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Messaggi - Ipazia

#7801
Tematiche Spirituali / Re:critica all'etica cristiana
22 Dicembre 2018, 22:09:41 PM
La questione invece è semplice e la scienza l'ha risolta in maniera difficilmente migliorabile. Auguro anch'io buon Natale a tutti i cristiani. Anche se, in ossequio al mio Nick, non dovrei.
#7802
Tematiche Spirituali / Re:Ciò che Dio vuole da noi
22 Dicembre 2018, 22:00:19 PM
Le religioni sono piene di contraddizioni e vedo che Viator ci va a nozze  ;D Gli consiglio la lettura di uno più tosto di lui:  l'etica di Spinoza .
#7803
Tematiche Spirituali / Re:critica all'etica cristiana
22 Dicembre 2018, 20:09:37 PM
Citazione di: viator il 22 Dicembre 2018, 14:58:13 PM

Sia il credente che il non credente vivono cercando di fidarsi solo di sè stessi. Perchè credere in un ignoto caos di cause che regolano le nostre vite ? Meglio credere in- (od augurarsi che esista) qualcuno o qualcosa che risulti tutto sommato benevolo verso di noi.


Meglio credere in ciò che lo sviluppo della conoscenza dimostra essere più vero o probabile. Ad esempio: che un embrione è un ammasso di cellule prive di autocoscienza.
#7804
Varie / Re:Pranzo di Natale
22 Dicembre 2018, 20:00:19 PM
Città di Castello: ci sono passata facendo un giro epico in bicicletta da Urbino per Apecchio all'andata e tornando per Bocca Trabaria. Bei posti.
#7805
Citazione di: 0xdeadbeef il 22 Dicembre 2018, 18:33:09 PM
Citazione di: Ipazia il 21 Dicembre 2018, 21:55:06 PMIl principio di uguaglianza non è riducibile ad astrazione, ma è storicamente determinato. La globalizzazione è un fenomeno recente. Prima si poteva parlare di uguaglianza anche all'interno di comunità locali. Non esiste neppure da sola, l'uguaglianza. Esso si coniuga pressochè biunivcamente col concetto di libertà. Nelle società classiste l'appartenenza di classe nega l'uguaglianza e di pari passo limita la libertà dei subalterni.


Ciao Ipazia
Questo mi pare un concetto discutibile...
Se è infatti vero che la diseguaglianza limita la libertà del debole, è però altrettanto vero che la
libertà può essere intesa dal forte come quel qualcosa che gli rende lecito il dominio.
Non a caso, il movimento politico che nella storia ha fatto della diseguaglianza il proprio più
intrinseco carattere si chiama "liberalismo".
Personalmente concordo con Hobbes sulla necessità del "Leviatano" (perchè chiaramente ho della "natura
umana" un'opinione negativa) come forza suprema che, costringendo la libertà del forte entro dei limiti
ben precisi, permette sia esplicata anche la libertà del debole.
saluti

Se parliamo di uguaglianza politico-sociale essa è presupposto della libertà per il semplice motivo che tra liberi non si può esercitare una violenza indiscriminata (si rischia la galera e la morte) come contro chi libero non è (vedi Aristotele e schiavismo). Quindi l'uguaglianza diventa anche garanzia per il più debole fisicamente, ma non socialmente in quanto uguale.

La libertà liberal/liberista è una bufala colossale visto che quegli ideologi si facevano servire non solo da schiavi salariati, ma pure da schiavi-schiavi. Parafrasando baylham: la libertà è per tutti o non è. Così come l'uguaglianza; fin dai blocchi di partenza. Solo in società isolate è possibile prescindere da ciò che sta intorno e circoscrivere i concetti di libertà e uguaglianza. Ma non ce ne sono più.

