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Messaggi - PhyroSphera

#781
Citazione di: iano il 19 Febbraio 2022, 21:25:45 PMNon ci sarebbe altro da aggiungere al titolo per stimolare la vostra riflessione filosofica.
Dico solo che come Einstein sono convinto che Dio non giochi a dadi, nel senso che potendolo fare, essendo onnipotente, decide di non farlo.
Ma cosa succederebbe se Dio iniziasse a giocare a dadi?
E/o , cosa succederebbe se noi smettessimo di giocarci

Dio gioca a dadi. O altrimenti la nostra vita e il nostro destino sarebbero un còmpito ovvio.

MAURO PASTORE
#782
Tematiche Filosofiche / Buio... per eccesso di luce?
15 Aprile 2022, 19:17:02 PM
L'irrazionalismo filosofico ha segnato la recente storia della filosofia. Tuttavia esso è poco conosciuto e poco dibattuto.

Secondo voi "il salto nel buio", in cui per Kierkegaard consiste l'atto di fede, ottenuto quando non resta che l'Assurdo e la ragione non può più nulla, è una espressione cui drammaticità è relativa a una situazione di eccesso di ragione, o è eventualità di una condizione universale?


MAURO PASTORE
#783
Tematiche Culturali e Sociali / Fede nell'Impossibile
01 Settembre 2021, 12:04:09 PM
Citazione di: ricercatore il 23 Agosto 2021, 14:04:15 PM
Sto leggendo in questo periodo un libro di E.Fromm (Fuga dalla libertà) e sono stato colpito da un aspetto a cui non avevo mai pensato.

Questo il passo:
"...Non ci rendiamo sufficientemente conto che, pur trattandosi di una vittoria contro quei poteri della Chiesa e dello Stato che non consentivano all'uomo di praticare il culto che gli dettava la sua coscienza, l'individuo dei tempi moderni ha perduto in gran misura la capacità interiore di aver fede in qualcosa che non sia dimostrabile per mezzo dei metodi delle scienze naturali."

La credenza in qualcosa di più grande, in Dio, negli anni passati ha condotto l'uomo a realizzare qualcosa di incredibile.
Credere che l'impossibile fosse possibile è stata un'attitudine mentale e psicologica che ha consentito all'uomo di progredire e di evolvere efficacemente.
Anche la stessa Scienza, probabilmente, è figlia di questa attitudine (a parte l'apparente diatriba tra Fede e Ragione).
Anche l'Ateo moderno, inevitabilmente, è figlio di una cultura che ha plasmato la sua mente a credere che domani può essere meglio di oggi.

Secondo voi, con la caduta degli dèi (che sembra proseguire di anno in anno), rischia un giorno di venir meno anche questa capacità interiore?
Rischia di venir meno la curiosità e il coraggio dell'esplorare l'impossibile?
Lo spirito dello Scienziato rischia di affievolirsi?
Quali potrebbero essere le conseguenze per l'Uomo e per la sua crescita?


I fenomeni più imponenti di questa crisi non sono spiegabili nei termini del politeismo ma in termini monoteisti di "morte di Dio" cioè venir meno della importanza di Dio per il mondo.
L'accettazione dello "Status quo" non politico ma esistenziale genera fatalismo mortale con conseguenze contro l'esistere della vita.


MAURO PASTORE
#784
Se un fine è tale che qualsiasi suo mezzo di realizzazione è buono, allora il fine giustifica i mezzi.


MAURO PASTORE
#785
Citazione di: viator il 05 Agosto 2021, 16:37:16 PM
Salve PhyroSphera. Ti chiedo, se vorrai e se potrai, di fornirmi un semplice chiarimento lessicale che - augurabilmente - mi permetta di meglio "penetrare" il tuo pensiero : quale è la differenza di significato da te attribuita (se ne attribuisci) tra il termine "ESSENTE" ed il termine "ENTE" ?.


Ti ringrazio e ti saluto.


Essente: "che è".
Ente: "ciò che è".


