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Messaggi - Ipazia

#7996
Mi scuso con viator che ho avuto occasione di apprezzare, ma chi nega il libero arbitrio mi rammenta sempre la nera tarantola di nicciana memoria che tesse la tela intorno alla sua vittima inoculandogli il veleno dell'illusione. Illusione diventa ogni cosa piacevole del vivere, mentre la vera vita è altrove. Francamente mi sono stufata di questi narratori di un mondo dietro il mondo, della tirannia del Tutto, dell'Essere e della sua recondita cosa-in-sè, declinati tra dio e natura. Di questi eviratori, come li chiama il profeta, della gaia scienza e del piacere della vita per quella che è, compresi i margini di autodeterminazione che essa ci offre.

Ox e everlost ne hanno mostrato la semplice empirica evidenza: qui davvero simplex sigillum veri. Jacopus ha opportunamento relativizzato la tesi opposta e Sariputra ha proposto un'immagine perfetta da cui prendere le mosse per il prosieguo. La natura dà le carte e fissa i limiti, detta pure le regole della sopravvivenza e fornisce un aiutino con la memoria genetica. Su tutti questi elementi l'uomo, come specie e come individuo, ha saputo ampliare il suo grado di libertà. Il modo in cui lo fa è meno semplice, perchè le nuove libertà, implicano nuovi vincoli, che a loro volta rideterminano il concetto e la sostanza della libertà possibile. La dialettica umana ha un suo negativo e Adorno lo racconta. Il movimento complessivo è quello di una spirale che ritorna su se stessa, ma allargando il suo raggio d'azione. Ich lebe mein Leben in wachsenden Ringen, canta Rilke (vi lascio il piacere della traduzione). Tornando a Sariputra, anche le regole del gioco antropologico si modificano giocando, e questo modificarsi impone nuove regole. Ma anche questa è libertà dai vincoli naturali (e divini, se esistessero).

Persino sul più ingegnoso trucco naturale per esorcizzare la morte individuale attraverso il divenire della specie, il DNA, la nostra specie ha messo lo zampino della libertà, creando (poiesis) un secondo canale di eternamento di noi stessi. Canale a cui, noi i filosofi, siamo sono particolarmente affezionati. Certamente più del deterministico DNA.
#7997
Citazione di: bobmax il 19 Novembre 2018, 07:09:22 AM
Citazione di: Ipazia il 18 Novembre 2018, 22:35:59 PM
Concordo con Ox e Socrate. E' vero che il libero arbitrio contraddice il dogma entropico, ma quel dogma venne già sconfessato da mamma natura quando decise di produrre il primo organismo biologico, il quale, nel suo piccolo, se la sfanga per sopravvivere ed ogni mattina che si risveglia ha vinto lui, grazie al grado di libertà che la natura gli ha messo a disposizione. Noi abbiamo incrementato quel grado di libertà coi mezzi nostri e quindi un minimo di copyright ci spetta pure.

Non vi è alcuna evidenza empirica di un "salto" tra la materia inorganica e la cosiddetta "vita".

Nel suo "Il caso e la necessità" Jacques Monod descrive invece magistralmente come la necessità, ed eventualmente il caso, siano sufficienti a spiegare l'evolversi della vita con tutte le sue caratteristiche

Compresa la volontà di sopravvivere.

L'affermare invece l'esistenza in un "salto" qualitativo è soltanto superstizione, perché afferma ciò di cui non può mostrare alcun fondamento. In sostanza è una posizione antiscientifica.
Non vi è evidenza empirica neppure del contrario. In ogni caso parlavo di entropia non di salti. Anche se il salto in natura ci sta, come insegna la quantistica che i fisici hanno rubato ai chimici. Il caso è biricchino: tra le sue pieghe si nasconde la libertà. La volontà di sopravvivere è deterministica, siamo in pieno nel regno dell'Essere (no vita, no party), ma il modo in cui si sopravvive (l'esserci) lo è assai meno. Anche la scienza è una fede, così come l'ateismo (M.Hack). Pure prendere appuntamenti per la prossima settimana è un atto di superstizione.
#7998
Citazione di: viator il 18 Novembre 2018, 23:03:37 PM
Salve. Per Ipazia : noi abbiamo incrementato quel grado di libertà avendo conquistato finalmente la libertà di illuderci. Salutoni.

