La grande forza maieutica della natura insegna che dopo aver tanto speso contro di essa, forse è il caso di cominciare a spendere per essa. Sapranno i nostri ciuchini umani imparare la lezione o continueranno a "credere" al Paese dei Balocchi ?
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Mostra messaggi MenuCitazione di: viator il 06 Novembre 2018, 18:03:38 PM
Salve Ipazia. Tu e Pascal avete rigorosamente ragione ma non avete comunque colto la verità.
Io intanto parlavo di ciò che la gente in genere fa (il credere), non di ciò che secondo Pascal, te e me dovrebbe fare.
Citazione di: viator il 06 Novembre 2018, 18:03:38 PM
Ma Battista il Sofista mi dice che il decidere di scommettere è conseguenza dell'aversi formata la convinzione (credere) che tale sia il sistema più "conveniente". Salutoni.
Citazione di: Carlo Pierini il 06 Novembre 2018, 15:48:37 PM
Ma non avevi detto che <<la velocità della luce non si stabilisce con un referendum>>? Che volevi dire?
Citazione di: Carlo Pierini il 06 Novembre 2018, 13:48:28 PM
...E, di fronte a due opinioni conflittuali, non ti poni alcun problema epistemico
Citazione di: anthonyi il 06 Novembre 2018, 12:47:12 PMDemenziali i tre gradi di giudizio italiani: spreco di risorse, bengodi per la casta degli avvocati e impunità garantita ai delinquenti ricchi, salvo rare eccezioni. La proposta M5S è l'unica che in questa situazione possa dare un minimo di credibilità alla giustizia italiana dove non solo la verità giuridica è morta, ma anche la sua decenza. Non a caso trova tanti oppositori in uno dei covi del malaffare nazionale, il Parlamento di nominati da mafie e lobbies di trafficanti ed evasori fiscali.
Eutidemo, entrando nel merito della situazione politica attuale, la soluzione che vuole M5s è più che ragionevole, la prescrizione si blocca al processo di primo grado. Infatti non è che puoi dire che l'iter processuale è troppo lungo se sei stato già condannato e sei tu che hai deciso di allungare l'iter facendo ricorso. Nella gran parte dei paesi mi risulta che la prescrizione si blocca dopo il primo giudizio, e in più di uno il primo giudizio è considerato quello definitivo.
Citazione di: viator il 06 Novembre 2018, 12:58:05 PM
Salve. Repetita non iuvant. Già alcune volte - qui e là e nel mio piccolo - mi è capitato di affermare che la verità è solamente ciò in cui decidiamo di credere.
Ciò mostrando e dimostrando la inesorabile supremazia del sentire (crediamo in ciò che sentiamo) sul sapere e sul capire.
Scusate, ma voi conoscete qualcuno che trovi non vero ciò in cui crede ?. Saluti.
Citazione di: Carlo Pierini il 06 Novembre 2018, 13:05:30 PMCitazione di: Ipazia il 06 Novembre 2018, 08:50:41 AMCARLO
La verità è una chimera filosofica (cosa in sè, noumeno, nirvana,...) nascosta sotto i veli di Maya.
Ciò che hai scritto è la verità, o una chimera filosofica?
Citazione di: sgiombo il 06 Novembre 2018, 11:53:24 AMCitazione di: Ipazia il 06 Novembre 2018, 09:33:50 AMSecondo me la "filosofia materialista" non riesce a risolvere il problema perché non ne ha una comprensione corretta; infatti per via puramente e semplicemente neuroscientifica non si può risolvere.
La "filosofia materialista" non ignora questo problema ed è assai indaffarata a risolverlo per via neuroscientifica. Un punto assodato di tale filosofia è che la res cogitans (pensiero) è parte della res extensa (natura). Ma deve riconoscere, aldilà di ogni sforzo riduzionista, che la res cogitans ha delle facoltà trascendentali che agiscono sulla res extensa.