MAURO PASTORE
#786
SCOMMETTERE ANCORA, CONTRO IL NULLA

Senza dubbio la tesi della eternità dell'essente è un'astrazione la quale — per quanto nobile sia — non aggiunge nulla di veramente nuovo ai risultati raggiunti durante l'Evo Antico dalla Scuola di Elea. Difatti sarebbe una novità se essa fosse concretizzabile entro una prospettiva realista ma la coincidenza di essere e pensiero vieta proprio di estenderne l'astrazione alla intuizione concreta della realtà. In tal senso Parmenide ed Eraclito non furono mai in conflitto perché il primo restò entro l'ambito della intellezione ed il secondo entro l'ambito della intuizione.
A che si deve, dunque, il costante tentativo — lo stesso attuato ossessivamente dal suo autore E. Severino — di applicare quella tesi alla interpretazione diretta della realtà, se non a una forzatura intellettuale, insomma a quella prepotenza ontologica abilmente identificata da Levinas quale prevalere e far prevalere il pensiero della totalità sulla intuizione dell'infinito? In tal senso il postmodernismo si mostra superiore al modernismo, cioè quest'ultimo se ne dimostra giudicato secondo parametri storici, oltre che intellettuali, superiori.
È proprio così: nella intuizione dell'infinito non è l'essente dicibile eterno ma lo è il suo divenire. Il divenire è un termine di riferimento più originario dell'essere; e ha senso l'eternità dell'essere per l'esistere sospesi tra due nullità, nel nascere per dover morire ma nel divenire sempre, anche morendo, qualcos'altro, da anima e corpo ad anima (e — lo dico per chi vi ponesse mente — di nuovo al corpo pure, nelle rinascite).
Si perde la scommessa contro il nulla se vi si attribuisce un potere cui contrapporre concretamente un intero sistema filosofico.



MAURO PASTORE
#787
Citazione di: atomista non pentito il 30 Luglio 2021, 09:26:21 AM
Le prossime generazioni ( ahiloro) a mio parere vedranno di quanto la natura sia fatta di altro rispetto all'omuncolo........ altro che immagine e somiglianza


In verità chiunque immagina la Divinità secondo l'Umanità. Da ciò si può dedurre che se Dio esiste allora l'umano ne è somigliante... Ma non viceversa! Infinito e finito sono in relazioni non uguali reciprocamente.


MAURO PASTORE
#788
Citazione di: Ipazia il 29 Luglio 2021, 21:44:17 PM
Citazione di: PhyroSphera il 16 Luglio 2021, 16:49:56 PM
La ontoteologia e la religione naturale sono oggi sottoposte a critiche distruttive quanto ingiustificate. I critici non tengono conto della relazione tra le due che ne esenta da negazioni. La religione naturale si fonda sulla intuizione spontanea dell'Assoluto e non consta di una fede positiva anzi di per sé non assicura neanche coscienza della fede. Dunque non si tratta di accusare chi non professa alcuna fede. La ontoteologia si basa su tale intuizione spontanea e per questo sua metafisica fondamentale non è criticabile razionalmente.
Credo quia absurdum est. Non fa una piega. Come non la fece Tertulliano quando si rese conto che approfondire troppo i fondamenti della fede sarebbe stato un seppuku.
CitazioneCon queste osservazioni ad esempio si può recuperare l'intera filosofia di Leibniz dalle negazioni che tentano di usare le critiche kantiane non quali rigorose premesse alla metafisica ma quali veti antimetafisici per giunta assoluti... E si può anche tornare a intendere cosa mai volesse dire Leibniz sulla reale entità del male: questo egli notava pur restando tale finisce per non realizzare i propri scopi ultimi anzi di esso alfine il bene profitta per realizzare i propri... E per questa via si può pure tornare a inquadrare esattamente la stessa monadologia leibniziana, notando che è fatta per chi già ha una nozione intuitiva della assolutezza nella natura... Inoltre così la genesi della moderna scienza matematica degli infinitesimi è spiegabile in base alla sua origine filosofica.
Per questa via si può recuperare tutto quello che si vuole. La favolistica conosce un unico confine: l'immaginario umano.
CitazioneNon è la religione naturale fatta per accusare gli increduli semmai mette a nudo il fenomeno della miscredenza; e la ontoteologia non è fatta per sostenere i dogmi positivi.
Ingiuste sono state dunque contro entrambe sia le appropriazioni tentate dalle classi sacerdotali sia le avversioni praticate dai movimenti culturali atei.
Omnis determinatio est negatio. A ciascuno la sua. Il favolista nega la realtà e non può fare che quello, come il vampiro quando giunge l'alba.


