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Messaggi - green demetr

#766
Citazione di: Ipazia il 28 Febbraio 2024, 09:49:08 AMEsattamente: gaia scienza, coi piedi saldamente a terra e la mente modicamente alata.

Ti sbagli perchè l'uomo ha sempre una metafisica.
L'importante è che essa sia radicata nella storia, e in ricerca della verità o moralità che dir si voglia.
Vale a dire che la verità è la moralità.
Purtroppo oggi confondiamo la moralità con l'etica, e l'etica con l'ontologia, con gli orrifici paesaggi della prigionia delle neuroscienze e del diritto.
Il delitto è sempre presunto.
I vero delitto è sempre negato.
Come se un fatto possa essere raccontato in altra maniera, come nel caso della russia e di israele.
Il patriottismo scambiato per offensivismo.
E l'antipatriottismo scambiato per beneficenza e altruismo.
Il delirio del nostro tempo ha molte facce, e molti zelanti intellettuali al suo servizio.
La filosofia si deve irrobustire, e farsi un pò più coraggiosa direi.
Non certo nel nostro tempo.
Non sono un illuso.
C'è un bel libretto di Agamben, Crimen appunto.
#767
Citazione di: Ipazia il 28 Febbraio 2024, 10:14:09 AMA questo punto mi aspetto che gli etruschi, coi loro quarti di etruschità geneticamente certificata, caccino via dall'antica Etruria tutti gli italiani non certificabili, imponendo a chi resta un rigoroso apartheid e riesumando la lingua etrusca obbligatoria. Dopo di che potranno gemellarsi con Israele ed Ucraina.

Ci vuole tanta partigiana fantasia per chiamare autoctone le masse di ebrei europei che hanno invaso la Palestina coi soldi dei banchieri ebrei, europei e americani, a partire da poco più di un secolo fa.

Israele è niente più che un fattaccio storico che non sarebbe mai avvenuto se al posto dell'impero britannico in Palestina fosse rimasto l'impero ottomano. E forse era meglio per tutti, ebrei compresi, che si sarebbero risparmiati tante infamie. Che storicamente si pagano. 
Se fosse rimasto l'impero ottomano avremmo il nazismo in tutta europa.
Dopo secoli e secoli di reprimenda europea sugli ebrei, una volta vinta la guerra contro il nazismo, abbiamo dato una patria, dove l'ebreo potesse essere sicuro.
Una patria piccola piccola meno dell'aosta, ma nemmeno così va bene per i muslim.
E' scritto che l'islam vincerà sull'occidente una volta sterminati gli ebrei.
Francamente non so cosa c'avete nel cervello, continuate a dire fascisti agli occidentali, e non vi accorgete di un pericolo più grande appena solcato il mare?
Grazie al cielo per i comunsti global-idioti arriveranno le leggi che proteggono i MUSLIM....e questi miei post non saranno piu possibili.
KOMPLIMENTI.
E poi basta con questi OT.
Ho già detto di politica non me ne occupo più, sopratutto dopo che abbiamo finanziato TURCHIA E CIPRO a fare quello che fanno.
Direi che il cerchio è chiuso chi capisce capisca, chi no, si arrangi.
BYE BYE TONTI.

