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Messaggi - baylham

#811
"A Daniele Nardi, tre o quattro anni fa, dissi che salire sullo sperone Mummery non è un atto eroico, ma è stupidità"
"Certo, chi va in montagna rischia sempre però l'arte dell'alpinismo sta nella capacità di superare difficoltà e di evitare pericoli e in quell'angolo di Nanga Parbat, alla base del Mummery, non si possono aggirare i pericoli e un bravo alpinista in quell'angolo non va"

In sintesi Messner ha detto che i due non erano bravi alpinisti: anche se il tentativo riuscisse sarebbe solo un colpo di fortuna.
Condivido.

Non conosco le motivazioni dei due, non sono interessato ad approfondirle. Sono allergico all'alpinismo professionale, è un gioco malsano, velenoso, tra alpinista, imprese (nel senso di sponsor e mass media) e pubblico.





#812
Non comprendo il rimpianto dei tempi passati, mi sembra che manchi totalmente il senso della storia.
Penso ai miei genitori che erano semianalfabeti. Al loro tempo la maggioranza della popolazione era analfabeta, parlava dialetto, non sapeva né scrivere né leggere. Usavano il congiuntivo nel loro parlato dialettale?

Il congiuntivo sta scomparendo? Succede anche al passato remoto, al trapassato remoto e al futuro anteriore.
C'è una spiegazione psicologica, filosofica adatta anche per loro?



#813
Credo che Marta è andata a casa.
Credo che Marta sia andata a casa.

Non riesco a trovare significative differenze tra queste due frasi. 
Non considero una grave perdita la graduale estinzione del congiuntivo (o della lingua italiana).

Secondo la tesi, chi usa correttamente il congiuntivo si presume quindi che sia in grado di distinguere con assolutezza il certo dall'incerto.
#814
Citazione di: Socrate78 il 06 Marzo 2019, 21:14:23 PM
In realtà dietro le cosiddette cure palliative si nasconde sovente il tentativo di praticare un'eutanasia mascherata. Esistono ufficialmente centri specializzati in cure palliative per i malati terminali (soprattutto oncologici, ma non solo) che si chiamano "Hospice": in questi centri sostanzialmente ai pazienti viene somministrato un cokctail di oppiacei (soprattutto morfina associata ad anestetici) in quantità notevoli: la degenza media di questi pazienti negli Hospice è in genere di quindici giorni (anche meno), dopodiché fatalmente sopravviene la morte. Ora, perché sopravviene la morte? Il decesso sopravviene perché la morfina ha un effetto depressivo sui centri del respiro, quindi di conseguenza il sistema degli Hospice è un'eutanasia camuffata, il medico sa benissimo che il risultato del trattamento sarà letale e lo mette in atto proprio per accelerare la fine.  Ai pazienti viene detto se sono lucidi che andranno lì per semplice terapia del dolore, ma in realtà solo pochi sanno che andranno a morire, quindi questo significa anche ingannarli. E poi alla fine questi pazienti negli Hospice è come se fossero praticamente morti ancor prima di morire, perché le droghe li riducono di fatto in uno stato comatoso, anticamera della morte, in cui non credo affatto si possa parlare di maggiore dignità rispetto alla condizione di sofferenza cosciente.  Il medico dell'Hospice si arroga quindi il diritto di decidere che la vita del terminale è indegna di essere vissuta in quanto sofferente, e quindi la stronca come se fosse un Dio, anzi sostituendosi a Dio stesso nel decidere quando la vita è degna e quando no. E' la stessa arroganza che c'è dietro l'aborto terapeutico (il feto malato è indegno di vivere), che c'è dietro l'eutanasia lampante e non mascherata. Chi l'ha detto che la sofferenza non abbia un senso e non abbia dignità? Chi può decidere quando una vita debba finire, anzi quando non debba neppure iniziare proprio perché malata e sofferente?

A me sembra molto più arrogante chi vuole imporre la propria volontà a quella del malato o della donna gravida. 

Per quanto mi riguarda vorrei morire in pace, abbandonarmi, non penso che avrei voglia di discutere di filosofia o di religione con preti o filosofi, ho già dato.
#815
Tematiche Filosofiche / Re:Darwin Cafè
07 Marzo 2019, 11:18:52 AM
Che la scienza sia ideologica per me è chiaro.

Che la teoria di Darwin sia responsabile del colonialismo o neo colonialismo mi sembra una sciocchezza: basta leggere qualunque manuale di storia che descriva gli accadimenti che precedettero la teoria di Darwin per capirlo. Semmai la teoria di Darwin aiuta a capire la storia dell'umanità e a correggerne la direzione.

