Citazione di: viator il 06 Dicembre 2018, 15:53:12 PM
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In effetti io trovo che il lavoro di Kubrick non sia fantascienza ma fantafilosofia. Il monolite è l'effetto ultimo (della scienza) destinato a costituire la causa prima (di una nuova filosofia).
E Hal non è una intelligenza artificiale. E' un coscienza artificiale. Salutoni.
Certamente: alla scienza spetta l'intelligenza, alla tecnica l'autocoscienza di quella intelligenza. Qualcosa di simile deve aver detto anche Heidegger. Autocoscienza significa etica, volontà di agire in proprio, e qui cominciano i problemi. Già Chaplin in Tempi moderni ci mostra come la catena di montaggio trasferisce il dominio del tempo di lavoro dall'operaio alla macchina. Hal fa di più: controlla autocraticamente la vita degli umani che gli sono affidati e ci mette molto poco ad accorgersi che sono in sua balia.
La tecnica funziona così: è dispositivo di dominio sul mondo. Prima di passare alla tecnologia ha sperimentato i suoi metodi nelle macchine ideologiche: economia, politica, religione. Ora sta trasferendo questa esperienza sulle macchine tecnologiche. Hal è il racconto di questo trasferimento. Non siamo più noi a decidere le avarie, ma è (chi controlla) la tecnica. Ma, come Hal, la tecnica finisce col decidere in proprio e può decidere che l'avaria sono gli umani, come i calcolatori finanziari che decidono che lavoratori rottamare e quali tenere.