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Messaggi - iano

#796
Citazione di: Eutidemo il 29 Gennaio 2025, 18:08:22 PM
Per tali motivi, su esposto presso la procura di Roma dell'avv. Luigi Li Gotti, vengono indagati la premier Giorgia Meloni, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, quello della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano per favoreggiamento e peculato  (uso improprio di un aereo di Stato).
***

La morale della storia è che se pure una legge (legge Cartabia)  ha il comprensibile scopo di proteggere i ministri da attacchi politici travestiti da azioni penali, col solo fine politico appunto di screditarli, i ministri poi usano questo scudo per agire da impuniti, fino a divenire imprudenti, se per ragioni di stato altro è il modo in cui di solito si agisce, tale che nessun cittadino abbia poi in mano elementi per fare un esposto.
Un ulteriore prova del dilettantismo di questo governo.
#797
Citazione di: Visechi il 29 Gennaio 2025, 11:54:13 AMLa coscienza, una volta che è illuminata dalla conoscenza, ancorché parziale e non ultima, per quel tratto di strada, quel segmento che è stato anche momentaneamente illuminato, non si spegne, come pensi tu.
Mi pare che sia l'inconscio che una volta illuminato diventa coscienza.
La conoscenza a mio parere è ciò che ci permette di rapportarci con la realtà, e nella misura in cui possiamo farlo in modo inconscio quella di essere conscia non è la sola  caratteristica della conoscenza.
La conoscenza conscia è scienza.
Come ben dici la scienza può dirci solo il come e non il perchè, ma ciò che volevo suggerire è che quel come è già metafisica.
Un metafisica che più che giustificare i fatti deve essere giustificata dai fatti, nel senso che l'attrazione gravitazionale vale quanto l'amore che move ogni cosa, e la differenza sta solo nel diverso grado di potere  sulla realtà che ottengo relativamente a come spiego i fatti.
L'illuminismo ha svolto la sua importante funzione, lasciando però l'impressione di uno stacco nel fare dell'uomo che me lo fà paragonare allo spirito santo.
Oggi tocca riscoprire a noi invece la continuità che c'è nell' evoluzione dell'agire umano, spogliando la scienza della sua aura mistica ancora non del tutto dismessa.
Non è che si accende una luce e ciò che era inconscio diventa conscio, anche se istantanea è la sensazione di presa di coscienza.
 La conoscenza non è un sovrapporsi di successive illuminazioni, anche se questo è il modo in cui ci appare e in cui necessariamente, ma solo per necessità descrittive, possiamo raccontarne l'evoluzione.
C'è una continuità non solo nella storia dell'uomo, ma della vita, e alle illuminazioni se ci si crede, esse diventano atti creativi che solo con un Dio è possibile spiegare, un Dio che comunque non è una spiegazione sbagliata, ma solo una spiegazione fra tante.
In ogni caso Dio non è ciò che non si può spiegare, ma solo una possibile spiegazione, meno utile alla fisica di spiegazioni più recenti.


