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Messaggi - Freedom

#796
Tematiche Spirituali / Re:Idoli e superstizioni.
17 Gennaio 2017, 15:30:08 PM
Citazione di: SaraM il 15 Gennaio 2017, 19:42:56 PM
L'uomo non è mai ateo,è solo idolatra
Il Curato d'Ars affermava la stessa cosa che dici tu. Sosteneva infatti che gli uomini a cui avessero tolto la divinità si sarebbero messi ad adorare le capre. Perché il bisogno di adorazione è connaturato alla natura umana.

Parafrasando il celebre detto si potrebbe dire: "dimmi chi adori e ti dirò chi sei."

In buona sostanza senza punti fermi non andiamo da nessuna parte. Potranno anche essere sbagliati (qualcuno lo deve essere per forza perché spesso sono contrapposti!) ma ci servono.
#797
Percorsi ed Esperienze / Re:Prigioniera
07 Gennaio 2017, 18:45:42 PM
Citazione di: Tuttosbagliato il 06 Gennaio 2017, 11:37:07 AM
Citazione di: donquixote il 04 Gennaio 2017, 20:05:24 PM la decisione è presa: mi prenderò cura di lui. Fino a quando? Non lo so. Ora la mia vita è questa. Lo sento giusto,
E per quello che vale la mia opinione è proprio una decisione giusta la tua.

Nonostante la mia non conoscenza delle persone in causa e della circostanza che hai descritto (non potevi fare diversamente) per sommi capi, mi arrischio ne l' affermare la mia condivisione.

Penso di essere facile profeta nel prevedere che tale scelta comporti un prezzo da pagare nettamente inferiore rispetto alla scelta opposta. Anche se entrambe le opzioni sono pesantissime.

Come è ovvio la forza per andare avanti dovrai trovarla dentro te stessa, pur tuttavia non disdegnerei il conforto di chi, per parentela, amicizia e/o professione sia in condizione di darti una mano. C'è dignità e orgoglio in te ma che non si trasformi in superbia: gli altri hanno tanti doni per noi. Ed il mostrarci bisognosi, decorosamente bisognosi ci fa bene. E ci aiuta a selezionare chi ci vuole davvero bene.

Torna a trovarci. :)
#798
Percorsi ed Esperienze / Re:Prigioniera
04 Gennaio 2017, 21:00:28 PM
Citazione di: Tuttosbagliato il 02 Gennaio 2017, 19:17:22 PMSarò grata  a chiunque vorrà darmi un parere, guardando da fuori questo piccolo scorcio della mia disgraziata esistenza.
Grazie e alla prossima.
Prova a dire qualcosa di più. Nulla di "compromettente", per carità, o che la tua sensibilità non giudica opportuno. Solo introduci, se ti è possibile, qualche altro elemento di valutazione.

La malattia del tuo partner come si sta evolvendo?  O come si presume che si possa evolvere?
Credo che questo sia importante per comprendere meglio il tuo stato d'animo.
#799
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
03 Gennaio 2017, 23:15:25 PM
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 12:20:47 PM
"Vita eterna"... molti dicono che sperare nella sopravvivenza del proprio io è una forma di egoismo e non hanno tutti i torti.
L'anelito all'eternità è condiviso da tutti gli esseri umani. Non è tuttavia detto che tutti ne siano consapevoli. Ma addirittura definirlo egoismo non è corretto: è forse egoismo desiderare di sfuggire alla morte?
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 12:20:47 PMSe uno spera solo per la propria sopravvivenza dopo la morte ne consegue che penserà in vita solo a se stesso.
Da dove evinci che spero solo per la mia sopravvivenza disinteressandomi di quella degli altri?
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 12:20:47 PM
La seconda frase invece non è così chiara
Francamente non riesco a comprendere cosa non ti è chiaro:
Citazione di: Freedom il 02 Gennaio 2017, 23:55:14 PM
E se l'eternità non è contestualmente gioia?
Un'eternità di sofferenza non è auspicabile. Dunque se eternità dev'essere che sia contestualmente di gioia. Ergo gioia eterna.
Citazione di: Apeiron il 03 Gennaio 2017, 12:20:47 PM
vuole forse dire che dobbiamo martirizzarci all'istante, autoflagellandoci e cercare di convincere gli altri, con le nostre ferite, a fare lo stesso? Vuole forse dire di andare a fare crociate contro "il nemico" (tra l'altro in perfetto contrasto con altri precetti ("AMA il tuo nemico", "porgi l'altra guancia" ecc)...)?
Non capisco perché fai queste piroette: da dove evinci che alludo a ciò?
#800
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
02 Gennaio 2017, 23:55:14 PM
Penso che l'inferno sia il vivere senza gioia, senza amore, senza speranza di una vita eterna. Che cos'è la vita se non è eterna? E se l'eternità non è contestualmente gioia? Un inferno!
#801
Riflessioni sull'Arte / Cappella degli Scrovegni.
21 Dicembre 2016, 08:45:44 AM
Non pensavo che quella breve visita potesse colpirmi così in profondità e così a lungo. Va bene che è opera di Giotto tuttavia, osservare quello che ha prodotto dentro di me quel capolavoro, a distanza di 700 anni, mi sorprende.