#768
Citazione di: daniele22 il 28 Febbraio 2024, 14:06:25 PM@green demetr
Riepilogo del nostro dialogo:
.
Ti chiedo Green,¿perché se uno è già avvantaggiato di suo essendo magari più astuto, o più bello o forte dovrebbe pure essere premiato per questo suo status concessogli dalla natura? Capisco una medaglia olimpica, ma più di quello è proprio qualcosa che non concepisco. Aiutami tu se puoi, perché I poveri non dovrebbero esistere
.
Non ho capito niente.
A chi ti riferisci con chi è più bello e astuto?
Perchè i poveri non dovrebbero esistere?
Te l'ho già spiegato, perchè per gli ebrei il popolo è uno e unito, e quindi si avanza insieme: nessuno indietro.
Chiamasi Fratellanza.
.
Green, cerca di fare un piccolo sforzo, mi riferisco a quelle persone che la natura ha favorito senza alcun merito da parte di queste. Pertanto reputo un'offesa alla dignità di un individuo l'aiuto che gli si offre in termini di danaro, essendo che il danaro, la ricchezza, sarebbe un'estensione indebita del potere che una persona esercita verso altra persona
.
daniele22 capisco che la propaganda non ti informi, devi farlo da solo.
guarda a cosa è l'unrwa.
guarda i fatti.
guarda i tunnell.
guarda i libri che fanno leggere all'asilo.
te la senti di dire che sono brave persone solo perchè sono povere?
.
Mi sembra che tu non abbia risposto a quello che dissi ... ovvio, questa è la regola
.
E non potevi riformulare meglio?
Forse ho capito: tu intendi dire che una persona ricca non dovrebbe dare soldi ad una persona povera, perchè questo sarebbe un abuso del suo potere.
Ma infatti nelle comunità ebraiche, i soldi vanno in maniera privata PRIMA ai propri familiari, e solo in secondi alla comunità che poi provvederà a darli ai poveri.
E' così che i coloni ebrei sono riusciti a risollevarsi dalla loro condizione di povertà e  portare ricchezza in tutta la religione.
Sono gli arabi e i cristiani che non sono in grado di fare cose così semplici.
Talmente semplici che uno deve poi metterci d'impegno per capire come tu possa daniele22 ritenere che poichè il povero non può ricevere soldi, ne va della sua dignità.....
Ma non capisci che così facendo fai esattamente come vogliono gli aguzzini mondialisti? ... etc
.
Ho semplicemente detto che la povertà in danaro è generata dalla ricchezza in danaro e non mi va che la comunità degli abbienti gestisca la ricchezza. Di Israele non so nulla, critico solo i premi che si ricapitalizzano. I poveri non godono comunque dello status di brave persone
.
Daniele22 gli abbienti lo sono perchè producono ricchezza.
quando i poveri lo capiranno potranno parlare, e non sempre pretendere.
Se poi ti riferisci alla teoria marxista della partizione equa del saggio di interesse, non posso che essere d'accordo.
.
=============================
Mi sembra che le tue capacità di intendere, non quelle di volere ovviamente, siano assai limitate dato che continui a travisare per i tuoi irrazionali scopi quello che intendo dire.
Proseguo: Marx è morto, così come Platone e Aristotele, Spinoza e Cartesio, Kant ed Hegel, Husserl e Heidegger. Faccio eccezione per Eraclito del quale però non mi è noto il motivo per cui voi sareste degli idioti. Quello che non capisci o fai finta di non capire è che la ricchezza è prodotta dal lavoro e non dal danaro.
Lascio dunque che i morti seppelliscano i loro morti ... intendi che tu sei il morto che seppellisce i filosofi creando per qualcuno di loro, ora tocca a Platone mi sembra, un particolare mausoleo. Un anno e mezzo fa ne avevi già fatto uno a Hegel che però oggi hai distrutto  ... aaah quanto lavoro per nulla. Comunque, la fratellanza ebraica è probabilmente uguale a quella ariana. Ti lascio dunque assecondando un motto che approvo e che dice che chi non è con me se ne vada pure all'inferno come meglio crede. Per gli eventuali coltelli c'è ancora tempo

Io faccio diverse ipotesi su quello che vuoi dire perchè non solo è disarticolata la forma, ma proprio il contenuto è confuso e assolutamente privo di rimandi.
Quando mai avrei detto che Hegel è morto? (idem per gli altri).
Sulle tue illazioni sugli ebrei sono stufo, ci pensino i moderatori a fare il loro lavoro.
#769
Citazione di: Ipazia il 23 Febbraio 2024, 11:24:58 AMDa quanti peri bisogna cadere per non rendersi conto che a partire dalla banda Stern fino a Gaza la storia di Israele è infarcita di crimini contro l'umanità autoctona, che ha pure la colpa di essere di un'altra religione, becera forse più delle altre, ma che non si estirpa a cannonate, carceri, muri, espropri e umiliazioni.

Israele ha progettato l'apartheid dei non ebrei fin dalla sua nascita, e Mandela insegna come vanno a finire queste cose.

Di filosofia basterebbe quel minimo che aiuta a distinguere vittima e boia, e che ha capito che ci vuole meno che niente perchè la vittima di ieri diventi il boia di domani.