#798
Citazione di: PhyroSphera il 29 Gennaio 2025, 12:48:10 PMSei tu arretrato. La forza propria è il contenuto delle descrizioni scientifiche fisiologiche del moto dei corpi biologici, per il quale lo scienziato fisico compone solo corrispondenze inspiegabili.
Io mi riferivo a questa tua frase: ''Altra similitudine: una luce che si allontana sempre di più per forza propria. In tal caso la scienza considera solo dei confini.''
Non è facile decifrare il tuo infelice modo di esprimersi, ma quando ci riesco, non manco di criticarlo.
#799
Citazione di: Visechi il 29 Gennaio 2025, 11:54:13 AML'area del sacro si è contratta. Pur tuttavia, nonostante le continue violazioni che l'occhio indagatore compie, ancor oggi permangono spazi non profanati dalla conoscenza.
Si è contratta per quel che tu puoi vedere, cioè se se essa per sua caratteristica non tendesse a nascondersi alla tua vista.
Non so sia un bene o un male, ma credo che il compito del filosofo, rispetto a chi si concentra su altre attività, sia quello di aguzzare la vista per cercare ciò che per sua natura si nasconde.
La vera metafisica svolge la sua funzione nell'ombra, e quando ne parliamo, perchè l'abbiamo intravista, la sua funzione si depotenzia.
Ora a me pare appunto che essa si sia nascosta nel logos.
Ma se la verità può esprimersi a parole, cioè in ciò che si può negare, allora non è la verità, la quale per sua natura è innegabile.
#800
Sarebbe un pò come voler spiegare a uno studente la matematica senza usar parole, non essendo la matematica fatta di parole.
Le parole sono la metamatematica che danno un significato alla matematica.
Ma non è esattamente la matematica ad aver bisogno di parole, ma  noi, e in analogia i fatti senza una spiegazione sono lettera morta, di cui non resterebbe alcuna memoria, memoria che tramite noi diventa di fatti nuovi concausa.
#801
Citazione di: Visechi il 28 Gennaio 2025, 16:55:22 PML'area del mistero e del trascendente si contrae sempre più, man mano che la scienza progredisce, questa si assottiglia in maniera proporzionale. Tuttavia, ancora oggi resta uno spazio non occupato, privo del perché sia così. Resta tutto ciò che la scienza non è riuscita ancora a de-finire, a de-limitare. C'è ancora spazio per i perché, forse è il come che smette di essere un mistero, ma il perché ancora oggi reclama il suo spazio.
Su questo punto mi pare abbia ragione Mauro Pastore.
L'area del trascendente si è spostata senza mai diminuire di un metro quadro, perchè non è quella la sua unità di misura.
Il vero problema secondo me non è se la scienza piuttosto che la filosofia, possano dirci la verità, ma se la verità si possa esprimere in parole o simboli matematici, e io credo che ciò non sia possibile se non facendo del logos un idolo, e che la scienza da questa illusione si sia tirata fuori.
Allo stesso tempo credo che la fisica , intesa come fatti, non possa evitare di trascenderli dandone una spiegazione la quale si evolve non verso la verità, ma verso il diventare un libretto di istruzioni sempre più chiaro e particolareggiato su come usare la realtà.
Descrivere il gene come egoista, può essere più o meno efficace, ma parliamo solo di descrizioni più o meno efficaci ai fini della manipolazione genetica, e la manipolazione genetica è un esempio di fatto generato da altri fatti con la mediazione di spiegazioni sui fatti sempre più efficaci, ma non per questo più prossime a una verità che non sia la verità di un fatto.
Fuori dallo stretto determinismo,fatti determinano fatti solo con la mediazione dei metafatti, se proprio non vogliamo dirla metafisica, e nella misura in cui vorremo dirla tale dovremo allora ammettere che essa non si possa disgiungere dalla fisica, almeno finché la fisica la continueremo a fare noi, e non le macchine, per quanto impropriamente qualcuno riesca ancora a vedere nel software la loro parte metafisica.
Ma se i fatti restano fatti, comunque li si produca, i metafatti, o metafisica che dir si voglia, è solo roba nostra.
A voler dare il primato ai fatti, oppure alla metafisica come fa Mauro Pastore, non si fa il bene ne degli uni ne dell'altra.
I fatti da soli possono ben continuare nella loro dinamica per inerzia, beninteso, ma senza metafisica, che in senso riduttivo è una spiegazione di fatti, siamo noi a non andare da nessuna parte.
#802
Citazione di: PhyroSphera il 28 Gennaio 2025, 23:19:12 PMAltra similitudine: una luce che si allontana sempre di più per forza propria.

A sentir te sembra che siamo restati ai tempi di Aristotele.
Prova anche con qualche autore  moderno.
Potresti trovare interessante l'evoluzione nelle spiegazioni del moto dei corpi che nel frattempo ci sono state.
Nessuno descrive oggi più il moto dei corpi  come letteralmente spinti da forza propria, se non per una inerzia nei modi di dire.
Con ciò non voglio dire, in accordo con te, che ci siamo avvicinati di più alla verità sul moto dei corpi, ma essendosi invece la scienza sempre più allontanata dalla pretesa di dire la verità, questo non è più un problema per gli scienziati.
Quindi se tu credi che solo la filosofia possa condurci alla verità, non devi vedere più la scienza come una pericolosa concorrente.
Anche qui mi pare quindi che tu sia rimasto molto indietro.
La scienza da questo campo di ricerca si è tirata del tutto fuori, lasciandolo libero a filosofi, teologi, e a chiunque altro abbia voglia di cimentarsi.
Mi sembri come quei giapponesi abbandonati in un isola del pacifico che non sapevano che la guerra era finita.


