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Messaggi - Ipazia

#781
Essendo comune l'origine di amore per il sapere vi sono interazioni (e deficienze) che corrispondono a quanto detto da bobmax, ma il lavoro sul campo è diverso, così come le metodologie e finalità. 

Il sapiente ideale è uno scienziato-filosofo che abbia chiara la distinzione di mission dei due ambiti.

Diversa è pure la declinazione del concetto di verità, decisamente più difficile nel campo etico, assai più libero di "costruirsi i mondi sui quali guardare".
#782
Citazione di: Phil il 07 Marzo 2024, 12:26:26 PML'esistenza della differenza fra scienza e filosofia mi pare ben fondata e comunemente accettata, sia fra gli estremisti che fra i moderati di entrambe le discipline. Tracciare l'eventuale linea esatta che separa le due è invece un discorso inevitabilmente aperto e provvisorio, poiché entrambe "si muovono" (o almeno una delle due, il che già basta a rendere il confine instabile). Alla fine il rischio è di impantanarsi nella solita storia delle etichette, che nel caso della filosofia (a mio avviso) sta talvolta degenerando: si discute su cosa sia e cosa "debba fare" la filosofia (e ovviamente ognuno la tira dalla sua parte) e spesso non si fa nulla di filosofico (e non si può nemmeno dire che tale dibattito sia in sé filosofico, se prima non si chiarisce cosa sia la filosofia... che potrebbe essere anche fare i conti con questo tipo di aporia).
Anche solo a livello di teoria, la scienza solitamente ha una cogenza logica e un induttivismo che spesso la distinguono nettamente dalla teoresi filosofica e, soprattutto, dalla poesia; non sempre la filosofia può dire altrettanto e questo stesso dibattito (su cui "ho già dato", molte pagine fa), dimostra una volta di più la differenza fra scienza e filosofia: comunque le si intenda, l'approccio scientifico al libero arbitrio è molto difficile da confondere con quello filosofico.

Ciò premesso, rispondo sinteticamente alle tue domande:Se approcciata a livello di analisi biologica o genetica, di sicuro non è filosofia.Se tale fondamento viene scoperto dalle neuroscienze, di sicuro non è filosofia.

Non ci si impantana se si prende atto che l'ontologia appartiene alla scienza e va affrontata con metodologie deterministiche (deduttive) e probabilistiche (induttive), mentre l'etica, col suo corredo di libertà, creatività e progettazione, appartiene alla filosofia.

Et voilà, il confine. Non rigido, con interazioni, ma effettivo.
#783
Una buona notizia, jean: il pezzo più velenoso del Project for the new american century, Victoria Nuland, moglie dell'estensore Kagan, è stata dimissionata dal governo Biden.

Regista di rivoluzione colorate e terrorismo ISIS, in combutta con la Clinton e Obama, la Nuland non poteva gestire lo sganciamento dal suo mostro ucraino, di cui i giovani ucraini, più dei guerrafondai europei, sperano la imminente fine.

Se la Meloni non fosse la nullita che è, dovrebbe preoccuparsi. Quanto agli italiani, siamo nullità fin dai tempi di Ettore Fieramosca.

Per noi non cambia nulla, finché le nostre basi nucleari stanno tranquille. Ma essendo gestite dagli USA, si può sperare in maggiore saggezza. Soprattutto se vince Trump, il presidente USA più  pacifista del 21.mo secolo. 

Se ne faranno una ragione anche gli arcobalenati, di fronte al disinnesco dello scontro nucleare.
#784
«La verità è brutta: abbiamo l'arte per non perire a causa della verità!»

Fiedrich Nietzsche. frammento 16 (40) 6.

Scritto alla fine di una vita intellettuale erratica e sognante, prima del buio finale. La via occidentale.
#785
Citazione di: anthonyi il 06 Marzo 2024, 19:36:23 PMNei sistemi liberali non ci sono poteri assoluti, il potere economico é comunque soggetto a limitazioni sia di natura economica, sia di natura politica.

Mi astengo dall'unica replica possibile, perchè violerei l'art. 9 del Regolamento.
#786
Citazione di: Pio il 06 Marzo 2024, 15:17:36 PMComunque Trump ha stravinto nei super tuesday con percentuali bulgare. La Haley oggi si ritira, dicono. Abbandona la corsa alla Casa Bianca. Non è incredibile che un paese di più di 300 mln di persone, con le più prestigiose università, circoli culturali, musica country e tanto Spirito (del Natale) nel mid west, non sia in grado di tirar fuori due personaggi migliori di uno sciroccato e di uno con incipiente demenza senile? Nessuno ha i dollari necessari per la campagna elettorale? Perché la democrazia americana sarà anche antica e democratica, ma in pratica è ormai solo una gara tra ricchi personaggi in cerca di gloria .
Che sono la naturale emanazione di un regime politico fondato sul capitale. Potere assoluto a tempo indeterminato che non coincide col potere relativo a termine degli attori del tronfio teatrino istituzionale liberal-liberista.
#787
Il testo va oltre i limiti del linguaggio, per quanto tali limiti siano i limiti del mio mondo. Il "mistico" non appare a caso dopo aver posto un limite al dicibile epistemico, da cui filosofia, etica, estetica restano fuori. Nel regno del pensabile illimitato laddove l'argomento di questa discussione acquista un senso...