Sono stato alla cappella degli Scrovegni (Padova) sabato scorso e, senza volere, ieri sera ho visto mia moglie che stava, casualmente, visionando il breve filmato di quella visita. L'ha fatto con il suo telefonino. Un dispositivo, va da sè ;D , di scarsissima qualità. Non posso spiegarvi il tuffo al cuore che ho provato dandogli una rapidissima e distratta occhiata. Per non parlare del mio pensiero che più e più volte è andato a quella opera nei giorni passati.

C'è veramente qualcosa di speciale in quel dipinto lì.
#802
Attualità / Re:E' illegale ma va premiato
16 Dicembre 2016, 15:29:41 PM
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
nessuno era obbligato a comprare le merendine da quel ragazzo.
Affermazione irrilevante quando non capziosa. Anche colui che acquista la droga non è obbligato a farlo.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PMavrebbero potuto comprarle a prezzo maggiore dai distributori.
Non avrebbero potuto ma DOVUTO! Stai scherzando? Dimentichi troppo facilmente l'evasione fiscale che il ragazzo ha commesso.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
il ragazzo forniva un servizio utile. a me non sarebbe venuto in mente, ma a lui sì.
Utile e illegale. Forse, ad una professoressa, poteva venire in mente almeno questo.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
un bravo mercante sa ascoltare gli altri, sa individuare bisogni e si adopera per rispondere a questi bisogni.
Pensieri da libro cuore. Un bravo mercante cioè un bravo venditore, ha un solo pensiero in testa: vendere. Il come ed il perché sono del tutto irrilevanti.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
il mercato prospera nella pace.
Sciocchezze. Il mercato prospera nella pace come nella guerra. E' fin troppo facile tirar fuori il "mercato nero" che ha creato ricchezze dal nulla in tempi rapidissimi. O argomentare le immense ricchezze, dirette ed indirette, prodotte dalle guerre. A cominciare dalle armi ed il loro immenso indotto sino ad arrivare a fenomeni che hanno fatto la storia dell'umanità. Citerò, per brevità e per ragioni di memoria, l'uscita dalla crisi americana del 1929. Essa accadde, dopo diversi anni di tentativi infruttuosi, con l'entrata in guerra degli USA. Per non parlare, volendo rimanere attinenti alla seconda guerra mondiale e pensando all'Europa, della robusta ripresa economica anzi di un vero e proprio EPOCALE cosiddetto BOOM ECONOMICO innescato dalla ricostruzione successiva alla guerra medesima. In Giappone accadde la medesima cosa. Il mercato prospera SEMPRE E COMUNQUE perché, di fatto, comanda e governa su tutto. E' da sprovveduti non rilevarlo.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PMpoi anche i mercanti fanno le guerre, ma non mirano alla sottomissione di popoli.
La sottomissione dei popoli perseguita dai mercanti è ottenuta "guidando" i loro acquisti. E le guerre hanno sempre ripeto sempre una ragione economica.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
ti consiglio la lettura del decameron di boccaccio.
A te, viceversa, ci sentiamo di consigliarti di consultare questo sito per cominciare la tua immersione nella realtà:
http://www.borsaitaliana.it/homepage/homepage.htm
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
mi sembra che abbiano fatto benissimo a premiarlo.
Non so quale materia insegni ma ritengo che l'aspetto morale debba essere presente in qualsivoglia materia scolastica. La condivisione di un atto quale il premiare un evasore fiscale è del tutto inappropriato per un insegnante. Diciamo inappropriato perché mi va di essere elegante.
Citazione di: mchicapp il 14 Dicembre 2016, 14:26:27 PM
è stato premiato da un'azienda economica non da un'accademia universitaria.
Per un'azione svolta in un edificio scolastico.
#803
Citazione di: Apeiron il 09 Dicembre 2016, 22:52:36 PM