Anche Menenio Agrippa raccontava la stessa favola alla plebe: siamo organi dello stesso organismo. Altre varianti: siamo tutti sulla stessa barca ... ce lo chiede l'Europa, il mercato, l'agenzia di rating, l'imperativo categorico, dio ... A forza di convincerci di non essere liberi finisce che la libertà diventa un'illusione. C'è molto da disvelare in chi nega il libero arbitrio.
#7999
Attualità / Re:IL POPOLO (secondo Conte)
18 Novembre 2018, 22:46:32 PM
I collassi finanziari degli stati sono così ben pilotati, e così ben finalizzati contro classi sociali così ben definite, che quasi quasi viene da sospettare che la mano invisibile abbia delle recondite intenzioni.
#8000
Concordo con Ox e Socrate. E' vero che il libero arbitrio contraddice il dogma entropico, ma quel dogma venne già sconfessato da mamma natura quando decise di produrre il primo organismo biologico, il quale, nel suo piccolo, se la sfanga per sopravvivere ed ogni mattina che si risveglia ha vinto lui, grazie al grado di libertà che la natura gli ha messo a disposizione. Noi abbiamo incrementato quel grado di libertà coi mezzi nostri e quindi un minimo di copyright ci spetta pure.
#8001
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
18 Novembre 2018, 22:15:37 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 18 Novembre 2018, 19:32:06 PM
Citazione di: Ipazia il 18 Novembre 2018, 18:07:38 PM
Attenzione però, perchè tra com'è il mondo e cos'è il mondo si spalanca un abisso che LW chiama "mistico". E FN mette in guardia dal guardare troppo a lungo nell'abisso, perchè finisce che l'abisso guarderà dentro di te. Lui credo l'abbia sperimentato di persona cosa succede quando l'abisso ti guarda dentro.


Ciao Ipazia
E come si fa ad avere un abisso davanti e non guardarci dentro? Tu con cosa la controlleresti la curiosità?
Quanto a Wittgenstein, lui credeva di poter non guardare (forse credeva nemmeno vi fosse, l'abisso...), finchè non
scoprì che le cose che davvero contano sono lì dentro (o non ci sono, che è lo stesso).
Tocchiamo ferro per quanto riguarda la sorte del povero Nietzsche...
saluti

Non dice di non guardarci dentro. Dice di non guardarci tanto a lungo da farsi ghermire dalle sirene abissali. La verità sta anche in superficie: si nasce, si vive, si muore. L'aveva già capito Epicuro tanto tempo fa. Lo spazio del mistico si fa combaciare col "si vive", vivendo al meglio la propria creatività, o poiesis se vogliamo farla difficile. Che poi è il nostro modo di essere trascendentali. Il che non esclude la contemplazione della poiesis naturale. Insomma: a che prò farla tanto difficile ? Si vive così bene senza numi e imperativi categorici  ;)
#8002
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
18 Novembre 2018, 18:07:38 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 18 Novembre 2018, 15:12:02 PM

Sono anch'io convinto di un "archè" che unisca i sensi e i significati, e sono pure convinto di averlo individuato. Ma esso non è un "qualcosa"; un oggetto; un concetto; ma è una domanda: "uomo, cosa sei?" (e per estensione: "universo, cosa sei?"). E dunque qual'è l'Essere dell'uomo, la "sostanza" unitaria e privilegiata che lega tutti gli esseri umani? E' forse esso la natura, la "physis" come ipotizza Heidegger dopo la "svolta"? O forse esso è Dio come "comunione"? Per me questa non è "una" domanda, ma l'unica ipotesi capace di fondare un senso ed un significato delle cose. E non c'è "rimedio", a meno che con questa parola non intendessimo l'accontentarci di questo terribile e capitale dilemma.


