Citazione di: viator il 01 Novembre 2018, 21:57:06 PM
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E i veicoli ? I veicoli sono gli impulsi elettrochimici. I quali potrebbero anch'essi considerati immateriali. Nel senso che sono basati su ciò che è complementare e perciò ben diverso dalla materia : l'energia.
La quale rappresenta LA FISICITA' di ciò che è immateriale. Saluti.
P.S. Ovviamente non verrò capito. Ma io sono costretto alla sintesi in quanto mi ritengo assai più versatile che profondo. Preferisco gli aforismi ai trattati.
Questa tesi mi pare alquanto azzardata e aver tuttalpiù un carattere metaforico e descrittivo. Già la formula arcinota di Einstein, e la fisica nucleare, hanno stabilito la convertibilità tra energia e materia. Ma la quantistica è andata oltre stabilendo la difficoltà di discriminare energia da materia. Certo, per un profano, l'energia e tutte le grandezze fisiche odorano di metafisica. E' un'impressione che io, materialista in quanto chimica, ho sempre avuto. Ma poichè, grazie al mai troppo lodato Carlo Rovelli, ho scoperto che persino lo spazio, rendendo a Democrito quel che è di Democrito, potrebbe avere natura corpuscolare, ho riveduto tutti i miei giudizi sull'esistenza di enti fisici immateriali. La fisica stessa, alla luce delle nuove teorie (principalmente quelle dei campi), sta rivedendo e semplificando tutte le sue grandezze classiche (i fattori di conversione tra le varie forme "metafisiche" di energia ne sono il risultato matematico).
Rimane fisso il concetto di salto, gradiente, potenziale. L'energia, qualunque sia il vettore, si manifesta quando c'è un salto da superare. In un organismo vivente lo fa attraverso processi biochimici, bioelettrici e biomeccanici estremamente complessi da indagare da cui derivano anche le facoltà cognitive superiori di tipo umano. Dal cui operare si producono gli unici enti immateriali che io conosca. Cominciando da dio. Ma anche cose più pratiche come giustizia, libertà, scienza, arte, ... Nel qual caso si realizza effettivamente la "FISICITA' di ciò che è immateriale" attraverso i vari media della comunicazione umana.
@Socrate78
Che il neo-nato sia autocosciente fin da quando non è ancora nato, lo lascio alla sensibilità della madre (non avendo mai partorito non posso dire nulla di "empirico" a riguardo). Ma ti assicuro che fin dal primo vagito e poppata comincia ad esserlo e a sperimentare pure l'effetto taumaturgico della sua capacità verbale.