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Messaggi - Jean

#766
Varie / Re:Varie
15 Gennaio 2017, 21:53:58 PM
O Acquario...

a te ne mancan men di cento...

ma permettimi... davvero saremo glorificati ad aver scritto qualunque cosa ci sia venuta in mente?

Perché mai una cosa varrebbe l'altra? 
Le mie non han lo spessore dello studioso, al più mi barcameno con raccontini e poesiole... considerato che i miei inserimenti ai piani alti non si conformano alle regole colà vigenti.

Sari ad esempio mi direbbe che son inadeguato a parlar di coscienza al par degli enti... vi son oggetti linguistici ben appartenenti a precisi ambiti e precise regole. 
Che lui si è ben dato la pena di affrontare e studiare, per conformarcisi. 
Cosa che non potrei fare a mia volta, essendo culturalmente anarchico e divergente il mio obiettivo.

Avendo constatato che le discussioni spesso non son che la presentazione dei propri convincimenti, il mio obiettivo (probabilmente irraggiungibile) diversamente da chi vi si impegna è al di là del merito e della stessa discussione...

Con queste premesse... come potrei anelar alla gloria presso i miei simili se non corrispondo alle regole che essi osservano?

Son oggetto anomalo, saltabecco qui e là... ai margini della città, preferibilmente al fondo dei forum... reception e sala bar (piccolina e mooolto graziosa...).


No, non sarei mai degno di divenir a mia volta un ut-ente storico... per fortuna è ancora lunga la via e sin d'ora mi impegno di fermarmi a un passo dal compierla appieno... al 499 post... come un Bodhisattva in attesa d'esser raggiunto dal resto dell'umanità, nel mio caso per non abbassar il livello di chi ha davvero scritto la storia.

:)
#767
Presentazione nuovi iscritti / Re:Mi presento
15 Gennaio 2017, 19:55:02 PM
Benvenuto,

qui ci sono persone che credono in un'infinità di cose, di enti, ultimam-ente... 

anche ci son persone che dicono di non creder e aver fede in nulla ed altri che gli spiegano come non sia possibile... e quelli ad insister d'aver ragione...

insomma, un gran bazar dove ad esser esposti son i prodotti della mente dell'uomo, su propria o superiore ispirazione... come vedi sei in buona compagnia, quali che siano le tue credenze.

Tuttavia permettimi... chiamarti umano incognito, o ancor più concisamente "X"... mi mette "leggermente" in apprensione... se altri seguissero il tuo esempio?

Io diventerei umano-J, altri umano-Y,S,Z... ed, esaurite le lettere (questo forum ha un buon numero d'iscritti)... umano-J1, umano-S2...

Certo son le esperienze vissute che contano, sia vissute nel proprio comune che fuori... ops, perdona la mia mania di prender tutto alla lettera... X o Y che sia...
 


(ps- io cerco di seguire la legge del sense of humor... non prendermi sul serio  ;) )
#768
Varie / Varie
15 Gennaio 2017, 00:08:48 AM
Varie
Erbe in una tisana
Bevuta una sera di gennaio
 
Seduto comodamente in una poltrona
Davanti ad una stufa accesa
Nel divano M. si era addormentata
 
Oh... non credo raggiungerò mai
I 500 post
Non entrerò mai nella storia
 
Dell'Hotel Logos
Come altre volte nella mia vita
Avrò solo intravisto la meta
 
Si sta bene davanti ad una stufa accesa
D'inverno, col gelo di questi giorni
Non c'è cosa migliore
 
I ricordi non mi abbandonano mai
Potenti eventi, sentimenti, patimenti
Come tutti anch'io
 
Non ho una risposta sicura
Da portare con me
E regalare al portiere
 
Dell'Hotel Logos
L'unico che può aprire
La porta del paradiso
 
Dove scaricare il fardello
Dell'esistenza
E ritornare bambino
 
Siamo piccole creature che cercano
Il calore di una stufa, d'inverno
Il conforto di una carezza
 
Ma sfortunatamente
Non rammentiamo
D'essere così piccole
 
E cerchiamo cose
Troppo più grandi
Delle nostre spalle
 
Ho un amico
Là, all'Hotel Logos
Che è entrato nella storia
 
Quando ci vado
A volte lo incontro
E mi sento bene
 
Come davanti a questa stufa, d'inverno
M. si è risvegliata
E si è ritrovata M.
 
