti gli esseri viventi, che tendono a ripercorrere gli stessi sentieri, poiché sono conosciuti (risparmio cognitivo) e hanno permesso la sopravvivenza (fino a prova contraria). Bisognerebbe invece avere il coraggio di trovare nella boscaglia del pensiero i "sentieri interrotti" come suggeriva Heidegger e, prima di lui, Flaubert, quando vagheggiava come età dell'oro, quell'epoca fra Cicerone e Marco Aurelio, durante la quale gli antichi dei erano scomparsi e il Dio Cristiano non si era ancora fatto vivo, con il suo potenziale.
In secondo luogo, siamo sicuri che il cristianesimo e la modernità siano agli antipodi? Al contrario io penso che siano invece uno il padre dell'altra.
#780
Attualità / Re: Il nuovo kippur
07 Novembre 2023, 09:28:06 AM
Citazione di: Pio il 07 Novembre 2023, 08:52:32 AMMa la droga non è la ricerca di paradisi artificiali? Sempre là si casca. La realtà non ci piace e cerchiamo forme alternative di realtà, più piacevoli seppur transitorie. Allora la droga come la religione diventa fuga, come il sesso, le fiere, i mercatini o i SUV. In definitiva ogni cosa è fuga dalla morte, sia inventando che negando. È solo CONSOLAZIONE. Non c'è niente di male nel consolarsi (consolate gli afflitti.cit.) purché esserne consapevoli.
Non tutte le consolazioni sono uguali e non tutte le consolazioni vanno provate per poterne dare un giudizio competente, altrimenti per poter giudicare un omicida dovrei compiere un omicidio o per capire che è scorretto buttare fazzoletti usati in terra, dovrei prima buttarne un pò. Qui potrebbe iniziare un lungo discorso...