Citazione di: Socrate78 il 28 Aprile 2019, 09:52:35 AM
Tornando al tema del topic, secondo me per i non credenti rimane il fatto di non poco conto di come spiegare per quale motivo un popolo (quello ebreo) che aveva una precisa visione del mondo che separava nettamente Dio dall'uomo ad un certo punto decida di elaborare una presunta mitologia in cui una persona (Cristo) viene in qualche modo divinizzata. Perché lo farebbe? Quale bisogno avrebbero visto che per loro,come riportato dalle parole del sacerdote Caifa, paragonarsi a Dio equivaleva a bestemmiare?
Perché i viventi, gli uomini sono selezionati, costruiti biologicamente sulla difesa ad oltranza della vita, sull'istinto di sopravvivenza.
Ma la maggioranza degli uomini odia, disprezza la vita ordinaria: questo odio alimenta la speranza di felicità. Da ciò il bisogno di miracoli, di divino. La maggioranza dei religiosi sono bestemmiatori contro la vita, che è considerata malvagia, ingiusta: c'è nelle religioni un costante sottofondo di rimprovero a Dio.
Perché cristiani e non ebrei? Concorrenza, competizione tra gli uomini, gruppi, popoli. Oltretutto Gesù era un ebreo radicale, è Paolo di Tarso l'autentico fondatore del cristianesimo.

) - che sono costati ai contribuenti italiani più dei terremoti. Che poi si arrivi a sminuire la redditività di telecomunicazioni e autostrade nell'era di internet e della globalizzazione è quantomeno surreale.