Attenzione però, perchè tra com'è il mondo e cos'è il mondo si spalanca un abisso che LW chiama "mistico". E FN mette in guardia dal guardare troppo a lungo nell'abisso, perchè finisce che l'abisso guarderà dentro di te. Lui credo l'abbia sperimentato di persona cosa succede quando l'abisso ti guarda dentro.
#8003
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
18 Novembre 2018, 17:48:36 PM
Citazione di: Phil il 17 Novembre 2018, 11:47:09 AM
Per quanto riguarda il «poiché funziona allora è vero» (cit.), credo si stia camminando su un affilato crinale semantico fra «verità» e «realtà», non necessariamente sinonimi, seppur affini...

P.s.
Tutta questione di linguaggio e vocabolari, c.v.d.  ;D
Ma anche no. E' "vero" proprio nel senso di veridico, non di reale (che essendo affine certamente lo accompagna). Nel senso di causa finale, non di causa materiale, usando il vocabolario aristotelico. La verità di un artefatto sta nel suo funzionamento secondo progetto. E questo vale anche in campo etico.
#8004
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
18 Novembre 2018, 14:45:36 PM
Technè non viene dall'iperuranio ma è necessità, destino antropologico. E' grazie ad essa che siamo diventati quello che siamo. Non è nemmeno espressione di una fantomatica e strumentalizzante volontà di potenza, ma piuttosto volontà di sopravvivenza. I greci ne avevano così rispetto e alta opinione da considerare technè anche la morale: tecnica del vivere e dell'abitare (etica). Technè è arte di governo della polis. Technè estetica è la creazione artistica. Technè era il dono sottratto agli dei dal titano Prometeo.

Senza technè cala il sipario. Anche sulla filosofia.
#8005
Attualità / Re:IL POPOLO (secondo Conte)
18 Novembre 2018, 13:53:28 PM
La pietra tombale sulla sinistra e sull'Europa l'ha calata in Italia il golpe Monti-Napolitano. In quel frangente l'unico partito a votare contro fu la lega. Quando tocca alla destra tutelare gli elettori di sinistra, ovvero il popolo, la china diventa irreversibile. Piuttosto che riciclare questa Europa e questa sinistra mangio pane e cipolla per il resto della mia vita.
#8006
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
18 Novembre 2018, 13:01:47 PM
Citazione di: altamarea il 18 Novembre 2018, 09:30:00 AM
Avete compilato 15 pagine per non farmi capire cos'è secondo voi la verità, in dieci parole ! Ma vi sembra normale ?

La verità, con il suo complemento negativo, è il Tutto. Per cui non bastano tutte le pagine di internet per raccontarla. Essa si intrufola in ogni fatto passato, presente e futuro, suddividendosi in miriadi di verità. Se vogliamo una formuletta io propongo questa: adeguare la narrazione ai fatti. Da cui deriva anche la formuletta per il suo complemento: adeguare i fatti alla narrazione.
#8007
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
18 Novembre 2018, 09:06:36 AM
Citazione di: viator il 17 Novembre 2018, 23:02:03 PM
Salve. Sono abbastanza costernato. Il soggetto è ciò che soggiace, che risulta cioè esposto all'esistere ad all'influenza dell'oggetto, cioè di ciò che giace.

Questo è il significato letterale dei due termini, che però noi utilizziamo unicamente all'interno del mondo inanimato.

Senza rendercene conto, all'interno invece del mondo animato noi capovolgiamo tali significati.
Infatti chiamiamo soggetto (vivente) la parte attiva, quella che agisce, ed oggetto quella che subisce.


Un plauso al cambio di prospettiva. I filosofi spesso tendono a invertire i rapporti tra le cose. Ma penso sia una costante antropologica da non imputare esclusivamente alla filosofia.