Come tutti noi ci ritroviamo
Ad essere
Quello che siamo
 
I nostri ricordi
La nostra memoria
Una voce nella coscienza
 
Che cerca la soluzione
All'incredibile gioco
Dell'esistenza.
 
Molti stanno morendo
Là fuori, nel mondo
Per quello non può essere un gioco
 
Ma in ogni gioco
Si vince e si perde
Una carta scartata, una pedina mangiata
 
Muoiono al gioco
E le altre carte, le altre pedine
Rabbrividiscono...
 
Perché sanno
Che faranno la stessa fine
Il mito dice
 
Che l'eroe, il vincitore incontrerà
Il suo creatore
Ma nessun eroe è mai tornato
 
Se c'era un premio
L'ha riscosso dall'altra parte
Perché condividerlo
 
Farebbe finire il gioco
E ci sono delle regole nei giochi
Una matematica
 
Una bellezza racchiusa
E codificata in sequenze di numeri
Tutta l'esistenza
 
È un'immane, fantasmagorica
Sequenza di numeri
In successione
 
Noi siamo i lettori
E li interpretiamo come eventi
Emozioni... colori, sapori, odori... suoni
 
Come il calore
Di questa stufa
D'inverno
 
Come il calore
Della tisana

Di erbe varie
#769
Attualità / Re:Non è bello ciò che è bello!
13 Gennaio 2017, 19:03:46 PM
La bellezza è un termine estetico e attraversata dalla conoscenza intuitiva.
Il critico , colui che concettualizza nel pensiero argomentativo  l'arte, traccia un pensiero costruito su dei paradigmi di bellezza interpretati dal suo tempo. e mediati da lui stesso.
La bellezza intesa come standard industrializzato delle mode culturali è marketing, quando la finalità economica è più forte di quella artistica.

 

Caro paul, sono del tutto d'accordo.

Hai condensato in queste cinque righe i soggetti coinvolti a vario titolo nell'argomento "bellezza" e le loro (possibili) azioni.

Fuori da questa mappa vi sono le opinioni più disparate, al limite il disordine... forse la bellezza è la massima forma di ordine.


Non c'è solo quella fisica... ricordo un libro "L'universo elegante" che trattava anche matematicamente la questione. Per i matematici le formule di Navier Stokes sono quanto di più bello esita. 
#770
Parlare di enti è un altro modo per parlare della coscienza, anch'essa viene definita (rubo l'esempio di Phil) "puffamente", poiché ognuno la interpreta, anzi, la può solo interpretare considerato che descriverla esaustivamente ed oggettivamente è impossibile.

Tutto ciò che c'è è coscienza, così affermava un conosciuto guru indiano. 
Potremo anche dire che il contenuto della coscienza sono gli "enti", suddivisioni sempre più sottili della stessa.

Personalmente non vi trovo una gran difficoltà, di quello che c'è si può parlare, discutere, argomentare, ipotizzare ecc. e quello che non c'è è anch'esso un'idea, un ente appunto.


Quello che davvero non c'è è fuori dalla nostra portata, dal software che ci gira in testa.
#771
Varie / Re:In questi giorni di gelo
11 Gennaio 2017, 22:23:59 PM
... nella mia città son passato dove espongono le epigrafi... davvero tante persone anziane non ce l'han fatta, direi almeno il doppio che l'usuale.
Mi soffermo sovente a leggerle e scrutare nelle foto quel pò di vita che rimane imprigionata, anch'io riflettendo come te su senso e significato dell'esistenza.
Senti questo pensiero... sai che quando si muore il peso del corpo, di poco, diminuisce? Ne han fatto anche un film (21 grams)... così mi è venuto in mente che tutto quello che riguarda una persona in vita, alla sua morte, di poco ma si modifica... così la mia foto sulla carta d'identità  in qualcosa sarà diversa quando non ci sarò più... ma forse è un pensiero causato dal freddo, che m'immagino (mi par di aver capito che sei una guardia o qualcosa di simile) tu debba fronteggiare nelle notti di lavoro.
Ti faccio i miei auguri per una vita terrena tua e globale migliore. Hai un bel motto, che ho sperimentato in alcune circostanze importanti della mia vita.