Hobbes è miope fin da homo homini lupus. Ignora del tutto la violenza di classe e vivendo in un'epoca di banditismo e prepotenza inarginabile cerca conforto nell'uomo forte. Molte società che i suoi connazionali distruggevano in giro per il mondo erano decisamente più civili della sua. L'unica cosa che egli dimostra è lo stato di barbarie europea del capitalismo nascente e del feudalesimo morente. Difficile dire chi dei due lo fosse di più: il colonialista borghese o il militare a servizio del re.
#7806
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
22 Dicembre 2018, 11:09:45 AM
Citazione di: everlost il 20 Dicembre 2018, 23:16:07 PM
....
So che la scienza vede l'egoismo in sottofondo dappertutto  per scopi conservativi.
D'altra parte può darsi che il vero egoismo o il vero altruismo non esistano, perlomeno non in forma pura e assoluta, come tutto ciò che riguarda i sentimenti e la mente umana.
Libero arbitrio compreso.

Concordo. Altruismo ed egoismo sono concetti morali che spesso decadono nel moralismo. Meglio la psicologia e la sociologia per capire cosa sono e quanto sono interconnessi tra loro. Meglio empatia e solidarietà (sociale), e la rispettiva assenza, per ragionarci sopra.
#7807
Citazione di: baylham il 20 Dicembre 2018, 17:43:44 PM
Una breve obiezione.

Non riesco a concepire un principio di uguaglianza autentico se la sua influenza è limitata al gruppo, clan, tribù', città, regione, nazione.
Il principio di uguaglianza o è universale, dove l'universo sta per l'umanità intera, o non è.
Su questo orizzonte concordo pienamente con Marx, che infatti ha promosso la Prima Internazionale.

Il principio di uguaglianza non è riducibile ad astrazione, ma è storicamente determinato. La globalizzazione è un fenomeno recente. Prima si poteva parlare di uguaglianza anche all'interno di comunità locali. Non esiste neppure da sola, l'uguaglianza. Esso si coniuga pressochè biunivcamente col concetto di libertà. Nelle società classiste l'appartenenza di classe nega l'uguaglianza e di pari passo limita la libertà dei subalterni.

Inoltre l'uguaglianza va declinata nelle sue molteplici forme sociali: economiche, politiche, sessuali, religiose. Non si può fare di tutta l'uguaglianza un fascio. E questo permette di articolarne localmente il concetto (ad esempio nella sfera sessuale o religiosa esistono ancora differenze importanti per nulla equalizzate su scala globale). Anche se è vero che i vasi sono comunicanti e un principio etico generalizzato improntato all'uguaglianza favorisce la libera espressione di tutte le sue forme sociali, riducendo gli attriti che la diseguaglianza genera.
#7808
Varie / Re:Pranzo di Natale
21 Dicembre 2018, 17:19:33 PM
Ringrazio per gli inviti e gli extra. Noi donne siamo poche e privilegiate. Inviterei TUTTI a farsi una bella sciata con sci da fondo e poi a pranzare in una malga, scambiandoci i pensieri filosofici in movimento nell'aria gelida. A capo tavola metterei Nietzsche accanto a sgiombo  :P , così evita problemi con la moglie gelosa e manesca.
#7809
Ultimo libro letto / Re:Di nuovo soli - Zygmunt Bauman
20 Dicembre 2018, 15:33:54 PM
Non ce l'ho con Bauman. La sua metafora della "liquidità" è geniale e può essere estesa all'intera fenomenologia sociale del tardo capitalismo che dissolve ogni tipo di legame umano finalizzando tutto all'accumulazione di Capitale. Ho letto pure "consumo dunque sono".  Altra prospettiva geniale per inquadrare il consumo nella metafisica dell'essere sub specie capitalis. Forse Bauman è stato alla fine troppo strumentalizzato da una socialdemocrazia che aveva poco da dire e molto da nascondere e questa contaminazione ha reso sempre più liquide e meno graffianti sulla realtà sociale le sue ultime opere. Non ha capito per nulla il senso reazionario di chi ha promosso la migrazione di imponenti masse di esercito industriale di riserva, aggregandosi al carro dei Catrambone e Soros. Avrebbe invece dovuto sviluppare le sue geniali intuizioni con studi socioeconomici più approfonditi per smascherare il sistema di potere che faceva capo a quelle persone a cui, con deludente cecità intellettuale, si è infine legato.