Citazione di: Freedom il 09 Dicembre 2016, 20:01:23 PM
Citazione di: Apeiron il 09 Dicembre 2016, 17:59:39 PMIo credo che il messaggio cristiano sia comprensibile e dunque condivisibile solo con un atto d'amore. Quale amore, che tipo di amore? E come farlo questo atto? Queste, a mio avviso, le domande decisive a cui dare risposta. 

Che è precisamente la domanda che facevo io sull'agape  ;)  Ad esempio per amore posso sposarmi e fare figli. Per amore posso donare denaro ai poveri, per amore posso andare a fare il missionario. Ma per amore posso anche studiare all'università, pur essendo un "atto" meno concreto di quelli elencati prima. Per amore posso criticare qualcuno se penso che sbaglia. Come vedi ci sono tantissimmi atti che possono essere visti come amore. C'è poi l'amore interessato e quello disinteressato, c'è l'amore che nasce da una confessione e così via. In generale un atto d'amore verso qualcuno è un atto con cui si vuole contribuire in modo positivo a chi lo riceve. Quindi il lavoro nella società può essere inteso in questo modo. Poi c'è l'amore come dono di sé. Poi c'è l'amore contemplativo ecc.

Ce ne sono talmente tanti che però alla fine si finisce per avere anche delle concezioni problematiche dello stesso amore. Ad esempio per "amor per la patria" posso andare in guerra contro un altra nazione, per "amore della mia gente" posso fare una rivoluzione. Per amore della mia famiglia posso inimicarmi delle altre e così via. L'eutanasia in certi casi può essere considerata un atto d'amore. Come vedi la parola "amore" è usata in troppi contesti che sono tra di loro contraddittori.

Se quello che ho capito dell'amore cristiano è corretto, questo significa amare tutte le persone proprio come il Creatore. Personalmente ho grosse difficoltà a mettere in pratica questo precetto perchè onestamente uno che mi fa un dispetto mi fa arrabbiare. Capisco però che non dovrei arrabbiarmi e quindi cerco di trattenere l'ira. Cerco di trattenere per quanto mi è possibile la violenza. Dunque avendo questo come ideale cerco di limitare il danno che posso fare alle altre persone. Tuttavia per pura riconoscenza e per rispetto mi trovo ad amare di più la mia famiglia e i miei amici rispetto ai miei nemici, i quali comunque cerco di non trattarli male. Questa "etica" mi è nata sia per così dire dal cuore che dalla ragione. Detto questo mi ritengo comunque una persona molto imperfetta che deve ancora crescere e imparare molto. E credo che una cosa come la "perfezione morale" è in questa direzione che tento di seguire, con ahimé poco successo.
Per quello che vale la mia opinione sei sulla strada giusta. Esattamente sulla strada giusta. Continua a farti tutte queste domande, cerca le risposte e, ho motivo di ritenere, andrai lontano. Tu "devi" fare tutto, ma veramente tutto quello che in tuo potere fare per cercare Dio. O l'amore che sono la stessa cosa. Considera che i risultati non sono né saranno mai nelle tue mani. (mi dispiace è un pò demotivante ma tant'è. E' per questo che cerco, nel mio piccolo, di incoraggiarti) 

Fin dove arriverai? Oh non lo so, non lo sa nessuno. 

