Citazione di: everlost il 21 Novembre 2018, 01:12:00 AMCitazione di: viator il 20 Novembre 2018, 23:19:39 PMMah, non so. Ho come l'impressione che il Diritto sia fortemente influenzato dall'etica e dalla filosofia predominante nella società che se ne avvale...
Salve. Per Everlost. Sostenere l'assenza del libero arbitrio avrebbe certo la conseguenza di veder giustificato ogni comportamento. Ma si tratterebbe di giustificazione puramente filosofica.
Giustificare non significa assolvere.
Il sano di mente che compia un reato sarà forse vittima di meccanismi più grandi di lui, ma se il suo comportamento è stato conseguenza di un suo credere di possedere il libero arbitrio, egli non l'ha usato per astenersi dal reato. Perciò penalmente egli risulta personalmente responsabile benché filosoficamente giustificato.
Se viceversa egli sostiene di aver agito in assenza di proprio libero arbitrio (perché inesistente - ed io come giudice infatti così crederei sia avvenuto) gli si dirà che chi lo sta giudicando e forse lo condannerà penalmente pur giustificandolo filosoficamente è anch'egli privo di libero arbitrio (non vedo l'imputato cosa potrebbe mai obiettare) ed in balia di quanto dispone il Codice Penale. Il quale non si occupa di valutare responsabilità etiche o filosofiche, ma solo di tutelare la società confinando altrove quelli la cui mancanza di libero arbitrio ha prodotto ed ancora potrebbe produrre intollerabili conseguenze.
Come vedi, la questione del libero arbitro può risultare del tutto ininfluente sul Diritto. Saluti.
Influenzato a tal punto da costituire un unico organismo: il corpo sociale. La teoria di viator è astuta. Se viator fosse un avvocato riuscirebbe a far assolvere un colpevole. Ma non ad eliminare la colpa. La dissezione logico-metafisica non funziona sugli organismi viventi. Se togli il cuore o il cervello al giudice, rimane solo il cadavere.

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