Tornando invece al Bauman ricercatore sociologo della liquidità sociale storicamente determinata (con nome, cognome e storia dei suoi artefici) si evita di cadere in banalità giusnaturalistiche sulla natura individualistica dell'uomo occidentale.  Come fosse una variante genetica dell'homo sapiens  :(

CitazioneSi poteva comunque avviare un dibattito,e critica, sull'individuo occidentale per natura irrimediabilmente individualista, a differenza delle società etniche la cui felicità coniste nel gruppo allargato e solidale di parenti e amici; sull'etica come fiducia su una "bontà" inesistente,ecc. ecc."

Se ne può discutere, anche con gli apporti di Bauman, se vanno oltre la fenomenologia a tutti nota. Scavando le cause e individuando le risposte.
#7810
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
20 Dicembre 2018, 14:52:50 PM
Mi pare che sul piano logico sgiompo ci abbia azzeccato in pieno. Forse bisogna - obtorto collo (latinorum  :P) - passare al piano etico  ;D  per venirne fuori nel rapporto tra ego-altruismo e in-soddisfazione/autostima. Non credo basti la psicologia in questo caso. Direi un piano di discorso eto-logico può chiarire la questione.
#7811
L'uguaglianza sociale è la conditio-sine-qua-non di qualsiasi strutture sociale per avere una coesione volontaria al suo interno. Se n'è accorto perfino FN che ha sbattuto il grugno per tutta la vita contro la morale degli schiavi divenuta dominante. Chissà come mai !!! Forse semplicemente egli non aveva capito che in una specie sociale è l'unione che fa la forza, mentre la forza isolata fa la debolezza. Al contrario di lui i signori veri hanno usato anche la morale degli schiavi per dominare e per tale scopo preti, filosofi, politici, economisti, intellettuali, cattedratici ...  - tutta la servitù ideologica - si sono rivelati - e si rivelano - indispensabili. Avendone pure i loro vantaggi.

Altro argomento contro l'ideologia della diseguaglianza su base giusnaturalistica è lo sviluppo di una società sempre più interdipendente da diversissime specializzazioni sociali. In tale situazione la migliore forma di coesione è quella solidale, decisamente più efficacie della coercizione militare e ideologica.

Società a forte impronta collettivistica le ho già elencate. Spazzate via dal colonialismo capitalistico fondato sull'ineguaglianza sociale e la rapina. La saturazione antropica del pianeta sotto il dominio del Capitale rende improbabile una società solidale su base locale. Quindi, sovranisti e globalisti, dovremo metterci d'accordo per non diventare tutti dannati della terra a servizio dei suoi autoproclamati padroni. La disparità di risorse, che oggi agisce a livello planetario, costringerà a elaborare strategie di liberazione su base globale, non escludendo anche forme di sovranismo laddove le comunità siano sufficientemente forti e autosufficienti per non soccombere alla piovra finanziaria. Senza però dimenticare che il processo di liberazione va gestito su base globale, con opportune alleanze con altre comunità ugualmente vessate. Avendo sempre come bussola il lavoro globale. Perchè è da lì che è iniziato tutto: uguaglianza cooperativa e diseguaglianza.
#7812
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
19 Dicembre 2018, 22:41:12 PM
Oltretutto l'homo homini lupus è un travisamento antropocentrico madornale. Magari lo fossimo davvero: il lupo è uno degli animali più sociali e solidali che esistano. Come i nostri cani.
#7813
Ultimo libro letto / Re:Di nuovo soli - Zygmunt Bauman
19 Dicembre 2018, 21:00:52 PM
Da un sociologo mi aspetto analisi e risposte non cahiers de doléances e pistolotti vari. Bauman è vissuto a lungo di rendita sulla liquidità. Convertendola in denaro liquido per decenni scrivendo libri sempre più banali e inutili.
#7814
Citazione di: InVerno il 19 Dicembre 2018, 13:06:42 PM
Ciao Ipazia,
ci tengo a precisare che quando mi riferisco alla chiave di lettura marxista della "rivoluzione (involuzione?) neolitica", mi riferisco principalmente alle sue iterazioni più moderne che utilizzano a buon diritto i fondamentali ideologici del materialismo storico per interpretare i fatti di cui abbiamo nozione. Riguardo a quanto scrissero M&E che tempo fa mi andai a riprendere per rinfrescarmi la memoria, farei volentieri a meno, considerandole generalizzazioni buone per un ideologia con uno scopo ben preciso alla disperata ricerca di conferme genesiache..Seriamente, un sistema di rigide caste basate sul potere economico, rappresentate universalmente dall'oceania al sud america? Non si può seriamente asserire ciò, il prezzo da pagare è troppo alto, come ad esempio rinunciare ai più squisiti filoni di ricerca moderni, come ad esempio l'origine mesopotamica della democrazia, o per meglio dire del potere assembleare (millenni prima della vulgata che vorrebbe la loro origine in terre elleniche). Bisorebbe ragionare ed investigare sulla forma di cità antica, quella che ha già sviluppato il potere privato attraverso la "piazza del mercato", posizionata agli antipodi del palazzo regale, ove presumibilmente venivano ordite le congiure contro il re e il potere rappresentato, privato e pubblico già in loco. In ogni caso, il baricentro di questi siti è sempre il centro il religioso, mediano tra il palazzo del re e la piazza del mercato, centro di gravità permanente della cultura simbolica. Di stratificazioni sociali si può parlare, io però propendo per il fatto che le prime forme di esse fossero stratificazioni di tipo reputazionale, basate perciò sulla reputazione degli individui di fronte ai simboli, anzichè di stratificazioni economiche e\o funzionali, molto più tarde e presumibilmente reiterazioni delle prime. La disegugaglianza va prima pensata, e poi attuata.