Tieni presente, tanto per citare un esempio sul quale, come TUTTI, ti stai scervellando, che amare i propri nemici o porgere l'altra guancia che dir si voglia......rappresenta LA PERFEZIONE del cammino cristiano. LA PERFEZIONE, comprendi? Ed ovviamente c'è un mistero che sottende al conseguimento di tale, definitivo! risultato. Non si può dunque comprendere l'esame più complesso di un percorso universitario, esame che sarà il viatico alla laurea, all'inizio. O a metà. Un passo alla volta e, a Dio piacendo, nessuno ti fermerà.

Il primo passo? Lo stai già facendo e l'avrai compiuto per intero quando realizzerai che la cosa più importante della vita è amare Dio. Ma come e, soprattutto, perché? Perché amare Dio? L'unica traccia che sommessamente, umilmente, mi sento di darti è che.......solo essendo amati si può rispondere all'amore......e che l'impeto del tuo spirito e le lacrime del tuo cuore dovranno essere la chiave che ti apriranno la porta di Dio.
#804
Citazione di: Angelo Cannata il 09 Dicembre 2016, 20:09:55 PM
Citazione di: Freedom il 09 Dicembre 2016, 20:01:23 PMIo credo che il messaggio cristiano sia comprensibile e dunque condivisibile solo con un atto d'amore.
Forse non ti sei accorto che è una frase a doppio taglio: "...comprensibile... solo con un atto d'amore": ne consegue che chi non capisce il messaggio cristiano non lo capisce perché non compie l'atto d'amore necessario a capirlo. Diventa un'affermazione predisposta a colpevolizzare, condannare di mancanza di amore chiunque non comprenda il messaggio cristiano. Ovviamente ho la certezza al cento per cento che non era questa la tua intenzione. Ma vorrei evidenziare come il linguaggio, a volte, ci fa dire cose che non volevamo dire; ma soprattutto, poi col tempo, può indurci, una volta che continuassimo ad usare questa frase senza accorgerci delle sue conseguenze, a pensare ciò che in partenza non avevamo intenzione di pensare.
No Angelo. Non trarre conclusioni avventate. Va bene usare la logica ed usarla come grande guardiano della ragione. Ma non trascurare che la comunicazione avviene su piani diversi. E non su tutti la logica o quantomeno la logica che conosciamo noi (cioè esteriore e di questo universo dunque una logica certamente non omni comprensiva) governa incontrovertibilmente.

In questo caso, per esempio, vorrei evidenziarti come la non comprensione e non condivisione del messaggio cristiano dipende, in ultima analisi, da Dio stesso. Dal Dio cristiano stesso. L'uomo, per carità, deve fare tutto quanto in suo potere per compiere questo atto d'amore ma i risultati non sono nelle sue mani. Per motivi imperscrutabili naturalmente, non per mancanze del ricercatore. Oppure anche per mancanze del ricercatore. Io questo non lo so. Ma so che è decisivo essere in pace con la nostra coscienza e dunque fare tutto ciò che possiamo.

Questo è il mio umile parere perché, va da sé e si capisce dalle mie parole, non sono un sapiente cristiano bensì un apprendista. Anche un pò maldestro ad essere onesti.
#805
Citazione di: Apeiron il 09 Dicembre 2016, 17:59:39 PM


Detto questo, dopo aver letto una parte dei vangeli mi pare abbastanza corretto affermare che il messaggio di Gesù è di amore. Tuttavia se non fosse fraintendibile e chiaro allora tutti dalla semplice lettura capiremo l'agape. Cosa che chiaramente non è vera. Quello che volevo chiederti è appunto una definizione che mi possa guidare (tant'è che lo scopo di questo thread è discutere e chiarire i dubbi, no?).

