Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Socrate78

#796
@Angelo Cannata: Io sono convinto che esista una miriade di preti, vescovi e cardinali che non crede in quello che celebra nella Messa, infatti leggendo anche i loro articoli (pur di notevole spessore culturale) noto che essi tendono ad interpretare tutta la Bibbia in maniera simbolica, come se fosse un gigantesco mito equiparabile in tutto e per tutto a quelli della civiltà pagana. Deduco quindi che si tratta di atei/agnostici mascherati, poiché non possono dichiararlo apertamente. So che eri prete anche tu, avrai quindi notato la grande ipocrisia di cui parlo, giusto?
#797
Tematiche Spirituali / Re:Infusione dell'anima
05 Aprile 2018, 11:53:24 AM
Io non credo e non crederò MAI nel karma e nelle reincarnazioni, a mio avviso queste cose portano la persona anche a mancare di compassione verso i suoi simili, infatti si potrebbe benissimo dire che una persona che fa una vita pessima, piena di malattie e di miseria (o che nasce con un handicap...) debba scontare un karma dovuto ai peccati della vita precedente, quindi meriti di soffrire e le sue sofferenze non vadano neanche alleviate, altrimenti si ritarderebbe la purificazione. Madre Teresa di Calcutta infatti polemizzava contro chi nel contesto indiano attribuiva al karma le sofferenze dei derelitti, proprio per il motivo che ho appena esposto sopra! Non si capirebbe inoltre perché mai ci siano persone fortunate che però sono grette, egoiste e malvagie: se il destino prospero è il frutto di una purificazione precedente non dovrebbe essere così. Quindi anche se la soluzione del karma sembra razionalmente brillante e coerente, non è detto che per questo sia VERA: ciò che è conforme alla nostra ragione non è per questo vero.
#798
Il professor Giorgio Jossa, professore universitario di storia della Chiesa e di storia del Cristianesimo, NEL TESTO "Il Cristianesimo tradì Gesù" sostiene che molte delle affermazioni presenti nella predicazione del Tarso circolavano già nelle prime comunità cristiane e che quindi Paolo non fu un predicatore che inventò di sana pianta una dottrina che prima non esisteva. Di conseguenza per l'autore non è vero che il Cristianesimo abbia tradito Gesù inventando una dottrina avulsa e slegata da ciò che c'era prima. In effetti l'idea che l'inventore del Cristianesimo fosse Paolo è secondo me ideologica e pregiudiziale: è sostenuta da studiosi sicuramente preparati ma atei, e che quindi hanno interesse per confermare il loro ateismo a trovare elementi che sleghino totalmente il Gesù della fede da quello storico, in modo da rendere tutto il Cristianesimo un mito umano, che si fonda in un'ultima analisi sul nulla.
#799
Tematiche Spirituali / Re:Infusione dell'anima
04 Aprile 2018, 19:26:09 PM
Certo, è un grande mistero, ma ti assicuro che ci sono anche scienziati totalmente atei e materialisti che sono diventati credenti (o almeno possibilisti) dopo che hanno ascoltato le testimonianze di persone che, in coma giudicato irreversibile, sono ritornate in stato di coscienza ed hanno affermato di aver provato particolari sensazioni, sia positive sia negative. Nota però che tali sensazioni non erano nemmeno legate alla condotta che tali persone avevano avuto in vita, è capitato persino che provassero sensazioni negative (come se fossero quasi in un "inferno"!) persone che in vita erano assolutamente integerrime. Questi medici sono rimasti perplessi e più disposti ad accettare una qualche realtà spirituale. Del resto, se ci pensi molto bene, il concetto di "anima" non è poi così campato in aria: si può sostituire la parola "anima" con "stato quantico di energia" e quindi ecco che l'anima potrebbe essere un'informazione associata ad un preciso livello energetico: alcuni fisici quantistici sostengono che persino il corpo come solidità è illusione e l'unica realtà veramente esistente sono i quanti di energia, l'esatto opposto della dottrina materialistica. Questi fisici hanno affermato che l'anima sarebbe una struttura quantica contenuta nei neuroni, che sopravviverebbe anche alla morte: tale teorie non sono comunque divulgate in quanto "scomode", perché sconvolgerebbero troppo il nostro comune modo di pensare. L'illusione del corpo sarebbe prodotta dal fatto che le vibrazioni di energia sono così ravvicinate da produrre l'impressione molto realistica di solidità, un po' come quando in una pellicola gli scatti fotografici sono così ravvicinati da produrre l'illusione del continuo del film, mentre invece si tratta di scatti singoli!