Non si tratta di proporre fedi né io l'ho fatto, si tratta di avere l'onestà e il coraggio — e indubbiamente avendone occasione — per trovare dentro di sé la fede naturale già pronta ad essere accolta, diversamente ciò dal recepire proposte di fede. Inoltre non è il caso di attribuire a Tertulliano cecità intellettuale. Consiglierei invece la lettura di "Timore e tremore" di Kierkegaard e non solo per capire di quale assurdità diceva Tertulliano ma pure per scoprire l'Assurdo quale categoria cui necessariamente confrontarsi nei casi di insostenibilità delle decisioni.
Inoltre: non è accettabile reputare favole ove linguaggio corretto e descrizione di natura. Si tratta di definire ciò che nel proprio Sé tutti percepiscono e senza costruzioni arbitrarie. Ad esempio il comunista materialista di solito ha un proprio modo di intendere il numinoso... Allora tutto sta ad accettare i diversi modi per non litigare inutilmente.
Infine il paragone coi vampiri che è stato fatto è infelice e fuori contesto.


MAURO PASTORE
#789
Citazione di: viator il 29 Luglio 2021, 18:47:55 PM
Citazione di: PhyroSphera il 29 Luglio 2021, 18:00:44 PM
Citazione di: viator il 16 Luglio 2021, 19:12:09 PM

Mi sembra proprio che la natura non contenga, non consista e non affermi alcun tipo di religiosità (se poi dobbiamo invece parlare di spiritualità...........il discorso allora forse potrebbe cambiare. Saluti.


Per inoltrarsi alla religione naturale io penso sia sufficiente considerare la sacralità istintiva della vita o altresì il numinoso nei suoi aspetti fatalmente sempre presenti nella esistenza umana. In questo còmpito si trova più aiuto in Jung che in San Tommaso oppure si raccoglie ispirazione nelle Visioni più che nelle Parabole. Bisogna capire la vita naturale nei suoi rapporti naturali col Mistero della stessa Natura.

MAURO PASTORE

Salve Phyrosphera. Anche tu, come tutti gli spiritualisti, ti occupi solo di ciò che è immateriale, elevato etc., dando per ovvio che tutto ciò riguardi unicamente l'ambito umano. Tutte le altre forme di esistenza sono "inferiori" e consistono unicamente nella categoria degli "Orfanelli" di una qualche "Entità" che li ha creati per sbaglio o per compiacere l'Uomo, unico Figlio Legittimo e Prediletto".



Poi però, quando si tratta di far comodo a certe confusionarie tesi spiritualistiche, non si esita a tirare in ballo la natura (che consiste anche ma SOPRATTUTTO IN MOLTISSIMO ALTRO CHE L'UOMO) e, all'interno della natura, addirittura la biologia e l'istintualità (che non sono certo patrimoni unicamente umani). Ti saluto.


Non è accettabile questa polemica, sia perché finanche la scienza attesta l'esistenza del numinoso nella mente e dunque non si tratta di arbitrarietà e sia perché mi si attribuiscono pensieri non miei dando tutto per scontato e senza accettare miei modi corretti di esprimermi.


MAURO PASTORE
#790
Citazione di: viator il 16 Luglio 2021, 19:12:09 PM

Mi sembra proprio che la natura non contenga, non consista e non affermi alcun tipo di religiosità (se poi dobbiamo invece parlare di spiritualità...........il discorso allora forse potrebbe cambiare. Saluti.


Per inoltrarsi alla religione naturale io penso sia sufficiente considerare la sacralità istintiva della vita o altresì il numinoso nei suoi aspetti fatalmente sempre presenti nella esistenza umana. In questo còmpito si trova più aiuto in Jung che in San Tommaso oppure si raccoglie ispirazione nelle Visioni più che nelle Parabole. Bisogna capire la vita naturale nei suoi rapporti naturali col Mistero della stessa Natura.

