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Messaggi - Ipazia

#7831
Citazione di: everlost il 16 Dicembre 2018, 01:36:36 AM

Ma non oso allegare il file mp3, non vorrei violare il diritto d'autore.


Ma anche no !
#7832
Citazione di: Socrate78 il 16 Dicembre 2018, 11:46:02 AM
... Ad esempio il nostro cervello è un organo sofisticatissimo in cui ogni cellula ha determinate funzioni, è protetto dall'ambiente esterno dalla barriera encefalica, progettata in modo da non far interagire la struttura cerebrale con sostanze nocive e far passare solo ciò che è utile, lo stesso i nostri reni, sono progettati come un sofisticato filtro per far passare le sostanze nocive ed eliminarle dal sangue, secondo te questi sistemi si sono evoluti per caso attraverso tentativi ed errori? Insomma, la visione evolutiva secondo cui il caso sarebbe l'artefice di tutte le forme di vita non mi convince affatto, io credo che ci sia un disegno intelligente dietro.

L'unico disegno intelligente è la complessità della biochimica naturale, su cui c'è ancora molto da scoprire. Il caso spiega assai bene l'affermazione delle mutazioni più adatte alla sopravvivenza nelle condizioni ambientali date. Non dimentichiamo che il laboratorio naturale della vita ha avuto a sua disposizione 1000 volte il tempo dell'evoluzione umana. Un tempo lungo milioni di generazioni di organismi biologici, capace di contenere qualsiasi mutazione genetica, comprese le ripetizioni di mutazioni estinte in condizioni diverse dalle attuali.

Poi, volendola dire tutta, che disegno "intelligente" può esserci dietri i fasti e nefasti della vita su questo pianeta ? O in un buco nero o nella collisione di galassie ?
.
#7833
Attualità / Re:sul diritto d'autore
16 Dicembre 2018, 18:47:57 PM
L'economista Mariana Mazzucato ha dimostrato nelle sue opere come gran parte dei brevetti miliardari attuali (Apple, Google, MS, Bigpharma) abbia parassitato scoperte e invenzioni di pubblico dominio prodotte da organismi governativi (soprattutto militari o similari come la ricerca spaziale) e pubbliche università. Internet ha ancor più ampliato il range delle conoscenze di pubblico dominio. Come osserva Phil, la vedo dura controllare miliardi di accessi con gli strumenti tecnici e repressivi del diritto d'autore. Dura anche sul piano ideologico, visto che i primi a violarlo sono proprio coloro che poi brevettano e mettono il cr su quello che hanno raccattato "a gratis". Il profeta barbuto le chiamava: contraddizioni del capitalismo. E tali rimangono anche nella turbopostmodernità.
#7834
Citazione di: anthonyi il 15 Dicembre 2018, 15:17:29 PM
Ipazia, il tuo limite è dato dall'avere una visione dell'economia classica (D'altronde è in quell'ambito che nasce il pensiero marxiano). La visione classica è statica, cerca dei fondamentali immutabili nel tempo, per questo tu parli di riproduzione del lavoro sottintendendo un mondo che è immutabile nel tempo.

Il lavoro sta all'economia, come il cibo sta allo stomaco. Quando lo stomaco potrà fare a meno del cibo, anche l'economia farà a meno del lavoro. Anche la natura, come i comunisti, ha la brutta abitudine di stabilire fondamentali immutabili nel tempo

Citazione di: anthonyi il 15 Dicembre 2018, 15:17:29 PM
Parli di unità di misura del lavoro, ma il lavoro non è una cosa omogenea, cambia rispetto alle persone, e soprattutto al rapporto di fiducia che l'imprenditore e il lavoratore hanno tra loro.
Il lavoro cambia con il tempo, con le tecnologie, con lo spazio, in tanti casi è discutibile addirittura che abbia un senso misurarlo in termini di tempo.

Il rapporto di fiducia che c'è tra (im)prenditore e lavoratore è lo stesso che c'è tra carcerieri e carcerati. Con il denaro sub specie capitalis al posto delle sbarre. Il lavoro cambia ma il tempo di vita in esso contenuto no. Calcolarlo è più semplice del calcolo degli epicicli della borsa che gira intorno al Capitale.