Io credo che il messaggio cristiano sia comprensibile e dunque condivisibile solo con un atto d'amore. Quale amore, che tipo di amore? E come farlo questo atto? Queste, a mio avviso, le domande decisive a cui dare risposta.
#806
Citazione di: bluemax il 06 Dicembre 2016, 12:37:16 PM
Di diro'... leggendo la prima riga mi sono soffermato molto a lungo su quel "VERO" scritto in maiuscolo... e la cosa mi ha fatto un po' sorridere.
La data di nascita del Gesù storico non è nota, e gli è stata assegnata la data del solstizio d'inverno perchè quel giorno in cui il sole comincia il suo "ritorno", i pagani celebravano il "Dies Natalis Solis Invicti". La cosa bella e affascinante è che la data del 25 dicembre è una data che veniva festeggiata da tantissime popolazioni di cultura e religione diversa proprio in virtu' del fatto che, in qualche modo, si festeggiava il "rinascere" del ciclo naturale.
Mi pare di avvertire piu' che altro dei sensi di colpa per la doppia funzione contemporanea che il natale svolge.
...............Trovo invece del "male" pensare che "altri" stiano profanando una festa che tu ritieni di tua proprietà.
Quel "VERO" che ho scritto comprendo che possa dare adito a fraintendimenti. Probabilmente, e me ne rendo conto solo ora, anche altri è stato depistato per lo stesso motivo.

Quando dico "VERO" voglio intendere la coerenza a quello che per i cristiani è il Natale. Non che il Natale cristiano è quello vero e gli altri sono brutte copie. Se tu sei cristiano, veramente cristiano allora devi vivere il Natale in modo autentico, vero. Altrimenti non sei un vero cristiano.

Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero. Naturalmente, non lo nego, questa affermazione sottende una critica non solo verso i cristiani incoerenti ma anche verso coloro i quali "tradiscono" anche lo spirito di essere tutti un po' più buoni. Spirito, come giustamente ricordava Paul11, che derivi o no dal cristianesimo è indubitabilmente un aspetto molto positivo. Nel senso che spesso avverto qualcosa di forzato nello scambio di regali e in certe riunioni familiari.
#807
Citazione di: Angelo Cannata il 05 Dicembre 2016, 20:57:39 PM
Supponiamo che un Vescovo compri un profumo costosissimo, ora non sono un esperto di marche, mi vengono in mente Armani, Trussardi, e neanche so se producono solo moda o anche profumi. Il vescovo compra questo profumo, con i soldi delle offerte dei fedeli e dice che è necessario per profumare le vesti liturgiche, perché esse si usano per dare culto a Dio ed è giusto offrire a Dio le cose più preziose. Per fare del bene ai poveri c'è sempre tempo. Ti sembra un Vescovo che non segue Gesù? Proviamo a leggere il Vangelo, Marco 14,3-9:

Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».

Ma Gesù non dovrebbe essere quello che difende i poveri? E invece difende il profumo costoso, che tanto per i poveri c'è sempre tempo?

Voglio dire: finché si passa il tempo a criticare la Chiesa o i Cristiani non si tocca il nocciolo del problema. Il nocciolo è Gesù e finché non si ha il coraggio di criticare Gesù stesso si faranno soltanto critiche confuse e inefficaci. Come fai a criticare le ricchezze della Chiesa se prima non critichi i comportamenti di Gesù che vi stanno all'origine?
Potrei ribattere citando numerosi passaggi nei quali Gesù difende e rivendica la grandezza della povertà rispetto alla piccineria della ricchezza. Potrei citare, fin troppo facile! che Gesù nasce povero, vive povero e muore povero. Non aveva nemmeno un tetto dove dormire. E così desidera che vivano i suoi discepoli che vengono mandati in missione di annuncio senza niente, nè bisaccia nè mantello, manco un bastone, nulla. In tutta la sua vita l'unica cosa di valore fu il mantello. A me piace pensare che fu un regalo. Isaia direbbe che ce l'aveva semplicemente affinchè si compissero le profezie.

Mi sono tuttavia sempre rifiutato di affrontare la Bibbia (nella fattispecie il Vangelo) in una prospettiva teologica e/o di interpretazione letterale, squisitamente letterale, di essa. E anche se mi sono rotto la testa sull'interpretazione mista tra letterale, simbolica, morale, anagogica non sono mai riuscito a penetrare il mistero della parola di Dio. L'ho guardata da tutti i lati, da tutte le prospettive ma il significato, devo riconoscerlo, rimane imperscrutabile. Nonostante questa ermeticità qualcosa filtra e illumina, in modi che nemmeno so spiegare, il mio essere. Rimane un libro che letteralmente adoro ma non potrà mai essere usato come una clava per difendere o dimostrare le mie idee. COMPLESSIVAMENTE il messaggio di Gesù è un inno alla povertà e, sinceramente, è la prima volta che sento accusare Gesù di fregarsene dei poveri. Citare il brano che hai citato mi pare capzioso.