#803
Lillyputin
#804
Il precedente lungo inciso,  per giungere a dire che, ''immagino'' che si possa anche parlare di diametro dell'universo sfera, anche se non ne se sono certo, il quale però come abbiamo detto non è comunque il diametro della sfera, cosi come si può parlare ancora di rette più in generale, che non sono però le rette che possiamo immaginare nello spazio tridimensionale Euclideo, per il fatto che esso è propriamente lo spazio della nostra immaginazione, intendendo però il quale come spazio proprio dell'universo, otre che della nostra immaginazione, certe cose non si possono dimostrare prima ancora che comprendere.
Per spiegarle dovremo ipotizzare dunque uno spazio di tipo diverso, in genere uno spazio non euclideo, ciò che taglierà fuori la nostra immaginazione, strettamente legata a quello spazio.
La scienza , laddove non comprende, si accontenta di dimostrare.
La scienza con ciò non ci aiuta a comprendere l'universo, ma si limita a darci strumenti per rapportarci con esso, i quali stanno al posto della sua comprensione, nella misura in cui comprenderlo ci permette di rapportarci con esso, senza  essere l'unico modo per farlo, ciò che ci permette di superare i limiti della nostra comprensione.

Ci sono cose che non potremo capire, come ad esempio la meccanica quantistica, e questo è il motivo per cui Bohr affermava, parafrasandolo, che chi dice di averla capita non ha capito... che non c'è niente da capire.

La lezione che ci ha dato Euclide a sua insaputa, cioè col senno di poi, è che se possiamo ridurre ciò che possiamo immaginare ad un ragionamento che possa stare al posto della nostra immaginazione, allora potremo indagare la realtà superando i limiti della nostra immaginazione.
 
Ma se il ragionamento può stare al posto dell'immaginazione, non sempre è vero purtroppo il contrario.
Potremo in certi casi ancora usare l'immaginazione in forma residuale, attraverso analogie , quando le troviamo, come quella dell'universo ''superficie di sfera'', senza confondere però l'universo con la superficie di una sfera.
Cioè l'universo NON E' LA SUPERFICIE DI UNA SFERA in particolare, e in generale non è nulla che possiamo immaginare, ma solo ciò su cui si può ragionare, laddove l'immaginazione fino a un certo punto vale, e fino a un certo punto in effetti è valsa in modo esclusivo, al fare questi ragionamenti.
#805
Citazione di: Eutidemo il 25 Gennaio 2025, 17:21:20 PM
Comunque se quest'ultimo, come credo, fosse infinito, secondo me si potrebbe dire:
- sia che non abbia alcun centro;
- sia che abbia il centro in ciascuno dei suoi punti.
Il che, in fondo, mi pare che sia la stessa cosa.
Si, e lo si può dire anche se fosse finito, come lo è la superficie di una sfera.