Citazione6.52 Noi sentiamo che anche qualora tutte le possibili domande scientifiche avessero avuto risposta, i problemi della vita non sarebbero stati ancora neppure toccati. Certo, allora non resta più domanda alcuna, e questa appunto è la risposta.

... e si accoglie l'invito di lasciare la scala dopo esserci saliti, facendo tesoro di quanto di riciclabile si è acquisito. Non sempre in linea con quanto l'autore testualizzò. Riattualizzando e tradendo. Secondo lo spirito del tempo e la sua evoluzione.




#788
... Se invece intendiamo l'ottava proposizione al di là del testo, il testo ne è premessa "logica" (X-Meraviglia):

https://antinomie.it/index.php/2022/12/02/dieci-tesi-sullarte-teatrale-di-romeo-castellucci/

ma ciò che si "mostra" lo è assai meno, e qui si aprono le vaste praterie della visione di ciò che si mostra. 

In senso totalmente I.T.
#789
Citazione di: Phil il 06 Marzo 2024, 10:52:37 AMSe vogliamo davvero rispettare la suddetta differenza fra scienza e filosofia (che non contesto), il famigerato «indicibile» di Wittgenstein, da che parte del confine sta? Il Tractatus è un testo di filosofia (come si autodefinisce) che dice che la filosofia deve tacere sull'etica? E allora chi ne "deve" parlare, solo la religione e il diritto? Ce la caviamo dicendo che è un testo di "filosofia della scienza" che tuttavia non confonde le acque, espungendo nondimeno l'etica dalla filosofia?
Le risposte sono tutte nell'"ottava proposizione", che è poi la "proposizione zero", col senno di poi; un buon motivo per non citare quel testo con troppa disinvoltura.

L'ottava proposizione è:

2. Ciò che accade, il fatto, è il sussistere di stati di cose.

Indubbiamente esistono anche "stati di cose" filosofiche, con un proprio linguaggio, ma con una dicibilità "specifica".

6.41 Il senso del mondo dev'essere al di fuori di esso. Nel mondo tutto è come è, e tutto avviene come avviene; non v'è in esso alcun valore – né, se vi fosse, avrebbe un valore. Se un valore che ha valore v'è, dev'esser fuori d'ogni avvenire ed essere/cosí. Infatti ogni avvenire ed essere-cosí è accidentale. Ciò che li rende non-accidentali non può essere nel mondo, ché altrimenti sarebbe, a sua volta, accidentale. Dev'essere fuori del mondo.

6.42 Né quindi vi possono essere proposizioni dell'Etica. Le proposizioni non possono esprimere nulla ch'è piú alto.


6.421 È chiaro che l'etica non può formularsi. L'etica è trascendentale.(Etica ed estetica sono tutt'uno.)

Per concludere con una paradossale, quanto illuminante, contraddizione:

6.53 II metodo corretto della filosofia sarebbe propriamente questo: Nulla dire se non ciò che può dirsi; dunque, proposizioni della scienza naturale - dunque, qualcosa che con la filosofia nulla ha a che fare -, e poi, ogni volta che altri voglia dire qualcosa di metafisico, mostrargli che, a certi segni nelle sue proposizioni, egli non ha dato significato alcuno *. Questo metodo sarebbe insoddisfacente per l'altro - egli non avrebbe la sensazione che noi gli insegniamo filosofia -, eppure esso sarebbe l'unico metodo rigorosamente corretto.

Tutto lo sforzo della logica "scientifica" ha riguardato la dicibilità del mondo "naturale", e nel suo ambito vale l'ultima stracitata proposizione del Tractatus logicus, ma philosophicus nel "mostrare" l'insussumibilità del filosofico, in quanto "stato di cose", nell'ambito meramente logico (per quanto della logica non possa non servirsi il linguaggio filosofico rigoroso), nell'ultima thule che gli rimane: l'etica.