Se l'unica realtà è quindi fondamentale spirituale e la corporeità illusione, diviene meno difficile pensare ad una sopravvivenza dell'informazione a cui tale energia è associata: del resto anche nel cervello l'informazione è immateriale ed è il prodotto dell'energia elettrica che si sviluppa tra i neuroni.
Comunque ho notato che a commentare questo post per me interessante siamo solo io e te, e se non fossi intervenuto saresti a zero risposte: evidentemente certe tematiche non sono molto considerate e suscitano un'istintiva diffidenza, come se ci fosse il pregiudizio che tutto il mondo "spirituale" sia una favola.
#800
Tematiche Spirituali / Re:Infusione dell'anima
04 Aprile 2018, 00:10:57 AM
In realtà per la dottrina cattolica l'anima dopo la morte si svincola dal corpo ed è immediatamente cosciente, nel senso che anche se un individuo fosse in coma irreversibile se dovesse morire in quell'istante si SVEGLIA per sempre, l'esatto contrario del "riposo eterno"!. Questo accadrebbe perché l'anima, staccata dalla materialità, non ne subisce più le influenze ed è quindi puro spirito, di conseguenza non è più influenzata dalla gravissima patologia cerebrale che prima produceva il coma.
Per quanto riguarda il fatto che l'anima venga giudicata davvero e in quale forma, su questo la Chiesa è forse in realtà più cauta di quanto si pensi: ti garantisco che ci sono alcuni preti che sostengono come in realtà non c'è alcun giudizio ma tutto dipenda dalla persona e l'anima stessa rimane dopo la morte nella stessa condizione in cui si trovava prima; se si muore in uno stato di accettazione di Dio e di pentimento per il male commesso in vita si dovrebbe restare in quella condizione per sempre (Paradiso), mentre se si muore odiando il prossimo, bestemmiando, commettendo suicidio, ecc., allora si resta purtroppo così (Inferno) e ci si esclude dalla grazia.
#801
Tematiche Spirituali / Re:Infusione dell'anima
03 Aprile 2018, 21:48:50 PM
L'anima verrebbe infusa nel momento stesso del concepimento, ma sarebbe un'anima, per dirla con Aristotele, in potenza e non ancora in atto, poiché il corpo e in particolare la struttura cerebrale non si sono ancora formati. E' questo il motivo fondamentale per cui per la Chiesa l'aborto è una colpa assai grave, poiché nega l'esistenza ad esseri che sono comunque spirituali, nonostante non abbiano ancora la possibilità di esprimere le loro potenzialità.
#802
Ma davvero volete paragonare il Cristianesimo con i suoi valori di pace, giustizia, valori che anche un ateo può perfettamente esprimere nella sua vita con l'Islam? Io non ho problemi a definirmi assolutamente antislamico: Maometto fu tutto tranne che una brava persona, fu massacratore di ebrei e di avversari religiosi e politici, a mio avviso impostore e consapevole falsario, non ha fatto altro che copiare a man bassa dalla Bibbia imitando praticamente tutto, a cominciare dall'Arcangelo Gabriele che gli avrebbe dettato tutto il Corano. Maometto era violento, per la mia morale PEDOFILO (sposò Aisha a 9 anni!), ha portato solo odio e divisione nel mondo perché ha scatenato una serie di conflitti con la cristianità e con gli altri popoli che non condividevano l'Islam. Egli sapeva a mio avviso che tutto quello che proponeva era falso, voleva solo potere e sfruttava il suo notevole carisma per affermarsi, come farebbe un aspirante re o dittatore che non si fa scrupoli a schiavizzare, alterare la storia, sottomettere popoli, predicare l'odio per ottenere un impero! E poi NON è vero, assolutamente, che fu Paolo il vero inventore del Cristianesimo, il Cristianesimo è nato con Gesù, sono gli atei a sostenere che l'inventore fu Paolo per minare le fondamenta della religione cristiana.