Annassero a esportare civiltà,  progresso e letture della Bibbia altrove, direbbe qualcuno che abbia un minimo di illuminazione filosofica.
Loro sono autoctoni di israele.
C'è la bibbia che lo dice.
C'è l'archeologia che lo dice.
C'è il linguaggio che lo dice.
Ma quanto sei dentro a sta cosa dei comunisti....delirio puro!
Oh hanno chiesto solo un piccolo stato grande come il piemonte (e originariamente era pure di meno...ma insomma! sti arabi che vogliono?
tutta la terra per loro? e poi sono cugini! è questa la cosa assurda!
loro stessi dovrebbero accoglierli.
Ma nemmeno accolgono i loro stessi simili!!
Si fanno le guerre.
E poi ti ripeto: carta canta, c'è un motivo per cui non li accolgono (ai loro simili). Informati, sui canali comunisti non ho trovato niente.(vine da pensare male, mooolto male)
#770
Citazione di: daniele22 il 23 Febbraio 2024, 09:57:09 AM
Ho semplicemente detto che la povertà in danaro è generata dalla ricchezza in danaro e non mi va che la comunità degli abbienti gestisca la ricchezza. Di Israele non so nulla, critico solo i premi che si ricapitalizzano. I poveri non godono comunque dello status di brave persone

Daniele22 gli abbienti lo sono perchè producono ricchezza.
quando i poveri lo capiranno potranno parlare, e non sempre pretendere.
Se poi ti riferisci alla teoria marxista della partizione equa del saggio di interesse, non posso che essere d'accordo.
Purtroppo il marxismo è vittima del comunismo a matrice ideologica (maoisti-leninisti-etc...).
E che vuoi farci? Dare la colpa agli ebrei? Lì sono i privati stessi che fanno beneficenza, qua li usano per fare vaccini tossici, e cibi tossici.
Li dessero direttamente ai poveri, e deciderà il povero che farsene: probabilmente andando allo stadio. LOL
#771
Citazione di: Ipazia il 27 Febbraio 2024, 08:13:36 AMLa confusione tra ontologia ed epistemologia riguarda fenomenicamente chi vive reconditamente nel mondo illusionale della verità noumenica, del cui sentirsi orfano non se ne fa, metafisicamente, una ragione.

Chi sull'illusionale ha costruito il suo dominio del mondo gioca con tale fenomeno antropologico fin dentro le università e nei centri di culto religioso e politico-economico.

La conoscenza epistemica ha perseguito fin dalla notte dei tempi la verità fenomenica, ottenendo tutte le realizzazioni che hanno permesso alla nostra specie di raggiungere gli apici della catena alimentare evolutiva, fottendosene empiricamente di tutte le verità noumeniche.

Continua a farlo pure chi nei retrobottega del potere tratta i fenomeni antropologici a fine di dominio, anche attraverso l'infarcimento delle sue retoriche di scetticismo noumenico.

Ad usum vili.
In particolare in questo tempo, dove la scienza è una fede.
I think tank che si fanno mezzo a favore del dominio dell'uno (chi li paga) sull'altro (noi i pezzenti).
Dibattito zero, documenti zero, solo una infinita nenia di slogan, dal politico, che direi quasi che un motivo, quantomeno di sopravvivenza, ce l'ha, a quello più in voga oggi: il tifo da stadio, completo sbiellamento della "macchina uomo".
O beota Italia.
#772
"1.Il terrore del passare (eternalismo filosofico classico, che inventa l'idea) e del non passare (spirito rivoluzionario moderno, principalmente: cristologico, scientifico e socialista), sono gia' mitigazioni, psicologiche, del terrore originario del divenire."
2.Che deve essere affrontato.
3.Per questo, le mitigazioni, non sono la verita'.
4.Non c'e' una parte migliore del tempo." cit niko, numeri di green

Finalmente qualcuno sta parlando.
Il punto 4 è l'effetto diretto del punto 1.
Il punto 3 è un corollario.
Il punto 2 è di nuovo quella mitigazione che pretende di dimenticare il terrore.
Il terrore non si affronta, si vive.
L'intero occidente non sa niente.

Ma a proposito delle mitigazioni che poi sono solo fantasie, spesso, per non dire sempre, hanno bisogno di un apparato giuridico-militare per imporle(ed è tutto il problema del sottosuolo del mondo che abita sia l'occidente che l'oriente);all'altro(ed è tutto il problema platonico-nicciano-freudiano).


"5.E nemmeno una parte del tempo assolutamente differente dalle altre."cit niko, numeri di green
Questo è un falso corollario, perchè ammetterebbe che esiste un tempo migliore, che invece a monte abbiamo negato esistere, se non nella testa del tiranno, aggiungeri in nota io.