Mi pare che la reputazione degli individui di fronte ai simboli sia ancora più spannometrica delle analisi di Engels basate sull'antropologia di Morgan (che quantomeno non faceva illazioni, ma si basava su studi antropologici sul campo). Che preti e aristocrazia ci abbiano marciato su simboli e apologhi è noto dalla storia, ma che queste cose siano stato sufficienti per incartare i lavoratori è una teoria risibile. Molto più affidabile il criterio della divisione delle funzioni sociali come motore dello sviluppo socioeconomico classista, combinato e rafforzato dalla schiavitù prodotta dai conflitti tra comunità diverse. La "democrazia" mesopotamica, come quella greca, era fondata sul lavoro servile degli schiavi e sul potere armato delle aristocrazie vittoriose. Di spazio per ironizzare sul materialismo storico ne resta veramente poco.
#7815
Citazione di: baylham il 19 Dicembre 2018, 14:46:27 PM
Le basi della disuguaglianza economica sono biologiche ed ecologiche.

Il primo elemento è la differenza biologica tra l'io e l'altro, gli altri.
Tuttavia questa differenza biologica è simile, se non uguale, per tutti gli uomini.

Così simile da non essere neppure una differenza. Poichè parliamo di biologia il riferimento è il branco. Ovvero una struttura in cui non ci sono differenze di classe: si caccia in comune e si spartisce il bottino.

Citazione di: baylham il 19 Dicembre 2018, 14:46:27 PM
Il secondo elemento è ecologico, la limitatezza delle risorse, la scarsità, il principio malthusiano, al centro della biologia e dell'economia, da cui la concorrenza, il conflitto sulle risorse. La scarsità rende inevitabilmente gli uomini diseguali tanto più essi sono biologicamente uguali perché aspirano alle stesse risorse.

Questo può giustificare lo scontro tra branchi diversi di umani, non le differenze all'interno del branco.

Citazione di: baylham il 19 Dicembre 2018, 14:46:27 PM
Questi due elementi sono talmente profondi, radicati, da essere ineliminabili.
Questa struttura originaria di disuguaglianza innesca ulteriori e successive disuguaglianze.Paradossalmente tanto maggiore è l'uguaglianza tra gli uomini tanto maggiori sono gli effetti di piccole differenze.

Non necessariamente. Tant'è che accanto a società classiste si sono evolute anche società solidali ed egualitarie. Ecologia umana e biologia c'entrano poco con l'avvento di caste e classi sociali. Anzi propendono per l'uguaglianza perchè siamo una specie sociale consapevole che deve a questa socialità il suo successo evolutivo. In altri termini la diseguaglianza è sovrastrutturale, pompata ideologicamente, non strutturale, biologicamente parlando. Se n'erano accorti anche i padri del liberalismo, prima di accorgersi che erano diventati essi stessi classe dominante.