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Messaggi - iano

#781
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
07 Febbraio 2025, 10:52:37 AM
Io questa ''volontà di potenza'' devo ancora capire cos'è, forse perchè non trovo una corrispondenza col mio sentire.
Non capisco neanche cos'è questo superuomo considerato che ogni essere vivente diviene altro da se in continuazione, cioè continuamente si supera.
#782
Vi racconto una storia vera.
A un ragazzo mentalmente menomato, accanto al letto di morte del padre gli danno da tenere una candela, ma mentre tutti piangono lui è l'unico che non versa una lacrima.
Interrogato sul perchè risponde . '' O piango o tengo la candela''.
#783
Tematiche Filosofiche / Capisco di non capire.
06 Febbraio 2025, 23:59:55 PM
Quello che non riesco a creare, non lo saprò mai capire.

Frase sulla  lavagna di Richard Feynman al tempo della sua morte nel 1988; così com'è riportata in L'universo in un guscio di noce di Stephen Hawking.
(Fonte Wikipedia.)

Molte sono le frasi celebri di Feynman che meriterebbero di aprire una discussione filosofica.
Fra le tante ho scelto questa  perchè coincide con la mia personale esperienza.
Nel senso che riesco a capire solo quelle cose alle quali riesco a giungere in modo autonomo.
 A parte questa soggettiva coincidenza  del mio pensiero con quello di Feynman , possiamo assumere la sua frase come una definizione di ''capire''?

Insomma noi diciamo a volte di non capire, e specie riferendoci alle teorie fisiche più recenti a cui Feynman ha dato grande contributo, senza però saper dare una definizione di ''capire''.
Noi ci limitiamo solo a dire di capire o non capire certe cose, ma nel dirlo  capiamo cosa stiamo dicendo?
Il ''capire di non capire'' di Feynman, se così possiamo tradurre la sua frase, è uno step successivo al ''sapere di non sapere'' socratico?


#784
Citazione di: Adalberto il 04 Febbraio 2025, 20:15:16 PMUn giorno mi piacerebbe continuare il discorso sulla sequenza suono-emozione-parola-linguaggio-pensiero alla quale aggiungerei come presupposto l'acquisizione della statura eretta. Ma appiccico tale concausa solo per darmi  l'impressione  di dire qualcosa di intelligente anch'io.
Grazie per il tuo interesse, ma devo confessarti che ho scritto l'ultimo post pensandolo li per li.
Quindi prendilo più come uno spunto di riflessione, perchè personalmente non ho competenza alcuna in nessun campo, se non appena un pò in fisica.
#785
Era una domanda che mi facevo da tanto tempo, grazie. :)
#786
Penso che se aggiungiamo evolutivamente la capacità di articolare suoni, che io assimilo a una tecnologia, all'emotività, il risultato è la parola che poi si fa linguaggio, a cui segue il pensiero.
Per Cartesio l'uso di questo derivato ''tecnologico'' è la prova che siamo: ''uso una tecnologia dunque sono'', prova che comunque segue alla consapevolezza già acquisita di essere.
La catena di questa consapevolezza nel tempo si è allungata:... faccio scienza, dunque scrivo, quindi penso, dunque sono...ma al momento solo il pensiero, e in buona parte la scrittura, la sentiamo parte di noi per relativa abitudine, mentre probabilmente non svilupperemo mai una vera abitudine alla tecnologia successiva al pensiero, che ci ''condanna'' a vivere in un mondo virtuale.
Ma più che una condanna, la prova che siamo capaci di vivere in mondi virtuali è la prova della virtualità del mondo in cui abbiamo creduto di vivere finora confondendolo con la realtà.
Mondi nuovi di cui, pur avendo piena coscienza, non avremo mai più una comprensione, perchè la comprensione coincide appunto con l'incoscienza della loro costruzione.
Non c'è propriamente un gap della parola con la cosa secondo me, perchè la parola si sostituisce all'immaginazione nel fare della realtà una collezione di cose.

