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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#811
Tematiche Culturali e Sociali / L'albero genealogico
07 Febbraio 2023, 11:20:32 AM
Buongiorno a tutti. Da tempo mi affascina la ricerca dei miei avi. So che alcuni sorrideranno all'idea e altri forse mi derideranno, però, considerato che, biologicamente io sono la somma dei geni dei miei genitori, e che loro sono la somma dei geni dei loro genitori, e via così fino alla notte dei tempi, io sono curioso. Voi non lo siete? 
#812
Citazione di: Socrate78 il 06 Febbraio 2023, 21:44:23 PMIo credo che tu abbia ragione, i cataclismi, i terremoti, le pandemie e anche le guerre sono previsti da Dio per l'evoluzione spirituale dell'umanità, l'uomo deve soffrire e sbagliare anche gravemente per far evolvere la propria anima, una tragedia come un sisma può essere ad esempio uno stimolo per dare solidarietà alle vittime e le vittime proveranno gratitudine e riconoscenza se sono aiutate, una guerra con i suoi effetti devastanti può essere permessa da Dio per far comprendere che la sopraffazione non produce altro che dolore e morte e quindi questo costituisce una lezione importante. L'uomo moderno è malato di onnipotenza, non vorrebbe dipendere da niente e da nessuno, è in fondo questa l'idea del Superuomo di Nietzsche che ha impregnato la cultura contemporanea.  E Dio allora vuol far comprendere che il singolo individuo non può tutto da solo, ha bisogno dei suoi simili ed è necessario collaborare, e quindi nella sofferenza si nota proprio come il singolo abbia bisogno dell'altro per avere supporto e sostegno.

Possiamo chiamarlo Dio oppure Esistenza, o altro ancora. Sta di fatto che io sostengo da tempo la necessità della collaborazione tra gli esseri umani. Soltanto quando tutti collaboreremo, invece di credere ai falsi miti, potremo arrivare al traguardo. La vittoria sarà di tutti, perché tutti insieme avremo capito l'importanza di essere ognuno in pace con se stesso e col mondo intero. 
#813
Buona sera: le tragedie, i drammi e quant'altro  mi hanno spinto ad interrogarmi: se terremoti, guerre e pandemie fossero necessari a ristabilire un equilibrio di un ente superiore, equilibrio che l'essere umano non pare intenzionato a comprendere?  Se ciò servisse a far comprendere (o perlomeno a tentare) all'essere umano che forse dovrebbe lasciare da parte i propri egoismi, orientandosi, viceversa, verso la collaborazione col prossimo? 
#814
Citazione di: Eutidemo il 06 Febbraio 2023, 05:55:59 AM
Ciao Aspirante Filosofo 58 :)
Riflettendoci meglio, penso che, tutto sommato, tu abbia ragione.
Ed infatti:
- evitare di collocare dipendenti di qualsiasi categoria in un posto non adeguato al loro titolo di studio e/o alle loro aspirazioni, dovrebbe essere un principio "valido" per tutti;
- però, per quanto concerne i lavoratori diversamente abili, dovrebbe essere un principio "più valido" rispetto a quello di tutti gli altri, in quanto essi hanno maggior diritto degli altri a sentirsi realizzati sul lavoro.
Per cui i lavoratori diversamente abili dovrebbero avere la "priorità" in tale tipo di collocamento mansionistico!
***
Un saluto! :)
**
In realtà, io credo che ogni essere umano sia un po' abile e un po'disabile. La legge sul collocamento obbligatorio è una dimostrazione di ciò. Perché mai un datore di lavoro dovrebbe essere obbligato ad assumere un lavoratore? eppure se il datore di lavoro riuscisse ad assumere uno o più dipendenti appartenenti alle categorie protette, non solamente per assolvere ad obblighi di legge, bensì anche o forse soprattutto, per dimostrare che ogni lavoratore, se messo al posto giusto riesce a dare il massimo, non sarebbe meglio? Invece la situazione è tutt'altra: perché? 
#815
Citazione di: Eutidemo il 05 Febbraio 2023, 16:18:18 PM
Ciao Aspirante Filosofo 58 :)
E' vero che l'obbligo si ferma al divieto di collocare dipendenti "diversamente abili" in mansioni contrastanti con la loro disabilità, mentre non c'è nessun obbligo di inserirli in un posto adeguato al loro titolo di studio e/o con le aspirazioni più che legittime del lavoratore con disabilità.
Però, se ci pensi bene, un obbligo analogo dovrebbe valere non solo per chi appartiene alle cosiddette categorie protette, bensì per tutti i lavoratori!
***
Ed infatti:
- il divieto di collocare dipendenti "diversamente abili" in mansioni contrastanti con la loro disabilità, riguarda specificatamente tale categoria;
- ma il divieto di collocare dipendenti di qualsiasi categoria in un posto non adeguato al loro titolo di studio e/o con le loro aspirazioni, invece, secondo me dovrebbe valere per tutti.
***
Un saluto! :)
*** 