(Intesa, per quanto mi riguarda, in senso etologico e non metafisico trascendente)

Se invece intendiamo l'ottava proposizione al di là del testo, il testo ne è premessa "logica" (X-Meraviglia):

https://antinomie.it/index.php/2022/12/02/dieci-tesi-sullarte-teatrale-di-romeo-castellucci/

* l'ontologia non permette non sequitur non-logici ("qualcosa di metafisico").
#790
L'etica è esattamente ciò che non rientra nell'ambito del dicibile di LW. La confusione tra scienza e filosofia continua a imperversare. Il discorso etico è altro dal discorso scientifico. Ed è il discorso in cui ha senso porsi la questione della libertà: non determinabile nemmeno nel più aggiornato laboratorio scientifico.
#791
È ovvio che chi ha una visione del mondo teistica di matrice abramitica tenda a negare il libero arbitrio in quanto confliggerebbe con l'onnipotenza di Dio. Poi lo ricicla per giustificare il male nel mondo, gravandolo sulle spalle della sua creatura prediletta. I protestanti, anticipando lo scientismo, hanno obbiettato che l'arbitrio è servo, chiudendo il cerchio negazionista.

Io ho l'impressione che anche chi è di cultura atea ricada nel principio teista del deus ex machina, trovando tutti gli argomenti per negare anche quel po' di libertà di azione che l'evoluzione ci ha concesso.

Sta di fatto che a livello etico la libertà o meno (acritica omologazione) di pensiero e azione si vede eccome.
#792
Citazione di: bobmax il 05 Marzo 2024, 12:32:45 PMParadossalmente, non so più se vi sia maggior ipocrisia a destra piuttosto che a sinistra.
Ma quella che vedo a sinistra, ed è diffusissima, mi fa maggior ribrezzo.

Elementare: la destra fa per sua natura l'interesse del padrone e dell'oppressore, la sinistra dovrebbe fare quello di subalterni è oppressi.

Facendo invece quello che fa la destra, mente infinitamente più della destra, e questo un cultore della Verità, ma pure della verità, lo trova insopportabile.

Paradossalmente, la destra, essendo più coerente e naturale, è pure più equilibrata e razionale politicamente, e riesce a fare meno danni di una sinistra totalmente bollita che non ne azzecca una manco per sbaglio.

Perfino Trump appare più credibile e affidabile di Biden, Clinton, Pelosi,...

In Italia abbiamo politicanti di così infimo rango che le due leader di dx e sx non vanno oltre il rilievo internazionale della mascotte, parimenti irrilevanti, da scienza politica della caciotta.

Stalingrado 2 chiuderà la discussione, se non appare in occidente qualche politicante di spessore. Di destra o sinistra non importa.
#793
Citazione di: Il_Dubbio il 04 Marzo 2024, 15:07:49 PMVisto che ho fatto la domanda cerco di renderla spero ancora piu leggibile:

in senso strettamente filosofico:
1) il libero arbitrio (o libero agire..che è la stessa cosa) è necessario: indica concetti logici perchè sia necessario

2) il libero arbitrio (o libero agire...che è la stessa cosa) è inutile: indica concetti logici perchè sia inutile


se la cosa parte bene (e se esistono filosofi veri interni al forum che possano aiutare sarebbe fantastico) si può imparare a costruire adeguatamente una teoria in senso filosofico.

La libertà di agire è un dato di fatto appena la materia diventa vita. Una libertà condizionata, ma reale, che permette ad ogni vivente di giocarsi le sue carte nella partita della sopravvivenza. (In tale funzione avrebbe un carattere di necessità). Libertà che si articola sempre più man mano che il sistema nervoso centrale diventa più complesso e senziente.

La libertà si manifesta nel momento della scelta, la cui oculatezza verrà premiata o castigata dagli esiti dell'azione.

Il predatore abile sceglierà la preda che gli è più confacente, riducendo i rischi fisici e di insuccesso al minimo. Nel campo umano la scelta diviene un fattore determinante di successo etologico. Ma pure etico, essendo determinante per la propria pace spirituale, o benessere psichico, come più vi aggrada.

Il fatto stesso che il concetto di libertà non sia falsificabile, per dirla alla Popper, ne denota il suo carattere filosofico.
#794
Marx non imbonisce il lavoratore soddisfatto con una bufala complottarola per sobillarlo, ma spiega "scientificamente" perché è sfruttato, attraverso la teoria del valore-lavoro.

Semmai l'imbonitore è chi la falsifica con argomenti fallaci di mera propaganda capitalistica denominata economics. Roba universitaria, dove si insegna la vera dottrina del Capitale, come nelle teocrazie medioevali e nelle madrase.
#795
Citazione di: Il_Dubbio il 04 Marzo 2024, 14:39:11 PMLa tua risposta filosofica sarebbe questa:  "la risposta è no, perchè, anche a prescindere dai numi, la volontà umana è determinata da un'infinità di fattori inorganici, organici, genetici, educativi e psicologici."

per me questa non è una risposta filosofica.


No, questa è la risposta delle metafisiche manichee dell'assoluto, incluso lo scientismo.

La mia risposta filosofica è quella che segue nel post linkato: un grado di libertà variabile secondo il contesto et(olog)ico sociale e individuale che ci è dato e che ci siamo dati.

La varietà del quale dimostra l'esistenza di un grado di libertà del nostro agire. Questione squisitamente filosofica in quanto etica.