"6.Per questo l'uomo e' una macchina."cit niko, numeri di green
Che c'è hai finito di parlare? Bravo taci e taci a lungo.
Non saprei nemmeno da dove cominciare, forse dicendo di primo acchito: ma cosa diamine c'entra?
Le frasi coi punti, come dice il mio maestro, non portano da nessuna parte, se non nella direzione della fantasia manipolatoria dell'intellettuale contemporaneo.
Ma qui c'è proprio un problema di nesso causa-effetto, che richiederebbe di tornare alle elementari.
Hai una torta tagliata in 6 parti, siamo in tre a quante fette spettano ciascuno?
Ecco prova a rispondere a questa, e poi torniamo a dire ***** sul forum.
Grazie.
#773
Citazione di: Ipazia il 27 Febbraio 2024, 15:46:40 PMNel primo filmato vi è anche la postulazione pratica del principio del venerabile Spinoza: omnis determinatio est negatio. Da cui partire per una realistica determinazione dell'Altro. Poi è sperimentato che con dosi non omeopatiche di Freud si può riconvertire il tutto.

Il film l'ho già visto svariate volte care ipazia, sappi che all'università studiavo cinema.
Lasciando da stare Kubrick, anche se nei forum filosofici del futuro si parlerà SOLO di Kubrick.
La metafisica che non ragione sul fenomeno e sulla storia del fenomeno, è una metafisica distorta.
Forse posso fare uno sforzo per capire la metanoia cristiana, spero di non sbagliarmi nel credere di essere pronto per leggere Kierkegaard.
MA tra la documentazione storica, Platone stesso, la lettura del nice post-umano trppo umano, e i romanzi che dovrebbero nella mia testa darmi ancora il piacere dell'adolescenza (quando ancora non avevo la macchina infernale di nome pc, o smartphone attuali ) ci vorrà tempo.
Tra l'altro dovrei dare anche ad Hegel la possibilità di spiegarmi come mai ha scelto il cristianesimo rispetto alla chiusura del primo capitolo della fds.


Tutto questo per dire: cosa c'entra freud? non ho capito l'allusione.

Non cosa c'entri freud DOPO nietzche, perchè c'entra eccome ma cosa c'entri freud con la metafisica.
TI riferisci forse al totem? sarebbe straordinario. avresti dei punti in più che ultimamente stai perdendo.
PS
Non leggo un antisemita come Spinoza. Grazie.
#774
Citazione di: Ipazia il 25 Febbraio 2024, 06:47:01 AMLa formulazione migliore di verità, ripresa da koba è la tomistica "adaequatio rei et intellectus".

In base a ciò derivano molte conseguenze filosofiche che sanciscono la maggiore veridicità dell'approccio materialista sull'idealista, che persegue il percorso opposto: "adaequatio intellectus et rei".

Superiorità della forma aristotelica sulla forma ideale platonica ( mi spiace green, ma è cosi e rischi di infognarti con un altro, per quanto geniale, cattivo maestro !)

Il materialismo (non "scientista", detto dai classici: "volgare") non nega l'autonomia della dimensione psichica, ma sostituisce all'ideale, ipostatico e autocefalo, l'ideazione, che apporta un suo valore aggiunto alla realtà.

Idea-azione che ben si coniuga con il superamento della (vetero)metafisica nella filosofia della prassi, realizzazione del logos eracliteo sempre in divenire, senza nostalgie noumeniche e nichilistici blocchi, o angosce, per dirla alla green.