Grazie per il saluto e il buon riposo... confido su te per la mia sicurezza. :)
#772
Bluemax - Tesi incomprensibili, contraddittorie logicamente: se rileggi attentamente sostieni che la mente e la materia sono su piani paralleli che però si intersecano reciprocamente.
Quali sono i piani paralleli della mente e della materia? Che cosa significa stato mentale? Come si influenzano la materia e la mente?
Una domanda: la parola, la scrittura, il mio commento, sono  materiali o mentali?


Come un romanzo, scritto sulla materia cartacea e letto attraverso i sensi con la mente.

Il contenuto potrebbe influenzare lo stato mentale (a dir la verità accade sovente)... e se non gradito essa (la mente) dar ordine di ravvivar il fuoco con quello...

In risposta alla tua domanda: entrambi (mente e materia concorrono a formare il senso, il contenuto).

In senso più ampio materia e mente son sì su piani separati ma strettamente interconnessi.
#773
Percorsi ed Esperienze / Re:Prigioniera
03 Gennaio 2017, 18:59:02 PM
Benvenuta sul forum che mi auguro possa rispondere almeno in parte alle tue aspettative.

Per una situazione quale stai vivendo confido saprai vi siano altrettanti punti di vista quanti i forumisti che sentiranno di risponderti, cercando di cogliere il molto non detto tra le parole scritte.

Partiamo dall'inizio, dal tuo nick... che mi riporta ad un periodo della mia vita nel quale i miei comportamenti sono stati errati, per non dire di peggio.

Come sia accaduto l'ho studiato, analizzato... per anni, giungendo all'attuale conclusione che le dinamiche che l'hanno innescato non potevano essere fermate e mi hanno condotto non ai confini dell'inferno (di cui discute l'amico Sari in spiritualità) ma proprio dentro... direi nel punto più basso che potevo immaginarmi.

Fortunatamente e non per mio merito la tempesta è scemata e poi passata, tuttavia lasciando macerie non rimovibili e profonde cicatrici.

Tuttavia se ho davvero imparato qualcosa della vita è stato proprio a causa di questa discesa nel sottosuolo della psiche. 
Adesso, come diceva Jung, so, conosco...  vi sono in noi forze (negative e positive) non soggette ai nostri desideri... evolvono secondo dinamiche e leggi che quasi sempre ignoriamo.

Anche se le nostre esperienze son diverse vorrei darti un unico suggerimento, di agire per quanto possibile con gradualità, perché nulla di quel che abbiamo fatto e facciamo ci abbandonerà mai.

Per quel che conta hai tutta la mia comprensione.
#774
Tematiche Spirituali / Re:Lo specchio della verità.
02 Gennaio 2017, 18:57:50 PM
in risposta a Duc,


non posso che sperare con te che dopo il danno d'esser "stato costretto" (perché ci sono situazioni che per chi le vive sulla propria pelle "sembra" non pongano altra via d'uscita, rispetto alle quali personalmente sospendo ogni giudizio e non mi rifaccio a quelli altrui, da qualunque sorgente provengano. E naturalmente non giudico chi giudica, ritenendola un'altra di quelle situazioni che sembra non pongano altra via d'uscita se non, appunto, il giudicare stesso) al suo gesto non debba anche fronteggiare la beffa di cader dalla padella alla brace (... anche se, come diceva il bravo Faber... Ninetta bella, dritto all'inferno avrei preferito andarci in inverno...).

Volutamente ho evidenziato la parola coraggio, perché, conformemente al topic, penso ve ne siano tanti tipi e sfumature... la lista, dovessi redigerla io, rischierebbe d'essere troppo lunga.

Il blu, usato nell'iconografia (mi par di ricordare che citasti l'icona della Trinità di Andrei Rublev, tra le mie preferite) rimanda appunto all'Ente Divino che, ammesso esista, darà un'occhiata ai viaggiatori di sola andata in arrivo da questo pianeta... dipendendo poi dal riflesso in cui si crede (o si creda di non credere) ritenerlo giudicante o meno.

Nel caso confido abbia compassione dei nostri errori... sino ad un'intera vita d'errore, perché l'Unico a poter rimirare il quadro, lo specchio intero che comprende tutte le cose. 

Mentre noi, sovente costretti a stare come d'autunno sugli alberi le foglie... al massimo possiamo guardare sotto di noi il punto d'impatto finale...  