Buona sera, io non sono di quelli che "mal comune = mezzo gaudio".
Può darsi che il discorso di non essere collocati in un posto di lavoro per il quale si è studiato e cui si ambisce, riguardi tutti i lavoratori dipendenti; per contro non mi è ancora capitato di sentire che  lavoratori diversamente abili si sentano realizzati, a differenza dei cosiddetti normodotati. Sono io distratto o che altro?
#816
Riflessioni sull'Arte / Re: Il ritmo nel sangue
05 Febbraio 2023, 11:06:18 AM
Citazione di: Ipazia il 05 Febbraio 2023, 09:41:05 AMMonteverdi e Bach sono l'equivalente musicale di Galileo e Lavoisier: sperimentatori instancabili e scopritori di americhe sconosciute. Hanno innovato il genere vocale e strumentale mostrando le infinite possibilità dell'arte musicale. Sono i maestri venerabili, i giganti, sulle cui spalle gli epigoni hanno prodotto, e producono, buona musica.
Mi piacerebbe scoprire con quale letterato e/o scienziato sia confrontabile Mahler. Secondo te?  ;) Considera che il compositore e direttore d'orchestra ha avuto una vita travagliata (la moglie che lo abbandona, la morte di una delle figlie, la malattia che progressivamente se lo sta portando via: una mente lucida in un corpo martoriato), di cui si sentono spesso gli effetti sulle sue sinfonie. Queste sono abbastanza fuori dal comune: orchestre don oltre 100 elementi per eseguirle, della durata minima di un'ora (la prima, la quarta), fino ai cento minuti della terza. I movimenti sono spesso più di quattro (fino ad arrivare alla terza che ne ha sei) e i titoli di ognuno, che normalmente sono in italiano (adagio, allegro, presto, ecc...), nelle sinfonie mahleriane sono sempre spiegati in tedesco e a volte c'è anche la dicitura in italiano). Insomma, un compositore sui generis, che privilegiava la musica a tutto il resto, che, come direttore d'orchestra  era capace di far ripetere ad uno strumentista, decine di volte lo stesso pezzo, fino a quando non fosse stato eseguito come a lui, "der Dirigent", piacesse.  Ecco, non riesco a trovare uno scienziato o un filosofo che possano avere con lui delle similitudini. Esistono? Grazie.
#817
Riflessioni sull'Arte / Re: Il ritmo nel sangue
05 Febbraio 2023, 08:22:57 AM
Anche a me piace la musica dei cori degli alpini, quasi tutta dedicata alle guerre sulle montagne, a questa o quella "campagna". Mi è capitato di ascoltare un coro dal vivo, di trovarmi a qualche metro di distanza e sentire il pavimento vibrare sotto i piedi, grazie alla potenza dei bassi presenti nel coro!

La musica classica non sempre è prevalenza di melodia. A volte c'è un ritmo incalzante e si sente! Penso a: "Una notte sul monte calvo" di Moussorgsky, oppure al primo movimento della settima sinfonia di Shostakovitch, ma anche i concerti per pianoforte e orchestra di Rachmaninoff, cos' come la musica di Mozart e buona part di quella di Beethoven.