Sei tu che ti sei sempre sbagliata cara Ipazia.
Aristotele crede che la verità stia sulla terra.
Ma la terra genera solo mostri.
Uno storicista che non lo sa mi pare molto grave.
Il futuro storicista è colui che illumina le mostruosità del passato per far vedere quelle del moderno.
In questo la filosofia a martello di Nietzche aiuterà le future generazioni, che nel frattempo avranno capito quanto l'eredità di aristotele sia stata tossica.
Ragionare con Platone è molto, molto, molto difficile.
Forse si può capire l'apologia, ma poi come si può sbiellare così crassamente sul critone?
L'intera tradizione filosofia occidentale non ha capito niente. ciaveva ragione il vituperato heidegger.
non l'ontologia (sempre presunta, sempre fantastica) ma la politica (sempre a che fare con l'animale fantastico aristotelico) è il faro del futuro, una volta che l'umanità sarà sull'orlo dell'estinzione.
Che per ora è di carattere "solo" intellettuale.  :D
#775
Citazione di: Alberto Knox il 24 Febbraio 2024, 11:17:21 AMsono le conclusioni a cui arriva a confondere epistemologia con antologia  ma le premesse erano buone. Il nostro rapporto con il mondo passa necessariamente attraverso gli schemi concettuali.
In un certo senso noi determiniamo il mondo attraverso nomen e res , attraverso i termini che usiamo, le misure che adottiamo (le montagne sulla luna sono alte 4000 metri) attraverso l'esperienza sensibile, ma come diceva kant , l'intuizione (sensibile) senza concetti sono cieche.
Il problema che ci si presenta è del tutto kantiano . Attraverso la mossa di kant che improntò tutta la filosofia successiva.
Qual'è questa mossa?
Se ogni conoscenza ha inizio con l'esperienza, dice kant, ma quest'ultima è strutturalmente incerta come sosteneva Cartesio , sarà necessario fondare l'esperienza attraverso la scienza , trovando delle strutture a priori che ne stabilizzino l'aleatorietà, parola difficile per dire "instabile", incerto" , "insicuro".
Per ottenere questo risultato, è necessario un capovolgimento di prospettiva : partire dai soggetti invece che dagli oggetti e chiedersi ( con quella che è la matrice del costruzionismo utilizzato dal postmoderno) non come siano le cose in se stesse ma come debbano essere fatte per essere conosciute da noi , seguendo il modello dei fisici che interrogano la natura non come degli scolari, ma come dei giudici, cioè avvalendosi di schemi e di teoremi. Quindi Kant adotta un epistemologia a priori ,la matematica, per fondare l ontologia: la possibilità di giudizi sintetici a priori permette di fissare una realtà altrimenti fluida attraverso una conoscenza certa. In tal modo,  però ,la filosofia trascendentale trasferisce il costruzionismo dall ambito della matematica a quello dell ontologia . Le leggi della fisica sono matematica applicata alla realtà e, nell ipotesi di Kant , non rappresentano l'escogitazione di un gruppo di scienziati , ma sono il modo in cui funzionano la nostra mente e i nostri sensi. La nostra conoscenza , a questo punto,  non sarà più minacciata dall inaffidabilità dei sensi e dalla incertezza dell induzione. Bellisimo no? qual'è il problema di questa prospettiva?
Di Kant? non saprei da dove iniziare: che contava i passi come un pazzo.
Che aveva paura di ogni singola malattia.
Che ipotizzava che pace perpetua fosse un attributo del giudizio.
E poi che è sto giudizio?
E che questo giudizio fosse pre-esistente all'uomo. ???
Un pò come la matematica...nel frattempo sono arrivati lobacevsky e company.
Ma no dai esistono solo concetti a posteriori!
E quindi confonderli con l'ontologia...bè un grosso problema.
#776
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
27 Febbraio 2024, 01:35:42 AM
Non lo so raghi, qua manca tutta la documentazione sia pro che a favore.
Nessuno storico richiamato, nessun giornalista.
Con il vento a favore dell'islam nelle aule europee, la vedo dura, sempre piu dura, anche solo dire quattro fregnacce qui sul forum.
Ma poi tutto questo per chi? Per un popolo di semi-analfabeti?
Anche no. Passo e chiudo. Mi tengo solo su filosofia d'oggi in poi.



















































#777
Citazione di: Alberto Knox il 24 Febbraio 2024, 01:21:10 AMPrenderò uno dei punti cardini del postmodernismo, ovviamente scegliendolo in base a ciò che è pertinente alla discussione in corso .