MAURO PASTORE
#791
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
25 Luglio 2021, 11:53:47 AM
Citazione di: Ipazia il 24 Luglio 2021, 20:09:28 PM

Lo sviluppo metafisico si è realizzato successivamente, secondo la formula homo homini virus, con caccia alle streghe e fideismo scientista a dosi industriali, mentre la buona medicina di ippocratica memoria soccombeva alle cabine di regia militarizzate a difesa di chi era responsabile della distruzione dell'assistenza sanitaria pubblica. Per gli oligarchi la medicina esclusiva operava miracoli senza colpo f/p/erire. Periva la plebe, in attesa di diventare cavia del trattamento a lei destinato.


Io continuo a non trovare alcunché di metafisico nel processo che tu lamenti.


MAURO PASTORE
#792
Tematiche Filosofiche / CONTRO IL NICHILISMO
25 Luglio 2021, 11:49:15 AM
Preciso meglio il mio pensiero. Non ho separato eternità e divenire. Esiste il divenire eterno. I due non sono separabili. Invito coloro che ne hanno presupposto separazione a meditare sugli argomenti inclusi nel mio messaggio iniziale senza fidarsi delle convenzioni.

MAURO PASTORE
#793
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
24 Luglio 2021, 19:41:24 PM
Citazione di: Ipazia il 23 Marzo 2020, 19:58:13 PM


C'eravamo supponentemente illusi di potercela fare pure di fronte alle drastiche misure che la Cina ha dovuto attuare per contrastarlo ed anche alla fine di febbraio i nostri metafisici occidentali, forse non saggi, prestati alla virologia, ci assicuravano con nonchalance che si trattava di una influenza solo un po' più complicata che, come ogni anno, avrebbe dato il colpo di grazia a qualche vegliardo comunque giunto al suo fine vita. Sbufalati a velocità luminare dai camion militari che portano le bare da Bergamo a Ferrara. Anche sul piano metafisico, dopo il covid-19 a.d. 2020, nulla sarà come prima. La natura ha bussato pesantemente alla porta attraverso il nostro più titolato rivale che forse avevamo preso troppo sottogamba.



Invece che decantare la forza della natura, bisognerebbe notare la debolezza di vastissima umanità... Perché non erano metafisici ma autentici esperti di virus quelli che indicavano pressoché normalità del fenomeno. Peccato che dimenticavano di valutare i fatti oltre che biologicamente anche antropologicamente. In Svezia lo hanno fatto e non hanno dovuto far ricorso a chiusure né a restrizioni... Dunque se i tempi son cambiati è accaduto da prima e non per tutti e non la metafisica ne è stata la responsabile ma la unilateralità dei tecnicismi.


MAURO PASTORE
#794
Tematiche Filosofiche / Re:CONTRO IL NICHILISMO
24 Luglio 2021, 19:30:34 PM
Citazione di: paul11 il 24 Luglio 2021, 19:21:26 PM

Non dimentichiamoci che la fisica dell'atomo e l'ingegneria genetica, forse le due più potenti branche scientifiche, hanno creato bombe atomiche e .......un covid, perché nessuno e ribadisco nessun potere costituito mondiale può arrestare la ricerca e l'innovazione, anche a danno dell'uomo stesso : tutti vogliono il potere tecnico.


Assolutamente va precisato che il "covid" non è un prodotto di laboratorio.


MAURO PASTORE
#795
Tematiche Filosofiche / CONTRO IL NICHILISMO
24 Luglio 2021, 19:05:41 PM
Citazione di: Kobayashi il 24 Luglio 2021, 17:04:40 PM

Si potrebbe anche dire che, sempre secondo questo ordine di idee, la fase gnostica del sapere occidentale è terminata (cioè la fase in cui la salvezza e l'illuminazione – e quindi la saggezza – venivano dalla comprensione della verità di una metafisica: la trasformazione del soggetto, il suo cambiamento, la sua conversione, dalla sola comprensione di una dottrina).


Si può dire che il ruolo fondamentale della gnosi nella cultura contemporanea è per lo più sostituito dalla gnoseologia la quale è sovraordinata alla epistemologia. Per tale stato di cose i tecnicismi non hanno ancora prevalso sulla stessa umanità creatrice della tecnica e non c'è più bisogno di basarsi su sistemi metafisici — ma ciò libera il pensiero metafisico da schemi troppo rigidi e ne consente ancora... solo che non ve ne resta la preminenza di una volta — restando però necessario ricorrere alla metafisica.


MAURO PASTORE