In genere, Mahler a parte (che per me è come una nota pubblicità : ogni momento è quello giusto), ascolto la musica a seconda del mio stato d'animo, del mio umore; così quando sono triste preferisco qualcosa di allegro, mentre lascio le melodie per quando sono su di giri! :)
#818
Riflessioni sull'Arte / Il ritmo nel sangue
04 Febbraio 2023, 17:31:46 PM
Buona sera io non sono portato per le arti figurative, e prediligo invece quelle "acustiche", in altre parole mi piace la musica. Devo ringraziare i miei genitori che, quando avevo 5  anni e non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi, si accorsero che avevo il ritmo nel sangue. Ho iniziato con la musica leggera, allargando di volta in volta la gamma di gusti musicali,  apprezzando progressivamente i generi musicali più disparati. Dopo Iva Zanicchi, Bobby Solo, Little Tony, sono arrivati i Camaleonti, i Nuovi Angeli, l'Equipe 84... nel periodo delle medie (inferiori e superiori, come si chiamavano una volta), ho iniziato ad ascoltare Beatles, Rolling Stones, Deep Purple, ecc... quindi, l'incontro con una ragazza mi è servito a farle conoscere l'Hard Rock e il Punk, mentre lei mi ha fatto conoscere il country, Quindi Crosby, Still, Nash e Young, America, ecc.. Poi, così per caso, ho iniziato a collezionare dischi lp in vinile di musica classica, quando avevo all'incirca 23 o 24 anni. Quindi c'è stato il periodo della radio privata in cui, a titolo gratuito (mi piaceva e quindi per me era un hobby)  sono stato anche dj. Quindi quasi 18 anni in un coro parrocchiale, mi hanno messo di fronte ad un errore commesso ai tempi delle medie inferiori: in seconda media c'erano tre materie obbligatorie (latino, applicazioni tecniche e musica), che in terza divennero facoltative. Io scelsi, sbagliando, applicazioni tecniche (che non mi è mai servita) mentre rinunciai alle altre due che, col senno di poi, devo riconoscere che mi sarebbero state decisamente più utili. Purtroppo, come spesso capita in queste circostanze, la scelta fu dettata soprattutto dalla scarsa capacità degli insegnanti, di trasmettermi il loro sapere al riguardo: non erano quelli che si definirebbero insegnanti empatici! Non aver studiato le basi teoriche musicali mi ha reso un po' più complicato l'apprendimento dei vari canti di chiesa, alcuni dei quali mi vedevano come solista.
Come in altri ambiti, anche in quello musicale, mi diverte cogliere le differenze tra due brani simili e le similitudini tra due brani apparentemente agli antipodi. Così come il mio cantautore preferito era ai tempi Bob Dylan, oggi il mio compositore preferito è  Gustav Mahler: le dieci sinfonie, il Canto della terra (non plus ultra a mio avviso), sono per me semplicemente fantastiche.
Io posso leggere tutto sulla vita di un compositore, sulla gestazione e produzione delle sue opere: quando, come e perché siano state composte, ma nulla di tutto ciò mi fa accapponare la pelle dall'emozione, come l'ascolto di un brano musicale. Una volta mi capitò di essere seduto in poltrona e  di chiudere gli occhi, mentre partiva il Tristano e Isotta di Wagner. Improvvisamente mi vidi sbalzato in mezzo al mare, con le onde che mi cullavano continuamente: mi sentivo sollevare per poi scendere, senza essere da esse abbandonato. E' stata una sensazione piacevolissima.
Mi piace anche fare dei paragoni tra la musica e la letteratura così, per esempio, scopro che la sinfonia n. 3 Eroica di Beethoven, e l'ode Il cinque maggio di Manzoni hanno come soggetto Napoleone Bonaparte. 
Voi cosa mi dite al riguardo? Grazie.  