Una foglia ormai secca
dal vento strappata al ramo
par che cada... saltabecca...
Voi pensate, noi crediamo...

che patisca il suo destino.
In realtà felice danza,
cosa importa il vestitino...
quel che conta è la speranza (?).


 
(ps – mi hai confuso con l'utente "anziano" Sariputra... passato un bell'ultimo dell'anno, eh...)
#775
Tematiche Spirituali / Re:Lo specchio della verità.
31 Dicembre 2016, 23:55:37 PM
https://youtu.be/4FcTYF0OBSg?list=RDJcqg7_94wQc
 
 
Si doveva presentare negli uffici di Equitalia per discutere un piano di rientro, dopo aver ricevuto una maxi cartella da 20mila euro. Ma questa mattina ha tirato dritto ed è tornato nella ditta, si è legato una corda al collo e si è impiccato. Ancora un dramma legato alla crisi economica. L'uomo, 66 anni, titolare di una piccola attività nel fiorentino, è stato trovato senza vita questa mattina, dal suo socio.

 
Penso che eri onesto, altrimenti non ti saresti tolto la vita.

L'articolo dice "un altro dramma... " come ve ne son stati molti, troppi.

Presumo che chi abbia spedito materialmente la cartella abbia semplicemente eseguito gli ordini e ancora presumo che non via sia alcun filtro che si preoccupi di valutare se una cartella possa diventare una condanna a morte.

Facciamo, anch'io, quello che ci compete per ruolo. 
 
Così nessuno verrà mai individuato quale responsabile, poiché vien detto sia la crisi economica ad averne determinato le condizioni.


Nel leggere la notizia mi sono immedesimato in quest'uomo ormai avanti con gli anni e con sempre meno energie, fisiche e psicologiche, che potessero sostenerlo nella sua lotta per la sopravvivenza. 
In quanto alle energie morali (se si può dir così) ben le aveva se ha avuto il coraggio (... sì, il coraggio...) di porre in atto l'estremo gesto.
Nel freddo di una mattina invernale ha preparato il nodo come ha forse visto nei film o nei suoi ricordi passati. 
C'è voluto un po' di tempo, anche per scrivere, come di solito s'usa, il suo commiato dal mondo.

Forse dieci, lunghi, interminabili minuti... il tempo d'un valzer di Strauss. 

L'esterno da te, il mondo che continua nell'apparente tranquillità e sicurezza.

Mentre l'interno di te veniva avvolto dal blu, il colore del divino, in attesa di riprendersi la sua creatura.

 

Hineni
#776
Riflessioni sull'Arte / Re:Halleluja
26 Dicembre 2016, 22:33:22 PM
 
Dove mai andranno tutte le parole quando non ci sarà più uomo a pronunciarle o ricordarle?

Davvero saranno finite per sempre?

Le parole sono dell'uomo o l'uomo è per le parole?

Gli animali non dispongono di parole, emettono suoni, richiami... per uno scopo immediato.

Una parola dell'uomo lo rimanda all'inizio della creazione o alla fine dell'universo.

E lo scopo è sempre, in ultima, quello di conoscere.

Perché da qualche parte è giunta la parola libertà.

Non si sa se prima, dopo o assieme all'altra: verità.

Conoscere la verità vi libererà.

Da quello che è falso, dall'illusione.

Dalle speranze.

Difficilmente dal dolore fisico e mentale.

Ma è per pochi il cammino che spoglia senza concedere che una parola in cambio: libertà.

Aneliamo a condividere la nostra esistenza con gli altri.

Da soli siamo come una stanza vuota che non serve neppur a sé stessa.

Quale stanza non è per accogliere qualcosa, qualcuno?

Sovente siamo quella stanza vuota in cui risuonano parole, alcune davvero potenti.

Ad esempio Patria, come per Vladimir Vladimirovič Nabokov.

O amore, forse la più importante.

Ma, sfortunatamente, quando la si pronuncia se n'è andato...

Eppure senza parole non saremmo uomini.

Le parole sono dell'uomo o l'uomo è per le parole?


 

Hineni
#777
Riflessioni sull'Arte / Halleluja
22 Dicembre 2016, 14:07:35 PM
https://www.youtube.com/watch?v=gfAwXDWThlo

 
È Natale, i giorni si allungheranno sempre più, il contrario per le tenebre.

Ma non ci sarà mai solo luce, le cose stanno così, sono sempre state così.

