Ma che è una partita a scacchi tra sistemi fantastici? 
@niko tu continui a dire che Deleuze ha risolto...Deleuze inizia il sue millepiani, con l'affermazione: l'uomo è una macchina....
Punto.Ho buttato i miei vent'anni appresso a questi filosofi ballerini come li chiamava Carmelo Bene.
Certo se esistesse una struttura originaria...etc...non solo Deleuze ma anche Derrida, per non parlare di Focault.
Se esistesse saremmo delle macchine.
Io non sono una macchina.
Punto e a capo, non è questione di avere ragione, anche se ho ragione.
Ma poi dove l'hai letto che ho parlato di evento?
Io ti faccio notare solo che noi siamo quello che sappiamo essere, per via della memoria, che formula materiali astratti predittivi.
L'evento è l'esatto opposto di questo, è infatti l'elemento dell'angoscia che si abbatte su questi elementi predittivi.
La filosofia di Nietzche gloria eterna al pensiero individuale contro lo Stato, ribalta ogni modalità predittiva ( e quindi non potrà mai essere che era per l'eterno ritorno, casomai il contrario...COME E', se lo leggessi...te lo dice Cacciari te lo dice Severino, chi parla è la SCIMMIA....non Nietzche...OH SIGNUR!!!)
In questo senso Nietzche certo rinnega la grande tradizione che il cristianesimo e in particolare Agostino inaugura.
Il tempo non è altro che la nostra anima.
Lo capisci leggendo un buon libro.
Un buon libro è per sempre.
I francesini sono brutti libri scritti da brutte persone.
Mi dispiace che ti FIDI di loro.
Cosa c'entra la filosofia con questi fideismi MAI lo capirò.
Per quanto riguarda la questione che piu ti interessa, ossia il qui e ora.
Per me non è questione di alcuna struttura.
Libero di ragionarci sopra, di pensarla, di porla, ma poi ci devi anche fare i conti.
Io ci faccio i conti con hegel, che si pone, ok qui e ora....ma qui dove? e ora quando?
Non mi paiono domande banali.
Io personalmente anche senza aver letto mai agostino, la pongo come lui.
La mia anima si conosce SOLO nel qui ed ora.
E trova senso nel suo passato ordinato che tende al futuro di una sua (dell'anima) vita immortale.
ma di cosa sia questa immortalità e di cosa sia il futuro IO NIENTE SO.
(sai l'angoscia).
E' proprio questo il SENSO, che pur non sapendo un cavolo, noi tendiamo all'infinito.
Ma tendendo all'infinito noi conosciamo solo il qui e l'ora.
E quello che vediamo è il male.
Ecco che con il tema del male torniamo a nietzche, che salta la parte metafisica, che lui ODIA con tutto se stesso.
E che io invece AMO con tutto me stesso.
ha ragione lui o io?
sono domande senza senso caro niko-
basta con la psicologia spiccia, se qualcuno ha qualcosa da dire parli se no taccia!
e se ti interessano i francesini, lascia perdere nietzche!!! te lo consiglio.
Vatti a leggere meillesaux, che vedrai ti piacerà tanto.

@niko tu continui a dire che Deleuze ha risolto...Deleuze inizia il sue millepiani, con l'affermazione: l'uomo è una macchina....
Punto.Ho buttato i miei vent'anni appresso a questi filosofi ballerini come li chiamava Carmelo Bene.
Certo se esistesse una struttura originaria...etc...non solo Deleuze ma anche Derrida, per non parlare di Focault.
Se esistesse saremmo delle macchine.
Io non sono una macchina.
Punto e a capo, non è questione di avere ragione, anche se ho ragione.
Ma poi dove l'hai letto che ho parlato di evento?
Io ti faccio notare solo che noi siamo quello che sappiamo essere, per via della memoria, che formula materiali astratti predittivi.
L'evento è l'esatto opposto di questo, è infatti l'elemento dell'angoscia che si abbatte su questi elementi predittivi.
La filosofia di Nietzche gloria eterna al pensiero individuale contro lo Stato, ribalta ogni modalità predittiva ( e quindi non potrà mai essere che era per l'eterno ritorno, casomai il contrario...COME E', se lo leggessi...te lo dice Cacciari te lo dice Severino, chi parla è la SCIMMIA....non Nietzche...OH SIGNUR!!!)
In questo senso Nietzche certo rinnega la grande tradizione che il cristianesimo e in particolare Agostino inaugura.
Il tempo non è altro che la nostra anima.
Lo capisci leggendo un buon libro.
Un buon libro è per sempre.
I francesini sono brutti libri scritti da brutte persone.
Mi dispiace che ti FIDI di loro.
Cosa c'entra la filosofia con questi fideismi MAI lo capirò.
Per quanto riguarda la questione che piu ti interessa, ossia il qui e ora.
Per me non è questione di alcuna struttura.
Libero di ragionarci sopra, di pensarla, di porla, ma poi ci devi anche fare i conti.
Io ci faccio i conti con hegel, che si pone, ok qui e ora....ma qui dove? e ora quando?
Non mi paiono domande banali.
Io personalmente anche senza aver letto mai agostino, la pongo come lui.
La mia anima si conosce SOLO nel qui ed ora.
E trova senso nel suo passato ordinato che tende al futuro di una sua (dell'anima) vita immortale.
ma di cosa sia questa immortalità e di cosa sia il futuro IO NIENTE SO.
(sai l'angoscia).
E' proprio questo il SENSO, che pur non sapendo un cavolo, noi tendiamo all'infinito.
Ma tendendo all'infinito noi conosciamo solo il qui e l'ora.
E quello che vediamo è il male.
Ecco che con il tema del male torniamo a nietzche, che salta la parte metafisica, che lui ODIA con tutto se stesso.
E che io invece AMO con tutto me stesso.
ha ragione lui o io?
sono domande senza senso caro niko-
basta con la psicologia spiccia, se qualcuno ha qualcosa da dire parli se no taccia!
e se ti interessano i francesini, lascia perdere nietzche!!! te lo consiglio.
Vatti a leggere meillesaux, che vedrai ti piacerà tanto.


, ti prego Ipazia!