Che differenza c'è fra l'oggetto che ci si presenta in quanto tale e che chiamerò X e quello che sappiamo sull oggetto X? innanzitutto stiamo allora parlando di ontologia (quello che c'è) e non dipende dagli schemi concettuali ed epistemolgia (quello che sappiamo dell 'oggetto X)  che dipende dagli schemi concettuali.
A questo punto la filosofia postmoderna fa un ragionamento alquanto sottile; dal momento che il sapere dipende dagli schemi concettuali , allora la conoscenza è intrinsicamente costruzione (di idee, di concetti, di teorie, di formule) .
E se la conoscienza è costruzione allora non c'è differenza di principio tra il fatto che noi conosciamo l'oggetto X e il fatto che noi lo costruiamo. Esattamente per come avviene nella matematica in cui conoscere che 7+5 fa 12 equivale a costruire l addizione 7+5=12 . In questo maniera è facile giungere a nuove conclusioni , ovvero che la sfera dell essere coincide in larga misura con quella del conoscibile e che il conoscibile  equivale essenzialmente al costruibile. A questo punto, con una piena realizzazione della fallacia dell essere/sapere si conclude che ; quello che c'è risulta determinato da quello che ne sappiamo. è una radicalizzazione all ennesima potenza di kant. Vorrei far notare che l argomento non è del tutto privo di forza anche se confonde l'ontologia con l'epistemologia. Le due cose non si equivalgono , cioè io posso anche sapere che una tale chiave mi apre la porta di casa ma se non ce l ho in tasca  o la perdo non mi permetterà mai di aprirla.

da un punto di vista realista il fatto che ci siano montagne alte 4000 metri sulla luna non dipende dai nostri schemi concettuali (esse erano lì molto tempo prima che l'umo comparve sulla terra)
da un punto di vista ermeneutico o kantiano questa assunzione non è propio esatta. Davvero potremmo dire che ci sono montangne sulla luna se non possediamo i concetti o le parole montagne, luna , altezza , metri/kilometri come unità di misura?  è da questa intuizione che, secondo me, nasce l'idea di costruzionismo nella conoscenza utilizzata (male) dal postmodernismo. Così anche l'esistenza di montagne alte più di 4000 metri sulla luna dipende dai nostri schemi concettuali (o dal nostro linguaggio) . La mia obiezione è semplice e breve; "non mi serve un concetto per scivolare su una lastra di ghiaccio". Ovviamente rimane valido l'assunto di kant secondo cui "le intuizioni senza concetto sono cieche" poichè sarebbe difficile agire sensatamente nella ricerca scientifica o nell interazione sociale se non si è muniti di concetti. Anche se kant intendeva che fossero necessari concetti per avere una qualsiasi esperienza.
Da questo punto che ho preso in considerazione è curioso il paradosso di come il postmodernismo volesse sancire la fine delle grandi ideologie o dei "grandi racconti" ovvero illuminismo , idealismo, Marxismo perchè logori ma che poi si riduce ad una estremizzazione , in questa particolare fallacia di essere/sapere, di un illuminismo kantiano radicale.
bè ma confondere epistemologia con ontologia non mi pare un errore di poco conto.
Veramente gliela fai sfangare a questi radical chic della filosofia?
Più che fargli fare un tour, io li metterei direttamente per una settimana nelle miniere (vediamo se parlano ancora di società liquida  :D ) . anzi andiamoci a vedere un film di VERBIER.
Lì si che si ride in maniera sana!
#778