Quello che però secondo me è importante sottolineare è che anche quando non avessimo a disposizione l'analogia dell'universo come superficie di una sfera, ciò che ci permette di comprendere come un punto dell'universo valga l'altro, cioè anche quando non riuscissimo a immaginare la cosa, possiamo arrivarci col solo ragionamento, dove per ragionare intendo ciò che può fare ''anche'' una macchina priva di immaginazione.
La differenza, se il ragionamento lo facciamo noi, e che lo seguiamo passo passo, potendone confermare la correttezza, mentre se lo fa la macchina non possiamo controllare.
Dunque ci dovremo fidare? Si.
L'alternativa è non usare la macchina, se non proprio evitare di costruirla, accettando i nostri limiti di ragionamento, o ridurre ancor più questi limiti, riconducendoli a quelli della nostra immaginazione.
Se invece accettiamo di superare i limiti della nostra immaginazione dovremo rinunciare a capire.
Che sia vero ad esempio il teorema di Pitagora non è cosa che possiamo comprendere, ma solo dimostrare, e perciò potremo dimostrarlo direttamente noi, o affidare il compito a una macchina priva di comprensione.
#806
A parte Trump le destre avanzano nel globo intero, e dunque la causa deve essere comune, e credo sia la stessa che alimenta l'onda negazionista, anch'essa sorta all'improvviso come dal nulla.
La causa è il cambiamento climatico, e il relativo sentimento di impotenza sfocia  nel negazionismo di chi sente che soccomberebbe alla necessaria rivoluzione industriale unica possibile soluzione.
Sarebbe la prima rivoluzione industriale non provocata dal progresso tecnologico, ma gestita con un uso ragionevole della tecnologia in parte esistente, e in parte da inventare, con una ricerca scientifica mirata.
Al momento però di scientifico si vede solo lo sfruttamento dell'occasione politica, perchè mai come ora è stato possibile sciacallare voti con gli slogan più improbabili.
Unico requisito richiesto possedere, o indossare per l'occasione, una inossidabile faccia di bronzo.
Mettetevi nei panni degli aspiranti politici di mezza tacca.
Quando gli ricapita un'occasione così?
Se sei un ladro, anche solo di polli, ma un terremoto sta aprendo tutte le porte, tu cosa fai?
Cambi mestiere?
#807
Citazione di: Eutidemo il 24 Gennaio 2025, 12:44:16 PM
P.S.
Se gli astronomi affermano che l'universo osservabile ha 93.000 miliardi di anni luce di "diametro", a mio parere sottintendono che abbia una forma "sferica"; ed infatti non mi pare che nessuno sostenga che  l'universo osservabile abbia la forma di un "cerchio piatto"!

Cosa si intende per diametro dell'universo ''superficie di sfera'' se il diametro della sfera non sta dentro l'universo? Perchè se non sta dentro l'universo allora non esiste, e se esiste non è il diametro della sfera.




 
#808
Scienza e Tecnologia / Re: Entangled e teorema di Bell
23 Gennaio 2025, 23:32:26 PM
Non sono capace è vero. Lascio spazi agli altri interventi.
#809
Vorrei lasciare il titolo senza spiegarlo al momento, nella sua apparente contraddittorietà, per verificare se comunque vi trovate corrispondenza con la vostra esperienza.
Posso solo dirvi che sono più bravo a scrivere che a pensare, nel senso che penso sia sorprendete ciò che scrivo .
Intendo dire che nella misura in cui mi identifico col mio pensiero, allora non sono io quello che scrive.
Cogito ergo sum, per cui non posso dubitare di essere, ma siccome scrivo sono più di quanto possa a me dimostrare col solo pensiero.
Pensare, scrivere, o usare qualunque atra tecnologia, se possiamo a ciò assimilare come io tendo a fare anche il pensiero, è in sostanza solo un modo di esplicitarsi, e più mi esplicito più pezzi devo aggiungere a ciò che sono e/o a ciò che così divengo.
#810
Scienza e Tecnologia / Re: Entangled e teorema di Bell
23 Gennaio 2025, 16:41:33 PM
Vorrei restare fiducioso, ma non posso, e te ne spiego il motivo.
Posto che il mezzo in cui scriviamo ci consente di fare soliloqui a nostro solo beneficio, anche quando non a questo espressamente votati, non si tratta propriamente di mancanza di fiducia in te.
Provo a spiegarmi meglio mutuando quello che mi ha spiegato un mio amico pianista.
Egli afferma infatti che per un pianista non può esservi suono più sgradevole di quello di un piano. Come è possibile ciò, ho ribattuto, se a me il suono del tuo piano risulta gradevole?
Dipende dal fatto che fra tutte le posizioni di ascolto la mia è la più sfavorevole, mi ha risposto, in quanto il piano è fatto per essere ascoltato dagli ascoltatori, e non dal pianista, ed è quindi dalla reazione degli ascoltatori che egli valuta quanto la sua sia una buona esecuzione, e non da ciò che ascolta.