Invece considero positivamente sia la sociobiologia sia l'"egoismo del gene" di Dawkins. Che la biologia sia l'infrastruttura alla base dell'economia e del sociale per me è evidente. Come è altrettanto evidente la retroazione dell'economia e del sociale sulla biologia. Le teorie specifiche che ne derivano sono ovviamente contestabili. Di Dawkins ho letto qualche anno fa "L'orologiaio cieco" e recentemente "Il gene egoista". Li considero due testi divulgativi imprescindibili per chi voglia comprendere e confrontarsi sui meccanismi che determinano stabilmente e generalmente le relazioni umane.
#816
Citazione di: Sariputra il 02 Marzo 2019, 19:55:45 PM
cit. Oxdeadbeef:Il "bene" come "vita individuale" non significa nulla, perchè non "risolve" (e si può
"risolvere" solo e soltanto con un atto di volontà che postula una certezza che non può
sussistere) l'aporia del conflitto fra il forte e il debole (il bene della vita individuale
di chi? Del forte o del debole?).

Sì, concordo. Viene a mancare il "perchè"  la "vita individuale" sarebbe un "bene". Il "bene" del forte non sarà mai il "bene" del debole; e quale 'bene' sarà allora da preferire per fondare il senso della 'giustizia'? Si confiderà ancora nella fantomatica "natura" per equilibrare? ...Auguri e figli maschi... ;D

Il modello preda-predatore si adatta parzialmente alle relazioni umane.
Il problema di fondo è che la morale del debole è uguale a quella del forte, proprio questo fatto genera la competizione ed il conflitto, l' emergere dei "deboli" e dei "forti".
#817
Ad Apeiron

Considero meritevoli gli interventi di tutti i partecipanti. Non giudico affatto provocatori I tuoi interventi, sono sempre argomentati e stimolanti ulteriori riflessioni ed approfondimenti.
In parte ti ho già risposto sopra: l'amoralità non è affatto una via praticabile permanentemente per la liberazione e la felicità dell'uomo.
Non condivido l'esistenza di una morale superiore, assoluta, "comune a tutti gli uomini", come non condivido l'esistenza di un ordine superiore, universale. Platone o l'idealismo non sono i miei riferimenti filosofici preferiti.
Ritengo che nel processo morale non ci siano fondamenti o limiti: questa libertà è ciò che dà valore alla morale. Il bene, il giusto non è un dato, è una continua invenzione, ricerca.

Una questione linguistica.
Il termine sacro, e quindi l'opposto profano, preferirei lasciarlo alle tematiche di carattere religioso. Nel caso della morale il sacro corrisponde al bene, al giusto.
#818
Citazione di: 0xdeadbeef il 23 Febbraio 2019, 19:05:01 PM
A Baylam e Apeiron
Concordo (con Apeiron), ma rimane il problema di dire cosa è la morale...
L'amico Baylam ci dice una cosa interessantissima; la medesima della tradizione filosofica anglosassone
o protestante in genere; e cioè che la morale è la condotta rivolta all'utile individuale.
Perchè questo, in sostanza, significa quel: "qualunque cosa va bene, ogni cosa è buona e giusta"...
Quindi quel che Baylam dice non è di liberarci dalla morale; ma di liberarci dall'idea che della morale
ha la tradizione filosofica "continentale" (la morale come "in sé", come "oggetto" dato una volta e per
tutte, cioè dato "assolutamente").
L'ambivalenza della natura umana di cui parla Apeiron è una cosa che nella prospettiva di Baylam non
è presa neppure in considerazione...
saluti

Il mio precedente commento intendeva riflettere sulla relazione tra felicità e morale.  Chiedevo se uno stato di felicità perpetua non implicasse proprio l'uscita dal problema morale, il suo superamento definitivo. Poiché ritengo che la felicità sia transitoria, effimera, ciò implica che il problema morale, la scelta tra il bene ed il male, sia un fatto stabile per l'uomo.
Poiché non sono liberale, non considero affatto la morale come un processo di scelta individuale. Dubito che un uomo sappia quale sia il suo utile, a maggior ragione una collettività. L'approccio che più mi convince è quello sistemico, di ispirazione darwiniana: la teoria dei sistemi di Gregory Bateson è quella che più sento vicina alla mia. Effettivamente disconosco qualunque assolutezza morale.
Al contrario considero l'ambivalenza la caratteristica fondamentale della morale: ogni scelta produce del bene ma anche del male, per questo costituisce un problema.
#819
Ma la liberazione, la felicità, il paradiso, non dovrebbe consistere proprio nel fatto che qualunque cosa va bene, che ogni cosa è buona, giusta? 
Non dovremo proprio liberarci dalla morale, che inevitabilmente ripropone ad ogni uomo il problema della scelta e ci fa ricascare nell'ambivalenza del bene e del male?
Oltretutto l'uomo ignora che cosa sia il bene e che cosa sia il male, ma, ancora più problematico, è il fatto che qualunque scelta buona, giusta, produce qualcosa di male. L'ambivalenza è la condizione biologica, esistenziale in cui l'uomo, il vivente, è immerso.
#820
Domanda: i senatori grillini, difensori della democrazia, della legge, del popolo, della Costituzione, onesti congeniti, come motiveranno, argomenteranno il loro insindacabile rifiuto all'autorizzazione al processo di Capitan Smargiasso?  Con i risultati del sondaggio sulla piattaforma Rousseau gestita da Casaleggio Junior & C.? 