Dire che la res cogitans (pensiero) è parte della res extensa (natura) é assurdo: nei cervelli si possono trovare solo neuroni (e cellule gliali, vasi, ecc), assoni, sinapsi, potenziali d' azione ed eccitazioni e d inibizioni trans-sinaptiche (perfettamente riducibili a particelle-onde subatomiche, campi di forza, ecc.: materia tout court) e non affatto coscienza: nessun colorato arcobaleno o panorama se il "titolare "di un cervello che si osserva sta vedendo un arcobaleno o un panorama, nessun odio, amore, paura, soddisfazione, speranza, immaginazione, ecc. se sta odiando, amando, provando soddisfazione, sperando immaginando, ecc.).
Per il semplice motivo che non é l' esperienza** (del suo "titolare") ad essere nel cervello osservato, ma invece il cervello (osservato) ad essere nella coscienza* (di chi o osserva).
Citazione di: sgiombo il 06 Novembre 2018, 11:53:24 AM
Per la chiusura causale del mondo fisico (senza la quale sarebbero possibili i miracoli e la scienza andrebbe a farsi benedire; magari anche letteralmente, da qualche prete o stregone) la res cogitans non può avere alcun effetto di alcun genere (qualsiasi cosa possa significare "trascendentale"), non può agire in alcun modo sulla res extensa.
Citazione di: sgiombo il 06 Novembre 2018, 11:53:24 AM
La conoscenza e la spiegazione scientifica della comparsa nel corso dell' evoluzione biologica delle facoltà conoscitive umane, quella filosofica (gnoseologica o come si preferisce di fatto dire epistemologica) dei fondamenti, significato, natura, limiti, condizioni, ecc. della conoscenza e quella pure filosofica (ontologica) dei rapporti materia (cerebrale) - coscienza sono tre ben diversi ordini di questioni, da non confondersi.
In particolare la scienza biologica ci spiega benissimo come si é evoluto il cervello umano e conseguentemente il comportamento umano da esso "diretto" o regolato, ma nulla dei rapporti mente - cervello: per la biologia la coscienza potrebbe benissimo non accompagnare alcun cervello, uomini e animali potrebbero essere delle sorta di zombi "funzionanti" (agenti) come agiscono senza averne coscienza, e nulla cambierebbe, per nulla potremmo accorgercene.
Citazione di: sgiombo il 06 Novembre 2018, 11:53:24 AM
NOn si tratta affatto di dispute tardonominalistiche fra scienza e filosofia da gettare nella spazzatura ma invece di problemi (per me soggettivamente interessantissimi!): si tratta di comprendere in che senso (che significano queste affermazioni) siamo contemporaneamente materia cerebrale (mia spiegazione filosofica: in quanto osservati da altri, nell' ambito delle loro coscienze*), e la nostra propria esperienza cosciente** (mia spiegazione filosofica: in quanto osservati da noi stessi).
Citazione di: sgiombo il 06 Novembre 2018, 11:53:24 AMCitazione di: Ipazia il 06 Novembre 2018, 09:33:50 AMNOn comprendo: per me la verità é sempre verità per qualcuno che la conosce (se nessuno crede nulla esistono fatti, non verità, né falsità; le quali sono caratteristiche proprie di quei peculiari fatti che sono i predicati o affermazioni o giudizi).
PS La matematica è quella che è perchè è il ragionamento logico, la techne, (trascendentale) che meglio ci permette di mettere ordine all'universo empirico trasformandolo da cosa-in-sè (verità) - che pertanto non è più un problema nè epistemologico, nè scientifico - a cosa-per-noi (veridicità). Che invece problematica lo è, ma anche risolvibile attraverso le nostre funzioni trascendentali.
E la veridicità é la caratteristica del soggetto di un' affermazione che dice il vero (a meno di non considerarla come mero sinonimo di "verità" attribuendola all' affermazione stessa).