#803
Come da titolo, secondo voi può esistere veramente un essere ( o più entità) spirituale malvagio, distruttore e all'origine del male soprattutto morale e della cattiveria umana? Oppure si tratta solo di inganni creati ad arte dai sacerdoti di tutte le religioni per tenere sottomessi i fedeli e manipolarli? In effetti leggendo le testimonianze di alcuni preti esorcisti (Padre Amorth in primis) si può notare come il presunto diavolo avrebbe (il condizionale è d'obbligo) espresso alcune rivelazioni su realtà spirituali, dichiarando ad esempio che l'Inferno non sarebbe stato pensato da Dio ma appunto dai demoni oppure (in altre occasioni) dichiarando che la spaccatura storica della cristianità (Riforma protestante) sarebbe stata da lui voluta per creare caos minando il principio d'autorità. Voi come vi ponete nei confronti di un'ipotetica realtà spirituale demoniaca? Credete che tutte le testimonianze degli esorcismi siano dei falsi o frutto di suggestione oppure ammette che possa esserci del vero? Io sinceramente tendo a credere che molte di quelle testimonianze potrebbero essere false, ma mi è difficile credere che sia tutta una gigantesca impostura.
#804
Guarda, io in effetti ho letto la tua visione del racconto della Genesi del peccato originale e, sinceramente, mi è sembrato che anche la tua fosse un'interpretazione, forse convincente, ma pur sempre una lettura. Noi non possiamo entrare nella testa di chi l'ha scritto, quindi non possiamo attribuirgli a priori l'intenzione di "criticare" Dio o di provocare domande, giusto?
#805
Angelo Cannata, quindi escludi che il Cristianesimo sia vero, visto che è basato sul presupposto che Gesù sia venuto a redimerci da una colpa originaria? Non si capirebbe di preciso quale tipo di salvezza Egli abbia apportato e al più sarebbe stato solo un maestro di vita anche contestabile sotto certi punti di vista.
#806
@Angelo Cannata: A tuo avviso è totalmente impossibile che ci sia stata una qualche colpa originaria del primo uomo o della prima donna? Ammettendo l'esistenza di un Dio, è possibile che Egli abbia dotato i primi uomini o qualche altro individuo venuto successivamente ai primissimi uomini di una sensibilità particolare che lo metteva in contatto diretto con la divinità: successivamente quest'individuo potrebbe però aver perso la fiducia in Dio stesso ed essere precipitato nell'angoscia, nel vuoto interiore dovuto allo spezzarsi del legame con il divino (peccato originale). Il peccato si sarebbe poi "trasmesso" nel senso che tale sensibilità poi non si è più ripresentata e gli uomini sono quindi decaduti ad uno stadio spirituale mediamente più basso. Lo ritieni assurdo?
#807
Tento una risposta razionale, consapevole dell'enorme difficoltà a farlo. Secondo me forse erano esseri inferiori intellettualmente e più simili a bestie, ominidi insomma, mentre Adamo ed Eva avevano un'intelligenza più elevata. Di conseguenza questi esseri, proprio perché non avevano una ragione sviluppata, non si potevano equiparare a veri uomini e di conseguenza erano già in partenza esclusi dal piano salvifico superiore, semplicemente perché la loro mente non poteva concepire il concetto stesso di Dio. L'unico fatto poco meno degli angeli poteva anche essere quindi Adamo, che, se si vuole proprio accordare il testo biblico con la scienza, potrebbe aver ereditato un QI superiore agli altri esseri da cui egli stesso discendeva. Oppure effettivamente esistevano esseri moralmente puri ed esenti dal peccato, ma Dio si sarebbe sacrificato per tutti gli uomini, quindi anche per gli imperfetti e i malvagi.