C'è un solo frequentatore di questo forum che conosca e sia in grado di riassumere gli argomenti della richiesta del Tribunale dei Ministri o della relazione con cui la Commissione competente del Senato si è espressa contro? Chi ha partecipato alla votazione aveva queste conoscenze? Ho forti dubbi.
#821
Il populismo non esiste perché è una ideologia falsa.
Esistono uomini, gruppi, movimenti e partiti che seguono un'ideologia falsa, le contraddizioni non possono che emergere e diventare evidenti.
Il fatto stesso che un movimento o partito si dichiari populista è una contraddizione in termini, logica.
#822
Personalmente non sono né liberale né liberista.
Neanche la Costituzione italiana è liberale o liberista.

Riporto qui sotto la parte rilevante della legge costituzionale in merito alla procedura giudiziaria nei confronti di ministri.
L'organo a cui è affidato il compito di dare o meno l'autorizzazione ed i criteri a cui deve ispirarsi sono chiaramente indicati.
Non è il popolo, non è il partito, non è il capo partito o la base del partito, non sono i sondaggi. Per cui che i grillini affidino la scelta ai loro iscritti è uno stravolgimento delle regole stabilite dalla nostra Costituzione. Ricordo che la nostra Costituzione rifiuta il vincolo di mandato.



Legge costituzionale 16 gennaio 1989


9. - 1. Il Presidente della Camera competente ai sensi dell'articolo 5 invia immediatamente alla giunta competente per le autorizzazioni a procedere in base al regolamento della Camera stessa gli atti trasmessi a norma dell'articolo 8.

2. La giunta riferisce all'assemblea della Camera competente con relazione scritta, dopo aver sentito i soggetti interessati ove lo ritenga opportuno o se questi lo richiedano; i soggetti interessati possono altresì ottenere di prendere visione degli atti.

3. L'assemblea si riunisce entro sessanta giorni dalla data in cui gli atti sono pervenuti al Presidente della Camera competente e può, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, negare l'autorizzazione a procedere ove reputi, con valutazione insindacabile, che l'inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di Governo.

4. L'assemblea, ove conceda l'autorizzazione, rimette gli atti al collegio di cui all'articolo 7 perché continui il procedimento secondo le norme vigenti.
#823
Citazione di: Ipazia il 18 Febbraio 2019, 16:52:41 PM
Il popolo di M5S è quello della piattaforma Rousseau. Anche se i parlamentari M5S possono decidere da soli, trovo segno di grande sensibilità democratica consultare la loro base. Purtroppo non ha funzionato così quando Prodi ha permesso si ampliasse la base americana di Vicenza. Se l'Ulivo avesse seguito lo stesso criterio ci saremmo liberati, Italia e Vicenza,  di una base militare straniera.

I risultati di questo sondaggio non hanno alcun valore: se i parlamentari grillini si adagiano sui risultati del sondaggio dimostrano nuovamente il loro profondo disprezzo della Costituzione, la loro totale mancanza di rispetto delle regole minime di una democrazia, la loro disonesta ed illegalità di fondo.
#824
Che la sovranità appartenga al popolo è una questione che meriterebbe un approfondimento giuridico, filosofico, logico: chi è il soggetto legislatore, chi lo stabilisce? Evidentemente c'è un soggetto,  sopra o sotto il popolo, che lo stabilisce.

Nello specifico la Costituzione italiana stabilisce:
"La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."

L'art. 96 della nostra Costituzione stabilisce:

"Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale."

Nella legge costituzionale non c'è alcun riferimento al popolo, al partito o agli iscritti grillini, al sistema Rousseau, a referendum e simili.

Basterebbe riflettere un minimo sull'economia e sul diritto per capire che la cosiddetta democrazia diretta è una baggianata.
Infatti assistiamo a queste sceneggiate indecenti.

Per inciso, Capitan smargiasso ha cambiato idea, come al solito.
#825
La nave militare italiana ha sbarcato con "ritardo" i migranti e l'indecenza politica dei grillini non ha limiti.
Si chiama una base ignorante e digiuna di diritto a decidere una questione che costituzionalmente è affidata ad una commissione parlamentare apposita. Che cosa c'è di più disonesto, illegale, delinquenziale, dell'assenza di rispetto delle norme e dei principi della Costituzione?