Citazione di: anthonyi il 15 Dicembre 2018, 15:17:29 PM
Tu cerchi l'assoluto laddove è sempre presente il relativo, sei tanto critica nei confronti della Teologia, ma questo tuo approccio nei confronti del lavoro e dell'economia ha molto di teologico.
Un saluto.

Qui non si tratta di assoluto o relativo, ma di fondamentali economici: il lavoro o la bisca. La verifica è semplice: basta togliere i lavoratori e, alternativamente, i biscazzieri, e stare a vedere l'effetto economico che fa.
#7835
Citazione di: baylham il 15 Dicembre 2018, 15:06:27 PM
Invenzione e progetto sono certamente lavoro, ma di natura diversa da quello ordinario. Ma soprattutto i beni  e servizi prodotti utilizzando strumenti, macchinari, spesso non sono producibili senza di essi.

Strumenti e macchinari sono lavoro pregresso.

Citazione di: baylham il 15 Dicembre 2018, 15:06:27 PM
Suppongo che un marxista coerente, che rifiuta la proprietà privata e accetta la proprietà comune, non riconosca agli autoctoni americani o agli aborigeni australiani maggiori diritti di proprietà sulla terra rispetto ai colonizzatori europei.
La violenza è pienamente assunta da qualunque movimento marxista come motore della storia.

Per i nativi americani e gli abrigeni australiani la terra era un bene comune. La violenza rivoluzionaria è ammessa dai marxisti. Necessaria per liberarsi dall'oppressione, non per opprimere.

Citazione di: baylham il 15 Dicembre 2018, 15:06:27 PM
Non mi interessa difendere il capitalismo, si difende benissimo da solo, ma prima di partecipare alla sua distruzione vorrei capire con quale sistema lo sostituisco.
Nell'attesa dell'invenzione, progetto di una nuova economia, cerco di migliorare quella esistente, il mio orizzonte di vita è limitato.

Servirebbe a renderlo meno limitato non focalizzarsi fideisticamente sui feticci del capitalismo, accettando, come fanno con grande onestà intellettuale i mafiosi, che esso è il modo migliore per curare l'utile privato, senza pretese ideologiche da sepolcri imbiancati alla Soros. Anche la UE, che di liberismo ne capisce qualcosa, ha deciso, favorendo alla grande l'Italia, di inserire i profitti illegali nel PIL nazionale. L'economia esistente è faccenda da pirati e la si migliora piratando di più. Tra abbatterla e piratare, come dice sgiompo, tertium non datur.
#7836
Non intendo incartarmi sulla felicità che si manifesta come ciliegina psicologica su una torta assai più consistente di contenuti, tra cui la libertà. La quale, anche nella felicità più illusoria, decreta la sua debordante facoltà di trascendere ogni limite  :D Il che, per dei supposti automi, è semplicemente fantastico  ;D
#7837
E' chiaro che se partiamo da Adamo ed Eva tutto il resto della storia viene da sè. La Genesi capitalistica è il Capitale e tutto il resto della teoria si riscrive su questa credenza. Usando una Genesi diversa e decisamente più reale come il tempo di vita è possibile costruire un modello economico teorico e pratico completamente diverso dall'Economics. Una teoria che tiene conto non solo della fase produttiva e distributiva ma anche del tempo di riproduzione, formazione e specializzazione dell'unità di misura "lavoro". Che è poi quello che avviene, sotto mentite spoglie, con soprusi, occultamenti ed espropriazioni inenarrabili, pure nell'economia capitalistica. Il che dimostra l'illusionismo squisitamente politico e funzionale di tutti le altre mascherature teoriche.
#7838
Citazione di: Phil il 14 Dicembre 2018, 20:55:52 PM
...
Non discuto il valore di alcuni ambiziosi percorsi personali, né voglio sottovalutare la rilevanza umana degli aspetti socioevolutivi, tuttavia parlare di «felicità» è altro tema (almeno secondo me).

Citazione di: Ipazia il 14 Dicembre 2018, 17:05:48 PM
Gli aborigeni si sono dati all'alcool appena hanno incontrato un mondo diverso dai loro dei.
Suppongo che il "filantropo" che li ha tirati fuori dalla loro grotta sia fiero e felice di tal risultato... e magari affermerà orgoglioso che "la verità rende liberi" («liberi di» sbronzarsi: in vino veritas  ;D ).