#819
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2023, 08:34:53 AME perché non anche tutti i marziani, i venusiani e tutti gli altri abitanti dell'universo. Se siamo in vena di discorsi a vanvera, almeno, facciamolo bene. 😎
Forse perché gli abitanti extraterrestri hanno di meglio cui pensare?  ;)
#820
Buon pomeriggio. Amo la musica a 360 gradi: italiana come straniera, classica come moderna, jazz come rock, ecc... però ho sempre avuto un'avversione particolare per il festival di  Sanremo che, a mio avviso tra: pubblicità, sketch comici, musica straniera, ecc... relega la musica italiana a semplice comparsa. E' capitato anche che una canzone non fosse accettata ad un'edizione e a quella successiva fosse accettata e vincesse (per esempio "Perdere l'amore" che vinse con Massimo Ranieri) Forse quest'anno sarà diverso o sarà la solita minestra riscaldata? Voi cosa ne dite? Grazie. 
#821
Citazione di: daniele22 il 31 Gennaio 2023, 23:08:53 PM
Mi son preso la briga di risponderti perché forse hai capito male qualcosa, forse.
Questo comunque è un tuo grosso arbitrio di qualche giorno fa fondato chissà su quali pregiudizi. Ho tagliato il pezzo che porta alla tua supposizione perché era più che condivisibile.
"Suppongo infatti che le persone che sono state immediatamente convinte dalla narrativa russa siano anche quelle che hanno meno dimestichezza con altre guerre del passato, altrimenti avrebbero richiesto delle prove ben più solide prima di ripetere come pappagalli quello che sentivano detto, che altro non è che ciò che si sarebbero dovuti aspettare da una nazione che ne vuole aggredire un altra"

Questo invece è il mio riassunto. Sapa apre un tema e tutti diciamo la nostra, la guerra attuale si mostra e non si mostra finché arriva l'intervento di Aspirante Filosofo sul quale io faccio un dura reprimenda per via della frase "l'invasore ha sempre torto". Questo è un momento topico del tema. Lo è perché quella frase demenziale ha sostanzialmente retto tutta la narrazione che si è fatta fino ad oggi della guerra. La storia, fino ad oggi cioè, è stata scritta dall'affermarsi di una sentenza che più idiota di quella si fa fatica a trovarne. E l'isterismo dal sapore fascista con il quale la si è proclamata ha fatto il resto. A guerra conclusa si vedranno altre scritture, forse. E fin qui siamo ancora in tema. Poi si è fatta strada la polemica fino al tuo intervento infelice che chiaramente non poteva essere quello sulla Jugoslavia, dato che quello corrispondeva solo ad una visione diversa da quella di Ipazia; era bensì quello relativo all'Alto Adige, sul quale avevo pure fatto un inciso ieri sera. Allora, tutto ciò per me significa ancora una volta che, o fai finta di non capire, o non capisci proprio, tu e la tua ars maieutica di voler estrarre fuori qualcosa da me. La Moscovia ha conquistato prima le città verso nord ovest e dopo, ai primi del seicento o giù di lì, Kiev. Semplicemente questo avrebbe potuto anche voler dire Putin dicendo che l'Ucraina fa parte della Russia ... non mi sembra ci sia nulla di così eclatante da sollevare così tanti e grossi clamori, se non la solita questione della puntualizzazione estrapolata dalla storia dei discorsi per sviare il senso generale. Un saluto