Arriva sempre il momento in cui anche dellla parola più abusata ci perdiamo il significato, riguardandola come un oggetto alieno, ripercorrendo così accidentalmente al contrario il percorso attraverso il quale la sedia e la parola che la designa sono arrivate a coincidere.
L'alta consapevolezza che oggi usiamo, facendo scienza, impedisce che tale processo di identificazione possa ripetersi, ma di queste coincidenze sembra vivere ancora la filosofia, e ciò si che a me sembra davvero strano.
Mi pare che il suo compito oggi dovrebbe essere quello di andare alla ricerca di queste coincidenze per smascherarle, per rifare al contrario tutto il percorso filosofico fin qui fatto.
La nuova filosofia dovrebbe essere dunque fatta della consapevolezza che seguirebbe a questa operazione di smontaggio, se ancora qualcosa resta.
Io confido che a questa operazione la filosofia, che sia un bene o un male sopravviverà, essendo ciò che distingue le macchine da noi, macchine che costruiremo con maggior consapevolezza, facendo retrocedere la sensazione di essere travolti dalla tecnologia.
Quindi acquisire la consapovolezza che la tecnologia siamo noi, essendo noi, per quel che possiamo sapere, quel che facciamo.
Ciò che non potremo mai sapere però è chi veramente sta agendo, chi veramente si emoziona, ma dalla bellezza delle sue emozioni mi vien da pensare che sotto sotto deve esserci una bella persona. :))
In ogni caso credo sia arrivato il momento, dopo aver acquisito la prova di essere, di avere il coraggio di essere, riducendo la paura della morte alla consapevolezza di esser vivi.
#787
Citazione di: Adalberto il 02 Febbraio 2025, 10:33:21 AMI due fatti sono diversi.
Il primo può sorprendere, il secondo può solo sembrare strano. E le due sensazioni sono diverse.
Comunque dimmi, che sono sinceramente curioso...
Penso che quando il nostro inconscio viene fuori sarebbe strano che non ci sorprendesse, come cosa inattesa, perchè  alla nostra coscienza resta nascosta la nostra vera essenza, cioè in qualche modo lo resta anche quando viene fuori, perchè ciò che viene fuori è una rappresentazione che non coincide mai con ciò che viene rappresentato, ma che in ogni caso non può non meravigliarci.
''Noi'' ci osserviamo come osserviamo il resto della realtà, e il risultato è una rappresentazione della realtà che ci comprende, e  che diciamo noi,  cioè la rappresentazione che l'osservatore fa di se, in quanto parte integrante della realtà.
La rappresentazione per abitudine tende nel tempo ad essere identificata con ciò che viene rappresentato, ed è grazie a ciò che una realtà non solo ci appare, ma ci ''viviamo dentro'', anche se in effetti viviamo in un mondo che media fra noi e la realtà.
Il noi senza virgolette che vive dentro un mondo è il risultato della identificazione che facciamo della realtà con una sua rappresentazione .
Certamente ci identifichiamo più col pensiero, che con la scrittura per maggior abitudine, da cui deriva impropriamente minor sorpresa.
E' la rappresentazione di me che non sa mai cosa scriverà o penserà.
La coscienza è la lettura di un libro di cui non si conosce l'autore.
#788
Varie / Re: L'enigma del libero arbitrio.
02 Febbraio 2025, 02:02:14 AM
Citazione di: Morpheus il 01 Febbraio 2025, 12:38:06 PMForse perché ci sono angeli che muovono i pianeti attorno al Sole? O:-)
No dai scherzo.
C'è poco da scherzare...questa è la verità.
O almeno lo era. :)
La verità è che ci sono diversi modi di descrivere la stessa cosa.
Dagli angeli siamo passati agli uomini che spingono qualcosa che per contatto si muove, e la forza diviene quindi qualcosa che si trasmette appunto per contatto.
Ma poi gli uomini come gli angeli sono decaduti a favore di una anonima forza di attrazione, decaduta a sua volta per uno spazio che i corpi si limitano a percorrere, senza più angeli o forze, brute o astratte, che se li contendano.
Quanta metafisica c'è dunque dentro la fisica?
Tanta, anche se l'ultima versione tendiamo a classificarla ogni volta come ''mera descrizione dei fatti''.
#789
Ciao Adalberto e benvenuto.  :)
Tu non sai cosa scriverai come non sai cosa penserai.
Quindi dovrebbero sembrarci strane le due cose allo stesso modo, però in effetti non è così.
Perchè?
#790
Varie / L'enigma del libero arbitrio.
01 Febbraio 2025, 04:13:13 AM
Decido liberamente, seppur nei limiti delle mie forze, di voler accelerare ugualmente masse diverse.
Quindi per dar seguito alla scelta che ho fatto, quando raddoppia la massa che devo accelerare raddoppierò la mia spinta.
E' la stessa cosa che fa il sole quando attrae le masse del sistema solare, dando a tutte la stessa accelerazione, commisurando la sua forza alle masse che attrae, senza limite di forze.
Ma come fa a farlo se esso, essendo privo di coscienza, non ha cognizione delle masse che attrae, e senza neanche aver deciso, essendo privo di libero arbitrio, di accelerarle tutte allo stesso modo?
E come è possibile che esso non abbia limiti nelle forze che è capace di applicare?
#791
Citazione di: PhyroSphera il 31 Gennaio 2025, 10:16:18 AMNon è corretto forzare i testi. Io appunto dicevo: similitudine. Inutile azzeccare garbugli.