In conclusione ribadisco che la povertà rappresenta, a mio modesto avviso, una grandissima occasione per la chiesa.

P.S.
ma tu sei stato prete?
#808
Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PM@ Freedom Sono d'accordo che la mia analisi è certamente riduttiva
Non è stata un'analisi ma un'affermazione.

Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PMal sol fine di far dimenticare, di cancellare, come una qualsiasi chiesa edificata sopra un tempio di mitra, il culto del creato a favore del suo ipotetico creatore? Quale cattiveria vi spinse?
Se poi la qualifichi con "cattiveria" è del tutto evidente che non si può lasciar correre ma è necessario richiedere una argomentazione articolata che, tuttavia, non puoi fare in questo thread perchè susciterebbe un Off Topic pesante. Ti ho dunque suggerito, qualora lo ritenessi opportuno, di aprire un thread dedicato.
Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PMa) Sottolineare l'ironia dell'usurpatore che si sente usurpato, e di questo rimango convinto anche se pronto ad ascoltare l'altra campana.
Anche qui si fa presto a parlare di usurpare tuttavia è del tutto fuori luogo usare questo parallelo: oggi il consumismo e il ritrovo familiare non sta usurpando un valore spirituale sostituendolo con un altro. Sta semplicemente facendo tabula rasa della spiritualità cristiana senza nemmeno rendersene conto.
Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PM b) Evidenziare che il consumo (ovvio, non capitalista\egoico, ma contestuale all'epoca) era "spirito del Natale" ben prima del Natale stesso
Non mi pare che lo Spirito del Natale abbia qualcosa a che vedere con l'abbondante consumo. Al contrario la quintessenza della spiritualità cristiana è sobrietà. Anzi povertà. Non miseria naturalmente ma certamente povertà nel senso di essenzialità. Non a caso Gesù Cristo nasce in povertà.
Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PM
c) Teorizzare provocatoriamente che si tratti di una naturale deriva di un credo in grave declino, invece che una terra santa usurpata, che mi pare l'analisi più interessante e a cui dovresti rispondere secondo me con più vigore. Se tutto si riduce ad un "la coca cola mi ha colorato il natale di rosso" mi pare che non si va oltre al vittimismo.
In effetti questa è l'osservazione di gran lunga più interessante e del tutto centrata rispetto all'argomento del thread. La risposta è davvero difficile. La cristianità andava meglio quando i cristiani si rifugiavano nelle catacombe e si facevano sbranare vivi nelle arene romane. Sarebbe forse per me facile cavarmi dal grave impaccio nel quale mi hai messo :o addossando tutta la colpa all'avidità di denaro, sesso e potere del clero cattolico. Ma non potrei escludere me stesso e tutti i credenti del mondo da questi gravissimi peccati. E' del tutto evidente che nessuno è innocente. A dire il vero la chiesa è anche figlia del tempo nel quale vive e dunque è la civiltà intera che mostra preoccupanti sintomi di decadenza. E direi che questa realtà è sotto li occhi di tutti.

Ma, a ben guardare, ciò che ho appena scritto è un insieme di effetti. Quali le cause? Perchè questo scempio? Secondo me è venuta a mancare la fede. Se uno è cristiano, davvero cristiano, allora seguire Gesù Cristo, e farlo con estrema soddisfazione diciamo pure con gioia, deve necessariamente essere naturale. Quasi istintivo. Perchè scatta un amore potentissimo e invincibile verso Gesù Cristo. E, nonostante le difficoltà della vita, la fede vera dona una simile gioia che tutto il resto delle cose diventano irrilevanti o, quantomeno, superabili agevolmente.

La cosa giusta che dovrebbe dunque fare la chiesa, a mio modo di vedere, dovrebbe essere quella di donare tutto, fino all'ultima moneta, ai poveri e ai malati. Le opere d'arte e di cultura ai musei. Seguire l'esempio di Francesco. Quello vero non il pallido riflesso che oggi, tanto successo, (apparente ed effimero!!) sembra riscuotere. Con la povertà non solo si aprirebbe una grandiosa opportunità di riscatto ma si farebbe piazza pulita di tutte le porcherie che hanno coinvolto, ignobilmente coinvolto un numero significativo delle gerarchie ecclesiastiche.