Forse c'è un'altra realtà, non poche persone sembra ne abbiano  avuto almeno un assaggio. 

E per comunicarlo l'hanno tradotta nella loro lingua, enfatizzando (a volte) la loro esperienza e trasponendola in un altro piano, quello che l'uomo ha chiamato spirituale.

Ma la spiritualità di uno confligge sovente con quella dell'altro. 

O con la non-spiritualità.

Quello che doveva unire finisce per dividere ancora di più, addirittura oltre la vita stessa.

Così se avete un'esperienza, se qualcosa di strano vi accade inaspettatamente... se un uccello continua a volare sopra di voi in un bosco o un bimbo a fissarvi mentre gli passate accanto... o se in sogno (?) venite trasportati in un mondo che appare ancor più concreto e definito del nostro...

 
... Hallelujah

 
e grazie alla vita che pur non meritandolo, ci ha toccato. 

    
 

Buon Natale
#778
https://www.youtube.com/watch?v=mDTph7mer3I

 
Caro Sari, perché difendersi dal passato? 

Per un futuro che non lo porti più con sé? 

E cosa saremmo senza i nostri ricordi, le lettere ingiallite e i vecchi quadri del tuo amico azzurro cielo... l'ombra del pergolato della tua casa e il gesso delle statuine del presepe?

Il flusso della vita, che è la vita stessa, ci ha preso e portato con sé quando si è formato il nostro senso di presenza (la coscienza d'essere al mondo) permettendoci tutte le nostre esperienze e  le nostre emozioni. 
Ha intrecciato la nostra narrazione con i fili di quelle vicine (familiari, amici e conoscenti) e da quell'interazione altri fili si son prodotti e quali mani ne hanno strette altre, son ancora in attesa o forse non troveranno con chi scambiare un segno di pace, come dicono alla fine della messa. 

Ma possiamo sempre scambiare un segno di pace almeno con noi stessi, nell'accettazione di quello che è stato il nostro destino e alfine come Boccadoro, sfiancato a terra mentre cadeva la neve, risentire quel tremore, quella presenza dentro di noi. 
Per lui la Madre Cosmica, per altri Dio... la mente o mille altre cose, nulla compreso. 
Poco importa, tanto arriverà la fine e le nostre mani scioglieranno ogni presa, i nostri fili, le nostre parole diverranno il ricordo nella narrazione di qualcun altro. 

Non ci saremo più, per come siamo stati... ma siamo davvero stati qualcosa? 
O siamo stati solo una fessura da cui è passata un po' di luce? 
Che non era la nostra ma che ci ha illuminato la via, di tanto in tanto, come la stella di Natale.

Così non ci siamo persi (o almeno non del tutto) in qualche buco nero e comunque andrà pronunceremo il nostro Anthem, in ringraziamento per l'irripetibile occasione d'esser vissuti.  

 
Namastè Sari,


Hallelujah
#779
Riflessioni sull'Arte / Re:Nuit etoilée
20 Dicembre 2016, 20:46:04 PM
https://www.youtube.com/watch?v=EJBttLViBYw&index=4&list=RDl06wDJIjQ2M

 
Che ne sapete di un quartetto d'archi?

Io davvero ben poco sin poc'anzi, pur amando la musica non sono portato e non ho orecchio... anche nel senso letterale, con l'età... così a volte approfondisco più la storia che l'ascolto. 

Oggi mi son imbattuto in questo che fu uno dei più importanti quartetti, leggendone la storia attraverso le parole del suo fondatore, il primo violino Norbert Brainin, nell'intervista di Luciana Galliano (Musica Viva, Anno XI n.6, giugno 1987)

http://heinrichvontrotta.blogspot.it/2006/08/amadeus-di-nome-quartetto-di.html

scoprendo che un quartetto è qualcosa di grande, di molto grande...

Vede, un quartetto non si può formare o fare, deve nascere, è qualcosa come un miracolo, un'Immacolata Concezione: è accaduto...


Vi invito a leggere l'intervista per scoprire altro del dietro le quinte e "dentro" le stesse, nell'animo di queste persone che per 40 anni han sempre suonato e vissuto insieme... sciogliendo il gruppo alla morte d'uno di loro. 