Citazione di: Phil il 23 Febbraio 2024, 11:34:50 AMMi pare inevitabile: la critica del reale è tale solo alla luce di un'ideale (per dirla in rima). Il punto nevralgico è di contestualizzare tale ideale: si critica il reale alla luce di un ideale assoluto, di una Verità, etc. o perlopiù all'ombra di desideri, interessi, ideologie, etc.? Una volta chiarita questa impostazione, le critiche non sono affatto inibite o appiattite in un grigio "una vale l'altra", proprio come rilevare la compresenza problematica di orizzonti etici differenti non significa che scelgo di seguirne uno, ma in fondo potrei anche seguirne un altro con la stessa "spontaneità" (non siamo "tabule rase" o AI). Si tratta di capire su cosa è basata una determinata posizione filosofica e poi magari (non è obbligatorio) decostruirla, che non significa affatto banalizzarla, così come smontare un giocattolo non significa renderlo uguale agli altri, anzi aiuta a capire quali sono le sue differenze strutturali, anche le più nascoste.
Facendo un esempio concreto: se ho un approccio pessimista, che mi porta a fare determinate critiche della realtà che mi circonda, posso comunque indagare perché ho un approccio pessimista. Da non confondere con quale è la mia lettura pessimista del mondo: non è l'assenza di giustizia o di bellezza in terra a rendermi pessimista, ciò è solo come il mio pessimismo, una volta "applicato", mi fa giudicare la realtà, non è il fondamento del mio pessimismo (ovviamente uso la prima persona solo a scopo esemplificativo). La risposta al perché è su un altro livello fenomenologico, "prima" dell'applicazione del pessimismo.Più che dal disincanto, il pessimismo è causato dalla frustrazione del capire l'inattuabilità di un ideale; il disincanto di per sé porta un'attitudine più pragmatica e non ha una "emotività negativa" essendo una forma di "comprensione positiva", una "chiarificazione" (se lo si percepisce come turbamento è solo perché c'è ancora della residua frustrazione del fallimento).
Qui mi sembra ci sia un fraintendimento di fondo: il pensiero postmoderno è essenzialmente critica, anzi quasi non ha senso se non letto come critica al pensiero moderno, metafisico, etc. non ha per oggetto «qualche porcheria pop», almeno se si va al sodo della sua teoretica, spesso di non facile fruizione proprio perché è divergente rispetto alle forme tradizionali, moderne. La mancanza di organicità da "sistemone omniesplicativo" è funzionale tanto alla dimensione critica quanto alla (tentata) aderenza alla suddetta impermanenza, fluidità, etc.
Sebbene attecchisca comunque in forme più o meno consapevoli (spesso anche fra i suoi ignari detrattori), la resistenza che si fa a "digerirlo" è sintomatica di quanto il disincanto non sia esperienza agevole e, visto dall'esterno, può sembrare davvero "la notte in cui tutte le vacche sono nere" (tuttavia, se non si ha paura del buio, si può verificare che non tutte le vacche sono ugualmente nere).Questa, ad esempio, è una proposta squisitamente postmoderna.
Il postmoderno non è un neo-pragmatismo che deriva da un disincanto.
Ma una espunzione del soggetto.
Il post-moderno non parla del problema del soggetto nella modalità del carcere e del manicomio.
Ma della macchina che li precede. Ossia la macchina del carcere e la macchina del manicomio. Pensa la sovrastruttura, dimenticando la struttura, ossia la lotta di classe.
Nel post moderno marx diventa un filosofo ballerino.
Ovvero si assume di nuovo una ideologia, tipicamente pop, perchè non esiste alcuna macchinazione, ma io direi proprio chiaramente filo-imperialista, come denunciava già Preve.
In poche parole il post-moderno non è nemmeno una ideologia, è un niente.
parla di niente, e crea concetti assurdi fino alla presa per i fondelli di una società liquida...e balle varie.
No direi di tornare ad un sano pragmatismo vetero-marxista.
marx si chiedeva quale è la condizione sanitaria nelle miniere? nei carceri? negli ospedali?
Bè andiamoci pure a vedere Ken Loach.
#779
Citazione di: bobmax il 23 Febbraio 2024, 13:50:27 PMMa il ricercatore spirituale sei tu.
Chi altro mai?