MAURO PASTORE
Il rischio è che la ''forza'' di ciò che esprimi venga diminuita da un infelice similitudine basata su concetti di fisica superati.
L'espressione ''forza di inerzia'', ancora in uso, ma solo per una ''inerzia'' linguistica, potrebbe averti tratto in inganno.
#792
Citazione di: sapa il 30 Gennaio 2025, 16:50:48 PMMa al di là della giustizia ad orologeria, dell'accusa di peculato  e della "mancanza" che indubbiamente questo governo ha commesso, non ottemperando ai decreti della CPI, mi chiedo il senso di inviare avvisi di garanzia a 2 ministri, un sottosegretario e al Presidente del Consiglio, per una questione come questa.
La Meloni ha detto che è un avviso di garanzia , ma non lo è.
Questo è il punto. Perchè lo ha detto?
#793
Citazione di: doxa il 30 Gennaio 2025, 08:20:29 AMBuongiorno Iano, da quanto leggo da varie fonti il Procuratore Lo Voi non aveva nessun obbligo ad inviare "l'atto dovuto".
La legge Cartabia comma 6 dice che egli deve soggettivamente decidere la rilevanza del caso esclusivamente in relazione a quanto espostogli, senza acquisire nuovi elementi, o ignorandoli, seppure li conoscesse.
Quindi non avendo l'obbligo di farlo, lo farà se ritiene di doverlo fare in sua coscienza esclusivamente in base a quanto espostogli.
La legge è stata fatta per proteggere i ministri propriamente da quei soggetti che farebbero esposti inconsistenti, ma potenzialmente discreditanti, quindi con soli fini politici.
Il procuratore quindi è chiamato a filtrare  fra tutti gli esposti quelli che lui ritiene consistenti, e nel nostro caso egli lo ha ritenuto tale....e vorrei pure vedere.
Non è proprio una bella legge secondo, non tanto perchè pone i ministri relativamente al di sopra della legge, ma perchè rende, come stiamo appunto constatando, il procuratore ricattabile.
Il ricatto è : ''Se fai una azione non dovuta a mio danno allora ce l'hai con me''.
Quindi il procuratore deve scegliere se fare i conti col ministro o con la sua coscienza.
Il normale cittadino, al di sotto della legge rispetto al ministro, me e te compresi, quale scelta farebbe?


#794
Citazione di: doxa il 29 Gennaio 2025, 22:53:20 PMAllo zelante Procutore di Roma, Lo Voi, alcuni mesi fa gli hanno tolto la possibilità di tornare continuamente in Sicilia da Roma, utilizzando lo stesso aereo dei servizi di sicurezza. Le sue proteste le ha fatte pervenire fino al Quirinale.
Ora usa i normali aerei di linea.
Dobbiamo dunque pensare che il procuratore abbia agito per una ripicca e non per senso del dovere? Egli infatti  non avrebbe potuto agire diversamente.
E come la mettiamo con l'allusione di Meloni di vicinanza ai mafiosi per aver difeso l'avv. Li Gotti, e per giunta non per sua scelta, ma nominato d'ufficio, i pentiti mafiosi?
Anche lui avrebbe dovuto rifiutarsi di fare il suo dovere?
Per averlo fatto ha vissuto sotto scorta.
E' così che ringraziamo i servitori dello stato?
E' così che incoraggiamo i cittadini a fare il loro dovere?
O li educhiamo in tal modo a inchinarsi per quieto vivere ai poteri forti?

#795
Citazione di: Eutidemo il 29 Gennaio 2025, 18:08:22 PM
Per tali motivi, su esposto presso la procura di Roma dell'avv. Luigi Li Gotti, vengono indagati la premier Giorgia Meloni, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, quello della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano per favoreggiamento e peculato  (uso improprio di un aereo di Stato).
***

La morale della storia è che se pure una legge (legge Cartabia)  ha il comprensibile scopo di proteggere i ministri da attacchi politici travestiti da azioni penali, col solo fine politico appunto di screditarli, i ministri poi usano questo scudo per agire da impuniti, fino a divenire imprudenti, se per ragioni di stato altro è il modo in cui di solito si agisce, tale che nessun cittadino abbia poi in mano elementi per fare un esposto.
Un ulteriore prova del dilettantismo di questo governo.