Perché tutto deve finire ma conta come s'è vissuto... qualcosa del nostro operato ancora scivolerà in avanti, sulle ali del tempo e della memoria... sulle note della musica, in questo sommo caso.
#780
Tematiche Spirituali / Re:Lo specchio della verità.
18 Dicembre 2016, 21:41:12 PM
L'arazzo indiano

 
Qualche anno fa una persona a me cara mi fece un regalo. 

Sono inadeguato a ricevere regali... preferisco farli e comunque apprezzo più il gesto, la parola che l'oggetto. 
Il fatto è che col tempo mi sono sempre più liberato di quello che possedevo, da un buon repertorio di libri, chitarra, sci da fondo ecc. ecc.

Se qualcuno trovasse nei miei pochi oggetti qualcosa che proprio gli interessa... avrebbe buone probabilità di portarlo con sé. 
Forse saranno gli anni e gli acciacchi che aumentano (ricordo la canzone di Guccini, Van Loon... che aveva alfine il bagaglio di un saggio...cioè poco o niente) o forse un altro tipo di diavoletto che quelli di Sari (come esser sicuri di non far qualcosa che in fondo ci gratifica... anche nello spogliarci delle nostre cose?).

Il regalo che mi fece questa persona è stupendo, un grande arazzo indiano, un puzzle di tanti pezzettini di tessuto ricamati d'ogni colore e forma, tempestato di perline bianche, argentee, rondelline metalliche  e cento altri effetti impossibili da descrivere compiutamente. 

Colori e rifrangenze mutano se appena si sposta il punto d'osservazione, per non dire se illuminato dalla luce... col sole poi... si entra "dentro" il disegno...

L'ho "studiato" a lungo, fotografando ogni suo dettaglio e percorrendolo con un video... è una sorta d'universo... che evolve in un senso o in un altro, sta a chi l'osserva scegliere la direzione... e anche da questa relativamente piccola cosa (beh... avere un universo appeso ad una parete è mica poco...)  non posso che trovarmi d'accordo con Inverno che il mondo sia pieno di magia...

Quando me lo regalò ovviamente cercai di rifiutare... ma c'era di mezzo il cuore... e tornato a casa lo appesi alla più bella parete bianca, l'unica che prende il sole anche se non per tutto l'anno.

Oggi la mia benefattrice nella nuova casa ha una stanzetta che mi sono proposto di sistemare proponendo il mio gusto (ci so fare col bricolage... nel caso Villa Sariputra necessitasse...). 

Beh, ho fatto proprio un bel lavoretto, semplice ed essenziale  come piace a me... che mi ha valso le sue lodi (ah, c'è regalo migliore di chi ti apprezza per qualche cosa?).

Mancava solo d'appendere qualcosa su una bella parete...  e come l'ho pensato ho visto l'arazzo e lo straordinario effetto che procurerebbe...

Sapete, vero, quando c'è una sola cosa che sta bene in un certo posto..?

Non si può (naturalmente entro certi limiti) non porla in atto... così glielo ho proposto... quella stanzetta (carina e mooolto piccolina, alla Vania...) ha una luce che incontra un alberello di limoni prima d'entrare e viene filtrata da una tenda lilla... non c'è proprio posto migliore per quell'opera (d'arte). 
E poiché la persona si diletta di pittura, onestamente non poteva che concordare, tuttavia rifiutando il mio "sacrificio"... si tratta del suo regalo...


Ma cosa sono... i regali? 
Quelli che ci si scambierà in queste feste e quelli d'ogni tipo? 
Non è che un regalo, una parola, un gesto... nei casi migliori (di quelli parlo, non della mania consumistica usa-e-getta) non sia qualcosa che andrà a collocarsi dove c'è il posto giusto (questo sì adeguato...) per farlo?

Così la mia benefattrice  ha dovuto prender atto che la parete della sua stanzetta sia, alla fine del viaggio... il luogo deputato ad accogliere l'arazzo-universo... che tra una settimana cambierà collocazione spazio-temporale... eh già, infiniti universi dentro altri universi...

Adesso son qui seduto a scrivere questo pezzo, alla mia sinistra l'arazzo... e devo dire che il diavoletto mi ha avvertito che ne sentirò un pochino la mancanza... ma tant'è, era la cosa giusta da farsi... il giusto riflesso nello specchio della verità.



 
Un augurio a tutti voi e ai vostri cari.

Un saluto alla mia amica Roberta.
 
Jean