Puoi non essere d'accordo, ma l'invasore ha sempre torto! Se poi quella dell'invasore è una reazione a qualcosa avvenuto prima da parte dell'invaso, è come il fallo di reazione delle partite di calcio, punito più severamente di fallo cui si è reagito. Nessuno può permettersi per alcun motivo al mondo: invadere, distruggere uno Stato sovrano, benché meno uccidere tutti gli abitanti di quello stato sovrano!
#822
Citazione di: sapa il 30 Gennaio 2023, 20:31:46 PMForse, però,  ho sbagliato a introdurre questa discussione in questa sede. E' chiaro che in questo forum e in questa sezione ci sono utenti che la storia l'hanno studiata e approfondita, anche se le visioni sono diametralmente opposte. Le persone comuni traggono l'insegnamento della storia da testi scolastici o da trasmissioni divulgative. Personalmente, seguo assiduamente RAI Storia e mi chiedo spesso se gli Alessandro Barbero e i Franco Cardini ( a proposito, lo sapevate che quest'ultimo, illustre medievalista, ha un passato di destra estrema? A me è sempre piaciuto molto) la raccontano giusta o sono, anche loro, dei cantastorie. Perchè, forse, è qui il punto: o si è degli storici o dei cantastorie. O la storia è verità, oppure è intrattenimento, nella migliore dell'ipotesi, e propaganda, nella peggiore.
Io credo che per un  umano sia molto difficile essere obiettivo, perché ognuno è unico e irripetibile e anche l'impatto che le esperienze da lui/lei vissute è unico e irripetibile. È un po' come inserire lo stesso ingrediente in aggiunta a due ricette di cucina diverse. L'importante è poter confrontare più posizioni, anche diametralmente opposte, per farsi un'idea di come siano accaduti i fatti, non tanto per dividere i buoni dai cattivi, chi mente da chi afferma il vero, ecc... quanto, semmai, per amore della verità.  Poi, mentre sui testi scolastici si racconta che fu Bruto ad uccidere Giulio Cesare, presentando Bruto come assassino, alcuni storici ci raccontano che Giulio Cesare soffriva di epilessia che, col passare degli anni, peggiorava; l'imperatore non poteva morire suicida, perché la sua anima non avrebbe mai trovato la pace; quindi rimaneva la morte per mano altrui. Quale miglior attore del gesto poteva esserci, se non un nipote fidato?
Chi ha ragione tra le due posizioni?
#823
Tornando al quesito... io sono fermamente convinto che la storia abbia tanto da insegnarci. Sta a noi capire i suoi insegnamenti. So di non poter pretendere uno studio approfondito da parte di ogni essere umano, però credo che dare il buon esempio sia importante. 
#824
Citazione di: InVerno il 30 Gennaio 2023, 19:01:04 PMSi, immagino l'Austria invadere l'Italia e mettere sotto assedio Roma, per difendere l'insegnamento dell'austriaco nelle scuole al costo di 200mila morti, oltre che a minaccie nucleari a tutta europa etc. Il mondo di Ipazia è meraviglioso  :)

Per chi conosce l'inglese (o vuole usare un traduttore), è oggi tradotto dal russo un reportage sulla Corsica fatto a ottobre, siccome i propagandisti russi si erano affrettati a chiamare l'isola "il Donbass francese" e fare tutta una serie di strambi collegamenti, era curioso andare a vedere. Inutile dire che arrivati lì, di Donbass neanche l'ombra, salvo i soliti contraristi con curiose connessioni fasciste, però è un interessante viaggio nelle periferie di un impero decaduto che tenta di trovare una quadra con indipendentismo linguistico insularità e terrorismo.

https://novayagazeta.eu/articles/2023/01/28/the-possibility-of-an-island-why-corsica-is-not-donbas-en

Una precisazione, se posso: in Austria si parla tedesco, anche se è come l'italiano del Canton Ticino in Svizzera 😏🤣🤣🤣
#825
Per giudicare bisognerebbe conoscere. Io ho precisato di non sapere chi avesse ragione e chi toro, prima dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. Putin avrà avuto dei motivi secondo lui validi, però, far valere questi motivi, con l'invasione di un altro Stato sovrano è sempre da condannare, senza se e senza ma. Il problema sono i territori con popolazioni filorusse, in Ucraina? Questo discorso mi fa venir in mente quando gli italiani residenti in Dalmazia e in Istria, alla fine della seconda guerra mondiale sono stati messi di fronte ad una scelta tra: restare nei territori divenuti Yugoslavia, accettandone tutte le leggi, oppure lasciare tutto (case, terreni e altri beni)  e andarsene. Molti scelsero questa seconda soluzione. Perché i russi residenti in Ucraina non hanno fatto altrettanto? Magari avrebbero potuto vendere tutto e andare in Russia. 
Altro punto: ciò che ha fatto Putin è un pericoloso precedente. Vi immaginate se l'Austria, per riprendersi il Tirolo del Sud (Alto Adige, per noi) iniziasse a bombardare il resto dell'Italia? 
Infine: fino a Napoleone (non ricordo se vi siano altri esempi posteriori), il capo, condottiero, imperatore... insomma colui che comanda, era alla testa del proprio esercito e rischiava la vita inprimis, oggi i capi stanno nascosti, come se fossero conigli, e mandano gli altri a morire per la Patria (?) o per nutrire il proprio ego.