Penso che la prima conseguenza è quella di poter considerare la relatività del nesso linguaggio e mondo rappresentato dal linguaggio. La presenza di più mappe linguistiche è la constatazione concreta di un mondo multiculturale, impossibile da definire da un unico punto di vista. Un grandissimo assist, quindi, contro ogni visione autoritaria e monistica del mondo. Il mondo acquista la sua ambivalenza pluriermeneutica a partire dalla diffusione della conoscenza dei linguaggi. Inoltre è un grande strumento di pace. Conoscere una lingua straniera ci rende meno incline a considerare nemici i parlanti originari di quella lingua. Su tutti poi, il linguaggio musicale, eccezionale passepartout della connessione e della pace fra gli umani.