Citazione
Purtroppo lo scambio di ruolo tra soggetti ed oggetti avviene, intorno a noi e persino dentro di noi, imprevedibilmente, continuamente ed alla velocità della luce.

Da qui è ugualmente lecito considerare che i soggetti umani, ad esempio, possano inopinatamente essere oggetto di...... (ridicolo?) oppure risultare soggetti a ..... (raffreddore ?).

Come mai ? Perché il trattare di soggetti ed oggetti è null'altro che trattare di cause ed effetti.


Sacrosanto. Ma così si perde la mistica del Soggetto. Che tanto più oggetto (in senso filosofico) diviene quanto più si misti-fica il suo esserci. Fino a divenire del tutto un soggetto immateriale. La prima grande scissione nichilistica non fu tra soggetto e oggetto, ma tra corpo e anima. FN ha il merito di averlo segnalato fino alla follia.

Citazione

Certo, se si vuol fare confusione basterà poi introdurre il concetto di "concetto" il quale (originale conclusione) non è un "oggetto" (materialmente inteso). Saluti.


Come rammenta il pregevole Phil le semantiche si evolvono. Si prenda inoltre atto che gli oggetti immateriali dominano sempre più il mondo anche materialmente. Dulcis in fundo, trattare anche il concetto come (nobilissimo) oggetto immateriale gli toglie un po' della sua ingiustificata aura divina. Salutoni

P.S. Notevole lo scambio tra Phil e Paul  :D
#8008
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
17 Novembre 2018, 21:38:33 PM
I concetti, compreso il concetto sono oggetti immateriali. La grammatica li chiama nomi astratti e li distingue dai nomi concreti. Spesso la grammatica ci azzecca più dei filosofi. Gli oggetti immateriali hanno la brutta abitudine di reificarsi in oggetti concreti. Gli oggetti concreti danno spesso origine a immaginifici oggetti immateriali. Entrambe queste metamorfosi hanno da spartire con la falsità, più che con la verita. Solo l'arte fa eccezione, perchè la sua falsificazione è veridica.

Neppure il soggetto ha uno status garantito. Fin dall'antichità l'uomo di classe subalterna è stato considerato un oggetto. Aristotele, che non era certo un ipocrita, assimilava lo schiavo a strumento di  lavoro, al pari del bue. Nell'antica Grecia non tutti nascevano soggetti e anche coloro che ci nascevano potevano diventare oggetto in qualsiasi momento a causa di guerre perse o debiti. Nietzsche non si è mai schiodato da lì. Come del resto la società che gli stava, e ci sta, intorno. Solo che FN non falsificava questo dato di fatto e attribuiva lo status di soggetto a pochissimi individui eletti. I culti nascono sempre da un'assenza. Per tale motivo il culto della soggettività è così imponente nell'epoca attuale, che prima ha inventato l'individuo e poi, a scendere nella geografia dei segni, la sua personalizzazione. Inventando così il soggetto immateriale.
#8009
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
17 Novembre 2018, 09:48:34 AM
Citazione di: Lou il 16 Novembre 2018, 19:31:30 PM
E Nietzsche, essendo poliedrico allo stato brado, proprio lui, quando si scaglia contro il positivismo, da un primo avvertimento di ciò. Il nichilismo estremo si risolve in un appiattimento del soggetto sull'oggetto, per quanto di mio riesco intendere.

Il nichilismo estremo per FN è quello degli ideali ascetici incarnati nella figura del prete giudaico-cristiano (Genealogia della morale). Un soggettivista estremo come FN non poteva ricondurre il nichilismo all'oggettività, ma solo alla falsa coscienza soggettiva. L'oggettività in FN è lo stato di natura, ovvero l'esatto opposto del nichilismo ascetico.
#8010
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
17 Novembre 2018, 09:03:08 AM
CitazioneOppure è solo un'altra occasione per riscrivere la definizione di "oggettività" (sempre alla luce del soggetto)?