#808
Il fatto che una cosa sia naturale non implica che sia buona: l'uomo ha la ragione che gli permette infatti di criticare anche la natura stessa. Infatti se io con la mia ragione valuto come si comporta la natura, deduco (e mi sento in diritto di farlo...) che essa è crudele e cinica: infatti i meccanismi di selezione sopracitati si basano sostanzialmente su una legge che predilige il più forte ("il più adatto") a scapito del più debole/inadatto: situazione tale per cui il mondo può essere paragonato ad una sorta di "lager" in cui i più deboli sono soppressi quasi immediatamente e per i più forti la condanna arriverà comunque. Primo Levi infatti descrivendo il lager di Auschwitz in pagine piene di tragicità ha paragonato anche la legge della natura a quella del lager, infatti ha detto che la legge della sopravvivenza naturale predilige il più adatto che spesso non è il migliore, ma il più cattivo e violento. Di conseguenza, se io con la mia intelligenza comprendo che il contesto naturale è cattivo, devo cercare in quanto uomo di ribellarmi, di fare la differenza, di discostarmene, e non di avvalorarlo con l'egoismo e l'ingiustizia, tanto dovrò morire, quindi perché trascorrere la vita arraffando, dicendo "mors tua, vita mea", posso essere l'uomo più potente e ricco del mondo ma è tutto effimero, quindi la cosa migliore è contribuire nel proprio piccolo alla felicità altrui indipendentemente dal ritorno che ne ho. Una volta non esisteva poi nemmeno il denaro, esso è un'invenzione storicamente recente, è nato in Asia Minore attorno al 2500 A. C., anzi, anticamente non esisteva nemmeno il baratto, ma i doni della natura erano spartiti equamente o quasi nella comunità: una società del genere non vi sembra forse frugale ma idilliaca per certi aspetti?
#809
In realtà il problema non sono i soldi, ma la cattiveria umana, infatti l'uomo usa i soldi come mezzo di divisione, avidità, egoismo e conflitto: in questo senso i soldi possono diventare, da benefici, dannosi e perfino "diabolici" se messi in mano ad un uomo che li idolatra e li considera un fine assoluto e non un mezzo. Quando Gesù dice: "E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei Cieli" si riferisce proprio al fatto che era perfettamente  consapevole delle tentazioni di male a cui il ricco è sottoposto. San Francesco ha donato tutto ai poveri e si è ridotto a mendicare, per la stragrande maggioranza delle persone era solo un povero matto esaltato, ma io ritengo che sia da ammirare per il coraggio che ha avuto nel dare e per la coerenza con cui ha vissuto il messaggio evangelico.
Inoltre, almeno per me, le relazioni in cui ciascuno dipende da un altro non è detto per nulla che siano buone (ci si usa e basta, altroché bene....), la dipendenza è MALE, il contrario esatto della libertà che è BENE: in realtà il messaggio evangelico quando parla di amore incondizionato vuole renderci liberi, poiché se si dà in maniera incondizionata non si dipende emotivamente dai mutevoli atteggiamenti dell'altro, ma si è felice di fare un bene che dipende solo da noi, dalla nostra scelta di valorizzare la vita.

"Segui la verità, e la verità ti farà libero..."
#810
Tematiche Filosofiche / Meglio pensare o sentire?
21 Marzo 2018, 21:43:54 PM
Secondo voi è meglio dare più importanza nella nostra vita alla dimensione del pensiero (ragione) oppure far prevalere maggiormente quella del "sentire" (emozioni, cuore). La risposta è molto meno ovvia di quanto si pensi, e a me sembra che entrambe le dimensioni possano essere fallaci. I nostri ragionamenti infatti sono troppo influenzati da preconcetti, pregiudizi, che sono come una nebbia che non ci fa vedere la realtà autentica: la ragione quindi, lungi dall'essere sempre efficace, finisce per essere molto manipolabile, influenzabile. Le sensazioni, invece, non possono essere falsate: ad esempio si può convincere una persona a livello razionale a credere che il sesso sia sgradevole e doloroso, ma un'affermazione del genere se posta a verifica crollerebbe come un misero castello di carte!
E' pur vero, però, che anche le sensazioni possano ingannare il giudizio: ad esempio un discorso può sembrarti affascinante, bello, coinvolgente, ma le idee proposte possono nascondere aspetti negativi che tu non vedi, poiché sei come "accecato" dalla dimensione emotiva. Di conseguenza, meglio affidarci al pensiero o al sentimento nelle sue varie forme?