E ti ritrovi di fronte l'orrore dell'insensato appoggio ai terroristi, della implicita approvazione di crimini efferati. È l'orrore del rovesciamento dove la vittima diventa colpevole.
Non è neppure male davvero voluto... è peggio, è male nella sua totale insensatezza.

Ma non è proprio qui, di fronte al male che sembra proprio assoluto, che tu sei chiamato a essere?

Perché tu sei quel tuo stesso NO!
È proprio questo NO a stabilire, per l'eternità, chi sei.
Se fosse per l'eternità allora non ci sarebbe pietà del malvagio.
Perchè il malvagio ha scelto il male per l'eternità.
Ma questo è quello che pensano questi scappati di casa del nuovo ordine mondiale.
Il cristianesimo insegna la pietà, il giudaismo la fratellanza.
Quanto tempo ci ha impiegato la germaia  a riunirsi?
è solo verso la fine del 2010 che c'è riuscita.
Israele è invece giò pronta a rieducare i suoi vicini.
A fargli conoscere il bene.
Vi è quindi una dimensione temporale.
Che ovviamente richiede anche una visione di reincarnazione.
Nella visione del demone, o della scimmia, invece, esattamente come nel paranoico, il tempo è immobile, non passa, e non deve passare neppure il suo piacere.
I filosofi francesi e il post-modernismo è stato un terrificante terreno di esercizio paranoide per la filosofia.
Che solo ora, di fronte alla minaccia comunista già vista e quella musulmana, non ancora vista, deve RISCOPRIRSI CRISTIANA.
E ricordo che anche Nietzche prima di impazzire, si riconobbe cristiano, in quanto cristo.
Dentro il tempo, con il tempo a maturarci.
Non ci sono verità "prima".
Al massimo sintesi "poi", come insegna hegel
Io penso che tu cerchi un corrispettivo nell'eterno ritorno dell'essere in generale, quello parmenideo, infinito e sferico.
Ma questo essere non siamo noi. E' la scoperta del cristianesimo, che di distacca definitivamente dall'ebraismo etc..
E che ha il suo humus nell'orfismo, come ho scoperto di recente.
In parte capisco quello che dici, ma solo se lo riferisci al Dio, o al nulla, come ami chiamarlo.
Io invece non credo siamo quel nulla o quel Dio.
Forse è questo che ci distanzia in maniera netta.
Perchè non è che non capisco la riflessione sull'essere, che è presente nell'essente.
Come argomenta Heidegger, poverino odiato dal mio maestro.
Io non credo che Heidegger intenda dire che vi è un pensiero che ci precede.
Anche se effettivamente il cattivo maestro aristotele, lo fa andare molto vicino a questa ipotesi.
ricordate studenti dello scientifico o del classico? sotto l'essere, c'è il sostrato.
Cioè noi siamo materia e forma.
Una perversione completa di Platone che invece ci ricorda che noi siamo ANIMA.
Ovviamente se tutto è forma di qualcosa (materia) allora ogni cosa è niente. Perchè ciò che conta è la forma che anticipa la materia. E cosa sia la materia non ha importanza, che la distrugga (l'occidente dai greci fino alla bio-tecnè contemporanea) o la crei (realtà espansa etc..).
Così facendo l'anima cessa di avere una funzione, e si instaura una dittatura del pensiero.
In quanto la morale è una funzione dell'anima che conosce ANZITUTTO SE STESSA.
Certo che è cosi bobmax, ma spero di averti fatto notare, in cosa consiste il tuo nichilismo o il nostro diverso punto di vista (sullo stesso problema da noi avvistato, ossia appunto l'essere, che coincide per te col non essere...non so forse sei buddista).
Infatti è stano che tu utilizzi ancora la morale, o la conoscenza del sè.
Se tutto è nulla perchè farlo?
Vedi anche Severino (poraccio altro odiato dal mio maestro).
Comunque si, raga, ha ragione il  mio maestro: bisogna tornare a platone e kant.
(si odia anche nietzche, perchè dice che nietzche ha capito benissimo cosa è la volontà, ma è poi finito per essere vittima di quella stessa volontà di potenza che si era auto-diagnosticato....non posso dargli torto.)
la volontà di distruggre il tempo, per impedire al tempo di renderci schiavi.
semplicemente porge le chiavi ad un altro un nuovo schiavista.
E lo stiamo vedendo nel contemporaneo che non ha MAI capito il moderno.

PER QUESTO IL MODERNO é un problema.
Perchè ritiene di aver capito, quando non ha capito un cavolo.
#780
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
24 Febbraio 2024, 00:53:30 AM
Citazione di: anthonyi il 23 Febbraio 2024, 17:35:09 PMCerca di non farti troppi film, niko. Non ho mai detto che tutti i gazarini che rimangono nelle aree di guerra sono tutti complici di hamas.

e perchè starebbero nelle loro case invece di andare a rafah come hanno fatto tutti gli altri? se non che per aiutare hamas.
Cioè ma pure tu anthony ti ci metti?comincio a preoccuparmi.
parliamo come invece di come mai l'europa sta aiutando con i rifornimenti a far scappare i fuggiaschi di hamas da gazah a rafah?
A che gioco giochiamo?
notevole il bollettino di Sionne: "poichè l'occidente HA FALLITO di far entrare aiuti umanitari in SICUREZZA...etc...etc...."
No perchè forse non l'ha ancora capito l'europa, israele fa sul serio.
E obbligherà con il suo acume politico a far entrare l'america in guerra.
basta giochini io aiuto te, che tu aiuti me.
finchè s'ammazano tra di loro andava bene (salvo poi dover intervenire mamma russia a derimere i casini della zona, con i suoi metodi certo), ma ora che si stanno radunando sotto l'egida della fratellanza musulmana...
e credo proprio che l'intero mondo si stia per ribaltare per gioco di forze.
ma non è che l'italiano cerca di pararsi il culo dicendo "no no io non ero fascita...etc..etc..." perchè ci sono film americani del dopoguerra fatti apposta per pigliarci per i fondelli.
che popolo!io non c'ero e se c'ero dormivo. o la scimmia del giorno della civetta...che intelletuali che c'erano una volta!!!!