Se dunque è un problema di fede l'unica speranza di riaverla è di mettersi in condizione di essere salvati e cessare di salvarsi da soli. Ma il prezzo da pagare è il rischio di morire. E, dal momento che, prima o poi, si dovrà farlo tutti noi, è paradossale che proprio i sacerdoti della morte santa siano così pateticamente avvinghiati all'esistenza su questo pianeta. Anche quando in gioco è la sopravvivenza dell'istituzione cristiana. Perchè, in definitiva, non è certo lo sforzo della chiesa stessa che le consentirà di esserci sino alla fine dei tempi. Se così sarà, come promesso, sarà a causa della volontà del Dio cristiano.
#809
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PM
Che cosa dovrebbero dire quelli (purtroppo son tutti morti) che festeggiavano il Natale per la sua accezione originaria, celebrare il solstizio d'inverno, il sole nuovo che nasce e le giornate che cominciano ad allungarsi per prepararsi ad una nuova primavera, il creato che lentamente ritorna a risplendere dei raggi del sole, e la parabola solare del nuovo anno pronta a ricominciare?
Il paragone non regge: quello che sta accadendo attualmente non è una evoluzione della religione cristiana o la sostituzione di essa con religioni o "credi" di diversa natura. Quello che sta accadendo oggi, come ho detto, è la semplice distruzione della valenza spirituale del Natale sostituita, quando va bene, dalle riunioni familiari o, quando va male, da un'orgia di acquisti. Mi spiace se nel mio incipit ho usato la frase "riti pagani" per descrivere questi due aspetti che, in realtà, di rito pagano non hanno nulla. Comprendo che possa essere stato depistante e me ne scuso nuovamente.
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PM
La sicurezza di una fertilità incombente che permetteva lo "spreco" delle riserve più vecchie (consumisti ante litteram!) e l'occasione di riunirsi per partecipare al dilapidarsi delle proprie riserve di cibo senza il terrore di un inverno infinito, di un sole che non tornerà più , ma con la gioia della speranza?
"Consumisti ante litteram" mi pare inappropriato: c'è una sostanziale differenza tra il consumismo, fenomeno perverso sviluppatosi in conseguenza e funzionale ad una teoria economica più o meno condivisibile, ed il dare fondo, con la gioia di chi sa o comunque ripone fondate speranza sulla futura abbondanza. Tra l'altro, quest'ultimo comportamento, ritualizzato e caricato di una valenza simbolica e spirituale, come giustamente ricordi.
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PMTutto questo soppiantato all'esatta data del solstizio, al sol fine di far dimenticare, di cancellare, come una qualsiasi chiesa edificata sopra un tempio di mitra, il culto del creato a favore del suo ipotetico creatore?
Mi sembra riduttivo: "al sol fine di far dimenticare, di cancellare". Non è andata così. I fini sono stati tanti e articolati.
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PM
Ti avrebbero probabilmente chiesto, perchè soppiantare questa festa del mondo intero con la festa del solo uomo?
Questa domanda, come anche quella precedente, la cui risposta non è certamente semplice, meritano uno studio articolato e approfondito di carattere storico, teologico e sociologico, non è oggetto del presente thread e se vuoi puoi riproporla in un Topic dedicato.
#810
Citazione di: anthonyi il 04 Dicembre 2016, 13:16:55 PM
Ti faccio una domanda, Dio, il Dio d'amore, è felice o no del fatto che noi facciamo festa, ci riuniamo con i nostri parenti, intoniamo e ascoltiamo belle canzoni, diamo rilievo a quel giorno e facciamo sentire i bambini un po' più felici. Secondo me è felice.
https://it.wikipedia.org/wiki/Felicit%C3%A0
Dunque il Dio d'Amore, per essere felice, deve come minino vedere i suoi figli salvi. Eternamente salvi.
Altrimenti parliamo d'altro, parliamo di sprazzi di luce (quelli che hai indicato tu) che, di fronte alle profonde tenebre (quelle che ho indicato io) vengono inghiottiti come in un abisso.