Certo che è altro tema, ma ad un certo punto della discussione si è arrivati alla felicità degli animali, anche umani, in gabbia, per cui la felicità è entrata nell'ambito semantico della libertà. Gli aborigeni australiani sono un esempio di incompatibilità di gabbia e felicità. Ma anche il monaco buddista e la casalinga di Voghera mitica vecchietta inginocchiata dovrebbero riporre altrove la loro felicità se vivessero in un contesto sociale che ha archiviato le loro credenze come superstizioni. Che la felicità sia un parametro fragile per definire la libertà lo riconosco, ma pure che c'entri molto con la definizione datane da viator, è altrettanto indubitabile. Così come che le gabbie ideologiche siano più efficienti, insidiose e mascherabili della gabbie fisiche. Quindi il discorso si sposta sugli accrediti del "liberatore" e del suo "progetto". A tal proposito penso basti andare in qualche fatiscente deposito di carne umana da lavoro nero per capire che non occorrono voli metafisici per inquadrare il problema del liberatore, libertà e connessa "felicità".
#7839
La grotta sarà pure fresca d'estate, ma è oscura per definizione. Non è luogo di libertà perché quasi sempre ha una sola via d'uscita.
#7840
Invenzione e progetto sono lavoro. Solo un teologo può ignorare questa banalità. Gran parte della proprietà privata della terra è  frutto di espropriazione violenta, non di pacifica convivenza civile. Ne sanno qualcosa le tribù africane e amazzoniche di quello che successe da noi secoli fa. Ne sanno qualcosa i nativi americani e gli aborigeni australiani. Ed è solo l'altroieri. Bisogna essere veramente caduti sulla via di Damasco del Capitale per non vedere tutto ciò. Religione capitalistica, nulla più.
#7841
Citazione di: baylham il 14 Dicembre 2018, 11:51:37 AM
... se non hai un terreno e gli attrezzi per coltivare puoi impiegare tutto il lavoro che vuoi ma non otterrai un solo ortaggio....

Non capisco altrimenti perché i marxisti ci tengano così tanto alla proprietà comune dei lavoratori sul capitale se è il lavoro a produrre la ricchezza.

Gli attrezzi sono prodotto del lavoro, la proprietà privata della terra è un atto di espropriazione sociale. I marxisti vogliono riappropriarsi della terra comune e dei prodotti del loro lavoro, non del capitale che è teologia economica.
#7842
Miracolo metafisico, da autentico mondo delle idee, riuscire ad estrapolare la felicità individuale dalle condizioni socioevolutive. Prescindendo da queste ultime. Gli aborigeni si sono dati all'alcool appena hanno incontrato un mondo diverso dai loro dei. Monaci ce ne sono sembre meno e anche le chiese sono sempre più vuote di vecchiette in prima fila. Talvolta l'evoluzione è affilata, talaltra arrotondata, come la ruota di una macina.
#7843
Perchè l'economics e la politica-economics sono pura teologia. Solo un'impostazione teologica può nascondere il fatto che tutta la ricchezza è prodotta dal lavoro, inventandosi divinità trascendentali quali il capitale, il mercato e l'imprenditore. L'equivalente sarebbe un ingegnere, fisico, medico, chimico che mettessero la provvidenza divina nei loro calcoli e cure. Come fanno, appunto, i teologi.
#7844
Citazione di: Phil il 13 Dicembre 2018, 23:42:26 PM
Citazione di: Ipazia il 13 Dicembre 2018, 20:44:40 PM
Tu non devi dire nulla a nessuno; devi solo portarlo fuori dalla grotta.
Tuttavia prima bisognerebbe essere certi di aver ben capito chi è dentro e chi è fuori...
L'"alibi del salvatore" (potenziato dalla promessa di libertà) è uno dei più usati nel plagio delle menti altrui (e non solo nelle sette).

Chi è dentro e chi è fuori lo dice la storia umana, la storia dell'evoluzione umana. Il "salvatore" è l'ermen(a)(e)uta più abile, non necessariamente il più studiato, ma quello che ha le antenne più sensibili. Dal profondo temporale mi giunge una citazione: "Merita di essere signore del suo tempo colui che si limita ad anticiparlo"
#7845
Anche la teologia richiede tanti anni di studio. Piú una materia é farlocca, fondata sul nulla, piú complessa deve essere la cortina fumogena che ne nasconde la nullità. E più esoterici il linguaggio e la teoria degli adepti.